domenica 31 maggio 2020
Accesso ai dati della contabilità da parte di 4 consiglieri regionali. Diritto 1, giustizia 0
Tutto ci può stare, ma che il Consiglio di Stato motivi con un richiamo
alla Costituzione il diniego per i Consiglieri regionali di accedere a
TUTTI gli atti dell'amministrazione è una cosa che davvero non si può
sentire. Non riporto le motivazioni di una simile decisione, siamo in
una dimensione distorta del concetto stesso di società formata, e
fondata, sulla trasparenza, ma personalmente ritengo che TUTTI i
cittadini dovrebbero avere la possibilità di accedere in modo "indiscriminato"
e "generale" a "non ben definiti atti di ufficio", che, infatti,
diventerebbero "ben definiti" dopo la visione. Sottolineo, inoltre, che
il "legame diretto tra la richiesta di accesso stesso e lo specifico
atto di interesse" lo si ritrova nella elementare circostanza che, in
qualità di cittadini, titolari della sovranità in Italia, con le nostre
tasse paghiamo gli stipendi ai Giudici del Consiglio di Stato, a quelli
del TAR e agli amministratori regionali, e vorremmo sapere come e
perchè le amministrazioni pubbliche spendono i NOSTRI soldi, come
anticamente diceva Grillo. Per cui l'interesse è, come si dice in gergo
giuridico, "in re ipsa", e cioè nel fatto stesso di essere cittadini
titolari della sovranità, principio molto desueto proprio per le
deviazioni giurisprudenziali su chi sono i soggetti titolari della
sovranità in questa Repubblica, che diventa sempre di più una repubblica
delle banane, e chi a quella sovranità deve rispondere. Ma almeno
lascino fuori la Costituzione da queste inascoltabili distorsioni di
principi che trovano fondamento nella Costituzione stessa.
Fonte: pagina fb Alfonso Mainelli
(by nicola)
sabato 30 maggio 2020
Greenwashing o Economia Circolare? Ne parliamo giovedì 4 giugno alle 18:00. Partecipate!
Il Movimento LRZ promuove un live webinar nazionale per mettere a confronto opinioni e proposte concrete di esperti di organizzazioni ambientaliste, politici ed economisti, giornalisti ed attivisti in vista di un passaggio epocale in Italia determinato da:
▶️ l'adozione delle 4 nuove direttive europee sull'economia circolare (gestione discariche - nuovo ciclo rifiuti - norme sugli imballaggi - rifiuti elettrici ed elettronici);
▶️l'annunciato varo del Recovery Fund e degli ingenti fondi europei sulla sostenibilità ambientale che danno nuove certezze sull'attuazione delle nuove norme europee.
⚠️ Ma tutto questo avviene in un quadro italiano basato su norme spesso antagoniste a questi obiettivi, con pesanti infiltrazioni criminali che incendiano gli impianti di riciclo e condizionano i ricchi appalti nel ciclo dei rifiuti‼️
👥 Intervengono:
Massimo Piras - coordinatore movimento lrz
avv. Antonello Ciervo - collegio legale Movimento LRZ
dott. Fabio Musmeci - pres. AIC - Ass. Italiana Compostaggio
dott. Giovanni Ghirga - medico ISDE Italia
dott. Salvatore Giuffrida - redazione romana di Repubblica
dott.ssa Rosy Battaglia - presidente cittadini reattivi
on. Stefano Fassina - economista deputato Sinistra Italiana
on. Paola Nugnes - senatrice gruppo misto
E tanti altri collegamenti!
Link Live Streaming YouTube:
https://www.youtube.com/watch?v=EM6ejGhC3Yw
Link Live Streaming Facebook:
https://www.facebook.com/LeggeRifiutiZero/videos/329620918028097
Facebook Event:
https://www.facebook.com/events/565699360760770/
(by nicola)
Commistione politici-magistrati. Il Colle smonta gli alibi dei partiti e ricorda loro i 'doveri' stabiliti dalla Costituzione
Il Presidente della Repubblica:
1- "ha già espresso a suo tempo, con fermezza, nella sede propria (Csm ndr) il grave sconcerto e la riprovazione per quanto emerso, non appena è apparsa in tutta la sua evidenza la degenerazione del sistema correntizio e l’inammissibile commistione fra politici e magistrati;
2- sollecitato modifiche normative di legge e di regolamenti interni per impedire un costume inaccettabile quale quello che si è manifestato, augurandosi che il Parlamento provvedesse ad approvare una adeguata legge di riforma delle regole di formazione del Csm;
3- si muove - e deve muoversi - nell’ambito dei compiti e secondo le regole previste dalla Costituzione e dalla legge e non può sciogliere il Consiglio Superiore della Magistratura in base a una propria valutazione discrezionale;
4- per quanto attiene alla richiesta che si esprima sul contenuto di affermazioni fatte da singoli magistrati contro esponenti politici va ricordato che, per quanto gravi e inaccettabili possano essere considerate, sull’intera vicenda sono in corso un procedimento penale e diversi procedimenti disciplinari e qualunque valutazione da parte del Presidente della Repubblica potrebbe essere strumentalmente interpretata come una pressione su chi è chiamato a giudicare;
5- la giustizia deve fare il suo corso attraverso gli organi e secondo le regole indicate dalla Costituzione e dalle leggi;
6- se i partiti politici e i gruppi parlamentari sono favorevoli a un Csm formato in base a criteri nuovi e diversi, è necessario che predispongano e approvino in Parlamento una legge che lo preveda: questo compito è affidato dalla Costituzione al Governo e al Parlamento;
7- risulterebbe, peraltro, improprio un messaggio al Parlamento per sollecitare iniziative legislative annunciate come imminenti;
8- in merito alle vicende che hanno interessato la Magistratura, come ha già fatto in passato, tornerà a esprimersi nelle occasioni e nelle sedi a ciò destinate, rimanendo estraneo a dibattiti tra le forze politiche e senza essere coinvolto in interpretazioni di singoli fatti"
(by nicola)
'Con e per i Santocrecesi' contro l'eolico in Molise
Al fine di supportare la lotta dei Santacrocesi contro il parco eolico che potrebbe essere realizzato in località “Piano Palazzo, Piano Moscato, Colle Passone e Piano Civolla“, l’Osservatorio Molisano sula Legalità (OML) ripropone quotidianamente articoli, foto e video realizzati nel corso degli anni con l'augurio che sempre più persone prendano coscienza che interessi privati non possono e non devono prevalere su quelli collettivi come previsto dalla Costituzione.
