mercoledì 25 settembre 2019

Un nuovo, inedito diritto all’acqua



Il Consiglio Nazionale Forense in occasione dell'Expo di Dubai 2020 presenterà la "Carta universale del diritto all’acqua"  al fine di far riconoscere il diritto di ciascun Paese a utilizzare, in modo razionale e sostenibile, le risorse idriche, senza impedire che possano accedervi anche altri Paesi. Questo perché in diverse parti del mondo (Asia in particolare) i Paesi che detengono le sorgenti realizzano dighe per chiudere il corso dell’acqua e approvvigionarsene in modo esclusivo. A oggi non esiste un diritto internazionale all’acqua, pertanto un’idea di accesso regolato alle risorse idriche, vorrebbe dire davvero cambiare la storia dei popoli, cioè del pianeta.
Ci auguriamo che tutti i Paesi condivideranno l'idea del nostro CnF.

(by Nicola) 

martedì 24 settembre 2019

Continua l'attacco al nostro territorio. Vanno fermati e subito!




E' una srl (non c'è bisogno di aggiungere altro), cerca terreni in Molise e altre regioni del Sud (guarda caso).
Per fare cosa? Produrre 'energia verde!'
Ha senso produrre 'energia ''verde' ammazzando... il verde?
L'affare è unilaterale dal momento che, solo in Italia (delibera "CIP6"), chi produce energia elettrica da fonti rinnovabili o assimilate (inceneritori) ha diritto a rivenderla al Gestore dei servizi Energetici (GSE) a un prezzo superiore a quello di mercato.
Se si vuole 'energia verde' non c'è bisogno di distruggere il territorio: ci sono tetti, capannoni abbandonati e quant'altro da utilizzare!
Se le Istituzioni regionali vogliono 'ripopolare' i nostri paesi devono, in primis, tutelare il territorio vale a dire i luoghi dove si svolge la vita! 

(by Nicola)

giovedì 19 settembre 2019

"INCONTRI DI FINE ESTATE"


FONDAZIONE ANCHISE ONLUS "INCONTRI DI FINE ESTATE" 

21 settembre ore 18 parteciperemo all'incontro de i "BORGHI DELLA LETTURA" organizzato dal Comune, alla fine, verso le ore 20 proponiamo la nostra "tavola rotonda in "Incontri di fine estate". Vi parleremo del piano sociale 2020 / 2022 proposto dalla Regione Molise, Vi racconteremo delle prospettive della Fondazione Anchise Onlus, di quanti buoni esempi vi sono nell'associazionismo. Sveleremo il nostro metodo e progetto di  accoglienza in sinergia con altre associazioni: RIFESS; Liberi di Essere; Officina Creattiva. ... e poi momenti di sosta tra ricordi e riflessioni per ricostituire una comunità migliore.
Il 22 Settembre dalle ore 15 vi aspettiamo per giochi, scene comiche e folklore nel prato, sino a rievocare una vera e propria solidarietà di comunità, accoccolati come una volta con le mani "nell'oro", il pensiero tra le "nuvole" e lo sguardo alla persona amata... Il resto aggiungetelo voi

(by Nicola)

giovedì 12 settembre 2019

Un successo il dibattito e la proiezione del film del regista Mazzucco 'La nuova Pearl Harbor'


Grazie di cuore alle duecentocinquanta persone che hanno partecipato al nostro evento, al regista Massimo Mazzucco per aver risposto in streaming alle domande dei presenti e a: Virginio Mirra, Rita Vitulli, Sergio Niro, Giancarlo di Lonardo, Boris Skubin, Monia di Lauro per la preziosa collaborazione offertaci!

(by Nicola)

lunedì 9 settembre 2019

Meno 2 all'11


Il giorno 11 settembre – presso l’auditorium della ‘Fondazione Molise Cultura’ (Via Milano) a Campobasso, ore 18:30 – si terrà un incontro a ingresso libero sul fatto storico che ha segnato il terzo millennio del quale molto si parla ma... poco si discute: gli attentati dell'11 settembre 2001 che causarono la morte di 2.996 persone e il ferimento di oltre 6.000.
Per ovviare a questa lacuna, Teodoro di Giorgio - in collaborazione con la nostra associazione - ha organizzato, grazie anche alla disponibilità della ‘Fondazione Molise Cultura', un evento teso a fare il punto della situazione a 18 anni da quella tragedia!

Al fine di facilitare la riflessione e la partecipazione della nostra comunità sarà proiettato il film-inchiesta di Massimo Mazzucco dal titolo “11 settembre. La nuova Pearl Harbor.” Il regista sarà collegato in diretta streaming e i presenti potranno rivolgergli domande.

Info e prenotazoini:
351.8637504

venerdì 6 settembre 2019

Meno 5 all'11

(by Nicola)

TERRITORIO E AGRICOLTURA NON SONO PRIORITA’ PER IL NUOVO GOVERNO

 


Il nuovo governo, annunciato ieri con la lista dei suoi ministri, ha dimenticato, ancora una volta, la necessità di salvaguardare, tutelare e valorizzare il territorio, quale fondamentale “Bene comune”,  strategico per  quel nuovo tipo di sviluppo di cui ha bisogno il Paese.

