domenica 22 giugno 2025

Gli effetti della turistificazione. Il caso Assisi: un monito anche per il Molise

 

Assisi non è in vendita. Assisi è già stata venduta!
E non per colpa dei pellegrini o dei turisti, ma di un sistema che trasforma l’ospitalità in rendita, l’identità in brand, la comunità in cornice.

Nel video-inchiesta “Assisi in vendita” si racconta con lucidità un processo che conosciamo fin troppo bene: la turistificazione. Un meccanismo che, dietro la retorica della valorizzazione culturale, produce concentrazione economica, monocultura commerciale, espulsione degli abitanti, appiattimento simbolico.

Assisi è la meta religiosa per eccellenza in Umbria, con oltre 600.000 visitatori l’anno, una cifra destinata ad aumentare nel biennio 2025-2026, tra Giubileo, canonizzazione di Carlo Acutis e celebrazioni per gli 800 anni dalla morte di San Francesco.

Ma chi trae davvero beneficio da questo fiume di presenze?

Il video rivela che la maggior parte è nelle mani di pochissimi soggetti. Una concentrazione inquietante che richiama scenari da cartolina addomesticata, dove l’autenticità del vivere si piega alla logica della massimizzazione.

Emergono nomi, famiglie, assetti proprietari. Tra questi, alcuni cognomi si ripetono. Uno per tutti, quello dei Maisto, protagonisti di un’economia privatizzata della bellezza. Le vie di Francesco diventano corridoi del profitto. Gli spazi comuni, luoghi dove tutto ha un prezzo.

Questa non è una storia solo umbra. È un monito per ogni territorio fragile, per ogni paese in cerca di futuro, per ogni comunità che rischia di essere espropriata della propria anima in nome del turismo.

🔥 E qui arriva il Molise

Una terra che deve guardarsi bene da operazioni speculative e predatorie, provenienti da regioni confinanti e non.
Da troppi anni continuiamo a sentire il solito mantra: “tenere alta la guardia”, per via di possibili infiltrazioni malavitose, che troverebbero terreno fertile grazie anche a una debolezza istituzionale troppo spesso strutturale.

Ma il problema non è solo la criminalità organizzata.

Il rischio è più sottile e pervasivo: finzione di sviluppo, quando avremmo bisogno di progresso, per dirla con Pasolini; false promesse di valorizzazione, strategie di conquista economica mascherate da investimenti culturali.

Non possiamo permettere che il Molise diventi il prossimo laboratorio della turistificazione tossica.

Non bastano eventi e flussi: servono visioni, alleanze, presenze.
E soprattutto: serve che i territori tornino a essere abitati prima che visitati.

#Turistificazione #AssisiInVendita #LegalitàETerritorio #ComunitàResistenti #OsservatorioMolisano #TurismoEtico #IdentitàInSaldo #EconomiaDeiLuoghi #ValorizzazioneCulturale #Spopolamento #PatrimonioImmateriale #GiustiziaTerritoriale #SudCheResiste

(by nicola)

mercoledì 18 giugno 2025

🔥 Mangia Fuoco continua a dare i numeri: 19, 20, 21 settembre a Monticiano (SI) con la rete Faro Italia Platform


Tre date. Tre immagini. Una direzione: avanti.

 
Dal 19 al 21 settembre saremo a Monticiano, in provincia di Siena, per l’incontro nazionale delle Reti tematiche aderenti alla Faro Italia Platform.

Un appuntamento importante, che unisce chi lavora con passione per valorizzare il patrimonio culturale immateriale, i paesaggi, le comunità.

Un progetto che davvero dà i numeri – e li trasforma in azioni concrete.


Dopo 14.11.27.30, i numeri simbolici di una Rete partita dall’Istituto Superiore “Gregorio da Catino” di Poggio Mirteto (RI) e approdata dal Tirreno (Civitavecchia) all’Adriatico (Termoli), coinvolgendo gli Istituti Nautico e Alberghiero nel secondo PCTO con l’Università degli Studi del Molise, arrivano ora 16, 17, 18: le date della nostra prossima tappa.

Saremo protagonisti della Campagna nazionale
“MINORE. Un Faro sul Patrimonio Culturale – Il terzo settore con le comunità locali per iniziative di valorizzazione”,
organizzata da Italia Nostra, con il finanziamento del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in partenariato con ICOMOS Italia e con il supporto della Faro Italia Platform.

L’obiettivo è quello di dare vita a nuove Comunità Patrimoniali, come definite dalla Convenzione di Faro: beni culturali riconosciuti non solo per il loro valore storico, artistico o paesaggistico, ma per il significato che le persone attribuiscono loro.