venerdì 29 maggio 2020
Diritto all’assistenza autogestita per la Vita Indipendente
Riceviamo e pubblichiamo
Per i disabili, tutta la vita è peggio dell’emergenza Covid-19
Per i disabili, tutta la vita è peggio dell’emergenza Covid-19
Vi invito a condividere e divulgare il sotto indicato documento per
sensibilizzare l’opinione pubblica, il mondo della politica e i
pubblici amministratori nei confronti dell’attuazione del diritto
all’assistenza autogestita per la Vita Indipendente. È
fondamentale stanziare più fondi per le disabilità motorie, che
tramite i progetti di Vita Indipendente riescono ad attuare
l’obiettivo dell’inclusione sociale. Tale diritto, riconosciuto
in sede di Convenzione Onu, ratificata dall’ordinamento italiano e
consacrato con legge della Regione Molise, la L. R. del 19-11-2010 n°
18 - Interventi Regionali per la Vita Indipendente, che dal 2011, non
è mai stato attuato poiché non finanziato adeguatamente. Si spera
che con questa amministrazione vi sia una cambio di rotta, mettendo
fondi propri a ruolo, perché per noi non vi è progetto di vita se
non si stanziano fondi sistematici per gli anni a venire.
Domenico Costantino
MO.V.I. “Onlus”
Movimento per la Vita Indipendente delle Persone con disabilità
Movimento per la Vita Indipendente delle Persone con disabilità
Documento dall’Associazione Vita Indipendente ONLUS ETS di
Scandicci (Firenze)
già inviato al: Presidente della Repubblica, Presidente del
Consiglio dei Ministri, Presidente della Regione Toscana, Consiglieri
del Consiglio regionale della Toscana, organi d'informazione e che il
MO.V.I. di Termoli CB condivide in pieno.
Nella conferenza stampa in diretta TV la sera del 13 maggio u.s., il
Presidente del Consiglio ha parlato di un finanziamento per la vita
indipendente dei disabili gravi.
Per quanto si ricorda, è la prima volta nella storia di Italia che
un Presidente del Consiglio parla di vita indipendente dei disabili
in un’occasione formalmente così rilevante come la diretta tv da
Palazzo Chigi. È anche una delle pochissime volte, o forse la prima
volta, in cui una cosa del genere avviene in Europa. È un piccolo,
ma potenzialmente significativo passo avanti, dato che nel campo
della disabilità la vita indipendente costituisce una rivoluzione
copernicana ed è importante come la libertà per gli ergastolani
innocenti.
Perciò, è importante che quelle pronunciate dal Presidente Conte
non siano parole al vento. E – essendo quell’accenno alla vita
indipendente di fondamentale importanza per i disabili gravi – è
bene chiarire come stanno le cose per far sì che si tratti solo del
primissimo passo per attuare davvero la Costituzione e la Convenzione
dell’ONU sui diritti dei disabili.
Un altro passo avanti è nel Decreto-Legge 19 maggio 2020, n. 34
perché viene stabilito che vita indipendente non è il “dopo di
noi” e non è neanche “strutture semi-residenziali, comunque
siano denominate”.
La realtà dell’assistenza personale.
Quelli che seguono sono alcuni esempi molto concreti e reali di come
la miseria di risorse che le istituzioni preposte ci erogano può
incidere molto pesantemente sulle nostre vite.
