martedì 31 marzo 2015

Scie

Riceviamo e pubblichiamo

QUESTO STAMATTINA, COME TANTE ALTRE NEL CIELO DI GUGLIONESI E COMUNI LIMITROFI..DENUNCIARE NON BASTA..DELEGO LE COMPETENZE A CHI DI DOVERE..NON SI CHIAMANO SCIE CHIMICHE..MA IDIOTI CHE APPESTANO I NOSTRI COMUNI CON L'INTENTO DI FARLO, SONO ULTRALEGGERI CON BEN NOTO DECOLLO E ATTERRAGGIO.


(by Ermanno)

Il prof. de Leo interessato a recensire il lavoro del nostro Francesco Bozza

Abbiamo appena ricevuto la richiesta di Pietro de Leo, professore emerito di storia medioevale e membro del comitato scientifico del Centro di Studi Gioachimiti.
Lo stesso vuole recensire "Lezioni di storia celestiniana" del nostro Francesco Bozza.

(by Nicola)

lunedì 30 marzo 2015

Glifostare o Xylella. Gli olivi del Salento condannati a morte

http://www.iltaccoditalia.info/sito/index-a.asp?id=26257

(by Nicola)

"Impeachment" Frattura. Raccolta firme a Venafro

 
 
 COMUNICATO STAMPA

Si comunica che mercoledì 01 aprile 2015, si terrà un banchetto per la raccolta delle firme presso la rotonda difronte all’ufficio postale centrale di Venafro dalle ore 10.00 alle ore 13.00. Le adesioni e i simpatizzanti con il seguirsi dei giorni aumentano in modo esponenziale. Ai coraggiosi delle prime ore, grazie all’effetto volano, si sono aggiunti tanti altri, donne in particolare, donne che avvertono più sensibilmente le criticità del momento e delle difficoltà legate alla gestione familiare così fortemente colpita dalla mancanza di lavoro, dai figli costretti ad andare fuori dal Molise, dai congiunti strapazzati di qua e di là per trovare una assistenza ospedaliera degna di un apparato pubblico, da un ambiente devastato ed ammalato, da scuole sempre meno sicure per i propri figli e dagli altri molteplici motivi di conflitto sociale. L’impegno che ci siamo è presi per raggiungere quanti più cittadini possibile al fine di ottenere una copiosa raccolta di firme per obbligare moralmente il presidente della giunta regionale e del consiglio tutto a rimettere nelle mani degli elettori il loro mandato fallimentare ci stimola quotidianamente, anche in considerazione di come veniamo accolti dalle genti molisane. Continuiamo sereni, convinti e sostenuti amorevolmente, così da poter scegliere una nuova classe politica e amministrativa che possa ridare fiducia, sanità pubblica, ambiente salvaguardato, lavoro e dignità.
Isernia, 30 marzo 2015                             Emilio Izzo
*Il presente comunicato vale anche come comunicazione ai competenti organi di P.S.
(by Nicola)

REPORT ATTIVITA' OML (2011/2014)


 
(by Nicola)

venerdì 27 marzo 2015

Nasce il coordinamento per chiedere le Dimissioni del Consiglio Regionale. L'OML c'é!

 
C.S.1/                                                          2015 27/03/2014
 
"Frane Molisane": TUTTI A CASA!!!
Nasce il coordinamento per chiedere le Dimissioni del Consiglio Regionale.


Da liberi cittadini, associazioni e comitati, riuniti negli ultimi mesi presso l'incubatore Sociale a Campobasso, con la volontà di dar vita ad un coordinamento capace di analizzare ed affrontare le emergenze territoriali che attanagliano le nostre realtà, nasce "Frane Molisane".
Un coordinamento aperto a tutte le persone "libere", alle associazioni e ai comitati che vogliano contribuire attivamente a dettare le linee programmatiche per il rilancio di questa Regione e che chiederà a gran voce le Dimissioni del Consiglio Regionale.

