Oggi a Genova e in Italia, per chi non ha perso la memoria, si
celebra la gogna e l’umiliazione della Legge, della Legalità e della
Dignità, avvenute durante il G8 del 2001, in cui è stato ucciso,
complice lo Stato, Carlo Giuliani. Dopo
quindici anni nulla è accaduto, ma succede che i poliziotti implicati e
i loro colleghi, cioè uomini e donne dello Stato democratico di Diritto
che si chiama Italia, fanno provocatoriamente un convegno per giustificare la loro condotta ingiustificabile.
Oggi il governo, apparentemente guidato da Renzi, ricattato da Angelino Alfano, accantona «sine die» la legge sulla tortura, ponendo l’Italia sullo stesso piano della Turchia di Ergogan, dell’Egitto che ha torturato e ucciso Giulio Reggeni, nell’indifferenza assoluta del governo italiano che allunga così tanto i tempi perché tutti dimentichino.
Oggi, se ci fosse ancora bisogno di una prova finale, il PD, con voto segreto salva Berlusconi dal processo delle Olgettine, vietando l’uso delle intercettazioni telefoniche. Solo quattro anni fa, nel novembre del 2011 in piazza san Giovanni, il Pd mobilitava le piazze contro Berlusconi e fischiava Renzi perché già allora aveva un debole per Arcore, faceva le barricate in difesa della democrazia e contro il colpo di stato.
Oggi, i «disonorevoli disonorati» del Pd, nascosti dietro l’anonimato
del silenzio, votano in soccorso di Berlusconi, sperando di barattare
questo aiuto con il suo appoggio al governo e magari anche il voto
neutrale al prossimo referendum. Oggi il Pd si consacra come il vero
successore di FI e Renzi di Berlusconi, che – ironia della sorte – non è
neppure parlamentare perché è stato destituito per indegnità così come
per indegnità gli è stata revocata la medaglia e il titolo di
«Cavaliere» dal Presidenza della Repubblica. In una parola, il Pd oggi
tutela un uomo che non è più parlamentare e non rappresenta più alcuna
Istituzione e gli garantisce la tutela dell’immunità.
La misura è colma e il Pd svela definitivamente la sua anima
scellerata, disprezzando la Legalità, la Legge uguale per tutti, la
Dignità di un Popolo che nella vicenda delle Olgettine è stato
violentato da chi allora lo governava, anteponendo le proprie miserabili
miserie personali agli interessi supremi dello Stato.
Viene spontaneo domandarsi: «A chi giova?». Qualche zuzzerellone
pidino ha accusato i 5Stelle di essere in combutta con Berlusconi.
Poveri Pidini! Sono così impantanati da non capire che i 5Stelle non
hanno alcun interesse, anche perché, su una questione del genere, si
giocano tutta la loro credibilità e per sempre. Questa tattica
manipolatrice, tipica da Kgb, di cui Giorgio Napolitano è esperto, ha un
obiettivo preciso: screditare i 5Stelle, l’unica opposizione che il Pd
teme tanto da essere disposto a cambiare la legge elettorale perché in
eventuale ballottaggio i «5Stelle» vincerebbero.
Impedire l’uso delle intercettazioni che inchiodano Berlusconi, è un
atto fascista che «se ne frega» della Legge e dell’uguaglianza dei
cittadini, ma anche la prova di un’arroganza di potere che in Italia mai
si era visto, nemmeno nell’epoca berlusconista. Bisognava aspettare
Renzi e la sua Etruria-Boschi per arrivare a tanto, con un Parlamento,
per altro, eletto con una legge incostituzionale.
Salvare Berlusconi, impedire che venga introdotta una legge severa
sulla tortura, promuovere i poliziotti, anche condannati per i fatti di
Genova, di cui si nega pervicacemente la verità politica, è un combinato
disposto dell’intenzione di eliminare indirettamente la democrazia e
ridurre il popolo a mera claque plaudente.
Oggi 20 luglio 2016 resterà negli annali della nostra coscienza come
un giorno nefasto a causa del Pd che ha rinnegato le sue origini e
ripudiato uomini e ideali (erano la stessa cosa) come Berlinguer,
Pertini, De Gasperi, La Malfa padre (da non confondere col figlio), per
sedersi all’ombra di corrotti e pregiudicati condannati come Craxi,
Berlusconi, Teardo, Chiesa, Dell’Utri, Mangano e tutto il cucuzzaro che
si richiama alla mafia e alle delinquenza organizzata, come la storia
del terzo valico in Liguria in questi giorni sta dimostrando ampiamente.
Spero in ciò che resta della base del Pd, quella che ancora si
richiama alla Resistenza, al sangue dei Martiri e alle loro vite
spezzate per darci una splendida Costituzione, perché abbiano l’umiltà e
il sussulto d’onore di scrollarsi di dosso un partito indegno di
rappresentarli. Se gli onesti e i difensori della legalità stanno con
questo partito, ormai perduto, finiscono per essere accomunati ad esso
come complici e alle sue scelte che sono da ripudiare, senza un minimo
di esitazione.
don Paolo Farinella - Fonte: Micromega
(by Nicola)
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