Senza una quantità adeguata di ore di assistenza personale, quando
non dispone del-l’aiuto dell’assistente personale, un disabile
grave privo dell’uso di braccia e mani:
· non può bere un po’ d’acqua: ciò significa la morte sicura
in pochi giorni;
· si è trovato più volte a non poter prendersi cura di un
congiunto che si sentiva male: è il caso di far rilevare quanto ciò
sia disumano e possa portare alla morte di entrambi;
· ha dovuto attendere delle ore prima di poter andare in bagno: se
ripetuto più volte, anche questo porta il disabile a morte molto
precoce.
Insomma, senza una quantità adeguata di ore di assistenza personale,
un disabile grave privo dell’uso di braccia e mani deve concentrare
quante più attività nelle poche ore in cui dispone dell’aiuto
dell’assistente personale. Ed è evidente che tutto ciò è molto
diverso dall’esercizio delle libertà.
Per un disabile grave che vuol vivere come tutti, di fatto la sera
dopo cena è impossibile guardare un film o un altro spettacolo o
avere come tutti delle cose importanti da fare, perché con i pochi
soldi che le istituzioni dànno è impossibile trovare chi aiuta ad
andare a letto alle 11 o a mezzanotte.
Nei giorni di Pasqua, Ferragosto, Natale, le esigenze basilari di
vita sono almeno le stesse degli altri giorni. Con i pochissimi soldi
che le istituzioni dànno per la vita indipendente per un disabile in
quei giorni può essere difficilissimo trovare assistenza personale.
Anche nelle belle giornate e serate estive, specie se festive, poter
uscire di casa è un diritto umano fondamentale sia di libertà che
per la salute, nonché un momento essenziale per un minimo di gioia
di vivere.
Viceversa, per via dei pochissimi finanziamenti per l’assistenza
personale, molto spesso per le persone disabili gravi questi giorni –
che dovrebbero essere gioiosi – sono giornate tristissime se non
infernali.
Per il “contributo vita indipendente” finanziato con risorse
proprie – per un totale annuo di € 9.000.000,00, la Regione
Toscana ha fissato un massimale individuale di € 1.800,00 al mese.
Un documento ufficiale della stessa Regione riporta l’erogazione
media per disabile grave di € 1.000,00 al mese. In pratica, molti
disabili gravi ricevono per l’assistenza personale € 800 al mese,
e anche € 400 al mese.
Purtroppo, l’unico contratto di lavoro applicabile all’assistenza
personale dei disabili gravi è quello delle colf. In esso, per le
assistenti personali “non formate” (le migliori per la vita
indipendente) il livello è il C1 sicuramente inadeguato per un
lavoro così impegnativi. Applicando questo contratto, considerando
le flessibilità, le ferie, le malattie, la tredicesima e il tfr, 1
ora di assistenza personale costa circa € 11,50 più il supplemento
per il lavoro nei giorni festivi e la sera tardi e la mattina presto.
E va precisato che – considerato il tipo di lavoro – tale cifra
risulta eccessivamente bassa. Quindi, con i finanziamenti erogati
individualmente dalla Regione Toscana, ogni disabile grave può
avere, al massimo, all’incirca da 1 a 5 ore di assistenza personale
al giorno.
Se si considera che questo tipo di assistenza ai disabili gravi è
indispensabile per alzarsi dal letto, ad andare in bagno, a vestirsi,
a mangiare, fare la spesa, lavarsi, pulire la casa ecc., risulta
evidente che stanziando soltanto € 9 milioni all’anno la Regione
Toscana garantisce un livello infimo di assistenza personale ai
disabili gravi che intendono fare la vita indipendente.
Abbiamo appena visto che con € 9 milioni per la sola Regione
Toscana i disabili gravi riescono soltanto a sopravvivere appena.
Dunque ben lontano dal vivere come gli altri. Evidentemente, in
proporzione, i € 20 milioni stanziati da Conte per tutta l’Italia
sono elemosina.
Purtroppo, in questi mesi su questo pianeta centinaia di milioni di
persone hanno vissuto la prigionia del cosiddetto lockdown, e in
Italia più che in atri Paesi. Dunque, gli italiani sanno bene cosa
significa stare a casa senza poter mai uscire. Ebbene, con i
finanziamenti che abbiamo appena visto da parte della Regione Toscana
e dal Governo per la vita indipendente, per i disabili il lockdown
chiusi in casa dura tutta la vita. Forse si dovrebbe riflettere su
questo. Ma non basta. Durante il lockdown le persone normodotate
potevano comunque alzarsi, andare in bagno, vestirsi, mangiare ecc.
quando volevano.
Viceversa, per i disabili gravi che per tutta la vita è possibile
fare questo soltanto per quel poco e quando lo vogliono lorsignori.
Si è ben lontani dal garantire ai disabili quei diritti che la
Costituzione italiana e la Convenzione Onu sui diritti dei disabili
definiscono come fondamentali e inviolabili.
Tale ultima considerazione è ulteriormente avvalorata dalla
constatazione che lo stesso Presidente del Consiglio ha annunciato lo
stanziamento di una cifra doppia destinata alle strutture speciali
per i disabili.
Cioè lo Stato italiano stanzia per la reclusione dei disabili una
cifra doppia di quella messa in campo per aiutare i disabili a vivere
come tutti.