Con il territorio ha dimenticato, anche, il peso e l’importanza dell’agricoltura, attività oggi più che mai primaria. Non per il suo contributo alla costruzione del Pil, ma perché settore centrale e, come tale, fondamentale per: la salvaguardia della biodiversità; la bellezza del paesaggio; la cura dell’ambiente; il contributo che può dare alla risoluzione dei problemi, sempre più gravi, posti dal la situazione climatica; il recupero delle aree marginali; la crescita occupazionale e imprenditoriale; il rilancio di una neoruralità, quale espressione di valori e di risorse che ci appartengono; un diverso e più stretto rapporto città –campagna, che vuol dire anche un diverso rapporto produttore-consumatore; l’avvio di una soluzione delle due annose questioni, agraria e meridionale; l’affermazione del glocale (diversità e garanzia di qualità) sul globale (uniformità e quantità). 
Tutto nelle mani di coltivatori, soprattutto giovani, capaci di riprendere, con le innovazioni (la prima e la più importante è il biologico, quale ritorno a un’agricoltura organica e rigenerativa) e la multifunzionalità,  il legame con il passato, interrotto dalla spinta, data dai piani europei e nazionali, a un’agricoltura industrializzata. Con questo tipo di agricoltura prende il sopravvento:  la chimica, che ha stravolto il processo naturale di fertilità espresso da un terreno che è tale perché ricco di vita; la macchina che ha sostituito l’uomo, rompendo un rapporto costruttivo, che durava da diecimila anni, quello dell’uomo con la natura, cioè il mondo animale e vegetale.
Parlare di territorio e della sua attività principale, l’agricoltura, vuol dire, anche e soprattutto, parlare di cibo, e nel caso specifico di un’agricoltura contadina - la sola che l’Italia può permettersi – quella che da sempre coltiva la qualità e diversità con i cinquemila prodotti tradizionali espressi dal territorio e dalla ruralità; le 299 eccellenze Dop e Igp; i 75 vini Docg/Dop; i 330 vini Doc/Dop e i 118 vini Igt/Igp.  Un insieme di primati dei territori italiani, nel segno delle colline e della biodiversità. Cibo di qualità, quello  che è alla base di uno stile di vita, oggi patrimonio culturale del’umanità, la Dieta Mediterranea, basato su un’alimentazione amica della salute.
Una ricchezza immensa che, purtroppo, in mancanza di politiche e strumenti promozionali, si promuove da sola, mentre altri Paesi, nostri concorrenti, definiscono programmi e  progetti che servono all’affermazione della loro offerta sui mercati sempre più globali. Noi ci accontentiamo di raccattare quello che ci arriva e, leggendo i resoconti, ce ne vantiamo anche. 
Si registra la mancanza di una cultura, quello della comunicazione, per di più nell’era della conoscenza, che tocca principalmente il mondo dell’agricoltura e della trasformazione dei suoi prodotti, con una perdita molto alta di opportunità  e di reddito per un mondo, quello agricolo, che di opportunità e di reddito ha un forte bisogno.
La dimenticanza del territorio e dell’agricoltura nei piani del nuovo governo – il ragionamento resta tale anche se scrivo scarsa attenzione -  renderà ancora più difficile il ruolo del nuovo ministro - torna ad essere donna del nostro sud -  che ha il compito, urgente, di predisporre programmi e progetti capaci di frenare e, nel contempo, rilanciare la sola agricoltura possibile per la natura dei nostri territori, quella che vede l’uomo protagonista e non la macchina e la chimica, che sono e devono rimanere strumenti da utilizzare poco o niente. 
Si può parlare dell’agricoltura – è una mia convinzione - solo se una donna o un uomo sono i suoi protagonisti.
La sola agricoltura capace di alimentare la fertilità del suolo e non di distruggerla; presidiare il territorio e non di portalo all’abbandono; dare una risposta, di bontà e di salute, agli attuali 7,5 miliardi di esseri umani che abitano il globo e, anche, ai 10 miliardi che lo abiteranno nel 2050. Non pensare all’agricoltura vuol dire programmare, ancora una volta, uno sviluppo bloccato in partenza in mancanza del perno necessario perché possa girare, e, così, procedere per andare avanti, lontano.  
Un’agricoltura, certo, da riorganizzare con nuove forme associative perché la qualità e la diversità diventino possibilità di un’offerta capace di rispondere alla domanda del mercato che si vuole conquistare.  Sta qui la necessità di un’agricoltura che torni ad essere perno di un nuovo tipo di sviluppo, con le sue produzioni da promuovere e valorizzare per fare di essa una componente ancora più forte dell’immagine dell’Italia.  Fare questo anche per attivare i turismi possibili che il mondo rurale e la sua attività sono in grado di promuovere e realizzare, grazie  al primato delle  eccellenze enogastronomiche, tutti straordinari testimoni dei territori di origine della qualità e dei valori della ruralità. Con la possibilità di vedere lo splendore di paesaggi unici e di gustare la bontà dei prodotti, c’è anche quella di vivere esperienze uniche e irripetibili.
Pasquale Di Lena
 
(by Nicola)

giovedì 5 settembre 2019

Meno 6 all'11

(by Nicola)

La rovina dell’umanità sono certi film...