I RESPONSABILI PER LA COMUNICAZIONE
(Bottinelli Pasquale, Di Lembo Giovanni, Magri Nicola, Stellato Candida)

https://www.facebook.com/pages/Frane-molisane/442346919254528 

(by Nicola)

OGGI ASSEMBLEA SOCI O.M.L.

 

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA SOCI


Giovedì 26 marzo 2015 - alle ore 23:00 - presso la sede sociale "Terzo spazio", a Campobasso in Via Mazzini, n. 38/A, è convocata l'Assemblea dei soci in prima convocazione.
La seconda convocazione è fissata per venerdì 27 marzo 2015 - alle ore 19:30 - presso il medesimo luogo.
All'ordine del giorno dell'Assemblea:
1) approvazione consuntivi anni 2013 e 2014;
2) approvazione preventivo anno 2015; 
3) rinnovo Organi dell'Associazione (Consiglio direttivo, presidente, revisore dei conti, collegio dei probiviri, tesoriere, segretario);
4) varie ed eventuali.
Si riterrà valida l'Assemblea costituita secondo le norme statutarie.
Alla luce degli argomenti da trattare é indispensabile la partecipazione di tutti gli aventi diritto.
Quanti impossibilitati a partecipare devono far pervenire tempestivamente delega firmata.

F.to Il Presidente
 
(by Nicola)

Sostegno alla procura di Larino

(by Nicola)

Stop frode Xylella. Lettera al Papa


http://www.osservatoriolegalita.it/allegati/cst_4345372.pdf

(by Nicola)

Contro lo "Sblocca Itala" e la salvaguardia dei territori

 http://www.osservatoriolegalita.it/allegati/cst_1980082.pdf

(by Nicola)

Codacons contro Chimica

 
Termoli. Vizi di natura amministrativa, carenze nell’istruttoria, rischi per l’ambiente e la salute dei cittadini: con queste motivazioni il Codacons chiede ai giudici del Tribunale Amministrativo del Molise di fermare il progetto di ampliamaneto della Momentive Srl, la più grande industria chimica della regione che si trova nel Nucleo Industriale di Termoli. 


(by Nicola)

mercoledì 25 marzo 2015

L'OML oggi a Larino con Comitato contro tutte le camorre, Caponnetto, AIIG Molise e altri



(da 00:12:44 a 00:13:28)

(by Nicola)

Conferenze di servizio per decidere di altrettanti impianti eolici


ANCORA EOLICO SELVAGGIO A COLLETORTO E CERCEMAGGIORE!
ANCORA UNA VERGOGNA POLITICA-AMMINISTRATIVA! *
Domani 26 marzo c. a., presso l’Assessrato alle Energie in Contrada Colle delle Api a Campobasso, dalle 9.30 in poi, due conferenze di servizio per decidere di altrettanti impianti eolici da posizionare nei comuni di Colletorto e Cercemaggiore! Ancora possibili scempi e disastri ed ancora una volta noi ci saremo! Finirà mai questa vergogna in odore di delinquenza? Rimetteranno mai il mandato questi amministratori traditori del territorio?! Anche su questo ci stiamo muovendo noi! Chi vivrà vedrà!
Isernia,25 marzo 2015                                  Emilio Izzo


*Il presente comunicato vale anche come comunicazione ai competenti organi di p.s.

(by Nicola)

“Chi è l’assessore regionale all’Ambiente?”: la nota critica del Forum dei territori

 

http://www.termolionline.it/176265/chi-e-lassessore-regionale-allambiente-la-nota-critica-del-forum-dei-territori/

(by Nicola)

Ricorso avverso cartella Equitalia per carenza di poteri del dirigente che ha sottoscritto l’atto

 
Chiunque abbia in corso delle procedure di assolvimento dei debiti con Equitalia, sulla base di cartelle emesse in virtù di avviso di accertamento sottoscritto da soggetto carente del relativo potere dirigenziale, potrà avanzare legittimamente ricorso per far dichiarare l’inesistenza dell’atto impositivo, in relazione all’art. 42, comma 1, dpr 600/1973 e dell’art. 7 della l. n. 212/2000.
 