Oltre che palesemente incostituzionale, ciò è anche contro la
storia. Già nei primi anni ’60 a Firenze il professor Milani
Comparetti sosteneva che i disabili dovessero vivere nella società
con tutte le altre persone e per perseguire tale obiettivo ci sono
moltissimi sforzi e battaglie da oltre 50 anni.
Va anche rilevato con molta forza che una parte notevole dei morti
Covid-19 è dovuto proprio alla concentrazione di disabili e anziani
in Rsa e altre strutture speciali che ora il Governo finanzia di
nuovo.
Di contro, oltre a garantire un minimo di libertà ai singoli
disabili, l’assistenza personale per la vita indipendente ha
contribuito a ridurre i rischi di contagio ed evitato ulteriori
intasamenti negli ospedali in particolare nelle terapie intensive o
nei pronto soccorso.
I tagli pesantissimi alle spese sanitarie e ai posti letto negli
ospedali – operati in passato – hanno costretto a concentrare
tutte le risorse residue su cura e contenimento del Covid-19. Ciò ha
prodotto il blocco di quasi tutta la normale attività ospedaliera,
come se di colpo tutti gli altri problemi sanitari fossero spariti.
Il fatto è però che, a seguito di questo virus, i luoghi dove
facevamo riabilitazione (nelle sue differenti necessità) sono stati
chiusi o sono stati trasformati in strutture per la cura o la
quarantena di chi aveva contratto il virus, lasciando i disabili a se
stessi, a casa, in mez-zo ad enormi difficoltà.
Ad esempio, proprio in questo periodo un disabile grave avrebbe
dovuto fare un importante ciclo di riabilitazione. Anch’esso è
rinviato a chissà quando e ne conseguirà per lui un ulteriore
peggioramento delle sue condizioni fisiche, peggioramento che di
sicuro non sarà positivo per la durata della sua vita.
Insomma, altri morti derivanti da come è stato gestito questo virus.
E la morte precoce NON si recupera.
Anche le piscine sono state chiuse provocando danni maggiori alla
salute di chi ha gravi disabilità rispetto a chi è normodotato.
Bene o male, magari con più difficoltà, chi è normodotato può
fare certi esercizi
fisici anche fuori dall’acqua; e, se non li fa, di sicuro non ne
subisce enormi peggioramenti nelle proprie condizioni psico-fisiche.
Viceversa, per il mantenimento della salute di un disabile con grave
spasticità è di fondamentale importanza che questa persona possa
andare in piscina. Con tutte queste chiusure coravi.%d-19, questa
persona ha dovuto rinunciare alla piscina. Però, ciò ha fatto
peggiorare in maniera consistente le sue condizioni fisiche. È
realistico ritenere che in futuro, nella migliore delle ipotesi,
questo peggioramento possa essere recuperato solo in parte. E di
sicuro ciò vorrà dire che la sua vita sarà più breve di quello
che avrebbe potuto essere.
(by nicola)
Giustizia italiana & Next Generation Eu
Priorità: "Puntare sulla transizione verde e digitale, risolvere inefficienze burocratiche e la lentezza della giustizia civile."
Bruxelles, per il ns. Paese, lega il fattore economico con quello
giudiziario sulla base del seguente ragionamento: parte dei fondi UE dovranno
necessariamente essere investiti in giustizia, giustizia individuata tra gli
ostacoli principali al rilancio della nostra economia!
(by nicola)
(by nicola)
'Con e per i Santacrocesi' contro l'eolico
Al
fine di supportare la lotta dei Santacrocesi contro il parco eolico che potrebbe essere realizzato in
località “Piano Palazzo, Piano Moscato, Colle Passone e Piano
Civolla“, l’Osservatorio
Molisano sula Legalità
(OML) ripropone
quotidianamente
articoli, foto e video realizzati nel
corso degli anni con l'augurio che sempre più persone prendano
coscienza che interessi privati non possono e non devono prevalere su
quelli collettivi come previsto dalla Costituzione.
giovedì 28 maggio 2020
'Con e per i Santacrocesi' contro l'eolico
Al fine di supportare la lotta dei Santacrocesi contro il parco eolico che potrebbe essere realizzato in località “Piano Palazzo, Piano Moscato, Colle Passone e Piano Civolla“, l’Osservatorio Molisano sula Legalità (OML) ripropone quotidianamente articoli, foto e video realizzati nel corso degli anni con l'augurio che sempre più persone prendano coscienza che interessi privati non possono e non devono prevalere su quelli collettivi come previsto dalla Costituzione.
mercoledì 27 maggio 2020
Z.I. Ripalimosani. Via Rosario Santa Fè
"L'emergenza Covid-19 ha causato una situazione di grave crisi
anche per il settore della raccolta differenziata dei rifiuti urbani
tessili, in quanto i mercati di sbocco cui vengono successivamente
inviati questi rifiuti sono fermi ormai da oltre 2 mesi. Questa situazione sta creando problemi per
le imprese del settore sia finanziari che negli stoccaggi di materiale.
