giovedì 31 marzo 2011

SUDCRITICA: LA RIVISTA CREATA DAL GIUDICE NICOLA MAGRONE

Segnalo alla Vs. attenzione la rivista di discussione e di dibattito su istituzioni  e società promossa dalla Fondazione onlus Popoli & Costituzioni e diretta da Nicola Magrone, magistrato che ha operato in Molise e che si é occupato del post terremoto.


Le ragioni che mossero i promotori dell’iniziativa (magistrati, avvocati, docenti giornalisti, medici, operai, studenti) furono chiarite nell’editoriale del primo numero della rivista (“Risposta possibile”, di Nicola Magrone) e consistettero nella necessità di difendere e di praticare le regole ed i principi della Carta Costituzionale del 1948.

http://www.sudcritica.it/

by Nicola

BERLUSCONI, UN POTERE BASATO SULLA PNL


Nel 1994, quando lavoravo a La Voce di Montanelli, pubblicai un’inchiesta sulla Pnl insegnata ai manager di Pubblitalia e dirigenti di Forza Italia. Di che si tratta? La Programmazione Neurolinguistica è la più potente tecnica di manipolazione mentale mai esistita. E’ stata ideata nel 1975, a scopi psicoterapeutici, da Richard Bandler (psicologo ed esperto di computer) e John Grinder (linguista): iniziarono a studiare i più grandi comunicatori dell’epoca ed estrassero le strategie che questi uomini usavano in modo istintivo, ottenendo grandi risultati. Tra le loro “cavie” c’era Milton Erickson, considerato uno dei più grandi ipnoterapisti moderni. Da allora, la Pnl si è diffusa in molti settori: psicoterapia, marketing, formazione aziendale, ed anche negli ambienti televisivi. Il potere di Berlusconi si basa quindi su una conoscenza approfondita della mente umana: è partito dalla psicologia + marketing pubblicitario, ed è approdato alla Pnl. Cioè la tecnica più sofisticata che esiste per manipolare la percezione della realtà.


Fonte: Il Fatto quotidiano, 30.03.2011

by Nicola

LA RETE CONTRO LA DEVASTAZIONE DEL TERRITORIO MOLISANO.

La Rete delle 136 Associazioni e Comitati contro l’Eolico Selvaggio e i Rifiuti Extra-Regionali in Molise esprime apprezzamento per le Sentenze di merito n. 54/2011, 132/2011, 133/2011, 134/2011 emesse dal TAR MOLISE, e che hanno bloccato l’impianto eolico nei pressi dell’area archeologica di SAEPINUM-ALTILIA e hanno salvato l’Altopiano di Vastogirardi.

Nella riunione tenutasi ieri sera é stata ribadita la necessità di proseguire nella battaglia in difesa del Molise.

Dopo aver esaminato le diverse questioni aperte la Rete dei Comitati ha assunto le seguenti decisioni:

  • Sollecito alla Giunta Regionale a costituirsi in giudizio innanzi alla Corte Costituzionale in difesa della Legge Regionale n. 23/2010;
  • Revoca della Concessione rilasciata alla Essebiesse Power nel 2007 per installazre 16 pale eoliche sul Crinale della Castagna;
  • Recepire le Linee Guida Nazionali sulle fonti rinnovabili pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale il 18 settembre 2010.

La Rete inoltre organizza una conferenza stampa per sabato 2 aprile 2011 alle ore 10.00 dinanzi la Direzione Regionale del Ministero dei Beni Culturali del Molise in Salita San Bartolomeo n. 10.

Campobasso 30 marzo 2011

Fonte: La Rete

by Nicola

mercoledì 30 marzo 2011

SEGRETO: La Repubblica Cirenaica, il nuovo Stato di Total e BP

L'esercito franco-britannico, i nuovi conferenzieri di pace, non si fermerà dinanzi al comando della NATO, e premerà per gestire l'operazione in Libia in prima linea e in via diretta. L'obiettivo di Francia e Inghilterra - secondo analisi dell'Osservatorio Italiano - è quello di dividere la Libia e creare un nuovo Stato con la Repubblica Cirenaica, dietro il via libera della Casa Bianca. Il futuro dell'insurrezione della Libia sarà deciso nei prossimi giorni, non appena gli aerei della Coalizione comincerà ad attaccare le colonne dei carro armati dell'esercito libico. I ribelli, intanto, non marciano su Tripoli, ma sono completamente intenti a prendere il controllo della Cirenaica e ad istituire un governo alternativo, che abbia Bengasi come capitale e si affacci sul Mediterraneo. E' questa la regione in cui viene prodotto l'80 per cento della ricchezza della Libia, e che detiene il 50% delle riserve di gas. La Libia produceva 1,6 milioni di barili e solo 1,2 venivano estratti in Cirenaica, commercializzati da un gran numero di compagnie petrolifere, ma l'ENI è senz'altro il maggior produttore e ha contratti fino al 2042, oltre ad avere un gasdotto diretto con il Greenstream.

Ecco quindi gli ingredienti di un'altra guerra per il petrolio, e così anche dell'ostilità tra Italia e Francia. A parte il fatto che gli italiani si son visti passare davanti i Rafale, e si sono accorti troppo tardi che i francesi erano pronti a bombardare Tripoli, ma questa è un'altra storia. L'obiettivo della Francia e dell'Inghiterra era sin dall'inizio quello di dare un nuovo Stato alla Total e alla BP, e per far questo hanno incendiato tutto il Nord Africa. Il problema è che, una volta innescato, questo meccanismo infernale non si fermerà, e nuove rivolte si preparano in Siria, ma se si arriva alla Giordania non si torna più indietro. D'altro canto, occorre tenersi pronti al contraccolpo, che si traduce nella reazione dei Governi aggrediti con il terrorismo. Sono molte le reti create dalle intelligence occidentali nei Paesi difficili da stabilizzare e da controllare, e una volta che vengono spezzate e 'abbandonate' diventano armi micidiali e imprevedibili. E' ovvio che questa nuova guerra può essere un passo falso per l'alleanza franco-britannica, perchè questa politica della Regionalizzazione - una sorta di evoluzione della balcanizzazione che porta alla scomparsa degli Stati Nazione - può essere un'arma a doppio taglio, portando la guerra sino in Europa. Infatti non esistono solo Palestina, Cisgiordania, Kurdistan, Sangiaccato, ma anche Corsica, Scozia, Paesi Baschi, Fiandre.

All'Italia ora non resta che tamponare una crisi che è solo agli inizi, e diventerà sempre peggiore ed esasperata. Se Frattini vuole fermare l'immigrazione e stanziare 1500 euro per ogni rimpatrio allora deve andare a battere cassa da Total e BP, che vogliono riversare il peso del piano di pace sulle tasche dei cittadini europei. In alternativa, possiamo continuare a fare da tappabuchi e riparare ai danni di altri, oppure è ora che le nostre intelligence - quelle da 10 mila euro al mese - si muovano, smettano di fare conferenze e scrivere libri e comincino a lavorare. L'Italia deve reagire con forza e determinazione, creando un sistema suo di informazioni, e non copiare e incollare cosa dice il Times, Reuters o l'AFP , che non sono altro che dei comitati d'Affari. La coalizione di Francia e Inghilterra, con l'Ok dell'America, ha ingannato l'Italia, e per questo ora occorre diffidare e cominciare a dare un "Niet!" alle richieste della NATO: l'Alleanza Atlantica o vale per tutti oppure non vale per nessuno.

(da etleboro.blogspot.com del 26 marzo 2011)

by Franz

Nessuna verità sulla Libia

Ecco cosa succede in Libia. Delle immagini raccapriccianti mostrano come i rivoltosi, e le famosi controparti della 'Coalizione dei volenterosi, obbligano soldati libici a mangiare un cane morto. L'Italia deve tirarsi indietro da questo pantano, e deve dire a Sarkozy e a questi falliti che la loro partita è persa, e che Gheddafi e quello che è , ma c'è anche di peggio. E quel peggio la Francia, insieme alla Gran Bretagna e l'America lo stanno finanziando. A questo punto sarebbe meglio dire le cose come stanno.

Torture sui soldati libici

(da etleboro.blogspot.com del 23 marzo 2011)

by Franz

L'ultima mano di poker dei Perdenti

Roma - Con il lancio del primo F16, Mister Sarkozy smette di essere un capo di Stato per rivestire il ruolo di braccio armato della Total, di GdF e delle lobbies dell'uranio, gettando fango su quegli ideali di "Liberté, Egalité e Fraternité" che solo secoli fa resero grande la Francia. Sarà così ricordato nella storia come un "giocatore di poker" che, dopo aver perso la sua ennesima partita, diventa un folle e spara sulla folla. Per vincere le elezioni il prossimo anno, e rifarsi della lunga serie di figuracce, Sarkozy va a bombardare un Paese, facendo regredire la nostra cara Europa al periodo colonialista, se non a quello dei barbari, dove vigeva la legge del 'saccheggiare e ritornare con il bottino di guerra'. Coalizione di volenterosi, Missioni di pace, tutela dei civili, è questo il vocabolario delle moderne crociate per compiacere i padroni, una nuova guerra nel Mediterraneo. Se le nostre intelligence non se ne fossero ancora accorte - e dunque è il momento di svegliarsi, di guardare in faccia la realtà, visto che le lotterie delle promozioni sono finite - ci stanno portando la guerra di prepotenza e con violenza in casa, e basta un attimo a far saltare tutto in aria.

