venerdì 9 luglio 2021

COMUNICATO STAMPA - Parco Archeologico di Sepino, Museo autonomo!

COMUNICATO STAMPA

Sulla strada del riconoscimento e della tutela del nostro patrimonio ambientale storico e paesaggistico, la recente decisione del Consiglio dei Ministri di istituire il Parco Archeologico di Sepino, Museo autonomo, si pone come una pietra miliare, oltre a rappresentare un tassello importante del percorso di riforma del sistema museale nazionale, intrapreso dal 2014 dal Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, oggi Ministro della Cultura, a cui il 24 giugno scorso Italia Nostra ha indirizzato una lettera. Nel plaudire ad un’iniziativa che sarà di grande impatto per tutto il Molise e che finalmente riconosce e valorizza l'importante sito archeologico perfettamente inserito nel contesto ambientale della Valle del Tammaro, nella nota si pongono in luce gli insediamenti e le culture che evidenziano “nel fitto e consistente intreccio di beni e paesaggio” i valori che si riconnettono a questa Istituzione, tali da disegnare naturalmente la creazione di un auspicato “grande Parco archeologico nazionale”. A questo proposito vengono sottolineati importanti elementi di unitarietà ambientale: i beni archeologici diffusi e appartenenti a vari periodi storici, la fiorente economia agricola, i tracciati di moderne e antiche viabilità legate alla cultura del territorio, come il tratturo, o gli elementi di una primitiva architettura rurale che, nella sua intima fusione col paesaggio, testimonia di una identità di radici e tradizioni che ha più che mai bisogno di tutele per non scomparire. Il tutto in un quadro urbanistico e paesaggistico coerente e con un'organizzazione di risorse adeguate e competenti. 

La Rete delle Associazioni e dei Comitati ambientali si unisce alle indicazioni e agli auspici espressi nella nota di Italia Nostra, e vuole evidenziare, inoltre, che la creazione di un Parco archeologico i cui confini vengano estesi dalla stretta area archeologica di Saepinum al circostante e vasto territorio della valle del fiume Tammaro, identitario di cultura e valori univoci e raccordabili, risponde a un’imprescindibile esigenza di tutela paesaggistica e ambientale che si irradierebbe fino al fulcro del territorio. 

Se è chiaro, infatti, che una tutela estesa riguarderebbe ricchezze storiche e culturali di incommensurabile valore e, in qualche caso, di patrimonio culturale internazionale, è altrettanto chiaro che in questo caso la matrice territoriale proteggerebbe come perla del contesto la stessa Saepinum. Un interesse e una salvaguardia limitati esclusivamente all'area della città romana renderebbe possibile, infatti, deturpare il paesaggio con impianti eolici o di stoccaggio e trattamento di rifiuti impattanti a ridosso dei resti antichi in maniera brutale e incompatibile con l’armonia e la bellezza di un luogo storico che nel 2019 ha visto la presenza di oltre 27.000 visitatori. 

Il timore è reale. Basti pensare a tutte le lotte effettuate da decenni contro le installazioni di colossali pale eoliche che, a scadenze più o meno fisse, minacciano proprio questa zona, una delle più preziose e rappresentative della nostra Regione, che un’occasione storica come la creazione di un grande Parco archeologico protetto metterebbe al riparo da una devastazione paesaggistica e ambientale. 

La Rete sostiene il Parco Archeologico e il Parco Nazionale del Matese in quanto rappresentano insieme quell'idea forte di sviluppo territoriale autentico che si proporrà in ogni iniziativa, un'idea che è radicalmente alternativa alla logica di asservimento funzionale ai soli interessi delle lobbies dei rifiuti, dell'eolico, della speculazione edilizia.

Rete di tutela ambientale di Campania, Molise e Abruzzo

(by nicola)

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