Chiediamo l’apertura di un urgente tavolo di confronto con gli
operatori per studiare misure in grado di fronteggiare l’emergenza a
partire da una moratoria delle somme dovute ai Comuni per lo svolgimento
delle attività. Allo scopo
di salvare le tante piccole realtà esistenti e i relativi posti di
lavoro e di non distruggere un tassello del sistema che diventerà
strategico dal 1° gennaio 2022 con l’obbligatorietà della raccolta
differenziata (come previsto dal Pacchetto per l’economia circolare e
dal relativo schema di decreto legislativo di recepimento), chiediamo
un incontro immediato per valutare le misure urgenti a sostegno del
settore: in primis una moratoria di 12 mesi sul pagamento delle ‘royalties’ alle pubbliche amministrazioni"
Andrea
Fluttero, presidente Conau (Associazione nazionale abiti usati aderente
a Fise Unicircular)
(by nicola)
Eolico: la 'Lectio magistralis' de 'Il Movimento delle Vacche'
Al
fine di supportare la lotta dei Santacrocesi contro il parco eolico che potrebbe essere realizzato in
località “Piano Palazzo, Piano Moscato, Colle Passone e Piano
Civolla“, l’Osservatorio
Molisano sula Legalità
(OML) ripropone
quotidianamente
articoli, foto e video realizzati nel
corso degli anni con l'augurio che sempre più persone prendano
coscienza che interessi privati non possono e non devono prevalere su
quelli collettivi come previsto dalla Costituzione.
martedì 26 maggio 2020
La storia ci sta dimostrando che pubblico è meglio che privato
Dalle ultime notizie si apprende che l’infezione del corona virus è
esplosa in tutto il mondo e che, secondo stime per difetto e non per
eccesso i contagiati sono più di 5,4 miliardi e le vittime sono oltre
328 mila.
Il numero maggiore di contagi e di vittime sono negli
Stati uniti, ma, oggi, il nuovo epicentro dell’infezione risulta essere
l’America latina, dove soltanto ieri si sono registrati oltre 30 mila
contagi.
Tutto questo dimostra che dove domina il pensiero
neoliberista, con la conseguenza di affidare la funzione della sanità
pubblica ai privati, accade l’irreparabile.
Anche in Italia, la
regione che ha combattuto meglio il virus (come ha fatto la Germania), è
stata quella del Veneto, poiché quest’ultima ha affidato l’84% delle
cure sanitarie al settore pubblico e il rimanente 16% ai privati.
Cosa inversa è accaduta in Lombardia, Piemonte e Emilia Romagna, dove
la sanità pubblica ha ceduto il passo a quella privata, la quale, tra
l’altro, si è impegnata a dare il suo contributo ospedaliero per le
malattie che rendono maggiori guadagni, escludendo del tutto i pronto
soccorsi.
Altro punto essenziale di differenziazione tra il
Veneto da una parte, e le altre tre regioni sopra accennate dall’altra,
riguarda i medici di base, che sono stati fortemente eliminati da queste
ultime, mentre sono stati mantenuti e potenziati nel Veneto. Esemplare,
a tal proposito è stata la Germania, la quale ha prevenuto il contagio
proprio per aver investito molto sui medici di base, che si sono recati a
fare i tamponi ai loro assistiti, evitando così la ressa degli ammalati
in ospedale.
In proposito non si può evitare di porre in
evidenza che il disastro in campo sanitario, a causa del corona virus, è
imputabile ai nostri rappresentanti politici, i quali, contravvenendo
alle disposizioni e ai principi della Costituzione, hanno concesso a man
bassa le privatizzazioni in materia, depauperando la sanità pubblica
(vedi riforma Maroni) e incrementando quella privata.
Altrettanto
è da dire a proposito della nota questione delle autostrade, la cui
concessione ai Benetton (Atlantia e Aspi) è stata assolutamente
disastrosa (si ricordino le 43 vittime del Ponte Morandi).
In
questo campo la responsabilità maggiore ricade sui nostri governanti che
hanno avuto l’insipienza, forse altrimenti definibile, di prevedere in
convenzione, per il recesso, l’enorme somma di 23 miliardi.
Sia
ben chiaro che questa convenzione è da ritenersi nulla perché contraria
agli interessi del Popolo italiano, e cioè “all’utilità pubblica”, di
cui parla l’articolo 41 della Costituzione, con la conseguenza che deve
essere portata al giudizio di un tribunale ordinario per il suo
annullamento e la dichiarazione della sua nullità ai sensi dell’articolo
1418 del Codice civile.
Ed in proposito è da sottolineare che i
Benetton hanno addirittura offerto, per avere il prolungamento della
loro concessione, un ribasso per cinque anni delle tariffe autostradali,
un investimento di ulteriori 3 miliardi sulle infrastrutture, oltre a
quelli già impegnati, e, per il recesso prima della scadenza della
convenzione così prolungata, un’indennità di recesso al di sotto dei 23
miliardi ora previsti.
Questo dimostra quanto fruttuosa sia la
gestione delle autostrade e quanto dannosa per l’utilità pubblica sia il
procedere a queste alla loro concessione.
