COMUNICATO STAMPA
Il Comitato nazionale “SI’
BLOCCA INCENERITORI” annuncia che le firme raccolte e certificate
pervenute a Roma entro ieri sono state moltissime ma insufficienti a
poter confermare il deposito presso la Corte di Cassazione stamattina
e dare seguito all’iter del REFERENDUM ABROGATIVO dell’articolo
35 della Legge 133/2014.
Le cause del mancato
raggiungimento dell’obiettivo sono state certificate ora dai dati
che fotografano quanto avevamo denunciato nel Coordinamento nazionale
referendum sociali dopo poche settimane dalla partenza, consistente
nel mancato impegno di due sindacati di cui in primis la FLC-CGIL
seguita poi anche dal sindacato autonomo GILDA in cui salvo poche
eccezioni sono stati registrati in varie Regioni attività anche di
aperto boicottaggio nelle operazioni di diffusione dei moduli dei due
referendum ambientali.
Ma la nostra battaglia resta in
campo puntando ora ad importanti azioni da parte del Comitato
nazionale stesso a partire dall’avvio di un pressing su tutti i
Consigli Regionali, sia nelle dieci Regioni che sono destinatarie dei
quindici nuovi inceneritori sia nelle quattro Regioni che ospitano
gli attuali quaranta inceneritori in attività destinati ad
accogliere i rifiuti di tutte le altre Regioni.
Riteniamo sia stato avviato
comunque un forte percorso di informazione e mobilitazione nazionale
che ha aggregato oltre centocinquanta Comitati ed Associazioni
territoriali che su questa specifica vertenza non si fermeranno a
questa prima tappa ma che percorreranno tutte le azioni di contrasto
legale e di mobilitazione popolare rispetto al prossimo Decreto
Ministeriale che ne dovrebbe disciplinare la sua attuazione.
Noi vogliamo che sulle scelte
strategiche in materia di SALUTE PUBBLICA – SOSTENIBILITA’
AMBIENTALE – RICICLO DEI RIFIUTI si vada nel verso opposto di una
vera ECONOMIA CIRCOLARE, e pertanto chiederemo il sostegno anche ai
nostri fratelli della “Campagna contro le devastazioni ambientali”
che si battono in particolare contro le TRIVELLAZIONI sia in terra
che in mare, ma anche agli amici dei sindacati COBAS – UNICOBAS,
insegnanti e studenti e gli attivisti del FORUM Acqua Pubblica che
si sono battuti con coerenza per la raccolta delle firme su TUTTI i
sei quesiti e sulla petizione nazionale contro la privatizzazione dei
servizi pubblici.
Il Portavoce nazionale
Comitato
Si Blocca Inceneritori
(by Nicola)
Nessun commento:
Posta un commento