Vogliamo però ricordare ai grandi analisti com'è cominciata questa guerra, e dunque nel 2000 con una stupida partita di calcio 'Tripoli-Bengasi' che ha avuto delle ripercussioni sino al febbraio di quest'anno. Saadi, figlio di Gheddafi ed ex calciatore del Tripoli (favorito nel corso di una partita truccata) si reca a Bengasi per trattare l'arresto di un avvocato. La città, memore dell'affronto di anni fa, sferra contro di lui una rappresaglia e lo circonda in un albergo; con l'arrivo di una brigata di 1500 uomini per salvarlo vengono uccisi 232 persone, i ribelli saccheggiano le caserme e fanno scorta di armi e munizioni. La rivolta giunge anche a Tripoli, ma ad attendere i rivoltosi ci sono le truppe di Gheddafi. Tutto questo perchè un 'somarello' con la scritta 'Saadi' viene fatto girato per le strade di Bengasi. Questo le intelligence francesi lo sanno benissimo, o forse lo ignorano di proposito.

In un sol colpo la Francia distrugge l'Europa, rompendo l'asse franco-tedesco, e l'equilibrio del Mediterraneo, in cui la Libia era fondamentale. Molte sono le riserve su Gheddafi, come leader e come personaggio storico, ma al suo tavolo si sono seduti i più grandi potenti del mondo, come ultimo baluardo dello storico compromesso tra Occidente e Africa. Siamo nelle mani di pazzi che hanno perso la ragione, ed utilizzano ogni più infimo strumento per destabilizzare il Mediterraneo, l'Europa, sino a Balcani. Nessun Paese è al sicuro da questa 'banda di debosciati' che colpisce alla cieca nascondendo, dietro le cosiddette 'rivoluzioni colorate', bande armate ed eserciti di mercenari. E' inutile parlare degli americani, non sprecheremo fiato, hanno sempre detto come la pensavano. Tuttavia, dinanzi alla follia di Francia e Inghilterra, persino Washington alza le mani, presa alla sprovvista dall'intenzione di bombardare, ancor prima di avere la risoluzione per la no-fly zone tra le mani. Tutto questo è fuori da ogni logica, nonostante non sia tanto inaspettata, visto che le pressioni franco-britannico sul Nord Africa erano evidenti sin dalla deposizione di Ben Ali. Il messaggio di Berlusconi è stato infatti chiaro: nessuna azione militare sotto il comando della Francia, solo dietro una decisione della NATO ci sarà un intervento. L'incoscienza di Parigi è divenuta sin troppo evidente e, dopo il no di Germania, Turchia e Italia, ci si aspetta che sia seriamente ridiscussa questa 'missione di pace'.

La guerra in Jugoslavia è stata sbagliata, un'aggressione, quella dell'Iraq e dell'Afghanistan manipolata, e ora questa in Libia è davvero assurda e da nessuno concepita. In prima linea vediamo proprio i più grandi perdenti dalla crisi globale ed energetica, Francia e Inghilterra, che ormai fuori dai grandi progetti di ripresa, aprono il fuoco armando terroristi e multinazionali. Sono ormai Stati che non rappresentano più le volontà popolari, hanno utilizzato e manipolato i media, i quali si sono a loro volta resi complici di un crimine contro l'umanità. Anche la questione della Nato è solo una propaganda, inscenata all'indomani della visita di Putin nei Balcani, con lo scopo di placare i toni. In realtà la situazione è totalmente fuori controllo, e i cosiddetti internazionali non hanno per nulla il polso della situazione, troppo occupati a contrastare la pioggia di ricatti mediatici crollata sulle loro spalle. Si tenga però a mente che una valanga di Kamikaze salterà fuori, ed è meglio stare un po' più attenti e non copiare e rincollare le dichiarazioni di alcuni leader. Un esempio valga per tutti: il Presidente dell'entità serba della Bosnia avverte che il Paese è sull'orlo della disintegrazione, al pari della Jugoslavia. Parole che non vogliono dire nient'altro che, qualora la Federazione non sarà in grado di fare una specie di Governo e approvare in Bilancio per sbloccare stipendi e contratti, non si sa come andrà a finire.

Purtroppo i media italiani, pagati e finanziati da lobbisti, sanno ben poco cosa sta accadendo, perchè hanno sempre mentito e disinformato, al soldo di potenti gruppi di interesse. Hanno messo su uno spettacolo per il popolino, fatto di falsi eroi della lotta alla mafia, falsi cronisti, falsi direttori, false notizie. Viviamo in un'epoca tragica e difficile, che ci porterà la guerra in casa, la vivremo non più in un telegiornale, ma con una serie di attentati, che andranno a creare una strategia della tensione, senza sapere come finirà. In questi anni abbiamo assistito ad una serie di menzogne, e oggi siamo obbligati a dare il nostro contributo, anche senza il nostro volere, questa guerra non è una guerra di pace, ma solamente un atto ipocrita, vergognoso, e pagheremo le nostre scelte con il giusto prezzo. Se da una parte ci sono dittatori, terroristi e santoni, dall'altra ci sono i volenterosi, i paladini della "società aperta", della democrazia e della giustizia. L'unico filo conduttore resta il desiderio di spartirsi i guadagni in Borsa e fonti energetiche, per poi indire conferenze di pace.

(da etleboro.blogspot.com del 22 marzo 2011)

by Franz

martedì 29 marzo 2011

LA PROFONDA TRISTEZZA DEL CNP

Il Convegno di Castelpetroso, nel quale politici ed operatori, (e spiace tra questi annoverare il Presidente Iorio) hanno magnificato le sorti dell'eolico in Molise, ha provocato in tutti noi profonda tristezza.
Per promuovere nuove installazioni si è sentita la necessità di minimizzare, o peggio vilipendere i beni storico- archeologici, che sono il nostro vanto, e ridicolizzare i difensori della tutela, come minoritari sognatori. 
A questo, inutile rispondere con nostre parole.
Per fortuna conserviamo memoria e documenti.
Risponderemo dunque con le parole di Iorio e di Tremonti.
Dal comunicato stampa del 23 nov 2010 del MIBAC: "......il Ministro Bondi ed il Pres. Iorio (a proposito della centrale eolica a dominio di  Saepinum a 6 Km e mezzo di distanza ndr) hanno espresso una comune preoccupazione per tale intervento in un'area di alto valore culturale e paesistico ". A queste dichiarazioni è seguita,(va detto a Suo merito Pres. Iorio), la LR 23.12.2010 salva paesaggio.
Il Governo, a sua volta, tenta con D.LGS in discussione, di arginare la deriva della speculazione finanziaria sulle rinnovabili ed in particolare sull'eolico, che pesa sulle bollette di famiglie e imprese, a freno dello sviluppo.
Azione nata da dichiarazioni di Tremonti, 18 sett 2010, che noi stessi non avremmo osato fare: "...l'eolico: una " balla ", anzi peggio, uno degli affari di corruzione più grandi d'Italia ".
E per finire, signor Presidente, le lasciamo le parole del segretario Nino Falotico della CISL Basilicata, così simile al nostro Molise:
" .. mettere fine alla apoteosi della prolificazione eolica che sta imbrattando l'Appennino Lucano, ipotecando il suo futuro...e denunciare un vero e proprio allarme ambientale, che mette in discussione il DNA dell'equilibrio paesaggistico, con proposte che rasentano l'osceno....".
Caro Presidente, come vede la ribellione e la tristezza per tali improvvide scelte sono di tutti, di tutti coloro che amano l'Italia e la propria Regione e fanno politica con il cuore.

Oreste Rutigliano
Segretario del Comitato Nazionale del Paesaggio



PS ora non ci venga a dire che con l'eolico ci salveremo dal nucleare: oggi tra le centrali fossili e nucleari e la rinnovabile eolico, c'è la relazione che corre tra un transatlantico e un fuoribordo.

La Germania con 26.000 MW di eolico fa il 2% del fabbisogno totale di energia(l’incremento di consumi di un anno)

Leggasi invece articolo di Rubbia allegato sul come e sul quando.

Su distanze e visibilità delle torri eoliche, pregasi osservare torri Carpinone da SS Venafro-Isernia, altezza S.Agapito. Distanza 13 KM; visibilità, come toccarle con mano.

Roma 29 marzo 2011

Fonte: CNP

by Nicola

E' LEGALE, RISPETTA IL DIRITTO MA...NON E' GIUSTO!!!

Sanitopoli pugliese, intercettazioni non utilizzabili.

Scivola su un errore formale il primo processo a Gianpaolo Tarantini, imprenditore barese della sanità. Ieri mattina i giudici del tribunale di Bari, accogliendo l´eccezione del suo legale, l´avvocato Nicola Quaranta, hanno dichiarato inutilizzabili quasi tutte le 12 mila intercettazioni telefoniche che costituivano l´ossatura dell´indagine.