Le autostrade, come
più volte abbiamo detto, sono in proprietà pubblica del Popolo italiano,
e i notevoli frutti che provengono dalla loro gestione devono tornare
agli italiani stessi. Ciò è possibile soltanto se si esce dalla
maledetta idea neoliberista, secondo la quale i servizi pubblici devono
essere rimessi al mercato, cioè assegnati a privati, mentre invece, in
base alla Costituzione essi devono essere conferiti allo Stato a enti
pubblici o a comunità di lavoratori o di utenti (art. 43 Cost.).
Insomma le autostrade devono tornare all’azienda pubblica Anas, la
quale, se ben gestita, potrà aumentare di molto le entrate del bilancio
dello Stato.
Almeno questo dovrebbero ora fare i nostri
governanti, essendo da definire inaccettabile un’attività pubblica
rivolta a favore dei privati e contro gli interessi della Nazione.
Oltre tutto c’è da ricordare che la famiglia Benetton non ha adempiuto
ai suoi obblighi contrattuali e che pertanto spetta al governo chiedere
giudizialmente la risoluzione del contratto ai sensi dell’articolo 1453
del Codice civile.
Discorso analogo è da farsi per l’Ilva di
Taranto, pessimamente gestita da Arcelor Mittal , la società
franco-indiana che oggi vuole porre essa le condizioni dell’accordo,
fruendo tra l’altro del contributo corona virus.
Il colmo delle
pretese è quella che proviene dal comportamento della FCA (ex Fiat), la
quale, dopo aver tradito gli interessi italiani, spostando il grosso
delle sue fabbriche, sia in America e sia nei Paesi in cui la mano
d’opera costa meno, ha fissato la sua sede fiscale in Inghilterra e
quella legale in Olanda. E ora, spudoratamente, chiede, non solo, 6,3
miliardi di contributi per il corona virus, ma di avere anche una
posizione privilegiata rispetto alle altre imprese nella distribuzione
degli aiuti di Stato.
Tutto questo è oltraggioso nei confronti
del Popolo italiano, e spetta al governo far rispettare la nostra
dignità in modo chiaro e inequivocabile.
Paolo Maddalena
(by nicola)
L'iniziativa dell'OML a sostegno degli abitanti di S. Croce di Magliano contro l'eolico industriale
Al fine di supportare la lotta intrapresa dai Santacrocesi a tutela e salvaguardia del proprio territorio, a far data da oggi riproporremo quotidianamente articoli, foto e video realizzati in questi anni dalla nostra Associazione contro l'eolico 'selvaggio' con l'augurio che sempre più persone prendano coscienza che interessi privati non possono e non devono prevalere su quelli collettivi come previsto dalla Costituzione.
Manifestate il vostro interesse ad attivarvi in tal senso scrivendo a: segreteria@osservatoriolegalita.it
Grazie!
(by nicola)
Manifestate il vostro interesse ad attivarvi in tal senso scrivendo a: segreteria@osservatoriolegalita.it
Grazie!
Indipendenza della magistratura italiana. Nascita e trasformazione
"Nella Assemblea Costituente, metà degli eletti
temeva ancora di essere arrestata dai fascisti e metà dai comunisti.
Così decidemmo di garantirci rendendo i magistrati più indipendenti
dalla politica che in qualunque altro Paese al mondo. Purtroppo, non lo potevamo immaginare,
ma i magistrati vogliono diventare essi stessi politici e finiranno per
arrestarci loro!"
Giulio Andreotti
"L’indipendenza
della magistratura va assumendo forme che fanno di quest’ultima il
solo vero potere, un potere insindacabile, incontrollabile e, a volte,
irresponsabile. C’è da battere le mani se finalmente qualcuno affronta
la mafia del malcostume. Ma c’è anche da chiedersi chi controlla i
controllori. L’abbiamo voluta indipendente e
ha finito per abusare del potere che esercita. Per di più, è divisa in
gruppi e gruppetti peggio dei partiti."
Pietro Nenni
(by nicola)
lunedì 25 maggio 2020
Le autostrade sono degli italiani! L'interesse pubblico deve prevalere sugli speculatori privati
Il virus del neoliberismo, sotto certi aspetti è peggiore del corona
virus, in quanto ha totalmente occupato le menti dei nostri politici e
dei faccendieri cui i politici si rivolgono, i quali parlano della
gestione delle autostrade su un piano irreale, non tenendo conto che le
autostrade sono un bene pubblico, costruito dal Popolo e che deve
servire gli interessi pubblici.
I capi di Atlantia si pongono nei confronti dello Stato come nei
confronti di qualsiasi impresa privata, e non capiscono che stanno
trattando degli interessi pubblici della Nazione e che, per altro, è
contro la Costituzione l’affidamento a privati di funzioni pubbliche,
nonostante ciò sia stato affermato da leggi, le quali non sono conformi a
Costituzione e devono essere quanto prima annullate dalla Corte
costituzionale.
La concessione delle autostradale deve essere tolta ai Benetton,
perché hanno dimostrato, con il crollo del Ponte di Genova, di essere
inidonei di gestire questo servizio e per di più si permettono di
offendere il Popolo italiano, minacciando di sospendere il piano di
investimento autostradale, indispensabile per evitare ulteriori crolli e
per assicurare un uso normale delle autostrade stesse da parte dei
cittadini.
