sabato 13 giugno 2020

PETIZIONE POPOLARE CON OGGETTO “NAZIONALIZZAZIONE DEL DEBITO PUBBLICO ATTRAVERSO IL BTP ITALIA”



PETIZIONE POPOLARE CON OGGETTO "NAZIONALIZZAZIONE DEL DEBITO PUBBLICO ATTRAVERSO IL BTP ITALIA"
AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
AL MINISTRO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
AL PRESIDENTE DELLA CORTE DEI CONTI

Noi sottoscritti cittadine e cittadini italiani
premesso che:
A. La crescente quota di titoli di Stato (TDS) collocata su soggetti esteri ed istituzionali (circa 34% esteri oltre al 17% in mano alla BCE) ha reso il nostro Paese vulnerabile allo spread e oggetto di potenziale ricatto da parte delle agenzie di rating, complice anche la disinformazione dei media mainstream che diffondono timori sull’insostenibilità del debito pubblico italiano;
B. Paesi come il Giappone hanno un rapporto debito pubblico/PIL superiore al 230% ma continuano a godere di un rating A+ da S&P in quanto oltre il 90% dei relativi titoli di Stato sono nelle mani degli investitori giapponesi e della banca centrale;
C. Nei Trattati Europei non viene dato alcun peso al risparmio delle famiglie, che fa dell’Italia uno dei Paesi più virtuosi al mondo con oltre €4.400 miliardi di attività finanziarie liquide, di cui €1.500 sotto forma di depositi in conto corrente (ma solo il 6% investito in obbligazioni);
D. La recente offerta di collocamento di BTP Italia di Maggio 2020 è stata inspiegabilmente riservata per €8,3 mld a soggetti esteri ed istituzionali, sebbene le caratteristiche di questi titoli in termini di scadenza (5 anni), tasso (1,4%), premio fedeltà per detenzione fino a scadenza (0,8%) e indicizzazione all’inflazione (solo se sale) ne facevano il titolo ideale per famiglie e imprese italiane. In tal senso va ricordato che è compito fondamentale dalla Repubblica tutelare ed incoraggiare il risparmio in tutte le sue forme, così come è sancito dall’art. 47 della Costituzione;
E. Questa come tutte le altre offerte collocamento di BTP Italia non sono mai state pubblicizzate in maniera adeguata né dalle banche né dal Ministero dell’Economia e delle Finanze attraverso i canali TV né alcun altro media a disposizione, e nonostante ciò la domanda di TDS da parte delle famiglie e delle imprese è sempre stata pari o superiore all’offerta;
F. Un ricollocamento dei TDS sulle famiglie sarebbe non solo opportuno - dato che consentirebbe l’emancipazione della finanza pubblica dai diktat dei mercati e delle agenzie di rating - ma anche necessario al fine di dare al copioso risparmio privato un canale di sbocco naturale ed a basso rischio che consentirebbe di rimettere in circolo una massa monetaria per lo più inerme, ristabilendo quel circolo virtuoso che fa del risparmio privato delle famiglie il naturale polmone finanziario per gli investimenti pubblici e privati con la garanzia della presenza dello Stato (sul modello Giapponese);
G. La sottrazione dei TDS dalle mani della finanza speculativa internazionale diminuirebbe gli interessi passivi ed eviterebbe la speculazione sui titoli derivati (quali interest rate swap e credit default swap) che causano decine di miliardi di costi finanziari addebitati al bilancio pubblico italiano;
H. L’Italia gode attualmente di un saldo delle partite correnti positivo (pari al 3%), genera da decenni avanzi primari di bilancio (entrate tributarie che eccedono la spesa pubblica) ed è tra i primi 3 Paesi al mondo come risparmio privato, e potrebbe quindi prosperare senza alcun bisogno di ricorrere a finanziamenti esteri (MES, Recovery Fund, FMI, Eurobond etc.) né di soggiacere ad alcuna forma di “condizionalità” imposta da soggetti esterni alle regole democratiche sancite dalla nostra Costituzione;
I. L’UE ha ormai recepito la decisione della Germania di sospendere il Patto di Stabilità intrapresa nel mese di Aprile 2020 per fronteggiare le conseguenze economiche dell’emergenza Covid19 e questo apre all’Italia una grande opportunità di avviare un piano coraggioso di investimenti pubblici e di stimoli agli investimenti privati delle famiglie e delle imprese che richiedono una iniezione straordinaria di mezzi finanziari che proprio il BTP Italia potrebbe consentire.
CHIEDIAMO
CHE IL MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE SI IMPEGNI UFFICIALMENTE AD INTRAPRENDERE IL SEGUENTE PROGRAMMA DI FINANZA PUBBLICA
1. Le offerte di collocamento dei BTP Italia siano riservate esclusivamente a soggetti residenti, con priorità alle famiglie ed alle imprese, alle quali sia consentito di intervenire direttamente tramite canali telematici, e siano in ogni caso preclusi agli investitori non-residenti;
2. Che a queste offerte venga dato il più ampio risalto mediatico tramite pubblicazione in tutti i principali organi di stampa, affissione in tutte le filiali di Poste Italiane, i canali TV nazionali ed i siti internet riferibili al MEF;
3. Che le offerte di collocamento dei BTP Italia abbiano frequenza settimanale, senza vincoli di raccolta, in maniera che il MEF emetta tutti i titoli che vengono richiesti alle condizioni stabilite e riduca proporzionalmente le aste ordinarie di TDS fino alla loro sostanziale soppressione;
4. Che alle offerte dei BTP Italia vengano ammessi nel ruolo di intermediari con il pubblico soltanto soggetti ad azionariato pubblico, quali Mediocredito Centrale, Cassa Depositi e Prestiti, Poste Italiane e Monte dei Paschi di Siena;
5. Che ad ogni collocamento vengano offerte diverse tipologie di BTP Italia differenziati per scadenza, da quelle brevi (1-3 anni) a quelle più lunghe (7-10 anni), adeguando proporzionalmente le condizioni economiche di tasso e premio fedeltà in maniera da rispondere anche alle esigenze di chi è disponibile ad intraprendere un’ottica di investimento più lunga;
6. Che tutti i titoli BTP Italia siano defiscalizzati e non possano essere oggetto di alcuna procedura di pignoramento, bail-in, imposta patrimoniale o altre forme di prelievo forzoso o di esecuzione giudiziaria.