Dalle conversazioni telefoniche, durate circa due anni (dal 2002 al 2004) gli inquirenti avevano ricostruito il grande affare delle società dei Tarantini, fornitori di protesi alle aziende ospedaliere pugliesi, e i frequenti coca party, organizzati da Gianpi nella sua villa a nord di Bari. E ora, senza testimoni a supporto, per Tarantini e gli altri imputati (accusati di associazione a delinquere, corruzione e falso) l´assoluzione sarà praticamente certa. Assieme ai fratelli Tarantini e al consigliere regionale Salvatore Greco, ritenuto il socio occulto dei due fratelli, erano coinvolti nella vicenda anche tre primari.

A monte del problema, secondo i magistrati, ci sarebbe un errore formale, commesso dall'allora pm, attuale sindaco di Bari, Michele Emiliano (Pd). Un "vizio delle norme sulla motivazione" alla base del decreto che autorizzava le intercettazioni. Emiliano non aveva indicato che le intercettazioni, "stante l'eccezionale urgenza", potevano essere fatte con strumentazione a noleggio (come poi avvenne) a causa dell´indisponibilità di quella in dotazione alla Procura.

Fonte: eDott, 29.03.2011


by Nicola

IL PATRIMONIO CULTURALE DEL MOLISE TRA TUTELA ED OBLIO

OML ci sarà e darà il proprio contributo!


LA RETE - COMUNICATO STAMPA

EOLICO SELVAGGIO. IL TAR CON SENTENZA N. 54/2011 SALVA L’ALTOPIANO DI VASTOGIRARDI E CONFERMA IL DECRETO DEL MINISTERO DEI BENI CULTURALI.

Con la Sentenza di merito n. 54/2011 il TAR MOLISE ha confermato il provvedimento di tutela emesso dalla Direzione Regionale del Ministero dei Beni Culturali a salvaguardia dell’altopiano di Vastogirardi, ritenendo infondato il ricorso della Ditta Ipotenusa s.r.l. difesa dagli Avv.ti Vincenzo Colalillo e Alfredo Ricci.
La tutela del paesaggio è sancita dall’art. 9 della Costituzione e il Ministero dei Beni Culturali ha il dovere di intervenire con proprio parere nel procedimento di rilascio dell’autorizzazione prevista dal D.L. 387/2003.
Se le aree interessate da impianti eolici sono sottoposte a vincolo ambientale o sono già sature di centrali, pale o campi fotovoltaici, non si può procedere per legge a installare in modo selvaggio altri impianti impattanti.
Il Molise non è una pattumiera e non intende diventare il ricettacolo di rifiuti, pale, turbogas e centrale nucleare semplicemente perché c’è una classe politica silenziosa e passiva.
Resta un mistero di come sia possibile che l’Avv. Vincenzo Colalillo riesca contemporaneamente ad essere il consulente legale della Regione Molise e l’avvocato delle imprese eoliche.
Quando interviene ai seminari pubblici sulle fonti rinnovabili e quando offre la propria assistenza legale al Presidente della Regione, quale garanzia di imparzialità offre?
La Rete delle 136 Associazioni e Comitati contro i Rifiuti Extra-Regionali e l’Eolico Selvaggio in Molise si oppone alla devastazione del territorio, sollecita la Giunta Regionale a costituirsi innanzi alla Corte Costituzionale in difesa della legge 23 del 23.12.2010, chiede la revoca della concessione rilasciata alla Essebiesse Power s.r.l. per l’installazione di 16 pale eoliche sul Crinale della Castagna nei pressi del sito archeologico di Saepinum-Altilia e il recepimento delle Linee Guida Nazionali sulle Fonti Rinnovabili.
Nel corso dell’assemblea che si terrà questa sera alle ore 19.30 presso l’Agriturismo Cassetta a San Giuliano del Sannio saranno definite le iniziative di mobilitazione che la Rete dei Comitati continuerà a sostenere in difesa del Molise.

Campobasso 29 marzo 2011

Fonte: La Rete

by Nicola

QUESTA SERA RIUNIONE COMITATO EOLICO SELVAGGIO

IL SITO ARCHEOLOGICO DI SAEPINUM-ALTILIA SALVATO DALLA LEGGE REGIONALE N. 23/2010. LA REGIONE MOLISE SI COSTITUISCA A DIFESA DEL TERRITORIO MOLISANO.

La Rete delle 136 Associazioni e Comitati contro l’Eolico Selvaggio e i Rifiuti Extra-Regionali in Molise organizza per questa sera alle 19.30 presso l’Agriturismo “Cassetta” a San Giuliano del Sannio un’Assemblea Pubblica per discutere:

Delle Sentenze di merito del TAR Molise n. 132/2011, 133/2011 e 134/2011 del 24.03.2011;

Costituzione in Giudizio della Regione Molise in difesa della Legge Regionale n. 23/2010 innanzi alla Corte Costituzionale;

Revoca della concessione per l’installazione di 16 pale eoliche sul Crinale della Castagna nei pressi del sito archeologico di Saepinum-Altilia;

Recepimento delle Linee Guida Nazionali sulle fonti rinnovabili pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale il 18 settembre 2010;

Iniziative da intraprendere a difesa della storia, della cultura, del paesaggio, delle aree archeologiche e paesaggistiche del territorio molisano.

E' importante partecipare!

Campobasso 28 marzo 2011

Fonte: La Rete


by Nicola

domenica 27 marzo 2011

DA OGGI OML E' PRESENTE ANCHE SU Mappa Terzo Settore Social Network


Invito tutti a partecipare.

by Nicola

A Novoli (LE) un Centro studi sulla legalità, sicurezza e trasparenza

  La nuova associazione nasce con l'obiettivo di favorire un contesto sociale ispirato al rispetto delle regole di convivenza civile. In programma percorsi didattici anche per centri di giustizia minorile
Si è costituito a Novoli il "Centro studi sulla legalità, la sicurezza e la trasparenza", associazione dedicata ai magistrati Falcone e Borsellino, vittime della mafia, nata con l'obiettivo quindi di promuovere la cultura della legalità e di onorare il ricordo di tutti i cittadini vittime della mafia, come precisa lo statuto dell'ente.
 
Tra gli scopi dell’associazione, che ha sede a Novoli in via Carmelo Arcuti, c’è prima di tutto la formazione di un contesto sociale ispirato al rispetto dello Stato e delle regole di convivenza civile. Tra i mezzi per raggiungere questo scopo in primo piano l’istruzione, necessaria per contrastare la devianza della sub-cultura mafiosa e delle altre forme di illegalità e il rischio di emarginazione sociale. L'associazione ha in programma iniziative, attività, pubblicazioni e percorsi didattici rivolti a scuole carcerarie, a centri di giustizia minorile e servizi sociali connessi, con alunni di scuole di ogni ordine e grado. Il fine ultimo vuole essere sempre lo sviluppo di una cultura antimafia, la tutela dei diritti civili, anche attraverso la promozione della conoscenza della Costituzione Italiana e di una cultura giuridica di base. Tra gli altri obiettivi c’è anche l’istituzione di un Osservatorio sulla trasparenza amministrativa e sullo sviluppo educativo.

Fonte: mappaterzosettore.it, 28.03.2011

by Nicola

sabato 26 marzo 2011

A C C A T T A T A V I L L!!!

Promozione OML per i seguenti libri:

 
TITOLO
AUTORE
COPIE
OFFERTA
OML
PREZZO

Io non tacerò

A. Caponnetto
Sette
12

16
Magistrato fuori leggeG. Caselli
Due
7
10

Le due guerreG. Caselli
Due
11
15

Le RibelliN. Dalla Chiesa
Uno
9
12


Delitto imperfettoN. Dalla Chiesa
Uno
9
12


Nata il 19 luglioR. Borsellino
Uno
7
10



Quanti interessati possono prenotare / trovare in offerta i testi di cui sopra - fino al 20 aprile - inviando una mail a segreteria@osservatoriolegalita.it
by Nicola

COME I PARROCI DEL MOLISE POSSONO SALVARCI DALL'ILLEGALITA'

Prendo spunto da quanto, di recente, successo nel comune di Colle d'Anchise e mi compiaccio con il sindaco, il parroco ed i cittadini tutti.

Vi risparmio i fatti che di sicuro conoscete ed avanzo la seguente proposta: perché non chiedere ai preti del Molise di far suonare le campane ogni volta che vengono a conoscenza (salvaguardando sempre e comuncque la fonte) di crimini commessi contro la legalità? In questo modo tutti i molisani saprebbero – in tempo reale (altro che Internet) - che qualcuno sta violando le regole a loro danno! L'attenzione da parte dei cittadini sarebbe sempre garantita ed i malfattori (a qualsiasi categoria appartengano) dormirebbero sonni meno tranquilli.
OML dunque come un novello "Pier Capponi (Se voi suonerete le vostre trombe, noi suoneremo le nostre campane!)" Le campane dunque per richiamare "alle armi" - cioé alla difesa ed al Diritto -  la popolazione.

517 anni addietro ha funzionato, hai visto mai!

Cosa state dicendo? In Molise é impossibile?

Ho capito...finiremmo per non dormire più! Campane sempre in azione ed ammnistratori e loro sodali imbottiti di sonniferi, aumento della spesa sanitaria, ecc.!