In questo contesto, Nicola Frenza parteciperà alla tre giorni toscana come facilitatore della rete tematica nazionale “Eventi rituali”, che connette comunità custodi di tradizioni storiche – a partire dai fuochi rituali.

Una rete che promuove percorsi condivisi di rigenerazione, coinvolgendo comunità patrimoniali di tutta Italia, studenti, cittadini e territori da (ri)valorizzare con spirito partecipativo.

A Monticiano porteremo con noi i fuochi e le voci di chi ha creduto in questo cammino sin dall’inizio: la ‘Ndocciata, i Fuochi del Santo Legno della Croce, La Faglia. Tre comunità che hanno acceso la scintilla del progetto Mangia Fuoco e continuano a nutrirla con generosità e visione.

In questo scenario, la presenza di Mangia Fuoco assume un valore profondo: ci riconosciamo nella narrazione del fuoco che attraversa comunità, paesaggi e generazioni, e che si fa memoria viva, rito condiviso, energia di partecipazione.

Nei prossimi giorni continueremo a dare numeri, numeri che raccontano nuove tappe, nuovi fuochi, nuovi legami da accendere lungo il nostro cammino.

Il cammino del fuoco continua, e si fa sempre più corale.

Nelle prossime ore contatteremo ufficialmente le tre Comunità Patrimoniali citate per coinvolgerle attivamente nell'incontro di Monticiano e nel consolidamento della rete “Eventi rituali”.

Invitiamo tutti i Comuni e le Pro Loco, del Molise e non, che custodiscono riti del fuoco – feste, accensioni sacre, falò di comunità – a mettersi in contatto con noi.

Siamo pronti ad accogliere nuove scintille, ad ascoltare nuove storie, a intrecciare nuovi legami.

📩 Scriveteci via mail a: mangiafuocomolise@gmail.com  
📞 oppure chiamateci al 338.9352833.

Insieme possiamo accendere territori, comunità, visioni.

 
Mangia Fuoco non si ferma e continuera a dare i numeri.

#MangiaFuoco #EventiRituali #ComunitàPatrimoniali #FuochiRituali #FaroItaliaPlatform #Minore2025 #14_11_27_30 #16_17_18 #IlCamminoDelFuoco #AccendiamoRelazioni
 

(by nicola)

martedì 17 giugno 2025

📣 È tempo di dichiarazioni.

 


Nel CAF si Alessandra non ci sono call center, numeri impersonali o sportelli anonimi.

➡️ Modello 730, UNICO, successioni, locazioni, ISEE, RED, pratiche INPS…

 
Dietro ogni documento c’è una persona da aiutare, un diritto da proteggere, una storia da rispettare.

 
📍 CAF Lavoro & Fisco – Via Roma 110, Campobasso
📞 392 80 76 000

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(by nicola)

domenica 15 giugno 2025

“Che la nostra fama ci preceda” – Termoli accende il Patto tra Comunità

 
Il Nautico “Tiberio” ospita il secondo incontro del POT L1–L20, e il presidente Frenza mantiene la promessa: una sorpresa che accende il Patto tra Comunità.

“Ciò che le medicine non curano, lo cura il bisturi.
Ciò che il bisturi non cura, lo cura il fuoco.
Ciò che il fuoco non cura va reputato insanabile.”

Da questa frase attribuita a Ippocrate è partito l’intervento del presidente Nicola Frenza agli studenti del Nautico “Tiberio” di Termoli, durante il secondo incontro del POT L1–L20 “Università, Scuola e Territorio in rete per il Patrimonio Culturale – Laboratori di orientamento”.

L’atmosfera era densa di attenzione e futuro. Accanto a Frenza, la prof.ssa Letizia Bindi (Unimol), figura di riferimento nell’antropologia del patrimonio, e Maselli, docente e punto saldo della rete educativa.

Ma il momento più atteso è arrivato con una sorpresa: l’annuncio ufficiale dell’adesione dell’IIS “Gregorio da Catino” di Poggio Mirteto al Patto tra Comunità.

Una promessa mantenuta, un gesto simbolico e strategico che unisce formalmente la Sabina (Poggio Mirteto) e il Molise (Termoli) in un’alleanza educativa e culturale senza precedenti.

Frenza, promotore del progetto “Mangia Fuoco” e facilitatore della Rete Faro – Eventi rituali (fuochi), ha ribadito come il patrimonio immateriale, i riti e le tradizioni possano diventare strumenti attivi di rigenerazione, educazione e cittadinanza.