"Posso dire una cosa Signor Presidente? La rovina dell’umanità sono certi film. Film di violenza, film di pornografia sono la rovina dell’umanità.Perché se Contorno avesse visto, anziché Il Padrino, avesse visto Mosè, non avrebbe calunniato l’avvocato Chiaracane. Nella maniera più assoluta"
 
Michele Greco detto “il Papa”, Maxiprocesso di Palermo
 
 
Filmografia:
 
A ciascuno il suo, Elio Petri, 1967

Alla luce del sole, Roberto Faenza, 2005
 
Cento giorni a Palermo, Giuseppe Ferrara, 1983

E io ti seguo, Maurizio Fiume, 2003
 
Fortapàsc, Marco Risi, 2009
 
Giovanni Falcone, Giuseppe Ferrara, 1993
 
Giudici – Excellent cadavers, Ricky Tognazzi, 1998
 
Gomorra, Matteo Garrone, 2008
 
I cento passi, Marco Tullio Giordana, 2000
 
I fetentoni, Alessandro Di Robilant, 1999
 
Il camorrista,Giuseppe Tornatore, 1986
 
Il Divo, Matteo Garrone, 2008
 
Il giorno della civetta, Damiano Damiani, 1968
 
Il giudice ragazzino, Alessandro Di Robilant, 1994
 
Il Padrino, Francis Ford Coppola, 1972
 
Il Padrino II, Francis Ford Coppola, 1974
 
Il Padrino III, Francis Ford Coppola, 1990
 
Il pentito, Pasquale Squitieri, 1985
 
Il sasso in bocca, Giuseppe Ferrara, 1970
 
In nome della legge, Pietro Germi, 1948
 
Johnny Stecchino, Roberto Benigni, 1991
 
L’uomo di vetro, Stefano Incerti, 2007
 
La scorta, Ricky Tognazzi, 1993
 
La siciliana ribelle, Marco Amenta, 2009
 
Le mani sulla città, Francesco Rosi, 1957
 
Lo zio di Brooklyn, Daniele Ciprì, Franco Maresco, 1995
 
Pizza connection, Damiano Damiani, 1985
 
Placido Rizzotto, Pasquale Scimeca, 2000
 
Salvatore Giuliano, Francesco Rosi, 1962
 
Segreti di Stato, Paolo Benvenuti, 2003
 
Tano da morire, Roberta Torre, 1996
 
Testimone a rischio, Pasquale Pozzessere, 1997
 
Totò che visse due volte, Daniele Ciprì, Franco Maresco, 1998
 
Un eroe borghese, Michele Placido, 1995
 
(by Nicola)

lunedì 2 settembre 2019

Meno 9 all'11 - Comunicato stampa


COMUNICATO STAMPA


Il giorno 11 settembre – presso l’auditorium della ‘Fondazione Molise Cultura’ (Via Milano) a Campobasso, ore 18:30 – si terrà un incontro a ingresso libero sul fatto storico che ha segnato il terzo millennio del quale molto si parla ma... poco si discute: gli attentati dell'11 settembre 2001 che causarono la morte di 2.996 persone e il ferimento di oltre 6.000.
Per ovviare a questa lacuna, Teodoro di Giorgio - in collaborazione con l’Osservatorio Molisano sulla Legalità (OML) - ha organizzato, grazie anche alla disponibilità della ‘Fondazione Molise Cultura', un evento teso a fare il punto della situazione a 18 anni da quella tragedia!

Al fine di facilitare la riflessione e la partecipazione della nostra comunità sarà proiettato il film-inchiesta di Massimo Mazzucco dal titolo “11 settembre. La nuova Pearl Harbor.” Il regista sarà collegato in diretta streaming e i presenti potranno rivolgergli domande.

Info:
Nicola Frenza – 338.9352833

 (by nicola)

domenica 1 settembre 2019

Meno 10 all'11


Ad ogni anniversario del'11 settembre i media mainstream ripropongono sistematicamente la stessa versione ufficiale dei fatti che non è mai cambiata nel tempo e che ormai si è cristallizzata nella  storiografia mondiale: 19 terroristi islamici armati di tagliacarte hanno dirottato 4 aerei americani mandandoli a schiantarsi due contro le 'Torri Gemelle', uno contro il Pentagono mentre il quarto si è schiantato in Pennsylvania. A causa degli impatti e dei susseguenti incendi le 'Twin Towers' sono poi crollate causando la morte di quasi 3.000 persone.

(by Nicola)