Avete ragione ma io resto dell'avviso che sia "la soluzione" per svegliare coscienze!

By Nicola

ITALIA BATTE GIAPPONE 1-0

Clan della "Yakuza" (da non confondere con una nota marca di idrosanitari) da giorni portano assistenza alla popolazione colpita dal cataclisma e pattugliano - in accordo con la Polizia (non con i servizi "deviati") - le aree devastate dallo tsunami dagli "sciacalli (la Polizia? Il Governo giapponese?)"

Per quanto mi concerne i giapponesi sono dei dilettanti! In Italia siamo in grado di fare meglio e di più!

Come noto in caso di calamità naturali, e non, appaltiamo (con denaro pubblico, cioé nostro) direttamente alle mafie la ricostruzione.
Inoltre facciamo diventare alcuni "suoi rappresentanti" anche Ministri!

Nello specifico qualche informazione sul "neo" (inteso non come lesione o neoformazione cutanea della pelle) Ministro dell'Agricoltura della Repubblica Italiana...di Gomorra:

1- braccio destro dell'ex governatore della Sicilia "Vasa Vasa" – in arte Totò (non il comico)  già condannato per mafia. Si, quello per il quale in caso di condanna il "Pieferdi" nazionale si sarebbe (appunto, si sarebbe ma...non si é) dimesso;
2- nel 2002, non vota per rendere permanente il 41 bis;
3- il comune dove il nostro é nato ha come sindaco suo zio (...quando si dice "La Famiglia!)
Ad oggi sono in corso procedure che potrebbero portare allo scioglimento dell’amministrazione per infiltrazione mafiosa.

Italia batte Giappone 1-0.
By Nicola

giovedì 24 marzo 2011

ACERBA SUNT BELLA FRATRUM (Le guerre fratricide sono tristi)

Il ministro Fitto (indagato in Puglia)  - degno esponente di un Governo (definito dal "proprietario" dello stesso come "il MIGLIORE Governo che gli Italiani potevano avere") solo in parte così rappresentato:
- Bossi: pregiudicato per tangenti
- Matteoli: indagato per rivelazione di segreto e favoreggiamento
- Letta: indagato a Potenza
- Alfano: testimone di nozze di mafiosi e indagato per abuso d’ufficio
- Maroni: pregiudicato per aggressione a pubblico ufficiale
- Berlusconi: per il quale il C. di P.P. é del tutto insufficiente...
- ecc.
boccia lo Statuto della Regione Molise.

Per quanto mi concerne, due le ipotesi:
1- in un momento di resipiscenza gli "anticostituzionalisti" al Goevrno ammettono che ciò che é non costituzionale va bocciato, oppure
2- chi ha presentato quello Statuto é peggiore (cosa quasi impossibile) di chi lo ha rispedito al mittente!

by Nicola

mercoledì 23 marzo 2011

IL RUGGITO DEL CO...NIGLIO!

Il Capo dello Stato ha quindi firmato, su proposta del Presidente del Consiglio, il decreto di nomina dell'on. Francesco Saverio Romano alla carica di Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Subito dopo si è svolta la cerimonia del giuramento del nuovo Ministro.
In una nota dell'Ufficio Stampa si è rilevato che "il Presidente della Repubblica dal momento in cui gli è stata prospettata la nomina dell'on. Romano a ministro dell'agricoltura, ha ritenuto necessario assumere informazioni sullo stato del procedimento a suo carico per gravi imputazioni. Essendo risultato che il giudice per le indagini preliminari non ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Palermo, e che sono previste sue decisioni nelle prossime settimane, il Capo dello Stato ha espresso riserve sulla ipotesi di nomina dal punto di vista dell'opportunità politico-istituzionale.
A seguito della odierna formalizzazione della proposta da parte del Presidente del Consiglio, il Presidente della Repubblica ha proceduto alla nomina non ravvisando impedimenti giuridico-formali che ne giustificassero un diniego. Egli ha in pari tempo auspicato che gli sviluppi del procedimento chiariscano al più presto l'effettiva posizione del ministro."


In un'intervista a "La7" (se non ricordo male) il "neo ministro" ha smentito quanto sostenuto dall'autorità inquirente! Delle due l'una!

Leggere, poi, che - il primo dei miei dipendenti - "ha proceduto alla nomina non ravvisando impedimenti giuridico-formali che ne giustificassero un diniego" mi manda letteralmente fuori di testa. Al riguardo propongo un'azione forte da parte dell'OML.
In attesa di risposte auguro buona giornata a tutti.

by Nicola

COMUNICAZIONE OML


http://oml2010.blogspot.com/
C.F. 92061580707
Via Mosca, 4
86100 Campobasso
388.900 31 51




I N F O

Dal 25 marzo 2011
 
l'OML terrà incontri settimanali

- con inizio alle 20.30,

presso “Terzo spazio” -

esclusivamente il venerdì.

Il lunedì, stessa ora e luogo, solo su richiesta dei soci/simpatizzanti.

SENZA MEMORIA, SENZA VERGOGNA!!!

“ Mario Brusa Romagnoli”  nato a Guardiaregia  (CB) il 12 maggio 1924 e fucilato dai nazi-fascisti il 30 marzo 1945 a Livorno Ferraris (VC).


Alla cortese attenzione :
Danilo Di Federico
Sindaco di Guardiaregia (CB)

p.c. Al Comitato Nazionale A.N.P.I.
Associazione Partigiani d’Italia
Via degli Scipioni, 271
00192- R O M A

p.c. Prof.ssa Fortuna Parma Dirigente
Istituto Scolastico Comprensivo
“ Vincenzo Tiberio” C.da Petrilli
86017 - SEPINO (CB)

p.c. Dott. Stefano Trotta
Prefetto di Campobasso

Loro sedi

Oggetto : Scuola Elementare Statale “ Mario Brusa Romagnoli” di GUARDIAREGIA (CB).


Sig. Sindaco,
sono convinto che il mancato spostamento della targa di intitolazione della Scuola dal vecchio stabile alla nuova struttura, inaugurata lo scorso dicembre, sia imputabile solo a ragioni meramente organizzative. Conosco le difficoltà finanziarie in cui si dibattono i piccoli comuni che non riescono ad assolvere alle proprie funzioni per via dei drastici tagli di bilancio decisi dal Governo. E non intendo distoglierla da vicende amministrative di assoluto rilievo che la vedranno impegnata sulle molteplici necessità locali.
Ritengo mio dovere, però, raccogliere la sollecitazione di alcuni suoi concittadini che hanno segnalato per le vie brevi l’opportunità di mantenere l’intitolazione della Scuola alla figura del partigiano “ Mario Brusa Romagnoli” nato a Guardiaregia (CB) il 12 maggio 1924 e fucilato dai nazi-fascisti il 30 marzo 1945 a Livorno Ferraris (VC).
Il Provveditore agli Studi di Campobasso con proprio Decreto dell’11.04.1997 prot. 5840/b.22, acquisito il parere favorevole dalla Prefettura ( nota n. 5805/Sett. 1 del 9.4.97 ) e dal Consiglio Comunale di Guardiaregia – Delibera n. 50 del 17.10.96, intitolò la Scuola a un giovane di 21 anni del suo comune che ha dato la vita per la nostra libertà.
Nel porgerle distinti saluti mi auguro che al più presto venga messa la targa con l’intitolazione all’ingresso della nuova Scuola e le allego le poche righe di commiato che Mario Romagnoli consegnò al prete prima di essere fucilato.


Fonte: Michele Petraroia

by Nicola

Il manifesto dei Signori Rossi contro la corruzione

Per la Corte dei Conti nel 150° anniversario dell’unità d’Italia è la corruzione a unire la nazione: è cresciuta del 30% nel solo anno 2010. Un’epidemia sociale che si ripercuote da Nord e Sud e danneggia irreparabilmente il nostro paese. Una devianza collettiva che non si riesce a contenere anche perché non c’è reale volontà di farlo. Altrimenti non si utilizzerebbero strumenti normativi risalenti agli anni Trenta del secolo scorso.

È in questo scenario desolante che si verificano i reati come quello di cui sono stato testimone, quando mi fu proposta una tangente che è cresciuta fino a 125mila euro per rimuovere la mia contrarietà all’acquisto di un inutile macchinario da 5 milioni di Euro (vale la pena ripeterlo), quando ero ancora vicepresidente dell’Amiat, l’azienda della città di Torino che cura il ciclo dei rifiuti.

Anche la prima capitale d’Italia (i cui cittadini sanno indignarsi, come hanno fatto ieri contro Berlusconi) può essere indifferente alla corruzione: nonostante la solenne promessa, il Comune di Torino non si è ancora costituito parte civile e non ha ancora contribuito alle spese legali (vale la pena ripeterlo, anche se mi fa soffrire). Ma dinnanzi a tale indifferenza generalizzata delle istituzioni (lo dicono i dati citati poc’anzi) c’è una reazione in tutta Italia, come dimostra il movimento nato attorno alla mia vicenda (e a questo blog) che chiede un’Italia corretta e non corrotta.

