mercoledì 31 marzo 2021

PNRR. IL MOVIMENTO LRZ PER L'ECONOMIA CIRCOLARE MOLISE SCRIVE AI PARLAMENTARI

Come a Voi noto, il Governo è impegnato nell’approvazione – attraverso una ‘risoluzione’ che non prevede emendamenti ma solo pareri delle Commissioni, di fatto già dalle Stesse rilasciati - di un PNRR che, per quanto attiene ai temi di Economia Circolare, è incentrato su biogas e bio-metano!

Di sicuro avete a cuore l’ambiente (art. 9 Costituzione) e la salute dei cittadini (art. 32 Costituzione). Anche per queste ragioni Vi chiedo di presentare una ‘contro-risoluzione’ tesa a modificare, anche parzialmente, l’ennesimo regalo alle lobby del bio-metano e a coinvolgere una più ampia Rappresentanza affinché i fondi attualmente previsti a favore dei 560 impianti a gas (1,5 Mld di €) nel capitolo M2C1, punto 2, siano spostati a favore di nuovi impianti di compostaggio aerobico di piccola e media taglia.

Distinti saluti.

Per il Movimento ‘LRZ per l’Economia Circolare’ Molise

Nicola Frenza

 
(by nicola)

Grazie ai Consiglieri Ferrara e Fallica del Comune di Petacciato


La sezione Molise del 'Movimento LRZ per l'Economia Circolare' ringrazia sentitamente i Consiglieri del Comune di Petacciato, Ferraro e Fallica, per aver aderito con slancio e per primi in regione, all'appello 'Criticità al PNRR.' 

(by nicola)

lunedì 29 marzo 2021

'PIAZZA PULITA' - Finita l'esposizione mediatica diventerà anche un processo di impegno civile allo Stato

 

