Royalties eolico: Anci Puglia sostiene comuni dei Monti Dauni
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Royalties eolico: Anci Puglia sostiene comuni dei Monti Dauni
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A fianco dei Comuni foggiani che rischiano di perdere le
royalties dell’eolico pattuite prima del 2010 si schierano tutti i 257
Comuni pugliesi, nel giudizio davanti alla Corte costituzionale in cui
sono in gioco molti milioni di euro che le potenti associazioni delle
aziende del settore eolico si rifiutano di pagare.
“Sono particolarmente contento che il presidente di ANCI Puglia,
Domenico Vitto, abbia avuto la sensibilità di raccogliere la mia
sollecitazione a sostenere soprattutto i piccoli Comuni dei Monti Dauni,
particolarmente esposti in questo confronto contro i giganti
dell’energia, affiancandoli con la forza dell’associazione che
rappresenta tutti i comuni pugliesi nel processo costituzionale che sta
per aprirsi”, ha dichiarato l’assessore regionale al Bilancio e alla
Programmazione unitaria, Raffaele Piemontese che, nei giorni scorsi,
aveva raccolto la preoccupazione dei sindaci dei Monti Dauni circa la
scadenza, il prossimo 23 giugno, del termine per il ricorso che i Comuni
interessati devono presentare alla Corte Costituzionale.
“Il territorio e il paesaggio della provincia di Foggia e dell’intera
Puglia hanno dato un contributo rilevantissimo alla crescita
dell’industria eolica, i cui protagonisti devono rispettare i patti
fatti con i singoli Comuni senza esporli a squilibri di bilancio che
risulterebbero odiosi, specie in questa fase”, ha detto Piemontese, con
riferimento alla questione di legittimità costituzionale, portata
davanti alla Consulta dal Consiglio di Stato, dell’articolo 1 comma 953
della Legge Finanziaria 2019, che riguarda le convenzioni stipulate tra
le società dell’eolico e i Comuni sui cui territori ricadono le
installazioni di aerogeneratori.
La questione ha un impatto molto vasto sulla sorte dei piccoli Comuni
dei Monti Dauni e non solo, teatro, dagli inizi del 2000, di uno
sviluppo impetuoso dei parchi eolici. Basti considerare che ammontano a
circa 4 milioni di euro i crediti del solo Comune di Deliceto, il cui
sindaco, Pasquale Bizzarro, auspice l’assessore regionale, ha
interloquito con il presidente di ANCI Puglia, rappresentando una
condizione che riguarda tutti i Comuni nel cui territorio si estendono
impianti di pale eoliche. Anci Puglia si appresta a fare arrivare,
all’attenzione dei giudizi costituzionali, un’analisi conoscitiva basata
su dati numerici e statistici riguardanti il numero complessivo di
convenzioni, il numero di convenzioni per le quali si sono generati
contenziosi a causa dell’inadempimento delle aziende dell’eolico,
l’incidenza di tali inadempimenti sui bilanci comunali, la quantità di
energia da rinnovabili e, in particolare, di energia eolica prodotta in
Puglia in rapporto alla produzione nazionale. La vicenda è ormai
decennale, ma si è accesa con l’approvazione, a dicembre del 2018, della
Legge di Bilancio 2019 che sancì la piena efficacia delle vecchie
convenzioni stipulate tra imprese dell’eolico e Comuni, che liberamente
negoziavano corrispettivi economici da versare nelle casse comunali come
ristoro per l’uso del suolo e le trasformazioni del paesaggio.
Una pratica molto diffusa fino a settembre 2010, quando furono
emanate Linee guida nazionali che disponevano fossero apposite
conferenze dei servizi a stabilire solo “opere di compensazione”
realizzate direttamente dalle imprese dell’eolico, impiegando il 3 per
cento del ricavato annuo della vendita di energia. Da lì in poi,
l’industria dell’eolico si è rifiutata di continuare a pagare in forza
delle convenzioni sottoscritte con i sindaci prima del 2010, generando
un contenzioso davanti ai tribunali ordinari e amministrativi,
soprattutto squilibrando gravemente i bilanci comunali.
Con la Finanziaria 2019, lo Stato ha imposto che le convenzioni
precedenti il 2010 fossero onorate e questo principio è stato applicato
in due sentenze con cui il TAR della Puglia ha riconosciuto legittime le
somme maturate a favore degli enti locali, a condizione che
risultassero regolarmente acquisite nei bilanci e fino alla data di
entrata in vigore della norma, ossia fino al 31 dicembre 2018. Dopo tale
data, è la stessa norma della Finanziaria 2019 a prevedere la facoltà e
non l’obbligo di rivedere i vecchi accordi.
Royalties eolico: Anci Puglia sostiene comuni dei Monti Dauni
„A gennaio di quest’anno, il Consiglio di Stato ha, invece,
accolto la richiesta delle società dell'eolico e promosso il giudizio di
legittimità della norma della Finanziaria 2019 davanti alla Corte
costituzionale. L’intervento di ANCI Puglia a sostegno del ricorso dei
Comuni foggiani potrà avvalersi delle novità procedurali introdotte
dalla Corte costituzionale proprio all’inizio di quest’anno, per cui,
senza necessariamente prendere parte nel giudizio costituzionale, né
partecipare alle udienze, le formazioni sociali senza scopo di lucro e i
soggetti istituzionali, portatori di interessi collettivi o diffusi
attinenti alla questione di costituzionalità oggetto di uno specifico
giudizio, possono presentare, per iscritto, una loro opinione alla Corte
costituzionale. Una novità che ha fatto parlare di “apertura della
Corte Costituzionale all’ascolto della società civile” e che, in questo
caso, può diventare occasione per fare emergere un dibattito molto
sentito in regioni come la Puglia che hanno conosciuto un boom degli
impianti eolici e fotovoltaici. “Spero che questa testimonianza di
coesione tra i sindaci – conclude Piemontese – abbia un riflesso
positivo per rendere stabili le risorse economiche a beneficio di
piccole comunità che stanno facendo uno sforzo straordinario per uscire
dalla condizione di marginalità e proporsi come laboratori della
migliore qualità della vita”.
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Fonte: Royalties eolico: Anci Puglia sostiene comuni dei Monti Dauni
„FoggiaToday
“
(by nicola)
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