martedì 15 marzo 2011

PER CAPIRE "LA RIFORMA GIUDIZIARIA"

Sottopongo alla vostra attenzione quanto di seguito riportato.


Il video é disponibile sul ns. sito: 


http://www.osservatoriolegalita.it/html/content.php?id=vd


Buona lettura/visione e...postate!


Supercazzole giudiziarie


Concludo, ma ne abbiamo già parlato diverse volte, con tutti gli input che ci arrivano a proposito della riforma della giustizia.


Ieri ho sentito il Ministro Alfano che era in televisione a reti unificate dall’Annunziata e poi era alla Sette la sera, dire notevoli cazzate, tipo per esempio che nel 1987 si è fatto un referendum sulla responsabilità civile dei giudici perché i giudici quando sbagliano devono pagare di tasca loro, come i medici, come i chirurghi che sbagliano, intanto nel 1987 il referendum sulla responsabilità civile dei giudici, che passò, era unito a un pacchetto di altri referendum tra cui quello che aboliva il nucleare, allora un governo che se ne infischia del referendum del 1987 nel nucleare e tira dritto sul ripristino del nucleare senza chiedere agli italiani se nel frattempo hanno cambiato idea, è curioso che sventoli referendum del 1987 solo per quanto riguarda la responsabilità civile dei giudici, ma state attenti perché se vedete i sondaggi si scopre che due italiani su 3 sono favorevoli alla parte della riforma Alfano che fa pagare personalmente ai giudici i loro errori, perché molte persone pensano che oggi i giudici non paghino per i loro errori, o per i loro delitti, perché ci stanno raccontando da anni che c’è il Csm, l’organo di autogoverno che giudica i giudici, quindi i giudici si giudicano da soli, si assolvono sempre, fanno quadrato, fanno corporazione, fanno casta e quindi è ora di finirla. 
Il cittadino vittima di errore giudiziario deve poter denunciare il giudice che gli ha fatto un torto, un abuso e ottenere da lui personalmente il risarcimento, esattamente come il cittadino quando va a farsi un’operazione, se il medico sbaglia l’operazione, il cittadino ha diritto a denunciarlo e a rivalersi su di lui, questo è quello che ci raccontano, un discorso che fa molta presa, dice: mi ha messo in galera, non c’entravo niente, deve pagare, per questo poi ottengono sondaggi favorevoli su una riforma del genere. Si pensa, cioè che i giudici non vogliano pagare per i loro errori, non paghino per i loro errori e che il referendum dei radicali e dei socialisti del 1987 che li voleva costringere finalmente a pagare per i loro errori, sia stato tradito e disatteso dalla lobby dei giudici che ha costretto i politici a non far pagare ai giudici i loro errori e allora forse è il caso di raccontare le cose come stanno. 
Non è vero niente quello che è stato detto, il referendum del 1987 prevedeva la responsabilità civile dei giudici quando sbagliano per dolo o per colpa grave, il dolo cosa vuole dire? Che l’hai fatto a posta a sbagliare, la colpa grave cos’è? Che non l’hai fatto a posta perché non hai preso tutte le precauzioni, hai mancato gravemente ai tuoi doveri perché pur non volendo fare un torto a quello o quell’altro imputato indagato, però non hai preso tutte le precauzioni per evitarlo e questa è una colpa, è colposo il tuo errore, non è doloso, non è intenzionale ma comunque è una tua responsabilità perché spettava a te evitare di fare quell’errore, facendo meglio le indagini, leggendo meglio le carte, capendole meglio etc., quindi questo diceva il referendum, ci vuole una responsabilità civile, bisogna che le vittime dell’errore vengano risarcite in sede civile, il referendum non è stato affatto tradito, è stato tradotto in legge dall’allora maggioranza che erano il pentapartito, democristiani e socialisti che avevano promosso il referendum e gli altri che stabilì quanto segue: il cittadino che ritiene di avere subito un errore giudiziario può fare causa allo Stato, lo Stato se perde la causa risarcisce il cittadino che è rimasto vittima di errore, poi se quell’errore dipende da dolo o colpa grave del magistrato o dei magistrati, potrebbero essere i 5 della Cassazione, i 3 della Corte d’Appello, o il magistrato singolo se è un PM, G.I.P., Gup, quello che è, lo Stato si rivale sul giudice o sui giudici per far pagare a loro il danno che ha anticipato lo Stato un cittadino vittima, questo dice la legge oggi, il fatto che poi lo Stato inefficiente com’è si dimentichi di chiedere conto ai magistrati che sbagliano, non è stabilito dalla legge, è dovuto al fatto che lo Stato è inefficiente. 
