Così come a livello nazionale, anche nel
piccolo Molise il settore dei giochi e delle scommesse è uno
dei più esposti alle infiltrazioni della criminalità organizzata e
attira l’interesse di gruppi di diversa matrice: innanzitutto
ndrangheta, ma anche camorra, cosa nostra e gruppi criminali pugliesi
(DIA-DNA, 2017). Lo dimostrano le numerose operazioni giudiziarie
condotte negli ultimi anni in cui le mafie controllano le scommesse e
taroccano le slot machine. Sintetizzando, l’infiltrazione in Molise
ha caratterizzato tre ambiti: i siti di giochi e scommesse online; la
gestione di sale slot e video-lotterie; i bingo. Le mafie hanno
capito in anticipo il business e dal 2004 (anno in cui le slot sono
regolarizzate) vi si sono fiondate a capofitto. L’hanno fatto
utilizzando diversi canali: dalla gestione delle slot machine
(ciascuna capace di generare un reddito fino a duemila euro a
settimana) al controllo delle sale scommesse, dal gioco d’azzardo
clandestino alla creazione di software di gioco, dal racket delle
sale gioco al riciclaggio attraverso l’acquisto di ticket vincenti,
aggiornandosi di pari passo alla normativa (sempre più stringente).
La collusione avviene servendosi di un imprenditore del gioco on-line
ovviamente “pulito” e i gruppi criminali organizzati - specie
pugliesi - e prevede un mutuo scambio: l’imprenditore fornisce la
dichiarazione d’autenticità tecnologica e commerciale e in cambio
ottiene dai clan una più facile e capillare distribuzione dei suoi
servizi presso sale slot e agenzie. Il tutto, attraverso una rete
multi-livello di commerciali e concessionari che consente la raccolta
di giocate in denaro contante, in violazione alla normativa italiana,
e il successivo versamento su conti dedicati. La mafia pugliese
(foggiana e garganica) si affida a società e server localizzati
all’estero: Albania, Romania, Bulgaria e paesi caraibici. I
proventi illeciti (divisi per quote profitto tra tutte le parti
coinvolte) rientrano in Italia, tra gli altri, attraverso operazioni
immobiliari concluse anche in Molise (es. un noto ipermercato
nato come un fungo in basso Molise e scomparso misteriosamente dopo
anni di attività proficua). Un aspetto da non sottovalutare in
Molise e che inizialmente la nostra regione registrava una scarsa
presenza dei fenomeni in esame nel 2000, ma che dal 2000 al
2016 ha registrato un aumento molto considerevole di tali fenomeni
rientrando tra le tre regioni a più alto tasso di gioco d’azzardo
e scommesse assieme alle Marche e all’Emilia-Romagna. I fattori di
vulnerabilità di questo settore che emergono sono gli stessi che
rendono i giochi e le scommesse tra i settori a più alto rischio
riciclaggio (DIA, 2017): la domanda sostenuta e crescente; l’elevata
movimentazione di contante; la difficile tracciabilità di
transazioni di gioco che utilizzano server locati all’estero;
l’opacità della struttura societaria di società concessionarie,
spesso registrate o autorizzate a operare in paesi off-shore e
giurisdizioni estere; le economie di scala con altre attività
illegali (ad esempio usura nei confronti di giocatori d’azzardo);
le economie di scala con altri settori economici di tradizionale
infiltrazione (ad esempio bar che possono essere dotati di apparecchi
e slot).
(continua)
Fonte: Osservatorio Antimafia del Molise
(by Nicola)
(by Nicola)
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