PRIMI FIRMATARI
Mauro Scardovelli (Unialeph)
Nino Galloni
Alberto Micalizzi
Claudio Messora (Byoblu)
Guido Grossi

Si allega:
  1. BTP Italia -Domande e Risposte
  2. Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’inflazione italiana
 Fonte: byoblu

(by nicola)

5G Meravigliao: "Escludere l'opponibilità locale"



"Alla faccia della trasparenza sul conflitto di interessi di COLAO rispetto al 5G !!!
PUBBLICATO DA https://oasisana.com/…/esclusivo-conte-conflitto-da-intere…/
Invece, adesso, come per magia spunta fuori lo scheletro dall’armadio: alla faccia del conflitto d’interessi curriculare nelle ombre sul passato, da Giugno 2019 Vittorio Colao è infatti pure Consigliere d’Amministrazione di Verizon, con compiti di Corporate Governance and Policy, Finance. Si tratta del principale attore mondiale del wireless di quinta generazione. La prova provata della manifesta incompatibilità del top manager a ricoprire il principale ruolo pubblico nel Comitato di esperti in materia economica e sociale che col documento “Iniziative per il rilancio – Italia 2020-2022” sta delineando la programmazione al Governo..."

Massimo Piras, presidente 'Mov. LRZ per l'economia circolare'

(by nicola)

SIC!...UREZZA STRADALE

"Siamo molto attenti al tema della sicurezza stradale e condividiamo con le istituzioni nazionali ed europee l’obiettivo di ridurre a zero il tasso di mortalità sulle strade. Per questo siamo in prima linea nella gestione della viabilità e nel rendere le vie di comunicazione sempre più sicure attraverso un piano strutturato di manutenzione straordinaria e innovative soluzioni  tecnologiche, riservando a queste attività gran parte dei nostri investimenti"
Questo quanto è dato leggere sul sito ANAS alla voce 'Campagne sulla sicurezza stradale'
Per quanto mi riguarda il tutto suona come una gigantesca presa per i fondelli dal momento che da anni mi batto affinché tali dichiarazioni si trasformino in atti concreti da parte di suddetto Ente!