E non è un caso che, rivolgendosi direttamente ai ragazzi, abbia ricordato il significato del suo nome:“Nicola” deriva dal greco antico, nikê – vittoria – e laòs – popolo. Significa: colui che vince nel, con o per il popolo.

Un nome, una visione, una chiamata.

Da Termoli, oggi, parte un nuovo passo sulle rotte del fuoco.

Che la nostra fama ci preceda. Grazie ai nostri fuochi!  

(by nicola) 

sabato 14 giugno 2025

🔥 Ripercorriamo insieme le tappe

14.11.27.30 – I numeri vincenti di un Patto di Fuoco

“Il futuro si costruisce camminando insieme, bruciando l’inutile e accendendo ciò che conta.”

Dal 14 marzo al 30 maggio 2025, qualcosa si è acceso nei territori.
A scuola. Nelle piazze. Nei paesi. Nei gesti degli studenti e nei silenzi dei riti.

Un Patto di Fuoco ha preso forma tra Termoli e Poggio Mirteto, tra il Molise e la Sabina. Un percorso fatto di tappe, immagini e parole che oggi custodiamo in questo video: una sequenza evocativa, simbolica, intensa.

 

Le quattro date che danno titolo a questo cammino – 14.11.27.30 – non sono solo cronologia. Sono coordinate interiori. Segnali accesi da chi ha deciso che la scuola può (e deve) essere memoria viva e visione collettiva.

Nel video, lo sguardo si posa sui momenti fondativi:

  • 14 marzo – Primo incontro a Poggio Mirteto (RI)

  • 11 aprile – Dalle Sentinelle del Paesaggio a Sulle Rotte del Fuoco – Presentazione del Patto tra Comunità a Termoli (CB)

  • 27 maggio – Adesione formale dell’IIS Gregorio da Catino di Poggio Mirteto al Patto

  • 30 maggio – Secondo PCTO presso l’IIS “Tiberio-Boccardi” di Termoli

È un mosaico di senso, costruito con cura.


Ogni immagine è una soglia, ogni fotogramma una traccia che resta.

Grazie di cuore a quanti lo hanno reso possibile. 

(by nicola)

martedì 10 giugno 2025

🔥 Il Rinascimento nell’Espressionismo Astratto

Vincenzo Manocchio e la forza della figura che lotta per rinascere 

Dal 12 al 19 giugno 2025, il Consiglio Regionale del Molise ospita la nuova mostra di Vincenzo Manocchio, artista campobassano che da decenni porta avanti una ricerca pittorica coerente, viscerale, ostinata.

Il titolo della mostra – Il Rinascimento nell’Espressionismo Astratto – è una dichiarazione di poetica, un cortocircuito fertile tra due mondi apparentemente opposti.

Da un lato, il Rinascimento: la bellezza ideale, la proporzione, l’armonia del corpo umano come misura dell’universo. Dall’altro, l’Espressionismo Astratto: gesto, materia, urgenza emotiva, deformazione.

Manocchio unisce questi estremi in una tensione creativa che non cerca la sintesi, ma l’attraversamento.

La sua figura umana non è pacificata: si contorce, emerge, si sforza di rinascere da uno sfondo di magma, di rosso fuoco e nero carboncino.

È un Rinascimento bruciato, sporco, inquieto. Ma vivo. E proprio per questo profondamente attuale.

🎨 Una pittura che è corpo a corpo

Chi conosce Vincenzo lo sa: la sua pittura non è mai decorativa. È lotta fisica con la materia; figure tormentate, corpi che si rivelano nel caos.

È la forza della figura che non si arrende alla dissoluzione.

Ma Vincenzo non è solo artista. È stato anche curatore della mostra “L’Inferno di Dante” di Antonio Pettinicchi, esperienza che ha confermato la sua capacità di leggere e restituire il lato oscuro e sacro dell’arte, quello che non si vende ma si testimonia.

🔥 Una fiamma che tocca anche noi

Questo tipo di ricerca non è solo personale. Parla anche a chi, come me, lavora per accendere il fuoco della memoria e della visione nei territori, nelle scuole, nei giovani.

Non posso non sentire, in certe tele di Vincenzo, lo stesso fuoco simbolico che anima il progetto ‘Mangia Fuoco.’
Là dove l’arte non è evasione, ma
rito di passaggio.
Là dove la figura non è icona, ma
corpo che attraversa l’ombra.
Là dove il fuoco non distrugge, ma
rivela.

