sabato 7 ottobre 2017

La lettera del Presidente di "Attuare la Costituzione"




Care socie e cari soci,

nel ringraziarvi vivamente per la partecipazione all’assemblea costituente dell’Associazione “Attuare la Costituzione”, svoltasi a Napoli il 30 settembre e il 1 ottobre 2017, e, nel ringraziare in particolare quei pochissimi amici, che, con un duro percorso di lavoro durato oltre due anni, hanno creato la reale  possibilità di redigere e far approvare in Assemblea l’Atto costitutivo e lo Statuto della nascente Associazione, desidero porre subito nella dovuta evidenza che, durante lo svolgimento dell’Assemblea, come precisato da Giulietto Chiesa, in perfetta consonanza con Antonio Ingroia, sono emerse due “linee politiche” diverse, e cioè due “modi diversi” di intendere le “modalità di azione” dell’Associazione e “l’essenza stessa dell’oggetto sociale”: da un lato, quella mia e di De Giacomo, chiaramente espresse nell’Atto costitutivo e nello Statuto, e dall’altro, quella di Giulietto Chiesa e di Ingroia, ai quali si sono aggregati un’altra quindicina di partecipanti.
A questo punto ritengo che sia mio dovere morale e giuridico porre subito in chiaro che l’Associazione “Attuare la Costituzione”, da me ispirata, impone di seguire una sola politica, quella che ho esplicitato nei miei scritti, tre dei quali sono stati inviati nell’imminenza dell’Assemblea, e che è stata recepita nell’Atto costitutivo e nello Statuto, votati, purtroppo, non all’unanimità, come deve avvenire quando più persone decidono di dar vita a una nuova Associazione, ma a maggioranza assoluta dei partecipanti.
Il fatto grave è che Giulietto Chiesa, Antonio Ingroia e l’altra quindicina di partecipanti, ai quali ho sopra fatto cenno, hanno votato contro l’Atto costitutivo e lo Statuto, e cioè contro la nascita stessa della Associazione, della quale non condividono, né le modalità di azione, né l’essenza dell’oggetto sociale.
Pertanto, proprio affinché non ci siano equivoci per il futuro, sono costretto a porre in evidenza che costoro si sono posti in una posizione incompatibile con i fini che l’Associazione vuole perseguire, e che, mio malgrado, e con mio personale e sincero dispiacere, proprio perché si sono posti fuori  dall’Associazione, ne devono ora trarre le dovute conseguenze, recedendo volontariamente dalle cariche loro conferite e dalla qualità di socio.
Ringrazio e saluto con sentimenti di amicizia tutte e tutti, sia coloro che hanno accettato la mia linea politica, sia coloro che non l’hanno accettata votando palesemente contro le mie proposte.
Un caro saluto a tutte e a tutti.

Paolo Maddalena e Lidia Menapace

(by Nicola)

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