martedì 5 luglio 2016

COMUNICATO STAMPA. Insufficienti le firme per il quesito abrogativo dell'art. 35 dello Sblocca-Italia




COMUNICATO STAMPA

Il Comitato nazionale “SI’ BLOCCA INCENERITORI” annuncia che le firme raccolte e certificate pervenute a Roma entro ieri sono state moltissime ma insufficienti a poter confermare il deposito presso la Corte di Cassazione stamattina e dare seguito all’iter del REFERENDUM ABROGATIVO dell’articolo 35 della Legge 133/2014.
Le cause del mancato raggiungimento dell’obiettivo sono state certificate ora dai dati che fotografano quanto avevamo denunciato nel Coordinamento nazionale referendum sociali dopo poche settimane dalla partenza, consistente nel mancato impegno di due sindacati di cui in primis la FLC-CGIL seguita poi anche dal sindacato autonomo GILDA in cui salvo poche eccezioni sono stati registrati in varie Regioni attività anche di aperto boicottaggio nelle operazioni di diffusione dei moduli dei due referendum ambientali.
Ma la nostra battaglia resta in campo puntando ora ad importanti azioni da parte del Comitato nazionale stesso a partire dall’avvio di un pressing su tutti i Consigli Regionali, sia nelle dieci Regioni che sono destinatarie dei quindici nuovi inceneritori sia nelle quattro Regioni che ospitano gli attuali quaranta inceneritori in attività destinati ad accogliere i rifiuti di tutte le altre Regioni. 
Riteniamo sia stato avviato comunque un forte percorso di informazione e mobilitazione nazionale che ha aggregato oltre centocinquanta Comitati ed Associazioni territoriali che su questa specifica vertenza non si fermeranno a questa prima tappa ma che percorreranno tutte le azioni di contrasto legale e di mobilitazione popolare rispetto al prossimo Decreto Ministeriale che ne dovrebbe disciplinare la sua attuazione.
Noi vogliamo che sulle scelte strategiche in materia di SALUTE PUBBLICA – SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE – RICICLO DEI RIFIUTI si vada nel verso opposto di una vera ECONOMIA CIRCOLARE, e pertanto chiederemo il sostegno anche ai nostri fratelli della “Campagna contro le devastazioni ambientali” che si battono in particolare contro le TRIVELLAZIONI sia in terra che in mare, ma anche agli amici dei sindacati COBAS – UNICOBAS, insegnanti e studenti e gli attivisti del FORUM Acqua Pubblica che si sono battuti con coerenza per la raccolta delle firme su TUTTI i sei quesiti e sulla petizione nazionale contro la privatizzazione dei servizi pubblici. 

Il Portavoce nazionale
Comitato Si Blocca Inceneritori

(by Nicola)

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