http://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_17895.asp

(by Nicola)

ESCLUSIVA OML - "Territorio e Politica" 3/3

(by Nicola)

L'importanza delle città giardino sulla salute

 
Gli urbanisti che hanno modellato le città europee a fine ‘800 hanno fatto a gara nella realizzazione di grandi viali alberati e parchi urbani.
Genova, pur con i limiti della sua orografia, non è stata da meno con i filari di platani di corso Torino, corso Firenze, del parco dell’Acquasola…
Oggi i tempi sembrano cambiati: gli alberi rubano posti macchina, ostacolano la realizzazione di box interrati, sono un pericolo per l’incolumità, sporcano, la loro manutenzione è un costo insostenibile.
Le conseguenze di questa nuova mentalità utilitaristica sono ben visibili: il verde cittadino si riduce a vista d’occhio e il degrado, nei vecchi parchi e viali, è l’elemento dominante.
Questa scelta ha un pesante costo, anche in termini economici.
Numerosi studi hanno verificato che gli alberi in città esplicano importanti e vitali funzioni, oltre a quelli estetici e paesaggistici.
Oltre ad assorbire importanti quantità di anidride carbonica dall’atmosfera, numerosi studi hanno confermato che, nelle aree alberate, l’inquinamento atmosferico è nettamente inferiore a quello che si registra nelle zone dove dominano cemento e asfalto.
L’effetto anti-iquinamento degli alberi deriva dagli stomi presenti nelle foglie, piccole aperture attraverso le quali le piante respirano, assorbendo anidride carbonica ed emettendo ossigeno.
Gli stomi assorbono anche gli inquinanti gassosi (ossido di carbonio, ossidi di azoto, anidride solforosa, ozono) e successive trasformazioni chimico-fisiche che avvengono nelle foglie li inertizzano.
Gli stessi stomi sono efficaci trappole delle polveri sottili e dei metalli tossici e dei composti mutageni che si concentrano su queste polveri.
Un recente studio ha valutato che nelle aree urbane degli Stati Uniti d’America gli alberi assorbono, ogni anno, 27.000 tonnellate di polveri sottili (PM2,5), 68.000 tonnellate di ossidi di azoto e 523.000 tonnellate di ozono.
Lo stesso studio ha calcolato il valore economico di questa depurazione dell’aria, in termini di evitate spese sanitarie e di morti (850 decessi/anno) che questi inquinanti avrebbero potuto indurre: 4,6 miliardi di dollari all’anno.
Se nel conto economico s’includono anche i danni che l’inquinamento produce nei materiali e negli edifici (corrosione metalli, precoce invecchiamento infissi, intonaci, cemento)  il costo annualmente evitato balza ad 86 miliardi di dollari.
In questi studi, condotti alla fine degli anni ’80 e nel 2005 dal Servizio di Chimica Ambientale dell’Istituto Tumori di Genova, la contaminazione delle foglie è stata studiata come metodo per valutare il livello medio d’inquinamento delle zone della città dove sorgevano gli alberi monitorati.
Per la cronaca, la maggiore quantità di piombo (5,2 microgrammi per grammo di foglia) fu trovato nei lecci di Brignole mentre i pini di Granara e villa Doria, vicini ad aree trafficate, mostrarono la maggiore quantità di idrocarburi aromatici (maggiore di 250 nanogrammi per grammo di foglia), rispetto ai pini cresciuti in aree rurali quali Vaccarezza e i Piani di Praglia.
Ipotizzando che un leccio abbia 200.000 foglie, lo studio genovese suggerisce che, in quegli anni, ogni pianta sottraeva dall’atmosfera e dai polmoni di chi passava da quelle parti, 416.000 microgrammi di piombo emesso dalle auto circolanti nella piazza, la quantità di piombo che, in base ai dati delle centraline, si trovava in circa 280.000 metri cubi d’aria di questa piazza.
Oggi, grazie alla benzina “verde” il piombo non è più un problema, ma gli obiettivi di qualità delle polveri sottili a Genova, come in tutte le città italiane continuano a non essere rispettati e conseguentemente dobbiamo affrontare pesanti costi sanitari evitabili, come abbiamo visto, anche grazie ad un auspicabile “rimboschimento” delle nostre aree urbane.
A quando una revisione del decreto “Sblocca Italia” che preveda la realizzazione della “Grande Opera” in grado di offrire ad ogni Italiano la quantità di verde urbano che gli spetta, degna di un paese moderno?
Federico Valerio

