lunedì 18 marzo 2019

LE INFILTRAZIONI MAFIOSE IN MOLISE - Prefazione

Prefazione

Sappiamo ormai con certezza, anche giudiziaria, che il territorio molisano, già da qualche tempo, è stato preferito dalle organizzazioni criminali per costituirvi articolazioni logistiche per il riciclaggio di capitali illecitamente accumulati e per l’investimento in attività commerciali e d’impresa: attività che integrano i tradizionali affari illeciti delle mafie. Le organizzazioni criminali che operano nella regione Molise sono attive nell’infiltrarsi nell’economia legale e quindi vale la pena analizzare e valutare i meccanismi con i quali riescono a influenzare il sistema economico del nostro territorio. È per questa ragione che abbiamo deciso di affrontare questo tema con una ricerca e uno studio che ci possa aiutare a comprendere strutture e sistemi con i quali le mafie s’infiltrano nella nostra regione. La nostra indagine mostra come lo scenario dell’infiltrazione della criminalità organizzata sia molto articolato e specifico. Il primo dato che emerge è che essa si presenta particolarmente concentrata in Basso Molise e nell’Isernino, meno nel capoluogo di regione, Campobasso. La costa basso molisana attrae gli investimenti delle mafie tradizionali e delle organizzazioni criminali confinanti. Camorra, Ndrangheta, Cosa Nostra, Mafia garganico-foggiana e ultimamente presenze indicative della mafia albanese. In Molise si “rifugiano” tutti, poiché la nostra piccola regione si presta bene all’agire poco controllati e diventa così suo malgrado luogo d’incontro d’interessi economici, politici e amministrativi, poiché anche le poche strutture antimafia esistenti favoriscono la mimetizzazione e la dispersione degli investimenti e diventano elementi che attraggono i capitali illeciti e ne favoriscono l’infiltrazione soprattutto nell’economia legale. Sia le zone di Isernia-Venafro che quelle di Termoli-Campobasso richiamano le attenzioni economiche dei clan. In tali zone il tasso d’infiltrazione aumenta sempre di anno in anno. Nel caso di Isernia-Venafro sono la presenza d’interessi economici ben precisi e la prossimità con le aree di radicamento della Camorra in Campania i principali esponenti dell’infiltrazione criminale. Nel caso di Termoli-Campobasso le aree di radicamento della Mafia pugliese rappresentano i principali esponenti dell’infiltrazione criminale. Le altre mafie ovviamente sono presenti.

Ma in quali settori economici molisani investono le organizzazioni criminali? Nell’economia del turismo, del commercio, dell’eolico e immobiliare giocano certamente un ruolo di primo piano. Sono proprio questi gli ambienti in cui è più forte l’infiltrazione della criminalità organizzata. Bar e ristoranti, commercio all’ingrosso e al dettaglio, costruzioni, intermediazione immobiliare, parchi eolici, sono, infatti, i settori più ad alto rischio d’inquinamento. Le organizzazioni criminali non risparmiano, però neanche trasporti, scommesse, stabilimenti balneari e, ovviamente, appalti e sovvenzioni pubbliche. Ogni organizzazione criminale ha le sue “preferenze”. La Camorra si è specializzata nello smaltimento dei rifiuti pericolosi, nella ristorazione e nel commercio di prodotti alimentari. La Ndrangheta diversifica di più: costruzioni, immobiliare, eolico, ortofrutticolo, agricoltura. La Mafia pugliese infine domina nel settore della droga, delle scommesse clandestine e nella prostituzione. Di fronte alla consapevolezza della presenza del fenomeno mafioso nel nostro territorio, abbiamo redatto questa relazione anche perché riteniamo che occorra una battaglia culturale e politica, che affianchi quella repressiva e giudiziaria. Le infiltrazioni nel nostro Molise si possono combattere con l’impegno delle forze di polizia e della magistratura ma servono anche strumenti culturali e la piena partecipazione civile. Il rispetto della legalità costituisce un fondamentale valore morale e rappresenta la condizione indispensabile per il pieno sviluppo dei nostri territori. La legalità garantisce, infatti, la libertà degli operatori economici, il regolare svolgimento delle dinamiche imprenditoriali, la trasparenza del mercato, la sana concorrenza. Un sistema territoriale infiltrato dalla criminalità organizzata perde in competitività, in sicurezza lavorativa e sociale, in democrazia e partecipazione, e dunque in benessere e libertà personale e collettiva. Di questo dobbiamo rendere pienamente consapevoli tutti i molisani e in primis gli imprenditori che attraverso le loro associazioni di rappresentanza possano e debbano condividere le politiche di sostegno all’impresa, all’artigianato e al piccolo commercio messe in campo in Molise. Educazione, cultura, sociale, istituzioni trasparenti, sono i pilastri del nostro impegno contro la crescita della corruzione, della criminalità organizzata e dell’illegalità in generale. Dalla violenza al consenso, la nuova mafia silente e mercatistica sta ottenendo uno sdoganamento culturale anche in ambienti insospettabili come quelli molisani. Non è più tempo di restare in silenzio!



Portocannone, 24 dicembre 2018



VINCENZO MUSACCHIO

Presidente dell’Osservatorio Antimafia del Molise

Fonte: Osservatorio Antimafia del Molise

 (by Nicola)

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