sabato 11 novembre 2017

La raccolta differenziata a Campobasso - Prima parte


Comunicazione importante

Crediamo di poter dire BASTA!

La questione “raccolta differenziata” nella città capoluogo di regione, visti i tempi biblici necessari per attuarla concretamente e completamente, sta diventando ormai una incomprensibile e non condivisibile “tela di Penelope.”
L’Associazione ‘Medici per l’Ambiente’ da più di un decennio ha cercato di sensibilizzare gli amministratori comunali che si sono avvicendati sugli scranni di Palazzo S. Giorgio, per la risoluzione di un problema che purtroppo sta incidendo non poco sull’inquinamento ambientale e, più o meno indirettamente, sulla nostra salute. Le premesse, i cronoprogrammi mai attuati seriamente nonostante le dichiarazioni ufficiali fatte anche in trasmissioni televisive in tempi ormai lontani, provocano amarezza e irritazione. Si rammenta che una città come quella di Campobasso, ha mandato in discarica o algi inceneritori (e continua a farlo) un ingente quantitativo di rifiuti indifferenziati che contribuiscono a creare un inquinamento del suolo, delle falde acquifere e dell’aria non indifferente, dando anche un forte “contributo” al tanto sbandierato fenomeno dei cambiamenti climatici (su cui è stato detto tanto e si potrebbe dire ancora tanto. Ma non è questa la sede). Che dire poi dell’abbondante materiale contenuto nei rifiuti che potrebbe essere recuperato, riciclato o riusato al posto di essere seppellito o bruciato negli inceneritori? Non dimentichiamo che sul nostro pianeta la materia e le risorse sono qualcosa di finito e che quindi non va sciupato! Sono circa 20mila le tonnellate di rifiuti che ogni anno vengono “prodotti” in una città di 50mila abitanti come Campobasso (430 Kg pro capite in base alle medie nazionali stimate)… Un bel contributo di “civiltà” alla causa ambiente/salute collettiva. E pensare che esiste una Legge, la 205/2010 (che ha recepito la Disp. Europea 98/2008) in base alla quale è previsto che per i rifiuti, in via prioritaria, vanno utilizzati i sistemi di recupero, riciclo e riutilizzo. Il rifiuto non va quindi seppellito, bruciato o sfruttato in prima battuta per produrre energia come attualmente si fa. La timida parziale raccolta differenziata iniziata nel centro storico della città da diversi mesi, non ha avuto il tempestivo e necessario ampliamento, come pure sono mancate le necessarie iniziative di divulgazione educativa rivolte ai cittadini tramite i mezzi di informazione che andavano coinvolti per attuare al meglio un radicale cambiamento di abitudini e stili di vita. La vasta letteratura scientifica esistente sulle ormai inconfutabili interazioni tra ambiente e salute, impone anche una questione più seria del problema dei rifiuti. Troppo tempo è passato e non è più tollerabile vederne passare altro… In alcune regioni, le amministrazioni inerti, incapaci e poco sensibili verso tale problema rischiano di essere giustamente commissariate… Stando così le cose, l’ISDE, cerca di rappresentare tutti coloro che vogliono un ambiente non inquinato e quindi non determinante di malattia
- chiede un immediato cambiamento di rotta in tema di gestione cittadina dei rifiuti, auspicando che i decisori politici addetti al ramo non facciano trascorrere sciaguratamente altro tempo prezioso;
- sollecita i vertici regionali che si occupano di ambiente ad esercitare finalmente un controllo più serrato finalizzato ad una realizzazione su tutto il territorio molisano, della raccolta virtuosa dei rifiuti, sanzionando i comuni inadempienti e quelli che, pur avendo usufruito dei necessari specifici contributi, sono parzialmente o totalmente inosservanti.
Qualora ciò non si verificasse in tempi ragionevolmente ristretti, gli organi preposti dovrebbero mettere da parte chi non è in grado di salvaguardare due fondamentali diritti coinvolti in questo problema e garantiti dalla nostra Costituzione, oggi purtroppo troppe volte dimenticata: la tutela della salute collettiva e dell’ambiente in cui viviamo.

Dott. Gennaro Barone, presidente provinciale
Dott. Bartolomeo Terzano, coordinatore regionale


Campobasso, 8 novembre 2017

(by Nicola)

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