Su questo argomento non esistono margini di trattativa, come sembra
stia facendo il PD, ed è da considerare ignobile qualsiasi operazione
che tenda al compromesso.
Atlantia ha agito male e, secondo il codice degli appalti, non ha più nessun diritto ad ottenere la concessione.
D’altro canto il governo deve anch’esso sgomberare la sua mente dalle
idee radicate dal neoliberismo, le quali, come si è accennato, hanno
spinto la politica a porre sullo stesso piano interesse privato e
interesse pubblico.
La Costituzione prevede la prevalenza dell’interesse del Popolo, che è intoccabile, sull’interesse economico privato.
Lo affermano inequivocabilmente: l’articolo 41 della Costituzione, secondo il quale
“l’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in
contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza
(vedi crollo Ponte di Genova), alla libertà e alla dignità umana”. E lo
conferma il successivo articolo 42, Cost., secondo il quale: ”la
proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge allo scopo di
assicurarne la funzione sociale.”
Atlantia non ha assolto alla funzione sociale, facendo crollare il
ponte di Genova e omettendo per 25 anni qualsiasi manutenzione stradale,
contrastando così il citato l’articolo 42, e ha agito contro “l’utilità
sociale”, arrivando a chiedere spudoratamente anche aiuti di Stato,
dopo aver provocato danni reali e gravissimi alla sicurezza, alla
libertà e alla dignità umana.
Il governo, in questa situazione, deve far ricorso all’articolo 43
della Costituzione, secondo il quale: “i servizi pubblici essenziali (e
tale è il servizio autostradale) devono essere gestiti dallo Stato, da
enti pubblici o da comunità di lavoratori e di utenti.”
Questo è un momento decisivo nel quale si gioca la credibilità stessa
del governo, che, dopo aver molto bene agito contro gli effetti del
corona virus, è oggi chiamato a combattere contro, come si diceva,
un’infezione ancor più grave: quella del neoliberismo, che pone
l’interesse economico privato al di sopra dei diritti fondamentali del
cittadino.
Su questo argomento si potrà stabilire se il governo Conte è dalla
parte dei cosiddetti poteri forti o dalla parte del Popolo sovrano,
proprietario assoluto dei beni pubblici essenziali, i quali sono
“inalienabili, inusucapibili e inespropriabili.
In conclusione la via d’uscita è una: affidare le autostrade
all’Azienda Nazionale Autonoma delle Strade (Anas) ritrasformandola in
azienda pubblica ed eliminando l’illegittima denominazione di S.p.A.,
cioè di una società lucrativa che mira a soddisfare gli interessi dei
soci e non quelli della comunità nazionale.
Professor Paolo Maddalena. Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”
Noblesse oblige
COMUNICATO
STAMPA
Ember
– il mistero della città di luce al Cineforum Umdi Place of Ideas
Covid Time in Conference Call. Il viaggio verso la chiarezza
intrapreso da MoliseNoblesse. Giovedì 28 maggio alle 15
SOMMARIO
La speranza, guida per la città di luce. I
giovani di Molise Noblesse, capitanati dalla Ceo Mina Cappussi e
coadiuvati dalla Commissione Youth di Filitalia Chapter Bojano,
vogliono fare spazio alla positività in questo clima cupo. Il tema
del mese per il Cineforum conclusivo di maggio è “La Speranza”,
ciò che ci permette di trovare nuovi equilibri e schiarire le nostre
menti. L’appuntamento con il Cineforum Covid Time è per giovedì
28 maggio 2020 alle ore 15.00 con “Ember – il mistero della città
di luce”. Prendi parte all’evento Facebook, pagina Molise
Noblesse, gli organizzatori provvederanno ad aggiungere tutti i
partecipanti in chat su Skype
Ember
– il mistero della città di luce al Cineforum Umdi Covid Time.
"Nel giorno in cui finì il mondo il destino dell'umanità venne
racchiuso in una piccola cassetta di metallo. In un luogo segreto si
riunirono architetti, scienziati, ingegneri, giungendo alla
conclusione che una sola sarebbe stata la speranza per il nostro
futuro”. Con queste parole inizia Ember e da esse i ragazzi di
Molise Noblesse hanno tratto un importante insegnamento in questo
momento di crisi dovuto alla pandemia da Coronavirus. Speranza,
collaborazione, determinazione, fiducia, sono i lasciapassare per il
nostro futuro. Per ribadire questo pensiero, i giovani Molise
Noblesse, coadiuvati dalla Commissione Youth Filitalia Chapter
Bojano, presentano Ember al Cineforum Umdi Place of Ideas Covid Time
il 28 maggio alle 15.00. Il dibattito sarà in presenza per gli
organizzatori e in Conference Call su Skype per quanti parteciperanno
in Italia e dall'estero. Per l’ultimo appuntamento del mese, il
tema ribadito è La Speranza, definita dai ragazzi stessi come il
motore del mondo. In questo periodo di profonda inquietudine ed
incertezza, non ci resta altro rifugio che la speranza. Quello che i
giovani di Molise Noblesse, Movimento per la Grande Bellezza MMXX,
vogliono trasmettere è che ci sarà sempre un futuro migliore in cui
credere e sperare, ma soprattutto un futuro per cui adoperarci.