M’impegno, dunque, a rendere la mia vicenda esemplare, nel bene e nel male, per far sì che siano sempre più numerosi coloro che denunciano la corruzione (il prossimo anno aumenterà ancora del 30%?) e siano protetti e aiutati i collaboratori di giustizia (non come capitato a me). Per questo, ora che il movimento dei Signori Rossi si è costituito sul gruppo di Facebook, vi informerò passo dopo passo dei risultati che insieme riusciremo a raggiungere.

Ricordate l’ultimo mio post su questo blog? Lanciai l’idea di un movimento all’indomani dell’udienza preliminare che spostava “il mio processo” addirittura a gennaio 2012: bene è proprio quel post che è stato condiviso da più di 2.700 persone su Facebook e ha portato a costituirsi un gruppo di 1.700 persone. Tutti insieme ci siamo interrogati su quali fossero le azioni che caratterizzano gli italiani onesti, completando con un verbo l’espressione “I signori Rossi…” e chiedendo di votare su Facebook le azioni più significative. Ne è nato così un movimento che si sta impegnando per diffondere una cultura etica e per costituire online una comunità di esperti a cui si potranno rivolgere i futuri testimoni di giustizia.

Posso garantire sulla trasparenza del movimento: in cambio vi chiedo di partecipare e diffondere questa lezione di civiltà tutta italiana

Il Manifesto dei Signori Rossi (azioni proposte dal gruppo di Facebook)
1. I signori Rossi creano cultura della legalità per lottare contro la corruzione.
2. I signori Rossi sono cittadini attenti, vigili e mai indifferenti.
3. I signori Rossi denunciano la corruzione per difendere il vivere comune.
4. I signori Rossi pensano che la legge debba servire la giustizia e non renderla serva e tiranneggiarla.
5. I Signori Rossi sono vicini ai testimoni di giustizia per senso civico e spirito comunitario.
6. I signori Rossi difendono il principio per il quale tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge.
7. I signori Rossi vedono l’onestà coinvolgente come il sorriso di un bambino.
8. I signori Rossi non mettono il denaro al di sopra di tutto ma l’efficienza dei servizi pubblici e il benessere delle persone.
9. I signori Rossi non accettano compromessi e non chiudono mai un occhio neanche sui più piccoli atti disonesti.
10. I signori Rossi approfondiscono i fatti, studiano e vanno sempre fino in fondo per cercare la verità.

Se aderite a questi valori vi chiederei di iscrivervi al gruppo Facebook (se non lo avete ancora fatto) e condividere questo post tra i vostri amici. Scusate se sono così diretto, ma serve mandare un segnale a chi governa la nazione: ora che l’Italia è stata disfatta, ci sono degli italiani che la vogliono rifare. Dal basso, stanchi di sentirsi ripetere pretestuosamente che sono gli italiani a volere un’Italia così ridotta e corrotta.

Fonte: il fatto quotidiano, 23.03.2011

by Nicola

martedì 22 marzo 2011

Gli Italiani-Molisani collusi? Quanti?

Rispondo e commento al post di Nicola!
Da un servizio Di Umberto Ambrosoli, scritto su " Il Sole 24 Ore" di qualche tempo fà:
Politici, Imprenditori, Cittadini ( Corruzione) ; la responsabilità è di tutti!
Invito chi ne avesse voglia a chiedermi l'articolo ( lo tengo in archivio). La sensazione è che i pochi onesti, quelli che non hanno colluso e che non intendono colludere, abbiamo timori di  sorta! Per favore usciamo allo scoperto ed invitiamo amici, parenti e chiunque altri, e con i mezzi oggi a disposizione, tutti, di fare la conta!
Posso invitare Franz, Gaetano e tutti gli amici di OML e non che utilizzano internet, a creare un gruppo di persone " PULITE" ? Vogliamo uscire fuori dall'0mertà che uccide? Ma i giovani sanno che il loro futuro è "NERO"? Vogliamo cominciare a fare? Anzichè continuare a piangere le lacrime di coccodrillo?
Vogliamo creare uno spazio Molisano degli Onesti? Delle persone perbene? Dateci una mano che qui, come denuncia, ma solo per ultimo, Nicola, non se ne può piu! Il venerdi, dopo cena siamo sempre presenti  Terzo Spazio, in via Mazzini sotto i portici.
pretro

UN POPOLO DI SANTI (SUBITO), POETI (MINISTRI) E NAVIGATORI (IN INTERNET)

... ed ancora:

- incapaci di chiedere conto delle malefatte dei propri governanti (tutti "democraticamente eletti" e - per decine dei quali - i capi di imputazione loro ascritti fanno sembrare il Codice di Procedura Penale una sorta di Bignami);

- pronti a sostenere le ragioni di chi "andrà "in Tv" a difendersi";

- opposizioni che non si oppongono se non al proprio elettorato;

- ... 

(by Nicola)

lunedì 21 marzo 2011

Debutta oggi la mediazione obbligatoria

Da oggi, la mediazione, cioè l'accordo amichevole tra le parti coinvolte in una lite civile o commerciale, diventa un obbligo. Per alcune materie, tra cui il risarcimento dei danni derivanti da responsabilità medica, il passaggio da uno dei 179 organismi di mediazione fin qui accreditati dal ministero della Giustizia, diventa condizione di procedibilità.
Da questa mattina, dunque, ogni cittadino può presentare domanda all'organismo di conciliazione che lui stesso sceglie. Si deve consultare l'elenco degli organismi di conciliazione, compilare il modulo, spesso recuperabile sulle pagine web dell'ente prescelto, anticipare 40 euro per l'avvio dell'iter e aspettare di essere convocati. L'assistenza di un avvocato non è necessaria e la nomina è solo una facoltà delle parti.
Alla presentazione della domanda, il responsabile dell'organismo designa un mediatore e stabilisce anche l'importo, in base alla posta in gioco, dell'indennità che ciascuna parte è tenuta a pagare per intero. Il Dm 180/2010 indica le tariffe per gli organismi pubblici, da un minimo di 65 euro per le liti di valore fino a 1.000 euro, a un massimo di 9.200 euro per quelle d'importi superiori a 5 milioni di euro. Entro 15 giorni il responsabile dell'organismo mette in calendario il primo incontro, che può anche essere l'ultimo: se il convenuto non si presenta la procedura si chiude subito con il verbale di mancato accordo (e scatta lo sconto di un ulteriore terzo sull'indennità) che lascia l'attore libero di procedere per le vie ordinarie. In questo caso il convenuto che non compare non paga nulla.
Nel corso del primo appuntamento e di quelli successivi il mediatore si confronta con le parti, insieme o separatamente, per cercare la soluzione che possa soddisfare tutti. La condizione di procedibilità, tuttavia, non impone che la lite sia risolta positivamente, ma semplicemente che si sia tentata la strada dell'alternativa al giudizio.