(by Nicola)

martedì 24 marzo 2015

La Xylella e gli ulivi della Puglia

Non ci sono prove che sia il batterio della Xylella la causa della malattia degli ulivi in Salento. Anzi, studi scientifici suggeriscono altre cause. Ma la politica, dalla Regione Puglia all’Ue, ha già decretato l’abbattimento di migliaia di piante. Le associazioni e gli agricoltori salentini si mobilitano per scongiurare la fine di un intero ecosistema.

La Xylella fastidiosa è un patogeno da quarantena ritenuto responsabile del disseccamento di numerose piante d’ulivo nel Salento. È stata la Regione Puglia a decretare che il batterio è la causa della malattia degli ulivi, che ingrigiscono, si raggomitolano su loro stessi in un processo che dura ormai da quasi due anni.
Ma la Xylella, a oggi, non è il solo agente patogeno riscontrato sugli ulivi malati, poiché studi realizzati dall’Università di Foggia hanno dimostrato che in questi alberi vi è la presenza di almeno sei tipi di funghi, tra i quali i funghi tracheomicotici, cioè funghi che bloccano il passaggio dei nutrienti ai rami degli alberi. Tali funghi, conferma la relazione dell’audit condotta dalla Commissione Europea nel febbraio 2014, possono causare da soli il disseccamento delle piante (pagina 7 dell’audit) ed essi sono stati ritrovati praticamente in ognuno degli alberi analizzati. La Commissione Europea ha inviato i suoi tecnici sul posto più di un anno fa ed ha effettuato altre missioni nei mesi successivi.
Test di patogenicità della Xylella sono ancora in corso, quindi non esiste una risposta scientifica alla domanda se la Xylella sia responsabile o meno del disseccamento rapido degli ulivi. Mentre vi è la certezza per i funghi! Sembrerebbe a questo punto che la malattia degli ulivi sia da attribuire alla proliferazione di questo tipo di funghi. Cosa tra l’altro verificata da centinaia di agricoltori ed esperti in loco. Infatti, la terapia di cura dei funghi messa in atto dagli agricoltori, secondo le indicazioni di Ivano Gioffreda – attivista agro-ambientale portavoce del comitato “Spazi Popolari - I Colori della Terra“ di Sannicola – ha avuto un successo eclatante e gli alberi sono rinati. Già dalla scorsa estate queste piante hanno ripreso a verdeggiare e non hanno più presentato alcun segno di malattia. Si parla di più di 500 ulivi. Mentre più di 200 agricoltori, da diverse regioni d’Italia, hanno iniziato a seguire l’esempio del Salento riscuotendo grande successo.
Perché sembrerebbe che la Xylella, secondo molti ricercatori, sia endofita, viva cioè negli ulivi innocuamente e muti il suo stato di equilibrio allorché la pianta è esposta a forti stress chimici, idrici o fisici. Se gli ulivi vengono attaccati da funghi, il loro stato di salute muta e la Xylella si manifesta. Ma, curati i funghi, la malattia arretra, sparisce e la pianta rinasce. Curati i patogeni fungini, il batterio Xylella torna a riposo e non c’è assolutamente bisogno di distruggere gli alberi eradicando centinaia di chilometri quadrati di meraviglie.
Una terapia che ha trovato e continua a trovare un grande riscontro nella realtà, come abbiamo detto, negli uliveti di Li Sauli, La Castellana, Alezio, Taviano, Gallipoli, nel cuore del focolaio, l’epicentro di quella che è stata definita in modo troppo affrettato e spicciolo epidemia da Xylella. Le piante curate già nel 2014 hanno passato la prima fase critica dell’estate e sono tuttora rigogliose. A maggior evidenza dell’efficacia di questa cura e della validità di questa tesi, vi è un’ampia documentazione di fotografie, video, materiale scientifico che Peacelink ha portato qualche giorno fa in Commissione Europea nel tentativo di sventare il pericolo, annunciato dal Commissario alla Salute e Sicurezza Alimentare Andriukaitis, di eradicazione di tutti gli alberi infetti oltre che di quelli appartenenti ad una fascia cuscinetto di diversi chilometri. Una misura, quest’ultima, che distruggerebbe non soltanto l’economia agricola pugliese ma che muterebbe per sempre il paesaggio e la natura stessa di una regione che ha nei suoi ulivi l’elemento più