𝗜 𝗗𝗘𝗕𝗜𝗧𝗜 𝗗𝗘𝗜 𝗠𝗢𝗟𝗜𝗦𝗔𝗡𝗜? 𝗙𝗨𝗢𝗥𝗜 𝗕𝗜𝗟𝗔𝗡𝗖𝗜𝗢!

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Nei procedimenti giudiziari degli ultimi vent’anni contro i “colletti bianchi”, tutti conclusi con un nulla di fatto, nel mio libro sulla giustizia molisana documento spese triple milionarie a carico della collettività.   Parlo di tre voci ben distinte: (𝟭) le spese, ingentissime, sostenute dallo Stato; (𝟮) quelle dei singoli indagati/imputati, spesso costretti a difendersi per anni; (𝟯) quelle rimborsate agli amministratori, politici e dirigenti, che si fanno coprire le spese legali dall’ente pubblico in cui sono stati eletti o nominati, purché non vi sia conflitto d’interessi, l’avvocato sia gradito e l’esito non sia una condanna per dolo o colpa grave.    Un bel privilegio! E non finisce qui: la spesa cresce ancora quando la Regione si costituisce parte civile e nomina un proprio legale che, se non liquidato dal giudice penale, viene comunque pagato dalla Regione. Il salasso continua.   L’ultima “stangata” è nella 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗻. 𝟯𝟳𝟴 ?...

La tutela della salute pubblica da inquinamento atmosferico va affrontato secondo i canoni dell'evidenza scientifica

 


Ieri mattina, 13.07.2021, una nostra delegazione è stata ricevuta dal Sig. Prefetto di Campobasso in merito alla situazione ambientale nella zona di Bojano e Comuni limitrofi. Siamo mondi diversi, abbiamo culture diverse, e la Prefettura resta, purtroppo, ancorata ad un mondo normativo che non esiste più, per fortuna, almeno a partire dai primi anni '90, quando, con il Trattato di Maastricht, il "principio di precauzione" venne inserito tra i principi fondamentali della politica ambientale europea. Il Sig. Prefetto è persona cortese, ma certi temi "difficili" come la tutela della salute pubblica da inquinamento atmosferico vanno affrontati secondo i canoni dell'evidenza scientifica così come definita dalle norme. E le norme, per usare una estrema sintesi, danno torto alla Prefettura. Il rischio in materia di inquinamento ambientale è, infatti, presupposto e determinato da una serie di attività che la legge classifica, appunto, pericolose in ragione delle sostanze utilizzate nel ciclo produttivo. Al Prefetto di CB avevamo già inviato le foto che ripubblichiamo in questo post. Evidentemente la Prefettura di CB ritiene che vivere nel cono di quelle emissioni sia un fatto normale. Lasciamo a voi cittadini ogni considerazione in merito, e ci torneremo sopra perché non vogliamo consentire che questa Città precipiti di nuovo negli anni bui che non hanno fatto certo onore alla Istituzioni che dovevano difendere la popolazione e non lo hanno fatto, almeno fino a quando non si mise la parola fine a pratiche di incenerimento di rifiuti. Comunque, il Prefetto chiederà ad ARPAM come mai nel report che gli hanno inviato non sono citate le polveri ultrasottili (il che è tutto dire in merito alla considerazione che hanno della Prefettura), ma, nonostante questo impegno, sono lontanissimi dal ruolo che Costituzione e Ordinamento giuridico assegnano allo Stato in materia di tutela della popolazione dall'inquinamento atmosferico. Il Sig. Prefetto ci ha anche detto che queste cose dobbiamo rappresentarle al Sindaco. Ci proveremo, ma intanto, dateci una mano a far cessare questa indecenza. Chi ha una certa età sa bene quanto questa Città ha pagato in termini di sicurezza sanitaria per non aver reagito energicamente ad un bombardamento incontrollato di inquinanti tossici e cancerogeni. Stavolta facciamoci sentire immediatamente perché si ricomincia a violare palesemente la legge senza che i cd. organi preposti facciano il loro dovere. E chiedete anche voi al Sindaco che intende fare. Ricordate che quella roba la respirano anche i vostri figli e nipoti.

Fonte: Area Matese

(by nicola)

 

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