Convenzione di Faro, Bocci (Federculture): occorre allargare la partecipazione culturale.
Articolo 9 della Costituzione
La Convenzione di Faro rappresenta un “approccio innovativo che supera il tradizionale concetto del comunque imprescindibile obbligo di tutela del patrimonio culturale ponendolo in relazione con il diritto dei cittadini alla partecipazione culturale”. Anche Federculture apprezza e sostiene l’iniziativa per la richiesta di una rapida ratifica della Convenzione di Faro rilanciata dal Direttore del Museo Etrusco di Villa Giulia, Valentino Nizzo che sta dilagando sui social con l’hashtag #SipuòFaro. Il direttore Claudio Bocci, in un’intervista ad AgCult, rilancia l’urgenza della ratifica della Convenzione da parte del Parlamento ricordando che si tratta “di un Trattato internazionale promosso dal Consiglio d’Europa (e non dell’Unione Europea) a cui aderiscono 47 paesi europei e che pone al centro il tema del diritto dei cittadini alla partecipazione alla cultura”.
“I dati che riportiamo nel Rapporto Federculture – aggiunge Bocci –
sono, infatti, preoccupanti se consideriamo che soltanto quattro
cittadini su dieci hanno una minima partecipazione ad eventi culturali o
leggono un libro”. L’applicazione della Convenzione, quindi, sarebbe
“un’utile occasione per introdurre innovative politiche pubbliche su cui
impegnare tutti i luoghi della cultura a favorire l’esperienza
culturale dei cittadini anche favorendo la creazione di ‘comunità di
eredità’ che sappiano conoscere e riconoscere i beni culturali presenti
sul territorio e, per questa via, promuoverne la salvaguardia e la più
larga fruizione”.
E’ per questo che infatti Federculture, nei mesi scorsi, ha promosso
una raccolta di firme on-line per la ratifica della Convenzione di Faro
che ha raccolto oltre 3.000 adesioni. “Ci auguriamo, pertanto – conclude
il direttore di Federculture -, che le difficoltà insorte in sede
parlamentare vengano presto risolte e che lo spirito della Convenzione
di Faro possa animare l’attività di musei, biblioteche, teatri ponendo
il concreto obiettivo di allargare la partecipazione di nuovi pubblici
all’esperienza culturale”
Fonte: AgCult
(by Nicola)
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