Perché deve essere lo Stato in prima battuta a risarcire i danni al cittadino vittima di errore giudiziario? Perché il magistrato mica è un professionista, mica è un libero professionista, che agisce per conto suo? Il magistrato rappresenta lo Stato, il Pubblico Ministero si chiama Pubblico Ministero proprio perché è pubblico, rappresenta l’istituzione Stato, rappresenta la giustizia, non è il Pubblico Ministero tizio, caio o sempronio, il Pubblico Ministero si mette la toga proprio perché in quel momento non è lui, in quel momento è la giustizia, è lo Stato, è l’azione penale! Il giudice idem, non è mica che fa le sentenze in veste di Marco Travaglio o pinco pallino, è la giustizia che esercita le sue funzioni, quindi in nome dello Stato, ecco perché non ci dovrebbe mai essere discussione tra l’interesse pubblico che è quello rappresentato dal PM e dal giudice e l’Avvocato che è invece una parte privata sia che rappresenti le vittime, la parte civile, sia che rappresenti l’imputato o l’indagato, loro rappresentano i clienti che li pagano, il PM e il giudice rappresentano tutti noi, un interesse generale, lo Stato. 
Se però il magistrato sbaglia per dolo o per colpa grave, lo Stato deve chiamarlo a risarcire perché ha fatto un danno sia alla vittima dell’errore giudiziario, sia a tutta la collettività, ha addirittura rovinato il buon nome dello Stato, il magistrato che appositamente arresta uno che non dovrebbe arrestare, appositamente intercetta uno che non dovrebbe intercettare, appositamente condanna uno che sa essere innocente o rinvia a giudizio uno che ha essere innocente o indaga, perquisisce, si accanisce contro uno che lui sa essere innocente, oppure che è talmente incapace, colpa grave, che gli fa tutti questi danni perché non è buono a fare il suo mestiere, è ovvio che lo Stato deve rivalersi nei suoi confronti e deve far pagare a lui il prezzo dei suoi errori e oggi la legge consente che questo avvenga, prevede che questo avvenga, proprio in seguito al referendum di 24 anni fa, perché non può essere oggi il cittadino che si sente vittima di un errore giudiziario a denunciare direttamente il Magistrato che lui asserisce avergli fatto il danno? Perché il magistrato non può ogni giorno subire denunce da un cittadino per quello che lui ha fatto nell’esercizio delle sue funzioni, il magistrato deve decidere, dicevano i latini, senza speranze di vantaggi da quello che fa e senza paura di ritorsioni per quello che fa, non deve avere nessuna aspettativa né positiva, né negativa, perché? Perché altrimenti non è libero di decidere secondo la legge e secondo la sua coscienza, se sai che domani arresti uno e dopodomani quello ti può denunciare personalmente, se quel qualcuno che devi arrestare è un poveraccio lo arresti lo stesso, ma se quel qualcuno che devi arrestare è un potente, ci pensi 3 volte prima di arrestarlo, invece tu dovresti semplicemente valutare se ci sono i presupposti per arrestarlo o no, senza timore di denunce, se lo fai o senza speranza di favori o di applausi o di regali se non lo fai, ecco perché ci deve essere lo Stato in mezzo. 
E’ lo Stato che riceve le denunce, paga l’eventuale danno e se il danno è stato creato da un giudice che ha sbagliato per dolo e colpa grave, lo chiama a rispondere, ma è così oggi, cosa cambia in futuro? Che direttamente e personalmente l’imputato o l’indagato che ritengono di avere subito un errore giudiziario, possono denunciare il magistrato, personalmente. 
Sapete che il magistrato non è un chirurgo o un medico o un falegname o un idraulico, se viene l’idraulico a casa mia per aggiustare il lavandino e me lo devasta, gli chiedo i danni, se vado dal chirurgo per farmi operare e quello mi rovina, gli chiedo i danni, ma non vado dal magistrato a chiedergli di processarmi, non mi scelgo il magistrato, mentre io mi scelgo il chirurgo, l’elettricista, l’idraulico, il falegname etc.. 
Il chirurgo e il medico hanno il compito di salvarmi la vita, hanno il compito di migliorarmi la salute, di rimettermi in salute, il Magistrato non ha nessun compito se non quello di, nel penale stabilire se uno ha commesso reati oppure no, nel civile di stabilire in una controversia tra due soggetti, chi ha ragione e chi ha torto, pensate come è diverso: il medico che fa il suo mestiere bene dà grande soddisfazione al suo paziente, gli salva la vita, lo riporta in salute, l’idraulico che fa il suo mestiere bene, dà grande soddisfazione al suo cliente, perché? Perché non gli funzionava il rubinetto e adesso funziona, l’elettricista se fa bene il suo mestiere dà grande soddisfazione al suo cliente che lo paga, perché? Perché prima non ci vedeva, era al buio e adesso accende la luce, il falegname che fa bene il suo mestiere dà grande soddisfazione perché? Perché mi serviva una libreria e guarda che bella libreria mi ha fatto, li pago per questo, li ho scelti prendendo informazioni