Ho il massimo rispetto per il mondo dell'informazione, però quando si toccano questioni come questa bisognerebbe che si facesse un minimo di lettura anche critica della vicenda, proprio perché si tratta di una situazione non proprio ordinaria per la presenza di personaggi di spicco della malavita. Ora, credo che i giornalisti dovrebbero chiedersi come mai uno, che dai Nuclei Investigativi dei Carabinieri veniva indicato come l'unico in grado di poter prendere in mano le redini dei potenti clan Rega e Ianuale, ha potuto circolare indisturbato nel Molise dall'aprile del 2017 almeno fino all'aprile 2019, praticamente due anni, portando a compimento i reati di cui si parla nell'articolo, e cioè: traffico di stupefacenti ed estorsioni, alcune con l’aggravante del cosiddetto “metodo mafioso”, trasferimento fraudolento di valori, autoriciclaggio con il reimpiego di denaro frutto delle attività di spaccio attraverso un'attività commerciale. Peraltro questo personaggio di spicco della mala campana era arrivato a Bojano nell'aprile 2017 per un divieto di dimora in Campania del GIP di Napoli, provvedimento che è stato revocato nel dicembre 2017, nell'ambito di un altro procedimento che riguardava anche molisani e bojanesi che acquistavano stupefacenti proprio da quel personaggio. Ora, i giornalisti dovrebbero chiedersi come mai un personaggio di quel livello, a detta degli inquirenti, indagato anche per fatti di spaccio in ragione dei suoi rapporti con il Molise e con Bojano, una volta avuto il provvedimento del divieto di dimora in Campania sia potuto arrivare in Molise e proprio a Bojano, cioè nei luoghi per i quali era indagato. Ma la circostanza sulla quale si dovrebbe maggiormente riflettere è: nell'ordinanza con la quale sono stati incarcerati alcuni soggetti nell'ambito della operazione Piazza Pulita, con riferimento al personaggio di livello a pag. 89 si legge: " xxxxx (uno degli arrestati di Bojano) è stato il suo primo contatto al suo arrivo a Bojano nel maggio del 2017 perché si conoscevano da tempo". E qualche domanda i giornalisti dovrebbero porsela anche su un dettaglio davvero incomprensibile: sempre a pag. 89 dell'ordinanza applicativa della custodia in carcere si legge che i due predetti personaggi erano coindagati in un procedimento penale a Napoli proprio per fatti di droga. La circostanza, quindi, era nota agli inquirenti locali per cui ancor più non si capisce come quel personaggio di rilievo sia potuto arrivare nel Molise. Ad un certo punto il predetto decide di collaborare e comincia a rivelare all'AG i fatti relativi a Bojano, che, peraltro, per i i piccoli spacciatori locali, dovevano essere già noti. Ora, signori giornalisti, senza entrare nel merito di cose delle quali si discuterà nel processo, possiamo fare qualche riflessione: un soggetto viene a Bojano, si presume che è controllato dalla polizia giudiziaria visto il suo peso specifico nell'ambiente malavitoso, lo si lascia libero di interagire con persone dedite allo spaccio locale e lui ne rafforza la capacità di spaccio se è vero che ad uno solo di loro forniva 1 kg di cocaina al mese per sei mesi, fornitura poi interrotta e ripresa nel 2019. Poi alla fine cosa è successo? In galera ci vanno alcuni piccoli spacciatori locali, che, quindi, dovrebbero essere i "più pericolosi" anche se non gli si contesta alcun episodio di violenza o minaccia, e i personaggi di spicco sono fuori dal carcere. Ora, cari amici giornalisti, vi sembra che questa vicenda abbia una linea di razionalità? A me sembra che personaggi di rilievo della malavita sono stati liberi di agire in un contesto assolutamente ristretto di uso e vendita di sostanze stupefacenti, fisiologico per un territorio come il nostro, poi allargatosi, per qualcuno, a fenomeni estorsivi, con l’aggravante del metodo mafioso, minacce a mano armata, riciclaggio e reimpiego di denaro ‘sporco’. Ad un certo punto le "truppe straniere" sono state ritirate e inviate nei lidi domiciliari, mentre a noi sono rimasti in galera i cocci ammucchiati senza alcuna valutazione sulla effettiva pericolosità di ognuno, nonché la medaglia di base di sodalizi camorristici affibbiata alla Città di Bojano, senza che l'Amministrazione Comunale abbia ritenuto di chiedere doverosi chiarimenti a difesa di questa Comunità. Tutto questo vi sembra normale? Io credo che con queste premesse, e con altre che riguarderanno la politica criminale nazionale, il processo Piazza Pulita, finita l'esposizione mediatica, diventerà anche un processo, di impegno civile, allo Stato. Perché vi assicuro che si tratta anche di diritti civili quando in carcere ci vanno i pesci piccoli e gli squali se ne stanno tranquilli a casa. Ma stavolta non sarà certamente una passeggiata schierarsi dalla parte della verità, quale che sia, e i primi passi del processo già evidenziano il peso che ha avuto il clamore mediatico. Ma ci sarà anche uno 'strepitus fori' se il mondo dell'informazione vorrà capire fino in fondo, e senza pregiudizi, cosa è davvero successo in questa parte di Molise.

Fonte: blog Alfonso Mainelli

(by nicola)

venerdì 26 marzo 2021

Le criticità del Piano Nazionale di Resilienza e Rilancio del governo Draghi - COMUNICATO STAMPA


Roma 26.03.2021

COMUNICATO STAMPA


Sulle forti criticità nel Piano Nazionale di Resilienza e Rilancio del governo Draghi.

Sono passati diversi mesi dalla presentazione della seconda bozza del PNRR da parte del governo Conte al parlamento in data 15 gennaio, un documento che era già connotato da un grave squilibrio nella ripartizione interna tra i quattro capitoli della Missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica”. Il primo M2C1 era finanziato con 69,8 Miliardi sul totale di 196, ma di cui solo il 10% pari a 7 Miliardi erano destinati alla “sostenibilità ambientale” in agricoltura ed alla attuazione di politiche di “economia circolare”.

Dei 7 Miliardi veniva destinata all’“Economia circolare” una quota di appena 4,5 Miliardi - pari al 6,44% del budget – di fatto finanziando soltanto il “recupero di energia”, fase che non fa più parte dell’economia circolare che prevede le sole fasi di prevenzione-riutilizzo-riciclaggio. In particolare si prevedeva di utilizzare per il progetto impropriamente titolato “economia circolare” la quasi totalità dei fondi (3,7 dei 4,5 Miliardi) destinati a sostenere esclusivamente la produzione di combustibili come il “BIO-METANO”, derivato dalla depurazione del BIOGAS prodotto a sua volta da scarti agricoli e dalla frazione organica dei rifiuti urbani, senza considerare che l’articolo 3 punto 15 bis, l’articolo 11 comma 2 e l’articolo 11 bis comma 5 della direttiva 851/2018/CE, della direttiva 851/2018/CE, recepita dal parlamento con il D. Lgs. 116/2020, hanno introdotto il “recupero di materia” ed escluso del tutto dagli obiettivi di riciclaggio dell’economia circolare questo tipo di recupero di energia.