caratteristico e identitario. Una misura nata soltanto sulla base di documenti e raccomandazioni ufficialmente fornite dalle autorità italiane. Vi sono molti aspetti in ombra su cui la magistratura, Procura della Repubblica di Lecce, ha iniziato a indagare. Nel 2010, l’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari ospitò un workshop internazionale sulla Xylella, batterio che si disse non presente sul territorio europeo. Tuttavia, in quel convegno, per consentire ai ricercatori presenti di studiare il batterio, lo stesso fu importato ad hoc dalla California. Nel corso del tempo, la Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati chiedeva alla Regione Puglia spiegazioni sul perché ci si era avvalsi di un solo esperto per l’accertamento della patogenicità della Xylella e come si fosse arrivati all’accertamento della patogenicità della Xylella, considerando il fatto che i test non erano (e non sono ancora) stati realizzati. La Camera invitava la Regione a una più ampia collaborazione con altri istituti ed università per una migliore comprensione del fenomeno. Intanto nasceva sul territorio un movimento spontaneo di opposizione all’indirizzo preso dalla Regione, dal Governo e di conseguenza dalla Commissione Europea. Movimento nato dagli agricoltori raccolti intorno alle diverse associazioni salentine, rappresentate e guidate dal Comitato Spazi Popolari, che, con l’aiuto della band pugliese Sud Sound System, ha fatto e continua a fare un lavoro incredibile di sensibilizzazione, diffusione delle informazioni, educazione scientifica, tam-tam mediatico. Le loro voci, il loro materiale, la loro passione sono state portate a Bruxelles da Peacelink, associazione che difende in Commissione Europea altre questioni come Taranto/Ilva, e problematiche della città di Brindisi. Un bellissimo esempio di cooperazione e solidarietà tra cittadini, che supera ogni immaginazione e ogni limite spazio temporale e va dritta alle severe stanze di Bruxelles dalla campagna, dalle piazze dei paesi. Senza la politica. Oltrepassando quel gradino fastidioso rappresentato ancora una volta dalla politica. Una solidarietà naturale che nasce in una terra tra le più belle del mondo, il cui patrimonio culturale, naturale, turistico, sembra esser stato tradito da una politica sciatta e approssimativa che decide di far abbattere centinaia di migliaia di alberi sulla base di studi che non hanno ancora fornito alcuna certezza scientifica sulla responsabilità della Xylella. Una politica che cerca adesso di scrollarsi di dosso le responsabilità, addossando le colpe a Bruxelles.
La Commissione Europea, ricevendo Peacelink, ha chiesto indicazioni sul perché non fossero fino al momento state fornite informazioni sulla non patogenicità della Xylella, sui funghi, sul successo della terapia applicata a centinaia di alberi. Visto che la Commissione, sulla base di quanto deciso e comunicato dalla Regione e dal Ministero per le Politiche Agricole, prima che ci fosse alcuna certezza sul batterio, si era orientata ad accettare la soluzione dell’eradicazione e dell’incenerimento di migliaia di alberi decretando cioè la fine di un ecosistema e di un polmone produttivo della Puglia.
La stessa politica che si è rifiutata di ricevere Peacelink a Bruxelles e non ha permesso alle associazioni di avvicinare gli ispettori in visita nel Salento, che ha mancato di convogliare alle Istituzioni Europee i rapporti scientifici, gli studi, i video e le foto ben disponibili in Salento.
Si parla di somme d’indennizzo che la EU potrebbe corrispondere nel caso di eradicazione di alberi. La Procura di Lecce indaga su ipotesi di reato e Gian Carlo Caselli, Presidente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio sulla Criminalità in Agricoltura e nel Sistema Agroalimentare, dice che la questione presenterebbe aspetti che vanno oltre la fatalità.
La Puglia ha diritto a una classe dirigente diversa, che nulla abbia a che fare con l’approssimazione e la sciatteria. Una regione con una tale ricchezza merita ben altra gestione politica.
Antonia Battaglia
 (by Nicola)

