La Lega, classificata tra le forze politiche populiste e sovraniste, dimostra sempre più il suo vero volto: essa è neoliberista, vuole cioè la sottomissione del territorio e del popolo italiano agli interessi delle multinazionali.
Oltre
alle vicende Tav e Tap, si consideri che su proposta della Lega è stato
approvato il decreto cosiddetto di emergenza, il quale autorizza in
pratica la pubblica amministrazione allo sradicamento di tutti gli ulivi
del Salento per sostituirli con degli ulivi monocolturali, imposti
dalle multinazionali, che producono un olio di qualità pessima, devono
essere rimpiantati ogni tre anni e hanno bisogno di moltissima acqua che
in Puglia manca. A tale fine si sancisce che questa operazione deve
essere effettuata anche in contrasto che le norme che tutelano
l’ambiente, l’ecosistema, il paesaggio, i beni storici, la salute, ed
altri fondamentali interessi costituzionalmente protetti (art. 2, 3, 41,
42, 43, 44, 117 comma seconda lettera S della Costituzione).
Si
tratta in vero di un grande favore alle multinazionali straniere che
vedono nell’ottimo olio pugliese un concorrente fortissimo da eliminare.
E
la nostra Camera si è piegata a questa proditoria volontà. Speriamo che
il Senato rinsavisca e che si ponga il problema di tutelare gli
interessi degli italiani, evitando l’uso di un linguaggio fuorviante sul
piano della comunicazione.
È
interessante notare che il fenomeno Puglia non è isolato, in Toscana si
vuole distruggere la pineta del Tombolo, proclamando il falso fine
della difesa dagli incendi, mentre secondo autorevoli fonti, il taglio
dei pini servirebbe solamente alle centrali a biomassa.
I nostri governanti sanno che il loro dovere è difendere il territorio e il popolo italiano (art. 52 Cost)?
Paolo Maddalena
(by Nicola)
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