Con l’insediamento del governo Draghi pensavamo che tali evidenti squilibri fossero superati e che nel comparto “Rivoluzione verde e transizione ecologica” venisse supportata la vera “economia circolare” basata sul “recupero di materia” attraverso il riutilizzo di beni, il compostaggio aerobico dell’organico ed il riciclaggio delle frazioni inorganiche per quanto riguarda la valorizzazione dei rifiuti differenziati. Per quanto riguarda il comparto energia ci saremmo aspettati una visione di medio – lungo termine con un chiaro rifiuto del ricorso all'idrogeno "grigio" o "blu", quindi da metano o bio-metano, che non sono a emissioni zero.

Dobbiamo constatare invece che anche nella bozza del PNRR del governo Draghi le scelte principali vengono confermate attribuendo alla “Rivoluzione verde e transizione ecologica” la cifra ancora troppo bassa di 4,5 Miliardi, attribuendola quasi interamente alla produzione di bio-metano (con 1,5 Miliardi per la riconversione a “bio-metano” del 70% degli ottocento vecchi impianti di biogas e 2,2 Miliardi per la costruzione di nuovi impianti per la produzione di “bio-metano”). In pratica la scelta strategica del governo Draghi si basa sull’assunto che l’economia circolare è rappresentata dal passaggio dai combustibili fossili al biometano derivato dal biogas ed a questo passaggio assegna ingenti risorse, affermando che “Il bio-metano è strategico per la decarbonizzazione e l'economia circolare, massimizzando l'energia di recupero da scarti biologici agricoli e agroindustriali” per “sostituire i combustibili fossili con il biogas!”

A proposito di “bio”-metano, ricordiamo anche che esso risulta indistinguibile nella sua struttura chimica da quello di origine fossile, e che questo gas deve essere combusto per essere utilizzato.

Diversi recenti studi mostrano altresì come i mezzi pesanti alimentati a metano emettano più CO2 e particolato di quelli alimentati a diesel o a benzina. E’ noto che le combustioni in generale non possono rappresentare un’alternativa alla decarbonizzazione ad “emissioni zero” né tantomeno uno strumento di contrasto ai cambiamenti climatici. Occorre considerare altresì che un impianto di biogas da 1 Megawatt necessita di circa 400 ettari di terreno per coltivare mais e sorgo come “materia prima”, per cui OGGI i 1.600 impianti attuali in gran parte nel Nord Italia “occupano” oltre 640.000 ettari sottratti alle coltivazioni per l’alimentazione umana e zootecnica, sebbene il PNRR del governo Draghi ne citi “soltanto” 560 da riconvertire.

Tra le note criticità dovute alla gestione di impianti che producono biogas, specialmente nel Nord Italia, vi è un severo danno ambientale dovuto alla pessima qualità del “digestato” prodotto, contenente composti azotati e metalli pesanti che vengono quindi sparsi sui campi contaminando coltivazioni, terreni e corsi d’acqua. Tutto ciò è accompagnato dalla falsa narrazione secondo cui il Bio-metano potrebbe addirittura “sostituire i combustibili fossili”, nell’utilizzo per autotrazione.

Diversi recenti studi mostrano come i mezzi pesanti alimentati a metano emettano più CO2 e altro particolato tossico rispetto a diesel e benzina. Nel paper redatto a settembre 2019 dalla “European Federation for Transport and Environment AISBL” viene riportato che il GNL (Gas naturale liquefatto / metano al 99%) e lo stesso Bio-metano utilizzato per autotrazione non sarebbero affatto sostenibili, anzi produrrebbero un inquinamento atmosferico da NOx e da particolato PM2,5 e PM10 5 volte superiore ai motori Diesel modello 2013.

https://www.transportenvironment.org/sites/te/files/publications/2019_09_do_gas_trucks_reduce_emissions_paper_IT.pdf