Questa mattina una squadra ANAS, armata di tutto punto, ha abbattuto alcuni alberi nel tratto di strada compreso tra il Km 145,37 e il Km 146+650

Gli alberi recisi rappresentavano davvero un pericolo o toglievano 'visibilità' a operatori 'privati?' 


Sono trascorsi ormai 6 mesi dal mio ultimo circostanziato esposto inoltrato alla Procura di Campobasso ma a oggi tutto tace anche a causa del covid... tranne traffico e motoseghe!

(by nicola)

L'Italia è pronta per l'Economia Circolare? L'intervento di Rosy Battaglia

(by nicola)

giovedì 11 giugno 2020

Colao Meravigliao, nonostante sia in corso già da due anni il processo di recepimento delle quattro nuove Direttive europee per l’avvio di una nuova Economia circolare



http://www.leggerifiutizero.org/2020/06/10/illusione-piano-colao-niente-economia-circolare/?fbclid=IwAR0ui5ZilCwr8ZessOQn8WKGd5mfdd2_C4LN07LXN40xyv0mW4uM5NPzWiE


(by nicola)

Famo a capisse!




FACCIAMO A CAPIRCI.

Se Florenzano ha l'obbligo di redigere il progetto per il centro covid di Larino e non lo fa vuol dire che non è lo Stato che comanda nel Molise bensì Florenzano. 
Ecco perchè, in tema di sanità, le manifestazioni con i 5S e il PD sono solo una presa in giro per i cittadini. Presentano istanze per Consigli monotematici, ordini del giorno, mozioni di impegno ecc. ecc..
O sono davvero incompetenti o ci marciano. 
Se c'è un obbligo a carico del DG lo facciano valere nelle sedi istituzionali, che i loro partiti occupano, invece di abbaiare alla luna. 
Insomma, quello che voglio dire è che occorre serietà in queste cose, e quelli che stanno al governo governino invece di andare a fare le belle statuine nelle piazze. 
Bisogna che, una buona volta, glielo diciate chiaramente anche voi del Forum per la sanità pubblica che è ora di finirla di giocare sulla pelle degli amministrati. 
Se poi in termini di utilità, sanitaria e finanziaria, quel progetto non ha radici solide parimenti lo si dica invece di confondere le idee alla gente.

Fonte: pagina fb Alfonso Mainelli

(by nicola)

L'Italia è pronta per l'Economia Circolare? L'intervento di Fabio Musmeci

(by nicola)

mercoledì 10 giugno 2020

- 40 all'alba e saremo nella Storia!


(by nicola)

A FUTURA MEMORIA PER GLI AMANTI DELL'EOLICO IN MOLISE! Dopo aver devastato il territorio, le aziende del settore si rifiutano di pagare le royalties

