lunedì 27 novembre 2017

Incontro pubblico "ERRE COME 'RIDUZIONE." L'intervento del Coordinatore LRZ per l'Economia Circolare Molise


Il Coordinatore regionale ‘LRZ per l'Economia Circolare’, Nicola Frenza, dopo aver ringraziato organizzatori, relatori e partecipanti inizia il suo intervento teso a fornire strumenti operativi per affrontare e tentare di risolvere il problema rifiuti in Molise. Chiede pertanto ai presenti di impegnarsi, da subito, nella raccolta firme, che si protrarrà fino al prossimi aprile su tutto il territorio, della petizione popolare ‘Cambiamo l’Aria’ finalizzata a:
1. introdurre norme per colmare finalmente il vuoto normativo nazionale sull'“inquinamento olfattivo”;
2. abrogare l’articolo 35 del Decreto Legge 133/2014 (Sblocca Italia), revocare i ‘certificati verdi’ quale sistema di incentivazioni all'incenerimento dei rifiuti e a tutti gli impianti di combustione di rifiuti e loro derivati e da biomasse, introdurre la 'Waste Tax' (tassa sui rifiuti);
3. ripristinare la copertura integrale della raccolta degli imballaggi a carico dei produttori del CO.NA.I., modificare radicalmente l'importo e l'utilizzo del Contributo Ambientale CO.NA.I. (C.A.C.).
Le firme raccolte saranno presentate al nuovo Parlamento.
Ringrazia tutti i soggetti operanti in regione che hanno dato disponibilità in tal senso. 


Un plauso particolare lo riserva al ‘Movimento 5 stelle Molise’ per:
1- la volontà espressa dal Consigliere Cretella in merito alla approvazione della "Deliberazione  Comunale di Adesione alla Campagna 'CAMBIAMO L'ARIA'" da parte del Comune capoluogo;
2- il supporto che gli attivisti forniranno durante tutto il periodo della raccolta firme sul territorio regionale come del resto già successo nel 2016.

Successivamente passa ad analizzare la “nascita dei rifiuti.” Spiega che gli stessi sono una invenzione della ‘seconda rivoluzione industriale’, figli di una logica finanziaria tesa a massimizzare i profitti e a scaricare le perdite sui cittadini ‘consumatori,’ il tutto a scapito del paesaggio (creazione discariche, inceneritori, ecc.) e della salute dei cittadini (patologie correlate ai sistemi di smaltimento).
Definisce i rifiuti la risultante di una ‘voluta’ produzione sbagliata e di un ‘voluto’ modo di consumare sbagliato. Indica nell’Economia Circolare la soluzione migliore per affrontare e risolvere il problema. Sottolinea che già nel 2013 il ‘Mov. LRZ per l’Economia Circolare’ ha depositato in Parlamento una proposta di legge destinata a cambiare in toto il ciclo dei rifiuti (primo firmatario l’attuale presidente del Movimento, Massimo Piras). Mostra poi la proposta di delibera inviata al Comune di Campobasso nel settembre 2015 


 
con la quale invitava il Comune capoluogo, attraverso il primo cittadino, a adottare la delibera ‘Verso rifiuti zero’ e fa notare che l’adozione della stessa da parte dell’Ente era... a costo zero! Aggiunge, con rammarico, che mai nessuna risposta è pervenuta in tal senso dall’Amministrazione. Passa poi a dare lettura della sintesi delle ‘osservazioni’ - documento composto da 7 pagg. - inviate nel 2016 sempre dal Coordinamento LRZ per l’Economia Circolare alla Regione Molise. 