Dai dati ufficiali del GSE - il Gestore Servizi Energetici, si apprende inoltre che il finanziamento annuo a fondo perduto per la quota di elettricità prodotta da “Fonti Energetiche Sostenibili” e da fonti “assimilate” (come inceneritori – centrali a biomasse – impianti a biogas/biometano) è pari a circa 12 miliardi di euro, di cui per il solo biogas circa 1,5 miliardi di euro, a fronte di una produzione di energia da biogas nel periodo 2015-2020 pari solo allo 0.04% del totale.

https://www.gse.it/documenti_site/Documenti%20GSE/Studi%20e%20scenari/Energie%20rinnovabili_scenari%20al%202020.pdf


L’interpretazione dell’“Economia circolare” che emerge dalla bozza di PNRR del governo Draghi rischia dunque di ritardare la transizione ecologica e di mettere seriamente a rischio la possibilità per l'Italia di accedere ai fondi del NextGenerationUE, la cui erogazione dovrà rimanere coerente ai principi stabiliti e a quanto previsto nelle direttive europee sull'economia circolare. Citiamo pertanto la comunicazione del 12 febbraio 2021 della Commissione Europea secondo cui “il regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF, Recovery and Resilience Facility) stabilisce che nessuna misura inserita in un piano per la ripresa e la resilienza (RRP, Recovery and Resilience Plan) debba arrecare danno agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento Tassonomia. Ai sensi del regolamento RRF, la valutazione degli RRP deve garantire che ogni singola misura (ossia ciascuna riforma e ciascun investimento) inclusa nel piano sia conforme al principio "non arrecare un danno significativo" (DNSH, "do no significant harm")”

Invitiamo quindi tutte le forze politiche della maggioranza e dell’opposizione parlamentare a riflettere attentamente sulla gravità di queste previsioni illegittime, anche se ancora in fase di definizione, ed invitiamo tutte le associazioni “ambientaliste”, i comitati, i medici, i giovani e tutti i cittadini a cui preme la tutela della salute pubblica e dell’ambiente a sottoscrivere il presente comunicato per avviare un dibattito pubblico sulle azioni che condizioneranno il futuro di tutti, per contrastare scelte che non sono sostenute da prove scientifiche né per quanto attiene ai benefici ambientali né tantomeno per la salute. L’attuale situazione richiede il massimo rigore e la massima adesione alle evidenze per scongiurare non solo una sostanziale inefficacia delle misure adottate, ma, cosa davvero grave, un ulteriore peggioramento delle condizioni ambientali, climatiche e di salute.

Info e adesioni:

leggerifiutizero@gmail.com - postmaster@pec.leggerifiutizero.org


I co-promotori del presente comunicato si impegnano a coordinare ed a darne ampia diffusione:


1. Massimo Piras per il Movimento Legge Rifiuti Zero per l’economia circolare,

2. Roberto Romizi per ISDE Italia medici per l’ambiente,

3. Angelo Consoli per il Centro Europeo Terza Rivoluzione Industriale - CETRI-TIRES,

4. Giovanni Damiani per il Gruppo Unitario per le Foreste Italiane - G.U.F.I.

5. Stefano Deliperi per il Gruppo di Intervento Giuridico – GrIG

6. Gianni Cavinato per l’ Associazione Consumatori Utenti – ACU

7. Maurizio Pallante per il movimento Sostenibilità Equità Solidarietà – SequS


Adesioni al 26.03.2021

 

Molise

 

Provincia di Campobasso

  • Associazione ‘Ambiente Basso Molise’ – Guglionesi;
  • Associazione ‘Osservatorio Molisano Legalità’ (OML);
  • Consiglio Comunale di Petacciato (Giuliana Ferrara - Matteo Fallica);
  • Movimento ‘Azione Civile’ Molise;
  • Movimento Politico per Bojano e l'area matesina ‘Area Matese’ - Boiano;
  • Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali – Sez. Regionale Molise;

 

Provincia di Isernia

  • Associazione Mamme Salute Ambiente ODV – Venafro.