Royalties eolico: Anci Puglia sostiene comuni dei Monti Dauni


Royalties eolico: Anci Puglia sostiene comuni dei Monti Dauni
A fianco dei Comuni foggiani che rischiano di perdere le royalties dell’eolico pattuite prima del 2010 si schierano tutti i 257 Comuni pugliesi, nel giudizio davanti alla Corte costituzionale in cui sono in gioco molti milioni di euro che le potenti associazioni delle aziende del settore eolico si rifiutano di pagare.
“Sono particolarmente contento che il presidente di ANCI Puglia, Domenico Vitto, abbia avuto la sensibilità di raccogliere la mia sollecitazione a sostenere soprattutto i piccoli Comuni dei Monti Dauni, particolarmente esposti in questo confronto contro i giganti dell’energia, affiancandoli con la forza dell’associazione che rappresenta tutti i comuni pugliesi nel processo costituzionale che sta per aprirsi”, ha dichiarato l’assessore regionale al Bilancio e alla Programmazione unitaria, Raffaele Piemontese che, nei giorni scorsi, aveva raccolto la preoccupazione dei sindaci dei Monti Dauni circa la scadenza, il prossimo 23 giugno, del termine per il ricorso che i Comuni interessati devono presentare alla Corte Costituzionale.  “Il territorio e il paesaggio della provincia di Foggia e dell’intera Puglia hanno dato un contributo rilevantissimo alla crescita dell’industria eolica, i cui protagonisti devono rispettare i patti fatti con i singoli Comuni senza esporli a squilibri di bilancio che risulterebbero odiosi, specie in questa fase”, ha detto Piemontese, con riferimento alla questione di legittimità costituzionale, portata davanti alla Consulta dal Consiglio di Stato, dell’articolo 1 comma 953 della Legge Finanziaria 2019, che riguarda le convenzioni stipulate tra le società dell’eolico e i Comuni sui cui territori ricadono le installazioni di aerogeneratori.
La questione ha un impatto molto vasto sulla sorte dei piccoli Comuni dei Monti Dauni e non solo, teatro, dagli inizi del 2000, di uno sviluppo impetuoso dei parchi eolici. Basti considerare che ammontano a circa 4 milioni di euro i crediti del solo Comune di Deliceto, il cui sindaco, Pasquale Bizzarro, auspice l’assessore regionale, ha interloquito con il presidente di ANCI Puglia, rappresentando una condizione che riguarda tutti i Comuni nel cui territorio si estendono impianti di pale eoliche. Anci Puglia si appresta a fare arrivare, all’attenzione dei giudizi costituzionali, un’analisi conoscitiva basata su dati numerici e statistici riguardanti il numero complessivo di convenzioni, il numero di convenzioni per le quali si sono generati contenziosi a causa dell’inadempimento delle aziende dell’eolico, l’incidenza di tali inadempimenti sui bilanci comunali, la quantità di energia da rinnovabili e, in particolare, di energia eolica prodotta in Puglia in rapporto alla produzione nazionale. La vicenda è ormai decennale, ma si è accesa con l’approvazione, a dicembre del 2018, della Legge di Bilancio 2019 che sancì la piena efficacia delle vecchie convenzioni stipulate tra imprese dell’eolico e Comuni, che liberamente negoziavano corrispettivi economici da versare nelle casse comunali come ristoro per l’uso del suolo e le trasformazioni del paesaggio.
Una pratica molto diffusa fino a settembre 2010, quando furono emanate Linee guida nazionali che disponevano fossero apposite conferenze dei servizi a stabilire solo “opere di compensazione” realizzate direttamente dalle imprese dell’eolico, impiegando il 3 per cento del ricavato annuo della vendita di energia. Da lì in poi, l’industria dell’eolico si è rifiutata di continuare a pagare in forza delle convenzioni sottoscritte con i sindaci prima del 2010, generando un contenzioso davanti ai tribunali ordinari e amministrativi, soprattutto squilibrando gravemente i bilanci comunali.
Con la Finanziaria 2019, lo Stato ha imposto che le convenzioni precedenti il 2010 fossero onorate e questo principio è stato applicato in due sentenze con cui il TAR della Puglia ha riconosciuto legittime le somme maturate a favore degli enti locali, a condizione che risultassero regolarmente acquisite nei bilanci e fino alla data di entrata in vigore della norma, ossia fino al 31 dicembre 2018. Dopo tale data, è la stessa norma della Finanziaria 2019 a prevedere la facoltà e non l’obbligo di rivedere i vecchi accordi.
Royalties eolico: Anci Puglia sostiene comuni dei Monti Dauni
A gennaio di quest’anno, il Consiglio di Stato ha, invece, accolto la richiesta delle società dell'eolico e promosso il giudizio di legittimità della norma della Finanziaria 2019 davanti alla Corte costituzionale. L’intervento di ANCI Puglia a sostegno del ricorso dei Comuni foggiani potrà avvalersi delle novità procedurali introdotte dalla Corte costituzionale proprio all’inizio di quest’anno, per cui, senza necessariamente prendere parte nel giudizio costituzionale, né partecipare alle udienze, le formazioni sociali senza scopo di lucro e i soggetti istituzionali, portatori di interessi collettivi o diffusi attinenti alla questione di costituzionalità oggetto di uno specifico giudizio, possono presentare, per iscritto, una loro opinione alla Corte costituzionale. Una novità che ha fatto parlare di “apertura della Corte Costituzionale all’ascolto della società civile” e che, in questo caso, può diventare occasione per fare emergere un dibattito molto sentito in regioni come la Puglia che hanno conosciuto un boom degli impianti eolici e fotovoltaici. “Spero che questa testimonianza di coesione tra i sindaci – conclude Piemontese – abbia un riflesso positivo per rendere stabili le risorse economiche a beneficio di piccole comunità che stanno facendo uno sforzo straordinario per uscire dalla condizione di marginalità e proporsi come laboratori della migliore qualità della vita”.
 

