sabato 30 maggio 2020

Commistione politici-magistrati. Il Colle smonta gli alibi dei partiti e ricorda loro i 'doveri' stabiliti dalla Costituzione


Il Presidente della Repubblica:
1- "ha già espresso a suo tempo, con fermezza, nella sede propria (Csm ndr) il grave sconcerto e la riprovazione per quanto emerso, non appena è apparsa in tutta la sua evidenza la degenerazione del sistema correntizio e l’inammissibile commistione fra politici e magistrati;
2- sollecitato modifiche normative di legge e di regolamenti interni per impedire un costume inaccettabile quale quello che si è manifestato, augurandosi che il Parlamento provvedesse ad approvare una adeguata legge di riforma delle regole di formazione del Csm;
3- si muove - e deve muoversi - nell’ambito dei compiti e secondo le regole previste dalla Costituzione e dalla legge e non può sciogliere il Consiglio Superiore della Magistratura in base a una propria valutazione discrezionale;
4- per quanto attiene alla richiesta che si esprima sul contenuto di affermazioni fatte da singoli magistrati contro esponenti politici va ricordato che, per quanto gravi e inaccettabili possano essere considerate, sull’intera vicenda sono in corso un procedimento penale e diversi procedimenti disciplinari e qualunque valutazione da parte del Presidente della Repubblica potrebbe essere strumentalmente interpretata come una pressione su chi è chiamato a giudicare;
5- la giustizia deve fare il suo corso attraverso gli organi e secondo le regole indicate dalla Costituzione e dalle leggi;
6- se i partiti politici e i gruppi parlamentari sono favorevoli a un Csm formato in base a criteri nuovi e diversi, è necessario che predispongano e approvino in Parlamento una legge che lo preveda: questo compito è affidato dalla Costituzione al Governo e al Parlamento;
7- risulterebbe, peraltro, improprio un messaggio al Parlamento per sollecitare iniziative legislative annunciate come imminenti;
8- in merito alle vicende che hanno interessato la Magistratura,  come ha già fatto in passato, tornerà a esprimersi nelle occasioni e nelle sedi a ciò destinate, rimanendo estraneo a dibattiti tra le forze politiche e senza essere coinvolto in interpretazioni di singoli fatti"

(by nicola) 

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