𝗜 𝗗𝗘𝗕𝗜𝗧𝗜 𝗗𝗘𝗜 𝗠𝗢𝗟𝗜𝗦𝗔𝗡𝗜? 𝗙𝗨𝗢𝗥𝗜 𝗕𝗜𝗟𝗔𝗡𝗖𝗜𝗢!

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Nei procedimenti giudiziari degli ultimi vent’anni contro i “colletti bianchi”, tutti conclusi con un nulla di fatto, nel mio libro sulla giustizia molisana documento spese triple milionarie a carico della collettività.   Parlo di tre voci ben distinte: (𝟭) le spese, ingentissime, sostenute dallo Stato; (𝟮) quelle dei singoli indagati/imputati, spesso costretti a difendersi per anni; (𝟯) quelle rimborsate agli amministratori, politici e dirigenti, che si fanno coprire le spese legali dall’ente pubblico in cui sono stati eletti o nominati, purché non vi sia conflitto d’interessi, l’avvocato sia gradito e l’esito non sia una condanna per dolo o colpa grave.    Un bel privilegio! E non finisce qui: la spesa cresce ancora quando la Regione si costituisce parte civile e nomina un proprio legale che, se non liquidato dal giudice penale, viene comunque pagato dalla Regione. Il salasso continua.   L’ultima “stangata” è nella 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗻. 𝟯𝟳𝟴 ?...

Debutta oggi la mediazione obbligatoria

Da oggi, la mediazione, cioè l'accordo amichevole tra le parti coinvolte in una lite civile o commerciale, diventa un obbligo. Per alcune materie, tra cui il risarcimento dei danni derivanti da responsabilità medica, il passaggio da uno dei 179 organismi di mediazione fin qui accreditati dal ministero della Giustizia, diventa condizione di procedibilità.
Da questa mattina, dunque, ogni cittadino può presentare domanda all'organismo di conciliazione che lui stesso sceglie. Si deve consultare l'elenco degli organismi di conciliazione, compilare il modulo, spesso recuperabile sulle pagine web dell'ente prescelto, anticipare 40 euro per l'avvio dell'iter e aspettare di essere convocati. L'assistenza di un avvocato non è necessaria e la nomina è solo una facoltà delle parti.
Alla presentazione della domanda, il responsabile dell'organismo designa un mediatore e stabilisce anche l'importo, in base alla posta in gioco, dell'indennità che ciascuna parte è tenuta a pagare per intero. Il Dm 180/2010 indica le tariffe per gli organismi pubblici, da un minimo di 65 euro per le liti di valore fino a 1.000 euro, a un massimo di 9.200 euro per quelle d'importi superiori a 5 milioni di euro. Entro 15 giorni il responsabile dell'organismo mette in calendario il primo incontro, che può anche essere l'ultimo: se il convenuto non si presenta la procedura si chiude subito con il verbale di mancato accordo (e scatta lo sconto di un ulteriore terzo sull'indennità) che lascia l'attore libero di procedere per le vie ordinarie. In questo caso il convenuto che non compare non paga nulla.
Nel corso del primo appuntamento e di quelli successivi il mediatore si confronta con le parti, insieme o separatamente, per cercare la soluzione che possa soddisfare tutti. La condizione di procedibilità, tuttavia, non impone che la lite sia risolta positivamente, ma semplicemente che si sia tentata la strada dell'alternativa al giudizio.

Fonte: eDott, 21.03.2011

by Nicola

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