Fonte: Royalties eolico: Anci Puglia sostiene comuni dei Monti Dauni
FoggiaToday 
 



(by nicola)

L'Italia è pronta per l'Economia Circolare? L'intervento di Stefano Fassina

(by nicola)

lunedì 8 giugno 2020

L'Italia è pronta per l'Economia Circolare? L'intervento dell'avvocatessa Auriemma

(by nicola)

I guadagni, ingenti, ai privati, la 'morte civile' ai disoccupati!


LA SOLITA STORIA: SI SCARICANO SULLA CASSA PUBBLICA I COSTI DI MANUTENZIONE DI STRUTTURE CHE CONSENTONO INGENTI GUADAGNI PRIVATI.
INTANTO I DISOCCUPATI DI LUNGO CORSO VENGONO CONDANNATI ALLA MORTE CIVILE.

E' sempre più difficile capire come mai nel Molise non si investa tenendo presente la priorità di determinare occupazione stabile e duratura. Nell'articolo che posto si parla di un progetto che definire folle è niente. Praticamente gli impianti di risalita di Campitello Matese dovrebbero essere ceduti al Comune di San Massimo, insieme a 8 milioni di euro per spese ritenute necessarie per gli impianti, che poi saranno affidati a gestione privata. Ora, non voglio annoiarvi con le fusioni ed altre operazioni societarie che hanno interessato la s.r.l. Korai, la Campitello Matese s.c.p.a., la Funivie Molise S.p.A. partecipata al 100% da Sviluppo Montagna Molisana S.p.A.,a sua volta interamente partecipata dalla Regione Molise, amministrata proprio dal Sindaco di San Massimo, e sulla cui salute finanziaria sorvoliamo, anche se dalla scheda aziendale, che potete leggere sul sito della Regione Molise, traspare quanto si è perso con queste avventure. Resta comunque il fatto che Sviluppo Montagna Molisana in tre anni (2016/2018) ha azzerato il proprio patrimonio netto di circa 3,8 milioni di euro, mentre Funivie Molise S.p.A., che dal 2015 al 2017 ha registrato la perdita totale del patrimonio netto con una negatività al 2017 di circa mezzo milione di euro e tre risultati di esercizio negativi, si è ritrovata con uno Statuto che prevede un capitale sociale sottoscritto per 3.888.500,00 (il precedente era di 280.000,00 euro). Ora, a prescindere che dal sito della Regione Molise non si evincono le ragioni di questi movimenti di capitali pubblici, tutti vorremmo che Campitello Matese facesse registrare positività anche per gli investimenti pubblici, e non solo per quelli privati, ma non si capisce perchè i molisani debbano pagare gli impianti di risalita per fare arrivare un turismo che arricchisce solo i proprietari privati di attività ricettizie. A noi dovrebbero interessare solo le Scuole sci, che, comunque, svolgono un'attività necessaria allo sport invernale, ma gli interessi dei privati dovrebbero essere garantiti con i soldi privati e non con quelli pubblici. Detto questo carico alcune fotografie di Campo di ciello, 



