𝗜 𝗗𝗘𝗕𝗜𝗧𝗜 𝗗𝗘𝗜 𝗠𝗢𝗟𝗜𝗦𝗔𝗡𝗜? 𝗙𝗨𝗢𝗥𝗜 𝗕𝗜𝗟𝗔𝗡𝗖𝗜𝗢!

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Nei procedimenti giudiziari degli ultimi vent’anni contro i “colletti bianchi”, tutti conclusi con un nulla di fatto, nel mio libro sulla giustizia molisana documento spese triple milionarie a carico della collettività.   Parlo di tre voci ben distinte: (𝟭) le spese, ingentissime, sostenute dallo Stato; (𝟮) quelle dei singoli indagati/imputati, spesso costretti a difendersi per anni; (𝟯) quelle rimborsate agli amministratori, politici e dirigenti, che si fanno coprire le spese legali dall’ente pubblico in cui sono stati eletti o nominati, purché non vi sia conflitto d’interessi, l’avvocato sia gradito e l’esito non sia una condanna per dolo o colpa grave.    Un bel privilegio! E non finisce qui: la spesa cresce ancora quando la Regione si costituisce parte civile e nomina un proprio legale che, se non liquidato dal giudice penale, viene comunque pagato dalla Regione. Il salasso continua.   L’ultima “stangata” è nella 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗻. 𝟯𝟳𝟴 ?...

COMUNICATO STAMPA - “Demagogia e mistificazione sul voto con l’aggravante che arrivano dal governo”

Riceviamo e pubblichiamo


 Referendum costituzionale, Durante (Possibile): “Demagogia e mistificazione sul voto con l’aggravante che arrivano dal governo” 

Il rappresentante del movimento Possibile, Michele Durante, è intervenuto in merito alla visita a Termoli del ministro alle Riforme Costituzionali, Maria Elena Boschi. “Sono costretto ancora una volta a rilevare – ha detto – che un rappresentante del governo non è in grado di approfondire le ragioni del sì se non attraverso slogan propagandistici e demagogici affermando addirittura che attraverso la riforma si avrebbe un’Italia più sicura dal terrorismo. Da quando abbiamo iniziato il confronto sul territorio con i cittadini in merito alla valenza del referendum e alla rilevanza del voto – ha ricordato Durante – abbiamo il dovere di controbattere alle bugie che arrivano da un rappresentante del governo e per questo acquistano ancor più gravità. Ad esempio – prosegue – si afferma che la riforma incoraggia la partecipazione democratica dimenticando che per presentare una legge di iniziativa popolare in Parlamento occorreranno 150mila firme invece delle attuali 50mila. Sui costi della politica e i privilegi, invitiamo il governo ad approvare una legge ordinaria, che potrebbe vedere la luce in tre giorni se volessero. Inoltre, si parla di semplificazione senza precisare che ci saranno fino a dieci tipologie diverse di procedimenti legislativi tra Camera e Senato con i due presidenti che dovranno riunirsi per decidere, d’intesa tra loro, le eventuale questioni di competenza: l’eventuale disaccordo dei due porterebbe innumerevoli questioni di conflitto di attribuzioni di fronte alla Corte Costituzionale. In sintesi – ha concluso Durante – si passerebbe da un bicameralismo perfetto ad un monocameralismo imperfetto”.

Tutto considerato, ogni elettore è giudice di questa riforma e ognuno può e deve attivarsi personalmente, a differenza della personalizzazione imposta del governo, con i propri amici, nel proprio condominio o posto di lavoro. Per questo, il movimento Possibile indirà una conferenza stampa nei prossimi giorni per illustrare tutte le iniziative in merito.  

Responsabile comunicazione esterna
Antonio Di Monaco
 
(by Nicola)

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