La questione Tav vede da una parte Conte e Di Maio, contrari all’opera e dall’altra Salvini, favorevole all’opera stessa.
Se
è vero che l’analisi costi-benefici è a noi sfavorevole e se è
indiscutibile che l’opera comporta un enorme danno ambientale, è
evidente che essa è contraria agli interessi del popolo italiano. Dunque
non va fatta, ne vanno pubblicati i bandi per gli appalti delle
imprese.
Ricordiamo
in proposito che in questo dibattito gioca un ruolo importante l’errato
concetto di proprietà privata, espresso dall’articolo 832 del codice
civile, secondo il quale “il proprietario ha diritto di godere e
disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con
l’osservanza degli obblighi stabiliti dall’ordinamento giuridico”.
Un
concetto che viene interpretato mettendo in evidenza il potere pieno ed
esclusivo del proprietario, dimenticando l’osservanza degli obblighi
stabiliti dall’ordinamento giuridico.
La
cosa grave è che i giuristi attuali, compresi quelli che vogliono
portare in parlamento lo schema di disegno di legge sui beni comuni
della Commissione Rodotà, non mettono tale articolo in rapporto con gli
articoli 41 e 42 della Costituzione che costituiscono norme imperative,
causa della nullità del contratto, ai sensi dell’articolo 1418 del
codice civile.
L’articolo
41 della Costituzione pone la seguente norma imperativa “l’Iniziativa
economica privata è libera, non può svolgersi in contrasto con l’utilità
sociale o in modo da recare danno alla sicurezza alla libertà, alla
dignità umana”.
L’articolo
42 della Costituzione sancisce che “la proprietà privata è riconosciuta
e garantita dalla legge(…) allo scopo di assicurarne la funzione
sociale”.
Se
è vero, come è vero, che questa opera è contro l’utilità sociale, la
sicurezza, la libertà, la dignità umana (specie in riferimento ai danni
ambientali), nonché alla funzione sociale, non ci sono ostacoli a non
dare esecuzione a eventuali trattati o contratti stipulati con la
Francia o a livello europeo.
Secondo
l’interpretazione della Corte Costituzionale non si può dar attuazione a
norme o contratti di livelli internazionale se questi contrastano con i
principi fondamentali della nostra Costituzione, quali sono quelli
sopra elencati.
Si
tratta della cosiddetta “teoria dei contro limiti” che Conte, Di Maio e
Salvini sono obbligati a rispettare, attraverso una interpretazione
costituzionalmente orientata del citato articolo 832 c.c.
Paolo Maddalena
(by Nicola)
Nessun commento:
Posta un commento