struttura turistica di circa 9 ettari con impianti funzionanti da anni: piscine, albergo, appartamenti, baite, un maneggio che, mi pare, abbia avuto già il cambio di destinazione d'uso per alloggi, teatro all'aperto, un sito per pesca sportiva e tanto altro ancora, compresa la possibilità di riservare un'area sufficiente e idonea per anziani indigenti e altre categorie deboli. E stiamo parlando solo delle minime potenzialità di quell'area. Il tutto nel cuore del Parco Nazionale del Matese, ai piedi del Monte Miletto. Praticamente l'UNICA possibilità di investimento intelligente da parte della Regione Molise, che solo in questo modo ha la speranza di contare qualcosa al tavolo di gestione del Parco. Tutto questo per un costo di circa un quarto della sola operazione suicida che prevede la cessione degli impianti di Campitello al Comune di San Massimo, un trasferimento di 8 milioni di euro e il successivo affidamento della gestione a privati. Praticamente finirebbe l'epoca della Regione che spende e spande senza aver alcun ritorno tangibile in termini di acquisizione di proprietà immobiliare, addirittura accollandosi i costi di strutture che consentono solo reddito privato, e senza apprezzabile ritorno in termini di occupazione. Vorrei far capire al Consigliere De Chirico che già dal prossimo mese di luglio 15/ 20 famiglie di disoccupati GAM potrebbero lavorare in quelle strutture e che nel giro di un paio di anni si creerebbe un minimo di 100 posti di lavoro stabile e duraturo, se solo, almeno per una volta, si guardasse all'interesse pubblico e non a quello privato. Chi ha interesse ad evitare che la Regione Molise diventi protagonista nel suo territorio? Io spero che questa possibilità non si perda da parte della Regione perchè il nostro futuro è la montagna, e se Campodiciello, come sta per succedere, finisce in mano privata extra regionale potete immaginare quanto conteremo nel circuito del turismo di qualità. Per il centro Molise la questione disoccupazione diventerebbe irrisolvibile, come lo è, ormai, da più di un lustro. Allego alcune foto, ma la zona è ben conosciuta dalle nostre parti.

Fonte: pagina fb Alfonso Mainelli

(by nicola)

sabato 6 giugno 2020

In memoria di Antonio De Marco, l'unico 'Cavaliere' che ci piace perchè, inascoltato, ha cercato di far capire ai molisani che sono loro i proprietari di oltre 50.000 ettari destinati a 'Uso civico e propiretà collettiva'

(by nicola)

ANZIANI. Quando a ‘ucciderli’ potrebbero essere le promesse e gli impegni disattesi e non il Covid-19




Il 30 maggio u.s., in tarda mattinata (11:30 circa), mia madre – classe 1937 - riceve una telefonata dal ‘call center’ dalla C.R.I. (06.55101420).

L’operatrice le dice che l’ISTAT l’ha selezionata, insieme a altre 150.000 persone, nell’ambito di uno studio nazionale finalizzato a capire quante persone abbiano sviluppato gli anticorpi al nuovo coronavirus, anche in assenza di sintomi. Aggiunge che per ottenere risultati affidabili e utili è fondamentale che le persone selezionate aderiscano in quanto, anche se partecipare non è obbligatorio, conoscere la situazione epidemiologica in Italia serve a tutti!

Di slancio mia madre accetta, spinta soprattutto da motivi ‘affettivi’ - dal momento che da circa tre mesi non può passare parte della giornata con gli amatissimi nipoti e pronipoti - vitali alla sua esistenza e sopravvivenza fisica e... ‘psichica!’

La data del prelievo a domicilio le viene fissata al giorno 3 di giugno nella fascia oraria 9:00-11:00. Al fine di accertarmi se mia madre ha ben capito data e ora - e non far perdere tempo prezioso ai sanitari - telefono al ‘call center’ della C.R.I. e lascio all’operatrice il mio numero di cellulare pregandola di farmi sapere in anticipo l’ora stabilita per il prelievo.

La mattina del 3 giugno, dalle 9:00 alle 11:00, insieme a mia madre, ho atteso invano l’arrivo dell’equipe sanitaria e una telefonata. Il sollievo di ‘tornare libera’, senza il terrore di poter arrecare danno ai propri cari, da parte di mia madre si è trasformato prima in ‘delusione’ e poi in una sensazione di... ‘abbandono!’

La mattina del 5 giugno ho telefonato di nuovo alla C.R.I. per manifestare il mio disappunto e quello di mia madre. Prima risposta: “Non sappiamo cosa dirle. Noi ci occupiamo solo di fissare gli appuntamenti. Provo a sentire i colleghi e la richiamo!” Seconda risposta: Il prelievo è fissato per oggi 5 maggio in mattinata a cura degli operatori dell’ASREM!”