 

VENETO

 • Associazione Arianova – Pederobba Treviso

  • Forum Rifiuti Zero Veneto

 • Comitato Stanga – Padova

 

 

FRIULI VENEZIA GIULIA

 

  • Associazione Aria pulita Spilimbergo (PN)

 

PIEMONTE

 

• Associazione Rifiuti Zero Piemonte

 

 

Lombardia

 

• Associazione Ambiente Futuro Lombardia

 

Liguria  


• Comitato No Biodigestore Saliceti - La Spezia

 

Emilia-Romagna 

 

• Centro per le Comunità solari – Bologna; 

  • Comitato Vogliamo Pane non Oil - Bologna;

• Friday For Future – Ferrara;

• WWF – Rimini;

• Coordinamento Provinciale Comitati Ambiente e Salute - R. Emilia;

• Rete Emergenza Climatica e Ambientale – Emilia Romagna

 

Marche

• Associazione DiversaMente di Vallefoglia – Pesaro-Urbino;

• Associazione La Lupus in Fabula – Pesaro Urbino;

• Forum provinciale per i Beni Comuni Pesaro-Urbino.

 

Lazio

• Associazione ambientalista VAS Onlus;

• Associazione Viviamo Vitinia Onlus – Roma;

• Associazione Zero Waste Lazio;

• Cooperativa mutuo soccorso Generazioni Future – Roma

• Friday For Future – Gruppo di Roma.

 

Campania

 

Associazione Impatto Ecosostenibile Zero Waste Campania.

Calabria

Provincia di Cosenza

  • Associazione Ambientalista "il riccio" – Castrovillari;
  • Associazione cittadina "Solidarietà e Partecipazione" – Castrovillari.
Sardegna

• Assemblea permanente Villacidro - Medio Campidano;

• Associazione Zero Waste Sardegna;

• Comitato No Megadiscarica Villacidro – Medio Campidano;

• Italia Nostra Sardegna;

• Unione Sindacale di Base – USB Sardegna


Singoli - Attivisti


 
• Arch. Paolo Gelsomini – Attivista comitato DeLiberiamo Roma
• Carlo Lugli - D.E.S. Modena (Distretto di Economia Solidale delle Provincia di Modena)
• Dott.ssa Vitalia Murgia – Università di Pavia
• Marcello Paolozza – attivista comitato DeLiberiamo Roma
• Marco Conte – portavoce comitato DeLiberiamo Roma
• Paolo Venezia – attivista Roma
• Prof.ssa Daniela Poli - Dipartimento di Architettura Università degli studi di Firenze
• Studio legale Saltalamacchia – Napoli
• Vanda Morbilli – attivista comitato DeLiberiamo Roma
  • Dott. Mario Sommella – Latisana (UD)
  • Dott. Massimo Blonda – biologo ricercatore IRSA-CNR Bari

(by nicola) 

Il Presidente della Commissione Giustizia del Partito Radicale a bordo del nostro 'Camper della Legalità' per presentare il 'libro giallo' sullo stato della giustizia


Ringraziamo il Presidente Giuseppe Rossodivita per aver accettato il ns. invito finalizzato a far conoscere anche in Molise il "libro giallo", testo di denuncia sulle condizioni in cui versa la giustizia italiana.

Non appena la pandemia lo consentirà daremo vita a un tour di presentazione dello stesso per sensibilizzare l'opinione pubblica al riguardo.

Vi terremo informati sulle date del 'Tour giustizia' in Molise!

(by nicola)

giovedì 25 marzo 2021

Un "libro giallo" sulle condizioni in cui versa la giustizia italiana

 

Giuseppe Rossodivita, origini molisane, responsabile della Commissione Giustizia del partito Radicale - che in passato si è occupato anche di alcuni ricorsi contro l'eolico in regione - anticipa l'uscita di un "libro giallo" sulle condizioni in cui versa la giustizia italiana.

"La magistratura associata deve rendersi conto che così non si può andare avanti: la Costituzione voleva un ordine indipendente a potere diffuso tra i 9mila magistrati, che avrebbero dovuto proiettare i propri eletti al Csm senza intermediazione, per garantire l'autonomia e l'indipendenza sia della magistratura che del singolo magistrato. Mentre oggi, grazie alla interposizione di Anm e alle correnti, abbiamo imbuti e poteri verticistici. Il problema è che nessuno in Italia vuole 9mila magistrati sottoposti soltanto alla legge. Meglio avere otto capicorrente con i quali si cerca di governare."

Gli abbiamo già chiesto, appena la pandemia lo permetterà, di venire a presentarlo anche in Molise. In attesa della sua conferma il ns. camper della Legalità scalda i motori!