L’impulso alla cooperazione deve partire da noi, e nel loro piccolo
la Commissione Youth di Filitalia Chapter Bojano e il Movimento per
la Grande Bellezza ci stanno provando. Inoltre, per
quest’appuntamento ci saranno anche ospiti d’oltreoceano,
infatti, i ragazzi si collegheranno in conferenza con la sezione
principale di Filitalia a Philadelphia per affrontare i temi del
dibattito, considerando diversi punti di vista. Ilaria Sabbatino,
collaboratrice di Molise Noblesse, entusiasta dell’iniziativa
spiega: “Cambiare le cose non è semplice, stravolgere la mentalità
negativa contro cui molte persone si sono trovate costrette a
combattere in seguito all’emergenza Covid, lo è ancor meno. Noi di
Molise Noblesse, nel nostro piccolo, ci stiamo provando. L’obiettivo
dell’appuntamento settimanale con il Cineforum è quello di portare
una nota di positività”.
Miriana,
la nostra città di luce
“Abbiamo scelto Ember – il mistero della città di luce perché è
pieno di speranza e determinazione, quella che i due protagonisti
hanno nel cercare un modo per salvare il mondo – chiarisce Miriana
Meffe, volontaria di Servizio Civile – Attraverso la
collaborazione, i due ragazzi riescono ad uscire da situazioni
pericolose per il genere umano. Il parallelismo con la condizione che
stiamo vivendo è inevitabile, sebbene fortunatamente non è più una
questione di vita o di morte. Nel momento esatto in cui abbiamo
conosciuto questo film, abbiamo deciso che sarebbe stato al centro di
un Cineforum per farlo conoscere a quante più persone possibile.
Attraverso la determinazione, la forza, il coraggio, la
determinazione, ma soprattutto la speranza, siamo certi che possiamo
risollevare il nostro animo”.
La
speranza, guida alla città di luce
La
speranza ci spingerà a trovare una strada per uscire da questo
momento, sarà la guida verso la nostra città di luce. Il Cineforum
Umdi Place of Ideas Covid Time in Conference Call su Skype torna
giovedì 28 maggio alle 15.00 con “Ember – il mistero della città
di luce”. “L’esperimento socio-culturale in videoconferenza su
Skype sta riuscendo – fanno sapere i ragazzi di Molise Noblesse –
e stiamo ottenendo un numero sempre maggiore di consensi”. Il
dibattito è regolarmente aperto a tutti, seppur a distanza. Per
aderire è necessario visionare l’evento su Facebook, pagina Molise
Noblesse, e partecipare. Gli organizzatori provvederanno ad
aggiungere tutti i partecipanti in chat su Skype.
Eventi
riorganizzati, MoliseNoblesse non si ferma!
In
seguito all’emergenza Coronavirus, anche il progetto Molise
Noblesse per cause di forza maggiore ha subito uno stop. I ragazzi,
entusiasti del progetto, anche se non si sono mai fermati lavorando
in modalità smart-working, non vedevano l’ora di riprendere e,
dopo il via libera, sono immediatamente tornati a stare insieme,
mantenendo le distanze di sicurezza. Gli eventi saranno riorganizzati
e, grazie ai meravigliosi e ampi spazi verdi presenti sul territorio,
si svolgeranno in gran parte all’aperto. Le conferenze con gli
Italiani nel mondo, in particolare con Filitalia, fondata dal dr.
Nestico, saranno presenti nel corso di quest’anno lavorativo e
saranno numerose.
Cos’è
MoliseNoblesse
“Molise
Noblesse – spiega Mina Cappussi, direttore del quotidiano
internazionale UMDI Un Mondo d’Italiani e Ceo dell’iniziativa –
non è solo il titolo di un progetto, è piuttosto una filosofia di
vita, è un principio, una linea di pensiero, una condotta. Un credo,
una bandiera, una medaglia apposta sul petto di chi torna ad
inorgoglirsi della terra dei Padri Sanniti. Perché Molise Noblesse è
diventato oggi un “modo di essere”, un brand, un logo, un
marchio, un sito, un riferimento su centinaia di eventi e di
appuntamenti organizzati da Centro Studi Agorà UMDI.Per scalfire il
rumore suscitato dal ritornello “Il Molise non esiste” bisognava
fare altrettanto, e forse ancora più “rumore”. E noi l’abbiamo
fatto, contando sulla forza e la buona volontà dei giovani molisani,
intercettando le speranze e i sogni di chi non vorrebbe mai lasciare
questa terra, e parallelamente toccando con mano la disperazione di
chi è consapevole della mancanza di opportunità per poter restare.
Noi abbiamo seminato e andremo avanti senza tentennamenti, ora sta
alle istituzioni scegliere se proseguire su questa strada!”
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