Altro giro altra corsa ma degli operatori ASREM neanche l’ombra. 

Nutro seri dubbi su tutta l’operazione, operazione che potrebbe essere di ‘facciata’ e non di ‘sostanza!’ Per fugare ogni dubbio interesserò la Procura e il Ministero della salute.



Nicola Frenza

(by nicola)

Richiesta di rinvio a giudizio per l'onorevole Occhionero. Il 9 settembre l'udienza preliminare a Palermo

L'operazione "Passepartout" ha svelato un intreccio fra la famiglia mafiosa di Sciacca e una parte della politica. 

Imputato di associazione mafiosa l'agrigentino Antonello Nicosia, ex-assistente parlamentare della deputata molisana di 'Italia Viva' Giuseppina Occhionero.

(by nicola)

L'Italia è pronta per l'Economia Circolare? L'intervento del Presidente nazionale del 'Movimento LRZ per l'Economia Circolare'

(by nicola)

giovedì 4 giugno 2020

L'ITALIA E' PRONTA PER L'ECONOMIA CIRCOLARE? DIRETTA A PARTIRE DALLE 16:00



INTERVENTI 

Introduce e conduce sui contenuti il presidente del 'Movimento LRZ' Massimo Piras Roma

Conduce il dibattito Salvatore Giuffrida - redazione romana Repubblica

Valutazione degli aspetti giuridici :
- Paola Nugnes senatrice gruppo misto
- Stefano Fassina deputato gruppo S.I.
- avv. Antonello Ciervo - Roma
- avv. Carmela Auriemma Acerra NA
- avv. Giovanni Pappalardo - Catania
- dott. Fabio Musmeci - AIC Roma
- dott. Giovanni Ghirga - ISDE Italia medici per l'ambiente
- Rosy Battaglia - presidente Cittadini reattivi Milano 
- dott. Angelo Fierro - ecologo Università Federico II Napoli

Criticità sullo stato di fatto nelle rispettive regioni:
- Franca Battelli - Zero Waste Sardegna
- Nicola Frenza - 'Movimento LRZ' - Sez. Molise
- Manuela Leone - Rifiuti Zero Sicilia
- Giancarlo Cecchinato - Forum Rifiuti Zero Veneto

Link Live Streaming YouTube:
https://www.youtube.com/watch?v=EM6ejGhC3Yw
 

Link Live Streaming Facebook:
https://www.facebook.com/LeggeRifiutiZero/videos/329620918028097


(by nicola)

Una Delibera la giorno toglie la pale di torno


Approvata ieri all'unanimità dal Consiglio Comunale di Santa Croce di Magliano, una Delibera CONTRO l'installazione di 10 torri eoliche alte oltre 120 mt.

(by nicola)

mercoledì 3 giugno 2020

Promuovere la cultura costituzionale via Internet, scaricabile e archiviabile in un lettore Mp3 (Podcast)



Nasce il 2 giugno 2020 La Libreria dei Podcast della Corte costituzionale. Si propone di promuovere la cultura costituzionale

https://www.cortecostituzionale.it/categoriePodcast.do

(by nicola)

Presidio a Larino


(by nicola)

L'Italia è pronta per l'economia Circolare? La risposta domani a partire dalle 16:00. Vi aspettiamo!



Il Movimento LRZ promuove un live webinar nazionale per mettere a confronto opinioni e proposte concrete di esperti di organizzazioni ambientaliste, politici ed economisti, giornalisti ed attivisti in vista di un passaggio epocale in Italia determinato da:
▶️ l'adozione delle 4 nuove direttive europee sull'economia circolare (gestione discariche - nuovo ciclo rifiuti - norme sugli imballaggi - rifiuti elettrici ed elettronici);
▶️l'annunciato varo del Recovery Fund e degli ingenti fondi europei sulla sostenibilità ambientale che danno nuove certezze sull'attuazione delle nuove norme europee.
⚠️ Ma tutto questo avviene in un quadro italiano basato su norme spesso antagoniste a questi obiettivi, con pesanti infiltrazioni criminali che incendiano gli impianti di riciclo e condizionano i ricchi appalti nel ciclo dei rifiuti‼️
👥 Intervengono:
Massimo Piras - coordinatore movimento lrz
avv. Antonello Ciervo - collegio legale Movimento LRZ
dott. Fabio Musmeci - pres. AIC - Ass. Italiana Compostaggio
dott. Giovanni Ghirga - medico ISDE Italia
dott. Salvatore Giuffrida - redazione romana di Repubblica
dott.ssa Rosy Battaglia - presidente cittadini reattivi
on. Stefano Fassina - economista deputato Sinistra Italiana
on. Paola Nugnes - senatrice gruppo misto
E tanti altri collegamenti!