(by nicola)

mercoledì 24 marzo 2021

In Molise produrremo materie prime plastiche dal recupero di imballaggi post consumo? Il punto interrogativo è d'obbligo!

Siglato un accordo tra ‘Unilever Europe’ B.V. e ‘Seri Plast’ S.r.l.(una controllata ‘Seri Industrial’ S.p.A. attiva nella produzione e nel riciclo di materiali plastici per il mercato delle batterie, l’automotive ed il settore idro-termo sanitario) - che prevede la riconversione industriale dello stabilimento Unilever di Pozzilli (Is) presso il quale verrà installato un impianto da 130mila tonn. che produrrà materie prime plastiche dal recupero di imballaggi post consumo garantendo il passaggio da un modello di consumo lineare a uno circolare. 

(by nicola) 

martedì 23 marzo 2021

5 anni fa iniziava la battaglia contro gli inceneritori con il deposito del quesito referendario presso la Corte di Cassazione

Firmatari: Massimo Piras, Paola Badessi, Oscar Brunasso Cattarello, Ezio Corradi, Nicola Frenza, Saverio Galeota, Massimo Melizzi, Ornella Pistolesi, Alberto Valleriani, Melania Tommolillo, Angelo Consoli

(by nicola) 

 

lunedì 22 marzo 2021

"Per sorella acqua, la quale è tanto utile e umile, preziosa e pura"

Possiamo utilizzare solo l’1% delle riserve idriche presenti sul pianeta come acqua potabile! Questo semplice dato dovrebbe mobilitare tutti i governi affinché neanche una goccia del prezioso liquido vada sprecata. Vivo nella regione che dispone della migliore acqua d’Italia, parte della quale viene ‘regalata’ a intere province della Campania, Abruzzo e Puglia. A fronte di tanta magnanimità un paese al piedi del Matese, Boiano, nel corso degli anni ha visto abbassare la propria falda acquifera di... 3,5 m.! Molta altra arriva imbottigliata sulle tavole del Paese e per garantire tale ‘mercato’ altri paesi (minuscolo), sempre molisani, ne sono stati ‘privati’ per anni! Pensate che l’acqua sia un diritto primario? Beh, solo in teoria dal momento che pochissime Costituzioni moderne lo prevedono. Perché? Perché è stata da sempre considerata un ‘bene comune diffuso’, quasi come l’aria per intenderci. Eppure le guerre del futuro non saranno combattute per accaparrarsi petrolio ma… acqua! Le avvisaglie ci sono già dal momento che nell'ultimo ventennio abbiamo avuto oltre 700 conflitti tra Stati per l’utilizzo della stessa. Che fare? Beh, si potrebbero ‘obbligare’ – non impegnare - tutti gli Stati a non abusare di tale risorsa, evitarne perdite di qualsiasi tipo e forma, affinché garantiscano per la stessa standard di qualità in base al territorio e alle popolazioni che lo abitano. Faccio mia la frase che l’ex sindaco di Riace pronunciò nel lontano 2016: “Chi vuole privatizzare l'acqua deve dimostrare di essere anche il padrone delle nuvole, della pioggia, dei ghiacciai, degli arcobaleni!”

(by nicola)

Il molisano Michele Montagano, uno dei 44 eroi di Unterlüss (gli ufficiali IMI che si ribellarono alle imposizioni tedesche) - Webinar domenica 28 marzo

Dopo l’8 settembre 1943, soldati e ufficiali dell’Esercito italiano vennero posti di fronte alla scelta di continuare a combattere nelle file dell’esercito tedesco o, in caso contrario, essere inviati in campi di detenzione in Germania. 

Solo il 10 per cento fu favorevole, gli altri vennero considerati “Internati militari” e non prigionieri di guerra (per non riconoscere loro le garanzie delle Convenzioni di Ginevra) e dall’autunno del 1944 alla fine della guerra vennero rinchiusi in campi di concentramento, spogliati della divisa, affamati, umiliati. Dice di loro il noto giornalista Aldo Cazzullo “costretti al lavoro coatto in condizioni disumane, un gruppo di ufficiali protesterà incrociando le braccia, sfidando la Gestapo tra la vita e la morte. Da questa schiera uscirono 44 volontari, per sostituirsi a 21 compagni scelti per una decimazione dimostrativa. Saranno puniti con la detenzione presso Unterlüss, campo degno di un girone dantesco … Ho avuto la fortuna di incontrare uno dei quarantaquattro al Quirinale, nel Giorno della Memoria. Si chiama Michele Montagano, è un personaggio straordinario!”