📍 Consiglio Regionale del Molise – Via IV Novembre 87, Campobasso
📆
Dal 12 al 19 giugno 2025 – Tutti i giorni dalle 10:00 alle 20:00
Inaugurazione: 12 giugno ore 10:30

Dipingo per restare. Perché solo ciò che brucia resta inciso.” Vincenzo Manocchio

Con i migliori auguri,Vincenzo, dal sottoscritto e da tutta la comunità di OML.

(by nicola)

🔥 La memoria fertile: il fuoco che ci lega

 

Ci sono storie che non si trovano nei libri, ma nei volti.
La civiltà agropastorale non è un ricordo da museo: è un patrimonio vivo, che cammina ancora tra noi. Tra chi coltiva, macina, racconta. Tra chi custodisce e chi trasmette.

📅 Il 14 e 15 giugno, a Matrice (CB), accendiamo insieme la brace della memoria.


Con “La memoria fertile”, vivremo due giornate dedicate al grano, al pane, ai tratturi e alla transumanza.
 

Un intreccio di visite, racconti, degustazioni, lettura ad alta voce arricchita da elementi visivi e/o sonori e canti sull’aia.
 

Un evento che profuma di terra e di futuro, tra tradizione e innovazione.

📍 L’iniziativa è organizzata dalla Biblioteca G. Zampini e dal Molino Cofelice, con la cura e la passione di due soci dell’OML: Rocco Cirino e Antonio D’Andrea, da anni custodi e tessitori di saperi agro-pastorali.

Questo appuntamento si inserisce anche nel più ampio cammino che OML porta avanti con "Noi siamo il Tratturo", un progetto che intreccia radici, territori e persone.


📸 E mentre prepariamo questo incontro pubblico, non smettiamo di onorare l’incontro più silenzioso: quello con chi è rimasto, con chi ricorda, con chi aspetta.


Perché ogni volto è un tratturo dell’anima e ogni stretta di mano è un’eredità che non si può dimenticare.

🗓 Programma completo in locandina
📞 Info: 349.5430141 – 393.2362091
🎟 Contributo: 5 euro.

(by nicola) 


lunedì 9 giugno 2025

🌳 Se una villa rifiorisce, perché non un’intera regione?

Domenica 9 giugno 2025, Villa De Capoa è tornata a vivere.

Una domenica luminosa, cielo terso, famiglie con bambini, anziani sulle panchine, giovani coppie, studenti, turisti, cittadini.


Un luogo restituito. Un giardino che respira.
 

Il cuore verde di Campobasso ha ripreso a pulsare con voce chiara e collettiva.

La recente riqualificazione, frutto del lavoro della prof.ssa Paola Fortini e della passata amministrazione comunale, è oggi visibile, concreta, tangibile.


Sentieri puliti, statue riscoperte, nuove cartellonistiche, giochi per bambini, accessibilità.


Ma soprattutto: persone. Presenza. Relazione.

È questa la bellezza che ci interessa.Non quella rarefatta e museale, ma quella viva, vissuta, popolare.Quella che fa bene, che unisce, che fa rifiorire.

E allora, la domanda viene spontanea:
se è stato possibile restituire vita a una villa storica di 1,6 ettari, perché non sognare – e realizzare – una riforestazione dell’intero Molise?

Con il progetto Mangia Fuoco, stiamo immaginando la messa a dimora di
🌱 800.000 piante autoctone,una per ogni molisano nel mondo.

Canada, Brasile, Argentina, Stati Uniti: in questi Paesi vive la nostra diaspora.

Donne e uomini che hanno lasciato il Molise, ma non lo hanno dimenticato.

Oggi lanciamo loro un messaggio: torniamo insieme a piantare il futuro.
Con un albero. Con un gesto. Con un nuovo patto con la terra.

La bellezza non è un lusso. È una necessità.
E oggi, più che mai, può diventare un gesto collettivo.

Ora tocca a noi espandere questo gesto:
da una villa, a un tratturo.
Da un giardino, a una regione.
Da un progetto, a una generazione.

Se una villa rifiorisce… può rifiorire un’intera regione!

(by nicola) 

sabato 7 giugno 2025

𝗘𝗴𝗼𝗹𝗮𝘁𝗿𝗶𝗲. 𝗣𝗲𝗻𝘀𝗮𝗿𝗲 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮, 𝗯𝗿𝘂𝗰𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗱𝗼𝗽𝗼

 


📷 L’immagine generativa che accompagna questo testo è parte del percorso “Mangia Fuoco Live”: un laboratorio di narrazione pubblica sui simboli, i poteri e le trasformazioni del nostro tempo.