Link Live Streaming YouTube:
https://www.youtube.com/watch?v=EM6ejGhC3Yw 
Link Live Streaming Facebook:
https://www.facebook.com/LeggeRifiutiZero/videos/329620918028097
Facebook Event:  
https://www.facebook.com/events/565699360760770/

(by nicola)

'Con e per i Santacrocesi' contro l'eolico



Differenze tra Molise e Toscana:
http://reteresistenzacrinali.wordpress.com/2013/04/28/comunicato-stampa-asessore-regionale-allambiente-sabrina-freda-contro-leolico-industriale/


Al fine di supportare la lotta dei Santacrocesi contro il parco eolico che potrebbe essere realizzato in località “Piano Palazzo, Piano Moscato, Colle Passone e Piano Civolla“, l’Osservatorio Molisano sula Legalità (OML) ripropone quotidianamente articoli, foto e video realizzati nel corso degli anni  con l'augurio che sempre più persone prendano coscienza che interessi privati non possono e non devono prevalere su quelli collettivi come previsto dalla Costituzione.
Manifestate il vostro interesse ad attivarvi in tal senso scrivendo a: segreteria@osservatoriolegalita.it  
Grazie! 

(by Nicola)

martedì 2 giugno 2020

“Unica e indivisibile” dal 1946

(by nicola)

'Con e per i Santacrocesi' contro l'eolico


Al fine di supportare la lotta dei Santacrocesi contro il parco eolico che potrebbe essere realizzato in località “Piano Palazzo, Piano Moscato, Colle Passone e Piano Civolla“, l’Osservatorio Molisano sula Legalità (OML) ripropone quotidianamente articoli, foto e video realizzati nel corso degli anni  con l'augurio che sempre più persone prendano coscienza che interessi privati non possono e non devono prevalere su quelli collettivi come previsto dalla Costituzione.
Manifestate il vostro interesse ad attivarvi in tal senso scrivendo a: segreteria@osservatoriolegalita.it  
Grazie! 

(by nicola)

lunedì 1 giugno 2020

Da "Something is rotten in the state of Denmark" a... “Più riciclaggio, un’economia circolare rafforzata e meno combustione”



Meno di 6 milioni di abitanti e... 26 inceneritori! 

“Inceneriamo troppi rifiuti e ricicliamo troppo poco”, così il ministro dell’Ambiente danese.
“I rifiuti non dovrebbero essere qualcosa che bruciamo. Devono essere una risorsa. Più riciclaggio, un’economia circolare rafforzata e meno combustione”, le parole del il Ministro del clima, dell’energia e delle forniture.
Eppure per decenni l’esempio danese è stato proclamato anche dagli 'inceneritoristi' nostrani - Renzi & C. (Decreto 'Sblocca Italia' ndr), Zingaretti e Salvini - la via da seguire.
Adesso la musica è cambiata e l’obiettivo del governo scandinavo è diventato ridurre il numero di inceneritori, aumentare il riciclaggio, differenziare 10 tipi di rifiuti e bloccare l’importazione di rifiuti stranieri, malgrado sia primatista in fatto di rifiuti (800 kg/ab all’anno dei quali la metà vanno a incenerimento) al fine di ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 70% entro il 2030 rispetto al 1990 e arrivare alla neutralità climatica entro il 2050.
La notizia è stata silenziata dalla libera stampa italica, rubriche di 'data journalism' incluse!

(by nicola)

'Dire la verità, Agire subito, Convocare assemblee di cittadine e cittadini'



(by nicola)