e li ho pagati per fare una cosa buona che mi serve, il giudice non lo scegli, non lo paghi e soprattutto non è lì per dare soddisfazione, è lì per fare giustizia che è una cosa diversa, il magistrato in genere si crea sempre dei nemici, è una conseguenza inevitabile del suo mestiere crearsi dei nemici, pensate il giudice civile che dirime la controversia, la lite di condominio, la lite di confine, la lite tra debitore e creditore, ci sono due parti che dicono entrambe di avere ragione e chiedono al giudice di dargliela, il giudice non può dare ragione a tutti e due e non può neanche dire: non ha ragione nessuno dei due, deve dire per forza che ha ragione uno o ha ragione l’altro, quindi uno dei due sicuramente lo scontenta e uno dei due sicuramente il giorno dopo si incazza e uno dei due sicuramente se può farlo, lo denuncia, dicendo: avevo ragione io e tu hai dato ragione all’altro! 
Idem nel penale, non è che un cittadino capita davanti al PM così per sport, perché il PM vuole dargli un’occhiata, se uno capita davanti a un PM o a un giudice è perché c’è una denuncia, c’è il sospetto che abbia commesso un reato, quindi quando incontri un PM non è che dici “speriamo che mi faccia una buona operazione, speriamo che mi faccia una buona libreria, un buon impianto elettrico, speriamo che mi salvi la vita” non sei mica tu che sei andato a chiedere un servizio a lui, è lui che ti ha chiamato perché sei sospettato di un reato, quindi ovviamente non è che diventi amico del PM, la tua unica speranza è che il PM faccia giustizia e che se la sua indagine è fatta bene, il processo è fatto bene, l’udienza preliminare è fatta bene nei vari gradi di giudizio, tu alla fine abbia giustizia se sei colpevole condannato, se sei innocente assolto, idem se sei vittima di un reato e lo vai a denunciare, vai a denunciare, mica scegli il PM, fai la denuncia, l’indagine finisce a tizio che però è PM, rappresenta l’ufficio del PM, rappresenta lo Stato e poi se è vero che hai subito il reato e se si trovano le prove farà condannare quello che ti ha fatto il torto, se non si trovano le prove o se proprio tu avevi torto, allora la persona che tu hai denunciato verrà assolta, quindi una su due ti incazzi se ritieni di essere vittima e la magistratura non riesce a darti giustizia o stabilisce che non sei vittima e una su due ti incazzi se vieni indagato e poi vieni condannato, anzi ti incazzi pure se vieni indagato e poi vieni assolto perché comunque ti hanno tenuto a bagnomaria per un po’ di tempo. Il giudice avrà sempre dei nemici, è inevitabile che abbia dei nemici, è pagato a posta per chiamare la gente nel penale a rispondere di reati e nel civile a dare ragione a uno e torto a un altro, quindi comunque decida scontenterà sempre qualcuno, nel penale o scontenta la vittima o scontenta l’imputato, nel civile o scontenta una parte o scontenta l’altra, figuratevi se le parti che sono scontente potessero denunciare il giorno dopo il singolo magistrato, i magistrati per non avere grane semplicemente non sarebbero più nulla, non prenderebbero più alcuna iniziativa è questa la magistratura che vogliamo? 
Vedete come è facile suggestionare le persone, il giudice che ha sbagliato paghi, è già così, è giusto che a pagare sia subito lo Stato e che poi in caso in cui il giudice abbia dolosamente o gravemente e colposamente sbagliato, allora faccia pagare a lui i danni, ma mai consentire al privato cittadino di denunciare il giudice, perché altrimenti i giudici per evitare denunce e grane, visto che fanno migliaia e migliaia di processi, avrebbero migliaia e migliaia di denunce, nessuno vuole avere migliaia e migliaia di denunce, semplicemente non farebbero più nulla! 

E’ questa la giustizia che vogliamo? Basta saperlo, purtroppo per saperlo non si riesce a capirlo guardando certi programmi televisivi o leggendo i giornali, bisogna approfondire e non sempre quelli delegati all’approfondimento sanno quello di cui stanno parlando, per cui anche la cosa più facile, che sembra più di buonsenso, il giudice che sbaglia paga, in realtà nasconde una propaganda che è difficile da smontare perché richiede più tempo, è un problema complesso e non può essere compresso in una trasmissione televisiva o un articolo di giornale, diffidate sempre di tutto ciò che vi sembra semplicissimo, quando vi raccontano che c’è una cosa semplice, cercate di andare a vedere anche quello che c’è dietro, sviluppiamo un po’ di spirito critico e soprattutto impariamo a sceglierci gli esperti che lo sono per davvero e non sono servi di qualcuno, passate parola e buona settimana!

Fonte: Passaparola, 14.03.2011

(by Nicola)

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