Fonte: eDott, 21.03.2011

by Nicola

ECCO PERCHE' LASCIO L'IDV

Mi sono avvicinato all’Italia dei Valori dopo la vittoria di Berlusconi nell’aprile del 2008 apprezzando la netta opposizione che il partito conduceva in parlamento contro la coalizione di centro-destra. Non sono stato l’unico ma lo ha fatto anche il mio vecchio e caro amico Gianni Vattimo di cui ho sempre apprezzato la competenza e l’impegno civile. Mi sono dedicato senza risparmiarmi, come faccio sempre, quando credo in una giusta causa e ho percorso l’Italia in lungo e in largo per promuovere il partito e sostenere le battaglie sullo stato di diritto, le cause dell’opposizione, la violazione dei diritti dei lavoratori, le proposte necessarie per creare una valida alternativa alla deriva berlusconiana.
Purtroppo ho dovuto verificare come le speranze mie e dei simpatizzanti dell’Italia dei Valori fossero, a dir poco, eccessive e mal risposte. Ho conosciuto bene in questi anni il partito fondato da Di Pietro e ho dovuto constatare che, pur avendo al suo interno sinceri riformatori, è rimasto ahimè un partito troppo personale, o meglio un partito personale e familiare, governato con pugno di ferro dall’ex pm di Milano e da una schiera di amiche e parenti di ogni ordine e grado. Con criteri interni di governo, quel che è peggio, che nulla hanno a che fare con il merito individuale e la competenza e, tanto meno, con quella parità dei punti di partenza, che dovrebbe restare il sale di un partito politico moderno.
Dopo un anno di intenso lavoro, Di Pietro mi ha nominato, motu proprio (come sempre avviene) Responsabile nazionale per la Cultura, l’Istruzione e la Ricerca, titolare di un nuovo Dipartimento del Partito per il quale potevo disporre soltanto di una brava mezza segretaria, divisa con altri due responsabili, e di mia moglie, collaboratrice preziosa nel mio lavoro scientifico e culturale, che ha dato generosamente il suo apporto volontario e gratuito.
Ho accettato con il solito entusiasmo, convinto che perché il partito facesse un salto di qualità, avendo iniziato come un movimento, avesse bisogno di formare i giovani come futura nuova classe dirigente. Ho fondato perciò scuole di formazione politica e culturale per i giovani e l’iniziativa, del tutto gratuita per studenti e professori, ha avuto un indubbio successo, con un primo esperimento a Roma frequentato da una sessantina di giovani. Quindi ho pensato di farne una Scuola Nazionale, con più di duecento persone. In quell’occasione Di Pietro, in un primo tempo, non ha voluto finanziare la Scuola ma, quando ha constatato l’entusiasmo evidente dei destinatari, ha deciso di aggiungere alcune (non tante) risorse del partito a quelle dei capi - gruppo di Camera e Senato, Donadi e Belisario, che avevano subito capito l’idea e l’avevano finanziata. La Scuola di formazione ha riscosso un grande successo presso le nuove generazioni e in seguito sono nate su quell’esempio varie scuole regionali a cui ho partecipato.
Dopo tutto questo impegno, come un fulmine a ciel sereno, poco più di un mese fa, la Tesoriera Nazionale, rag. on. Silvana Mura, è venuta nel mio studio, nella sede centrale del partito, e, senza nessuna spiegazione, mi ha comunicato che il presidente del partito d’accordo con lei, aveva deciso di sospendere a tempo indeterminato il mio esiguo rimborso spese mensile, per improvvise difficoltà economiche.
Ho chiesto a Di Pietro le ragioni della scelta e mi ha detto testualmente: “ E’ legittimo ma devo decidere.” E, nel mese successivo, non mi ha detto più nulla.
L’unica consolazione dopo questa esperienza negativa, è che non sono il primo né l’unico ad aver avuto un trattamento discutibile dall’on. Di Pietro: i casi di Elio Veltri e di Giulietto Chiesa sono lì a dimostrarlo.
A questo punto non mi restava che lasciare il partito, pur con grande dispiacere per i giovani che mi avevano seguito in questi anni con grande interesse. Quasi grottesco è stato l’ultimo colloquio con Di Pietro: gli volevo spiegare la strategia culturale che avevo in mente per il partito, ma lui mi ha interrotto dicendomi che non era il caso di discuterne perché non era quella una priorità e che a proposito di strategie lui non aveva niente da imparare, essendo l’unico uomo insieme con Bossi che aveva fondato un partito (si era dimenticato che la grande notorietà non se l’è guadagnata da solo ma è venuta a lui dalla clamorosa vicenda di Mani Pulite), perciò stima una sola persona in parlamento e questi è Umberto Bossi fondatore della Lega Nord. Potete immaginare quello che ho pensato. Ora mi è chiaro il perché sono stati scelti da Di Pietro personaggi come Scilipoti De Gregorio ecc…La cultura non è una priorità e i criteri usati sono, a questo punto, facilmente immaginabili.

 Fonte: montezero, 20.03.211

by Nicola

domenica 20 marzo 2011

FACCE DA NUCLEARE?

Fonte: blog grillo, 20.03.2011

by Nicola

IO SONO INDIGNATA

Si, 300 milioni di euro, quindi 5 euro per ogni italiano vivente: è il costo del mancato accorpamento dei referendum alla data delle elezioni amministrative. La decisione, chiaramente presa nella speranza di non far raggiungere il quorum ai referendum, è di per sé scandalosa, ma lo è ancor di più se rapportata alle polemiche di questi giorni sul costo che avrebbe avuto la festa una-tantum del 17 marzo: polemiche che hanno avuto effetto, visto che per risparmiare ci hanno tolto un giorno di ferie. Quindi, riassumendo: per la festa dell’Unità d’Italia l’Italia non ha un soldo (lo hanno detto la Lega e la Confindustria) e la festa è gentilmente finanziata dai lavoratori, invece per evitare l’Election Day l’Italia è ricca, talmente tanto da poter buttare dalla finestra 300 milioni di euro. In attesa di prese di posizione di Lega e Confindustria anche su questo argomento (ma, chissà perché, non ci credo molto…) ci rimane una sola cosa da fare: andare a votare ai referendum e soprattutto invitare il maggior numero di persone a farlo, così da raggiungere il quorum e dare il chiaro messaggio a questi imbroglioni che ci governano che non bastano questi mezzucci per tacitare il popolo italiano.

Intanto, se sei d’accordo con tutto questo e sei dunque indignato come me, fai girare questo messaggio.--

By: Katia Lumachi

SIAMO IN ITALIA...

Fonte: sarx88

(by Nicola)

DIFFERENZE CON QUANTO SUCCEDE IN "REGIONE?"


Fonte: sarx88

(by Nicola)

sabato 19 marzo 2011

"IL VENTO DEL CRATERE" - COMUNICATO STAMPA


OGGETTO: manifestazione contro l’eolico selvaggio 20 marzo 2011 ore 15:30, località Sant’Elena – San Giuliano di Puglia

Nel circondario di Santa Croce di Magliano, Colletorto, San Giuliano di Puglia e Bonefro sono stati approvati o sono in via di approvazione progetti di campi eolici che, se non saranno fermati in tempo, porterebbero il territorio alla rovina.

In totale verranno installate circa 200 torri eoliche.

Per evitare questo scempio, perpetuato a danno del nostro territorio, invitiamo tutti i cittadini del cratere a partecipare numerosi alla manifestazione del 20 marzo 2011.


San Giuliano di Puglia, 16 marzo 2011

Comitato internazionale “Il Vento del Cratere”


(by Nicola)

giovedì 17 marzo 2011

(S)COMUNICANTE

Il governatore Michele Iorio rivendica “l’orgoglio di sentirsi un unico popolo” e invita ad esporre il tricolore alle finestre.

Fonte: Primopiano Molise 17.03.2001

by Nicola

(DIS)ONOREVOLI Wikileaks

Quanto riportato di seguito é di sicuro interesse per la ns. Associazione.

Prego pertanto di postare i Vs. suggerimenti e di firmare l'anagrafe degli eletti (V. link)

Buona lettura.
 





By Nicola

L'ITALIA E' UNA REPUBBLICA DI SANA E ROBUSTA PROSTITUZIONE

http://www.beppegrillo.it/2011/03/litalia_e_una_repubblica_di_sana_e_robusta_prosituzione/index.html

(Fonte: Blog Grillo, 17.03.2011)

by Niocla

mercoledì 16 marzo 2011

UN MODO DIVERSO PER CELEBRARE L'UNITA' D'ITALIA

I terremotati del Molise che da nove anni vivono in baracche di legno, dimenticati dall'Italia, celebreranno i 150 anni dell'Unità Nazionale il 18 marzo 2011 insieme all'Associazione Ecologisti Democratici e ai Capigruppo PD nelle Commissioni Ambiente della Camera dei Deputati e del Senato, On. Raffaella Mariani e Sen. Roberto Della Seta. Saranno con loro il parroco di Bonefro (CB) Don Antonio Di Lalla, il Direttore Nazionale ECODEM Massimo Pintus ed il Vice-Presidente della Commissione Attività Produttive della Regione Molise Michele Petraroia. Alle ore 16.00 al termine della visita istituzionale saranno illustrate le proposte degli ECODEM per la ricostruzione delle case e delle scuole presso il villaggio Provvisorio di Bonefro.

martedì 15 marzo 2011

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Lettera aperta al
Governatore della Regione Molise
On.le Dott. Michele Iorio

Sig. Presidente,
in questi giorni, ai giovani studenti molisani, sotto il Patrocinio della Regione Molise, viene distribuito un opuscolo contenente lo Statuto Albertino e la Costituzione Italiana.
La finalità dovrebbe essere quella di evidenziare la continuità “unitaria” delle due Carte.
Si tratta di un’operazione improponibile stante la radicale conflittualità fra l’una e l’altra.
Lo Statuto Albertino era la Costituzione dello Stato Sardo-Piemontese che fu imposta alle popolazioni meridionali col preciso e dichiarato scopo di formalizzare l’annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno di Sardegna. L’annessione e non l’unità!, come del resto bene evidenziato nel modulo del falso plebiscito del ’60.
Dal 17 marzo del 1861 al 22 dicembre del 1947, la già precaria e problematica unità d’Italia fu marchiata da questo atto di sfregio alla dignità dei vinti popoli meridionali.
Nessuno, mai, si degnò di consultare quelli che il vincitore Enrico Cialdini definiva “beduini aricani”: noi terroni.
La imposero.
Passò quesi un secolo prima che, per la prima volta, gli italiani di Terronia diventassero protagonisti della loro Storia e della loro vicenda politico istituzionale.
La Costituzione del ‘47 fu il frutto della corale e consapevole manifestazione di volontà di tutti gli italiani, ricchi e poveri, atei e credenti, monarchici e repubblicani, piemontesi e siciliani.
Lo Statuto Albertino fu il simbolo della nascente sudditanza del Sud al Nord del Paese.
I Padri Costituenti decretarono l’unità d’Italia e la pari dignità di tutti i popoli della Penisola, compresi i terroni; il franco piemontese Cavour, imponendo, con la forza dei vincitori, lo Statuto Albertino, lanciò agli stranieri di Terronia il suo monito: vae victis!
Per rendere ancor più plastica la rappresentazione dello stato di asservimento dei popoli di Terronia allo Stato Sabaudo, Cavour impose a Vittorio Emanuele II di continuare ad appellarsi con quello stesso nome, quello che lo designava come Re di Sardegna. Il monito fu esplicito: nessuna discontinuità con lo Stato Sabaudo e l’Italia unita altro non è se non il Grande Piemonte Allargato.
Imposero, senza consultare i meridionali vinti, il vessillo tricolore che era la loro bandiera, la bandiera dello Stato di Sardegna. Non si degnarono di consultarci, allo scopo di elaborare un nuovo simbolo che contemplasse anche le nostre esigenze, le nostre sensibilità, la nostra storia, la nostra cultura.
Quale ulteriore segno di dispregio della nostra dignità, imposero che la Legislatura che battezzava la nascita dell’Italia unita fosse l’VIII e non la I. La precedente, quella dello Stato di Sardegna, era infatti la VII!
E con questo atto i vincitori franco piemontesi conclamarono la loro vera ed unica vocazione: quella di colonizzare il Sud.
E infine, il francopiemontese Cavour, nell’assoluto disprezzo della nostra lingua, la lingua italiana, quella, per intenderci, nata con la carta di Capua!, quella che, sola, in quel Parlamento nazional padano poteva rappresentare un minimo di collante unitario, rivolgendosi all’Assemblea, così incoronò il suo sovrano: “Je salue Victor-Emmanuel deuxième, Roi d’Italie
Italie!, non Italia.