Domani vi aspettiamo a Larino, davanti al tribunale


La nostra petizione é anche in rete. Firmala!
https://www.change.org/p/molisani-nel-mondo-e-residenti-in-molise-firmate-la-petizione-di-impeachment-popolare-per-l-attuale-presidente-della-regione-molise?utm_campaign=responsive_friend_inviter_chat&utm_medium=facebook&utm_source=share_petition&recruiter=30503704

Salita e caduta di un governatore
http://www.osservatoriolegalita.it/allegati/api_8490134.pdf


(by Nicola)

Co.Di.S.A.M. e Co.Re.A. sull'ampliamento dello stabilimento chimico a Termoli

 
Non ci convincono le deduzioni fatte sull’impatto al suolo dovute alla ricaduta degli inquinanti emessi in atmosfera, così come l’inquinamento dell’acqua e le conclusioni sull’impatto sanitario. Non ci convincono i pareri forniti da ARPA Molise e ASREM in base ai quali la Regione Molise rilascia parere favorevole...


(by Nicola)

Lo Stato aiuti il testimone di giustizia Franco Gaetano Caminiti - Mail bombing

 
“La mafia si batte con le alleanze tra i cittadini e le istituzioni” - Federico Cafiero de Raho, Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria  

Franco Gaetano Caminiti testimone di giustizia, riceve da anni minacce di morte così come la sua famiglia. Sta per chiudere la sua azienda, chiediamo insieme che venga ricevuto dal Procuratore Capo di Reggio Calabria, inviando una mail, incollando il testo scritto di seguito, all'indirizzo a fondo post.

Testo mail da incollare:

Al Procuratore Capo presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Reggio Calabria - Dott. Cafiero De Raho
Chiediamo al Sig. Procuratore Capo di Reggio Calabria di ricevere urgentemente il testimone di giustizia Franco Gaetano Caminiti, minacciato ripetutamente di morte cosi come la sua famiglia e la nipotina di soli due anni. Franco Gaetano Caminiti ha avuto il coraggio di denunciare i suoi estorsori e per questo motivo sta per chiudere la propria attività imprenditoriale.

Data e luogo

Firma singolo o associazione

Inviare mail a:


(by Nicola)

ESCLUSIVA OML - "Territorio e Politica" 2/3

(by Nicola)

lunedì 23 marzo 2015

Raccolta firme "Impeachment" per Frattura a Campobasso

(by Nicola)

RACCOLTA FIRME A LARINO


COMUNICATO STAMPA

Si comunica che mercoledì 25 marzo 2015, si terrà un banchetto per la raccolta delle firme in Piazza del Popolo a Larino dalle ore 11.15 alle ore 13.00. Aspettiamo adesioni e simpatizzanti così come sta avvenendo da alcuni giorni. Continuiamo sereni, convinti e sostenuti amorevolmente nella nostra richiesta democratica di dimissioni del presidente della giunta regionale del Molise e di tutti gli eletti al fine di ridare parola agli elettori e così scegliere una nuova classe politica e amministrativa che possa ridare fiducia, sanità pubblica, ambiente salvaguardato, lavoro e dignità.
Isernia, 23 marzo 2015               Emilio Izzo
*Il presente comunicato vale anche come comunicazione ai competenti organi di P.S.
(by Nicola)