E il dott. Michele Montagano, che la SIPBC Molise si onora di avere come socio, parlerà della sua dolorosa e incredibile esperienza, quando da ufficiale degli Alpini visse la prigionia, schierandosi contro i tedeschi dopo l’Armistizio del 1943.

Per seguire il webinar “I 44 di Unterlüss: gli ufficiali IMI che sfidarono i nazisti” è necessario effettuare l’iscrizione al seguente indirizzo:

https://attendee.gotowebinar.com/register/4139209792854713099

(by nicola)

'CACCIAMOLI!' 100 Molisani al tempo del Covid hanno preso posizione nei confronti degli amministratori regionali - 6

 

(by nicola)

domenica 21 marzo 2021

'Memoria è Legalità!' Oltre 1.000 le vittime innocenti delle mafie che abbiamo voluto onorare e ricordare con questo lavoro


Comunicato Stampa


21 MARZO 2021: GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL'IMPEGNO IN RICORDO DELLE VITTIME INNOCENTI DELLE MAFIE

L'associazione “Made in Jail” (cooperativa detenuti e ex detenuti Rebibbia) eUNIFUNVIC” Europa, si sono ritrovate oggi a Roma per ricordare le vittime innocenti delle mafie.

I responsabili delle 2 organizzazioni, hanno letto un discorso di cordoglio rivolgendo un abbraccio virtuale sia alle Persone scomparse che ai loro familiari che sarà poi reso pubblico sui media e sui social.

Diverse associazioni, tra le quali: Academy of Art and Image, Accademia della cultura enogastronica, Associazione Nazionale Giudici di Pace, Associazione Italiana Gelatieri, ANASPOL-Polizie Locali, Books for Peace (Premio internazionale), Borni Designer, Grafikarte, IADPES, Oceanus, Osservatorio Molisano della Legalità (OML), Romarteventi, SULPL, hanno aderito all’iniziativa, orgogliose di aver unito le proprie forze a quelle della società civile per dire a gran voce: STOP ALLE MAFIE!

Le vittime delle mafie sono, purtroppo, oltre 1.000. 

A titolo simbolico ne saranno ricordate solo alcune, per periodo storico, a rappresentanza di tutte:

Emanuela Sansone, Joe Petrosino, Andrea Orlando, Giorgio Pecoraro, Giovanni Zangàra, Antonio Mancino, Liborio Ansalone, Vincenzo Ammenduni, Vittorio Levico, Emanuele Greco, Pietro Loria, Mario Boscone, Mario Spampinato, Fiorentino Bonfiglio, Giovanni La Brocca, Domenica Zacco, Giuseppina Savoca, Antonino Pecoraro, Vincenzo Pecoraro Paolino Riccobono, Mario Malausa, Silvio Corrao e Calogero Vaccaro, Eugenio Altomare e Marino Fardelli, Pasquale Nuccio, Giorgio Ciacci, Giuseppe Piani, Giovanni Spampinato, Peppino Impastato, Salvatore Castelbuono, Pio La Torre, Rosario Di Salvo, Cesare Terranova, Lenin Mancuso, Palmina Gigliotti, Carlo Alberto dalla Chiesa, Emanuela Setti Carraro, Rocco Chinnici, Graziella e Maria Maesano, Lia Pipitone, Anna De Simone, Antonino Cassarà, Giancarlo Siani, Nicolina Biscozzi, Annamaria Cambria, Rosario Livatino, Fabio De Pandi, Andrea Savoca, Antonino Scopelliti, Libero Grassi, Giovanna Sanda Stranieri, Giovanni FalconeFrancesca Morvillo, Vito SchifaniRocco Dicillo, Antonio Montinaro, Paolo Borsellino, Agostino CatalanoEmanuela LoiVincenzo Li MuliWalter Eddie Cosina, Claudio Traina, Don Pino Puglisi, Lea Garofalo, Giovanni Fazio, Nicholas Green, Anna Maria Torno, Raffaella Lupoli, Mariangela Ansalone, Stella Costa, Annalisa Durante, Genny Cesarano, Daphne Caruana Galizia,

(by nicola)