sabato 23 marzo 2019

LE INFILTRAZIONI MAFIOSE IN MOLISE - Metodologia


2. METODOLOGIA


Per essere misurato e analizzato, il fenomeno d’infiltrazione della criminalità organizzata nell’economia legale ha bisogno di una definizione rigorosa. Si tratta di un concetto sfuggente giacché l’infiltrazione criminale nell’economia legale non rappresenta uno specifico reato in sé, ma va piuttosto concettualizzata come un processo composto di una serie di comportamenti illeciti definiti “reati scopo” (ad esempio corruzione, riciclaggio, minacce, estorsioni). Questi “reati sentinella” non si presentano necessariamente tutti e nello stesso momento in ciascun caso d’infiltrazione, rendono così estremamente complicata la ricostruzione di tali processi.
L’infiltrazione della criminalità organizzata nell’economia legale, pertanto, è definibile come “qualunque condotta in cui una persona fisica appartenente a un’organizzazione criminale o agente in sua vece, o una persona fisica in precedenza infiltrata, investe  risorse finanziarie o umane per partecipare al processo decisionale di un’impresa legale”.

L’operazione d’identificazione e di analisi dei casi d’infiltrazione può dunque svilupparsi dai quattro elementi di cui questa definizione si compone:

1) l’organizzazione criminale;

2) la persona fisica a questa appartenente o agente in sua vece;

3) l’investimento di risorse (finanziarie o umane);

4) la partecipazione al processo decisionale dell’azienda.

Per ricostruire queste circostanze, la nostra analisi utilizza dati provenienti da fonti diverse e aventi natura eterogenea. Il database dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) contengono informazioni sulle aziende sequestrate e confiscate affidate in gestione alla stessa Agenzia, su cui una minima parte di quest’analisi fa riferimento. È noto che l’uso dei dati sulle aziende confiscate in via definitiva come mezzo d’indagine dell’infiltrazione in Molise presenta notevoli limiti. Tra questi, in particolare, il fatto che un processo giudiziario per fatti di mafia può durare svariati anni.

Tuttavia questo dato rimane una delle fonti d’informazione disponibile, in termini di copertura e qualità dei dati, utilizzabile per uno studio empirico delle aziende infiltrate dalla criminalità organizzata. In Molise però questi dati non possono non essere integrati con altri dati, provenienti da nuovi database (ad esempio registri delle imprese), al fine di ottenere un livello di dettaglio elevato per l’analisi settoriale, territoriale, economica e patrimoniale delle aziende. I risultati dell’analisi saranno poi rinvigoriti da fonti investigative e giudiziarie. Le relazioni semestrali della Direzione Investigativa Antimafia (DIA), le relazioni annuali della Direzione Nazionale Antimafia (DNA) e i provvedimenti giudiziari relativi ai casi trattati permettono, da un lato, di confermare le dinamiche e i trend individuati tramite l’analisi statistica, dall’altro, di approfondire i meccanismi particolari d’infiltrazione criminale in specifici territori, settori e aziende. Il nostro report in questo specifico aspetto dell’analisi si è inoltre avvalso del prezioso contributo di numerosi docenti universitari, esperti delle istituzioni, delle autorità giudiziarie, delle forze dell’ordine e degli organi di stampa, che hanno condiviso esperienze, opinioni e informazioni suggerendo linee di ricerca e confortando i risultati emersi.


Fonte: Osservatorio Antimafia del Molise

(by Nicola)

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