COMUNICATO STAMPA COMITATO CONTRO LE CAMORRE



COMUNICATO STAMPA


EOLICO SELVAGGIO, 
CENTRO HUB DI SAN GIULIANO,
DISCARICA DI MONTAGANO:
CI VEDIAMO IN PROCURA! *

Mercoledì 25 marzo c.a., alle ore 10.30, conferenza stampa-sit in davanti al Tribunale di Larino, per sostenere ancora una volta il lavoro egregio che la Procura sta portando avanti nel Palazzo di Giustizia a dispetto della situazione non proprio favorevole nella quale opera tra i sempre paventati rischi di chiusura e l’atavica ed inquietante carenza di personale. Ovviamente sarà l’occasione ghiotta per sottoporre agli inquirenti due nuovi esposti-denunce, il primo relativo ad una interessante integrazione sulla questione eolico selvaggio di Montecilfone, il secondo riguardante il centro di accoglienza HUB di San Giuliano di Puglia e i retroscena in odore di malaffare. Sarà utile, nella stessa giornata, far conoscere alla stampa ed all’opinione pubblica anche quanto da noi tristemente appurato sulla mega discarica di Montagano, oggetto del prossimo esposto che sarà portato all’attenzione della stessa Procura di Frentana.
Isernia, 23 marzo 2015

Emilio Izzo

*Il presente comunicato vale anche come comunicazione ai competenti organi di p.s.

(by Nicola)

"Cibo, Vera Energia Pulita" - Il convegno dell'OML

http://www.globalenergycommunication.it/?p=574

(by Nicola)

ESCLUSIVA OML - "Territorio e Politica" 1/3


(by Nicola)

domenica 22 marzo 2015

E' STATO LA MAFIA - Marco Travaglio

(by Nicola)

Tratti di Tratturo 2015

(by Nicola)

Lavoro e Politica - Termoli

(by Nicola)

Ampliamento chimica Termoli


«Una delegazione di Co.Re.A ha visitato e ispezionato la Momentive per oltre 4 ore. Insieme ai tecnici dell’azienda – afferma Musacchio – abbiamo riscontrato delle criticità: a) L’inceneritore lavora in deroga ossia non rispetta le norme vigenti in materia di tutela ambientale; b) i controlli effettuati dell’Arpam sono carenti perché difettano della strumentazione necessaria e idonea a farlo»

http://www.primonumero.it/attualita/news/1427014271_portocannone-ampliamento-chimica-comitato-ambiente-e-salute-contrari-senza-dati.html?utm_source=dlvr.it&utm_medium=facebook

(by Nicola)

“Napoli sotto traccia. Musica neomelodica e marginalità sociale”


http://www.osservatoriolegalita.it/allegati/dci_9864685.pdf

(by Nicola)

sabato 21 marzo 2015

Le ombre di "Ombrina"

 

COMUNICATO STAMPA DEL 21 MARZO 2015

Ombrina, i ministri Galletti e Franceschini non firmino il Decreto.
L'Inchiesta de Il Fatto Quotidiano e due interrogazioni fanno emergere gravissimi dubbi su alcuni membri della Commissione V.I.A. nazionale.

La Regione, gli enti locali e tutte le organizzazioni intervengano sul Governo. 
 