 
Da lettura delle ‘criticità’ rilevate al Piano in questione e aggiunge che: ”in conclusione tale Piano regionale é da ritenere illegittimo, contraddittorio, immotivato tecnicamente nel dare risposta coerente con le normative vigenti sia a livello nazionale che europeo, in quanto nel quadro dell’impiantistica di trattamento si riassume la sua filosofia di fondo!” Aggiunge che il riciclo deve avvenire nelle comunità locali al fine di mettere in moto un circolo virtuoso in grado di creare posti di lavoro e tutelare l’ambiente (artt. 1 e 9 della Costituzione) e di riflesso la salute salute dei cittadini (art. 32 della Costituzione).
L’ultima parte del suo intervento Frenza la dedica a una serie di proposte da mettere in atto e di seguito riportate:
1- AUTORGANIZZAZIONE DELLE COMUNITÀ LOCALI.
Il SINDACO PUÒ FAR PARTIRE IL PROCESSO DI ECONOMIA CIRCOLARE ATTRAVERSO L’ATTUAZIONE DI UNA DELIBERA ‘VERSO RIFIUTI ZERO.’ Tale delibera é in grado di agire su tre fronti: rifiuti, energia, agricoltura;
2- NASCITA DELL’”OSSERVATORIO MUNICIPALE SPERIMENTALE VERSO RIFIUTI ZERO.”
Scopo: monitorare, verificare e implementare la corretta applicazione della delibera ‘Verso rifiuti zero’ per costruire un percorso condiviso e partecipato con i cittadini e l’associazionismo. Inoltre propone e promuove presso l’Amministrazione: studi, programmi e indicazioni per sostenere o modificare scelte che portino al pieno raggiungimento della prospettiva “Verso rifiuti zero” rispetto al territorio di riferimento;
3- CREAZIONE DELL’ASSESSORATO ALL’ECONOMIA CIRCOLARE
L’Economia circolare é un processo e come tale va GOVERNATO! La Politica ‘deve occuparsene’ ma i cittadini devono esercitare il Diritto di controllarla in quanto il popolo é sovrano (art. 1 della Costituzione). Al riguardo Frenza si sofferma su quanto la creazione di tale Assessorato – in collaborazione con le CCIAA locali - sta realizzando a Pas de Calais nel nord della Francia: 165.000 nuovi posti di lavoro in 25 anni (6.600 l’anno, 52.800 dei quali già realizzati a far data dall'avvio del progetto);
4- ridefiniZIONE DELla valorizzazione intrinseca di energia (quella utilizzata per realizzare un determinato oggetto) della materia come la valorizzazione intrinseca di un oggetto. Es.: il vetro NON va riciclato ma riutilizzato più e più volte in modo che l’energia occorsa per realizzarlo la prima volta possa servire ancora e le unità di energia avere una efficienza altissima;
4- valorizzaZIONE DELLA filiera corta e cortissima dell’energia.
Es.: lattina di alluminio → estrusione in loco –→ riutilizzo attraverso stampante 3D in loco → nascita nuovi prodotti utili al territorio di riferimento;
5- Creazione Banche del riuso.
Rappresentano solo il 2% del volume dei rifiuti ma hanno una resa altissima in termini di ritorno economico che sfiora il 40%!
6- Riciclare, non bruciare.
Come noto in natura ‘NULLA SI CREA, NULLA SI DISTRUGGE, TUTTO SI TRASFORMA (Lavoisier).’ Brucare rifiuti equivale solo a far cambiare loro forma! Tutti i problemi derivanti dalla combustione... restano!;
6- Vincere la “cultura dello scarto”: “Non si è ancora riusciti ad adottare un modello circolare di produzione che assicuri risorse per tutti e per le generazioni future.” (Papa Francesco, ‘Laudato sì’).
In pratica:
  • limitare al massimo l’uso delle risorse non rinnovabili,
  • moderare il consumo,
  • massimizzare l’efficienza dello sfruttamento,
  • riutilizzare e riciclare;
7- IntroduRRE la ‘dimensione psicologica’ nel processo di gestione dei rifiuti.
Nei ‘contrasti ecologici’ agisce un meccanismo che si basa su una sostanziale incomprensione paranoide fra le parti in causa. Vale a dire: evitare che le parti coinvolte (amministrati e amministratori) sospettino di agire reciprocamente in malafede;
8- Entrare nella rete europea “Alleanza per l’Economia Circolare.”

Molte le domande poste ai relatori e al moderatore Cretella a cominciare da: Pierluigi Caruso, Giorgio Arcolesse, Paola Felice, G. De Ritis, C. Criacci.


Di sicuro una esperienza da ripetere. Ciclicamente!

(by Nicola)

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