Sig. Presidente,
l’accostamento del profano Statuto Albertino alla sacra Costituzione Italiana è un insulto ai martiri della Resistenza, ma anche ai martiri di Terronia che furono massacrati negli anni ’60 del XIX Secolo dall’esercito piemontese, ed offende i meridionali tutti.
Le rivolgo un umile, accorato e caloroso appello: faccia ritirare quell’opuscolo e lo sostituisca con uno che contenga la sola nostra grande e democratica Costituzione.
Con stima le rivolgo un cordiale saluto ed i miei migliori auguri di buon lavoro.
Antonio Grano
15 marzo 2011

STANNO TUTTI BENE...LORO!

Di seguito la pensione di una donna che lavorato tutta la vita.
Richiamo la Vs. attenzione sulle parti evidenziate in giallo.

Nel contempo vi invito a leggere quanto riportato nei successivi due link:


(by Nicola)

ORA ET LABORA: ‘Ndrangheta a Milano, le mani su Galeazzi e Niguarda

La lunga mano della 'Ndrangheta stringe la Lombardia, fino a soffocarla in un ampio e radicato sistema criminale, che con le sue forti dita sarebbe riuscito ad infiltrarsi anche dentro la Sanità. Lo rivelano le prime informazioni che filtrano dopo la maxi-retata che ha portato ieri la polizia giudiziaria a compiere 35 arresti nell'area della metropoli meneghina. Un'operazione che ha colpito sospetti affilitati ai clan dei Flachi, dei Romeo e dei Martino. Un'indagine che, almeno nel ramo che coinvolge la Sanità, è partita da lontano. Precisamente da Albano Laziale, e dall'ospedale Regina Apostolorum, la cui vicedirettrice - suora e sorella di Paolo Martino, uno dei sospetti boss della nuova mala milanese - avrebbe contattato il fratello per avvisarlo che un collaboratore di giustizia stava rendendo dichiarazioni nei suoi confronti. Un'informazione ottenuta, sembra, proprio grazie a quei alti contatti che la «sorella» poteva vantare grazie alla sua posizione manageriale.
Ma le connessioni tra 'Ndrangheta e Sanità non finiscono qui: nel mirino sono anche finiti due importanti ospedali come il Galeazzi e il Niguarda, nei cui uffici amministrativi - secondo le indagini - i boss della famiglia Flachi si riunivano, sfruttando la protezione di un capo-infermiere e di un funzionario. Ma si parla anche di ricoveri compiacenti, ottenuti da Francesco Pelle, detto Sandokan, e da Pepè Flashi, il vecchio boss della famiglia omonima, per sottrarsi alla prigione. Il tutto, secondo quanto si legge nell'inchiesta «nella sostanziale indifferenza (e si spera anche ignoranza) dei vertici amministrativi e politici che, anche dopo le più recenti indagini, non risulta abbiano assunto alcuna iniziativa».

Fonte: eDott - 15.03.2011
(by Nicola).

PER CAPIRE "LA RIFORMA GIUDIZIARIA"

Sottopongo alla vostra attenzione quanto di seguito riportato.


Il video é disponibile sul ns. sito: 


http://www.osservatoriolegalita.it/html/content.php?id=vd


Buona lettura/visione e...postate!


Supercazzole giudiziarie


Concludo, ma ne abbiamo già parlato diverse volte, con tutti gli input che ci arrivano a proposito della riforma della giustizia.