Progetto petrolifero Ombrina mare: associazioni e movimenti chiedono ai Ministri di non firmare il Decreto di compatibilità ambientale dopo le gravissime informazioni emerse su alcuni componenti della Commissione tecnica di Valutazione di Impatto Ambientale che ha dato parere favorevole al progetto lo scorso 6 marzo.
Abbiamo infatti appreso ieri dalle pagine de Il Fatto Quotidiano della presentazione di un'interrogazione parlamentare del M5S (On. Daga) che ha sollevato pesantissimi dubbi su alcuni membri della Commissione. Un'altra interrogazione è stata presentata sullo stesso tema anche all'europarlamento del gruppo del GUE (Europarlamentare Forenza).
Da quanto abbiamo potuto leggere, anche in una nota di agenzia che riporta ulteriori informazioni sull'interrogazione del M5S, un membro sarebbe stato definito dalla Prefettura di Reggio Calabria, nella relazione in cui chiedeva lo scioglimento del Comune di Gioia Tauro nel 2008 per infiltrazioni mafiose, poi ottenuto dal Consiglio dei Ministri, addirittura “fortemente sospettato di essere asservito agli interessi della cosca Piromalli”. Nella commissione c'è un ingegnere ottantacinquenne (che sarebbe stato iscritto alla P2 secondo l'interrogazione) e figurano diversi membri che avrebbero, sempre secondo i parlamentari del M5S, conflitti di interesse sulle decisioni della Commissione e accuse di corruzione (con Dell'Utri!), anche su progetti collegati agli idrocarburi. Ricordiamo che due membri della Commissione VIA nel 2014 furono sostituiti in quanto arrestati, uno nel primo stralcio dell'inchiesta sulla TAV di Firenze e uno per una bonifica a Milano (questa persona era stato il capo di gabinetto del Ministro Prestigiacomo).
Aspettiamo di conoscere il contenuto integrale delle interrogazioni, su cui ovviamente bisognerà attendere tutte le risposte dagli organi competenti nelle sedi opportune, ma è del tutto evidente che il futuro dell'Abruzzo e dell'Adriatico per i prossimi decenni non possono passare per valutazioni di questa commissione non solo per le vicende sopra riportate ma anche per gli effetti negativi di questo intervento sull'economia e sull'ambiente.
Tra l'altro ricordiamo che la stessa Corte Costituzionale ha chiarito che l'organo politico nell'ambito delle procedure di V.I.A. non deve per forza seguire pedissequamente una valutazione di tipo tecnico proprio perché si tratta di scelte che riguardano la destinazione di interi territori con conseguenze importanti per i cittadini. Pertanto vi è spazio per scelte di carattere politico per bilanciare gli interessi in gioco1 . Pertanto sia Franceschini che Galletti non possono neanche sostenere di dover seguire per forza le valutazioni tecniche della Commissione. Ci chiediamo, anzi, come sia possibile non attuare la volontà del popolo abruzzese che quasi all'unanimità (tranne Confindustria) si è espressa contro il progetto nella più grande manifestazione mai realizzata nella nostra storia, con diocesi, decine di enti locali e la stessa regione.
Per questi motivi, non appena saranno note integralmente le due interrogazioni, il Forum dell'Acqua, Nuovo Senso Civico, il Coordinamento No – Triv e Zona22 scriveranno una nota ai Ministri dell'Ambiente e dei Beni Culturali, a cui è demandata la firma del Decreto di Compatibilità Ambientale, per chiedere di non emanare alcun decreto e anzi di esprimersi in senso negativo.
Riteniamo che Regione ed enti locali, assieme alle organizzazioni che condividono questa lotta, debbano intervenire presso i due ministri evidenziando tutte le criticità sopra riportate, sia per quanto riguarda i dubbi sollevati su alcuni membri della Commissione sia per quanto attiene agli aspetti di contenuto.
Alla Regione Abruzzo ribadiamo con forza la richiesta di costituire immediatamente un gruppo di lavoro permanente assieme con i comitati per affrontare per tempo tutte le vicende connesse alla deriva petrolifera che il Governo Renzi vuole imporre al nostro territorio.
Ricordiamo, infine, che a San Vito chietino si terrà domenica prossima 29 marzo alle ore 17:30 presso Zona22 un'assemblea pubblica per decidere le prossime mobilitazioni.

(by Nicola)