Ieri ho sentito il Ministro Alfano che era in televisione a reti unificate dall’Annunziata e poi era alla Sette la sera, dire notevoli cazzate, tipo per esempio che nel 1987 si è fatto un referendum sulla responsabilità civile dei giudici perché i giudici quando sbagliano devono pagare di tasca loro, come i medici, come i chirurghi che sbagliano, intanto nel 1987 il referendum sulla responsabilità civile dei giudici, che passò, era unito a un pacchetto di altri referendum tra cui quello che aboliva il nucleare, allora un governo che se ne infischia del referendum del 1987 nel nucleare e tira dritto sul ripristino del nucleare senza chiedere agli italiani se nel frattempo hanno cambiato idea, è curioso che sventoli referendum del 1987 solo per quanto riguarda la responsabilità civile dei giudici, ma state attenti perché se vedete i sondaggi si scopre che due italiani su 3 sono favorevoli alla parte della riforma Alfano che fa pagare personalmente ai giudici i loro errori, perché molte persone pensano che oggi i giudici non paghino per i loro errori, o per i loro delitti, perché ci stanno raccontando da anni che c’è il Csm, l’organo di autogoverno che giudica i giudici, quindi i giudici si giudicano da soli, si assolvono sempre, fanno quadrato, fanno corporazione, fanno casta e quindi è ora di finirla. 
Il cittadino vittima di errore giudiziario deve poter denunciare il giudice che gli ha fatto un torto, un abuso e ottenere da lui personalmente il risarcimento, esattamente come il cittadino quando va a farsi un’operazione, se il medico sbaglia l’operazione, il cittadino ha diritto a denunciarlo e a rivalersi su di lui, questo è quello che ci raccontano, un discorso che fa molta presa, dice: mi ha messo in galera, non c’entravo niente, deve pagare, per questo poi ottengono sondaggi favorevoli su una riforma del genere. Si pensa, cioè che i giudici non vogliano pagare per i loro errori, non paghino per i loro errori e che il referendum dei radicali e dei socialisti del 1987 che li voleva costringere finalmente a pagare per i loro errori, sia stato tradito e disatteso dalla lobby dei giudici che ha costretto i politici a non far pagare ai giudici i loro errori e allora forse è il caso di raccontare le cose come stanno. 
Non è vero niente quello che è stato detto, il referendum del 1987 prevedeva la responsabilità civile dei giudici quando sbagliano per dolo o per colpa grave, il dolo cosa vuole dire? Che l’hai fatto a posta a sbagliare, la colpa grave cos’è? Che non l’hai fatto a posta perché non hai preso tutte le precauzioni, hai mancato gravemente ai tuoi doveri perché pur non volendo fare un torto a quello o quell’altro imputato indagato, però non hai preso tutte le precauzioni per evitarlo e questa è una colpa, è colposo il tuo errore, non è doloso, non è intenzionale ma comunque è una tua responsabilità perché spettava a te evitare di fare quell’errore, facendo meglio le indagini, leggendo meglio le carte, capendole meglio etc., quindi questo diceva il referendum, ci vuole una responsabilità civile, bisogna che le vittime dell’errore vengano risarcite in sede civile, il referendum non è stato affatto tradito, è stato tradotto in legge dall’allora maggioranza che erano il pentapartito, democristiani e socialisti che avevano promosso il referendum e gli altri che stabilì quanto segue: il cittadino che ritiene di avere subito un errore giudiziario può fare causa allo Stato, lo Stato se perde la causa risarcisce il cittadino che è rimasto vittima di errore, poi se quell’errore dipende da dolo o colpa grave del magistrato o dei magistrati, potrebbero essere i 5 della Cassazione, i 3 della Corte d’Appello, o il magistrato singolo se è un PM, G.I.P., Gup, quello che è, lo Stato si rivale sul giudice o sui giudici per far pagare a loro il danno che ha anticipato lo Stato un cittadino vittima, questo dice la legge oggi, il fatto che poi lo Stato inefficiente com’è si dimentichi di chiedere conto ai magistrati che sbagliano, non è stabilito dalla legge, è dovuto al fatto che lo Stato è inefficiente. 
Perché deve essere lo Stato in prima battuta a risarcire i danni al cittadino vittima di errore giudiziario? Perché il magistrato mica è un professionista, mica è un libero professionista, che agisce per conto suo? Il magistrato rappresenta lo Stato, il Pubblico Ministero si chiama Pubblico Ministero proprio perché è pubblico, rappresenta l’istituzione Stato, rappresenta la giustizia, non è il Pubblico Ministero tizio, caio o sempronio, il Pubblico Ministero si mette la toga proprio perché in quel momento non è lui, in quel momento è la giustizia, è lo Stato, è l’azione penale! Il giudice idem, non è mica che fa le sentenze in veste di Marco Travaglio o pinco pallino, è la giustizia che esercita le sue funzioni, quindi in nome dello Stato, ecco perché non ci dovrebbe mai essere discussione tra l’interesse pubblico che è quello rappresentato dal PM e dal giudice e l’Avvocato che è invece una parte privata sia che rappresenti le vittime, la parte civile, sia che rappresenti l’imputato o l’indagato, loro rappresentano i clienti che li pagano, il PM e il giudice rappresentano tutti noi, un interesse generale, lo Stato. 
Se però il magistrato sbaglia per dolo o per colpa grave, lo Stato deve chiamarlo a risarcire perché ha fatto un danno sia alla vittima dell’errore giudiziario, sia a tutta la collettività, ha addirittura rovinato il buon nome dello Stato, il magistrato che appositamente arresta uno che non dovrebbe arrestare, appositamente intercetta uno che non dovrebbe intercettare, appositamente condanna uno che sa essere innocente o rinvia a giudizio uno che ha essere innocente o indaga, perquisisce, si accanisce contro uno che lui sa essere innocente, oppure che è talmente incapace, colpa grave, che gli fa tutti questi danni perché non è buono a fare il suo mestiere, è ovvio che lo Stato deve rivalersi nei suoi confronti e deve far pagare a lui il prezzo dei suoi errori e oggi la legge consente che questo avvenga, prevede che questo avvenga, proprio in seguito al referendum di 24 anni fa, perché non può essere oggi il cittadino che si sente vittima di un errore giudiziario a denunciare direttamente il Magistrato che lui asserisce avergli fatto il danno? Perché il magistrato non può ogni giorno subire denunce da un cittadino per quello che lui ha fatto nell’esercizio delle sue funzioni, il magistrato deve decidere, dicevano i latini, senza speranze di vantaggi da quello che fa e senza paura di ritorsioni per quello che fa, non deve avere nessuna aspettativa né positiva, né negativa, perché? Perché altrimenti non è libero di decidere secondo la legge e secondo la sua coscienza, se sai che domani arresti uno e dopodomani quello ti può denunciare personalmente, se quel qualcuno che devi arrestare è un poveraccio lo arresti lo stesso, ma se quel qualcuno che devi arrestare è un potente, ci pensi 3 volte prima di arrestarlo, invece tu dovresti semplicemente valutare se ci sono i presupposti per arrestarlo o no, senza timore di denunce, se lo fai o senza speranza di favori o di applausi o di regali se non lo fai, ecco perché ci deve essere lo Stato in mezzo. 
E’ lo Stato che riceve le denunce, paga l’eventuale danno e se il danno è stato creato da un giudice che ha sbagliato per dolo e colpa grave, lo chiama a rispondere, ma è così oggi, cosa cambia in futuro? Che direttamente e personalmente l’imputato o l’indagato che ritengono di avere subito un errore giudiziario, possono denunciare il magistrato, personalmente. 
Sapete che il magistrato non è un chirurgo o un medico o un falegname o un idraulico, se viene l’idraulico a casa mia per aggiustare il lavandino e me lo devasta, gli chiedo i danni, se vado dal chirurgo per farmi operare e quello mi rovina, gli chiedo i danni, ma non vado dal magistrato a chiedergli di processarmi, non mi scelgo il magistrato, mentre io mi scelgo il chirurgo, l’elettricista, l’idraulico, il falegname etc.. 
Il chirurgo e il medico hanno il compito di salvarmi la vita, hanno il compito di migliorarmi la salute, di rimettermi in salute, il Magistrato non ha nessun compito se non quello di, nel penale stabilire se uno ha commesso reati oppure no, nel civile di stabilire in una controversia tra due soggetti, chi ha ragione e chi ha torto, pensate come è diverso: il medico che fa il suo mestiere bene dà grande soddisfazione al suo paziente, gli salva la vita, lo riporta in salute, l’idraulico che fa il suo mestiere bene, dà grande soddisfazione al suo cliente, perché? Perché non gli funzionava il rubinetto e adesso funziona, l’elettricista se fa bene il suo mestiere dà grande soddisfazione al suo cliente che lo paga, perché? Perché prima non ci vedeva, era al buio e adesso accende la luce, il falegname che fa bene il suo mestiere dà grande soddisfazione perché? Perché mi serviva una libreria e guarda che bella libreria mi ha fatto, li pago per questo, li ho scelti prendendo informazioni e li ho pagati per fare una cosa buona che mi serve, il giudice non lo scegli, non lo paghi e soprattutto non è lì per dare soddisfazione, è lì per fare giustizia che è una cosa diversa, il magistrato in genere si crea sempre dei nemici, è una conseguenza inevitabile del suo mestiere crearsi dei nemici, pensate il giudice civile che dirime la controversia, la lite di condominio, la lite di confine, la lite tra debitore e creditore, ci sono due parti che dicono entrambe di avere ragione e chiedono al giudice di dargliela, il giudice non può dare ragione a tutti e due e non può neanche dire: non ha ragione nessuno dei due, deve dire per forza che ha ragione uno o ha ragione l’altro, quindi uno dei due sicuramente lo scontenta e uno dei due sicuramente il giorno dopo si incazza e uno dei due sicuramente se può farlo, lo denuncia, dicendo: avevo ragione io e tu hai dato ragione all’altro! 
Idem nel penale, non è che un cittadino capita davanti al PM così per sport, perché il PM vuole dargli un’occhiata, se uno capita davanti a un PM o a un giudice è perché c’è una denuncia, c’è il sospetto che abbia commesso un reato, quindi quando incontri un PM non è che dici “speriamo che mi faccia una buona operazione, speriamo che mi faccia una buona libreria, un buon impianto elettrico, speriamo che mi salvi la vita” non sei mica tu che sei andato a chiedere un servizio a lui, è lui che ti ha chiamato perché sei sospettato di un reato, quindi ovviamente non è che diventi amico del PM, la tua unica speranza è che il PM faccia giustizia e che se la sua indagine è fatta bene, il processo è fatto bene, l’udienza preliminare è fatta bene nei vari gradi di giudizio, tu alla fine abbia giustizia se sei colpevole condannato, se sei innocente assolto, idem se sei vittima di un reato e lo vai a denunciare, vai a denunciare, mica scegli il PM, fai la denuncia, l’indagine finisce a tizio che però è PM, rappresenta l’ufficio del PM, rappresenta lo Stato e poi se è vero che hai subito il reato e se si trovano le prove farà condannare quello che ti ha fatto il torto, se non si trovano le prove o se proprio tu avevi torto, allora la persona che tu hai denunciato verrà assolta, quindi una su due ti incazzi se ritieni di essere vittima e la magistratura non riesce a darti giustizia o stabilisce che non sei vittima e una su due ti incazzi se vieni indagato e poi vieni condannato, anzi ti incazzi pure se vieni indagato e poi vieni assolto perché comunque ti hanno tenuto a bagnomaria per un po’ di tempo. Il giudice avrà sempre dei nemici, è inevitabile che abbia dei nemici, è pagato a posta per chiamare la gente nel penale a rispondere di reati e nel civile a dare ragione a uno e torto a un altro, quindi comunque decida scontenterà sempre qualcuno, nel penale o scontenta la vittima o scontenta l’imputato, nel civile o scontenta una parte o scontenta l’altra, figuratevi se le parti che sono scontente potessero denunciare il giorno dopo il singolo magistrato, i magistrati per non avere grane semplicemente non sarebbero più nulla, non prenderebbero più alcuna iniziativa è questa la magistratura che vogliamo? 
Vedete come è facile suggestionare le persone, il giudice che ha sbagliato paghi, è già così, è giusto che a pagare sia subito lo Stato e che poi in caso in cui il giudice abbia dolosamente o gravemente e colposamente sbagliato, allora faccia pagare a lui i danni, ma mai consentire al privato cittadino di denunciare il giudice, perché altrimenti i giudici per evitare denunce e grane, visto che fanno migliaia e migliaia di processi, avrebbero migliaia e migliaia di denunce, nessuno vuole avere migliaia e migliaia di denunce, semplicemente non farebbero più nulla! 

E’ questa la giustizia che vogliamo? Basta saperlo, purtroppo per saperlo non si riesce a capirlo guardando certi programmi televisivi o leggendo i giornali, bisogna approfondire e non sempre quelli delegati all’approfondimento sanno quello di cui stanno parlando, per cui anche la cosa più facile, che sembra più di buonsenso, il giudice che sbaglia paga, in realtà nasconde una propaganda che è difficile da smontare perché richiede più tempo, è un problema complesso e non può essere compresso in una trasmissione televisiva o un articolo di giornale, diffidate sempre di tutto ciò che vi sembra semplicissimo, quando vi raccontano che c’è una cosa semplice, cercate di andare a vedere anche quello che c’è dietro, sviluppiamo un po’ di spirito critico e soprattutto impariamo a sceglierci gli esperti che lo sono per davvero e non sono servi di qualcuno, passate parola e buona settimana!

Fonte: Passaparola, 14.03.2011

(by Nicola)