Trump e Musk. Due idoli tossici, due fuochi che non scaldano: bruciano.
L’uno minaccia la tenuta democratica degli Stati Uniti, l’altro investe miliardi per controllare il flusso delle coscienze attraverso i social.

Entrambi incarnano una forma estrema di egolatria, il culto (distruttivo) del proprio ego.

Il fuoco che portano nel mondo è guerra, propaganda, potere.

Ma c’è un altro fuoco, più antico e più sottile. È quello di Prometeo, il titano che ‘pensava prima’ a differenza del fratello Epimeteo il quale ‘ragionava dopo’, quando tutto era perduto.

Oggi che i simboli si accendono e le democrazie si sfaldano, la vera domanda è: noi europei, pensiamo prima o reagiamo dopo?

Abbiamo ereditato il fuoco della ragione, della coesione, della responsabilità.

Siamo pronti a usarlo per ricostruire? O resteremo spettatori dell’ennesimo incendio globale?

#Egolatrie #Prometeo #Trump #Musk #Fuoco #MangiaFuoco #Europa #Democrazia #NarrazionePubblica #SimboliContemporanei

(by nicola)

lunedì 2 giugno 2025

🔥 Racconta il tuo fuoco. Una rubrica per accendere relazioni tra generazioni


Cosa significa per te il fuoco?

Un rito, un ricordo, un sogno, un’emozione?

Da oggi nasce una rubrica aperta, viva, condivisa: “Racconta il tuo fuoco”, uno spazio di ascolto e racconto, dove giovani e anziani si incontrano attraverso parole, immagini ed esperienze legate al fuoco — simbolo universale, ponte tra culture, generazioni e territori.

📅 Ogni settimana pubblicheremo un contributo:
una riflessione, una foto, un ricordo personale, o un racconto legato ai riti e alla memoria.

👉 Per partecipare, clicca sul pulsante “✉️ Scrivici ora” nella colonna destra del blog.

 
📌 I contributi saranno pubblicati nel blog OML e rilanciati attraverso i nostri canali social e culturali.

Perché ogni fuoco ha il suo volto.
E raccontarlo significa tenerlo acceso. 🔥

🪔 Un sentito grazie a Vinicio D’Ambrosio per averci riportato alle parole di Erich Fromm, scintilla preziosa da cui nasce questa rubrica.

(by nicola) 

domenica 1 giugno 2025

14.11.27.30 – I numeri vincenti di un Patto di fuoco

 

Ci sono numeri che raccontano storie. Nel nostro caso sono date: tappe di un cammino acceso, scandito dalla volontà di intrecciare saperi, conoscenze, territori e generazioni.

Il 14 marzo 2025, a Poggio Mirteto (RI), prende voce la visione di ‘Sulle Rotte del Fuoco” e diventa progetto condiviso, chiamata all’azione per le comunità scolastiche e culturali.


L’11 aprile 2025 , a Termoli (CB), con l’incontro “Dalle Sentinelle del Paesaggio a Sulle Rotte del Fuoco”, la traiettoria si estende, si articola, si anima di giovani volti, parole, prospettive.


Il 27 maggio 2025, l’Istituto Superiore “Gregorio da Catino” di Poggio Mirteto (RI), sottoscrive con l’OML, nell’ambito del progetto ‘Mangia Fuoco’, il ‘Patto tra Comunità Educanti’: un gesto forte, che riconosce il valore di un’alleanza duratura e visionaria.


Il 30 maggio 2025, infine, l’approdo: presso l’Istituto Nautico di Termoli (CB), l’intervento della prof.ssa Letizia Bindi segna una svolta nel PCTO LAB REIM 2025 realizzato con l’UNIMOL sempre nell’ambito del progetto ‘Mangia Fuoco.’

Il fuoco che cura: l’intervento di Nicola Frenza

All’incontro del 30 maggio ha partecipato anche il presidente della nostra associazione, Nicola Frenza, ideatore di Mangia Fuoco e anima del progetto “Sulle Rotte del Fuoco.”

Con parole semplici e incisive, dopo aver sottolineato il ruolo attivo degli studenti come veri artefici di un cambiamento culturale, ringraziato i docenti Referenti del PCTO LAB REIM 2025 e l’UNIMOL attraverso la prof.ssa Letizia Bindi, ha ripercorso le tappe che hanno portato dall’11 aprile alla sottoscrizione della ‘Proposta d’Intesa tra Comunità’ siglata il 27 maggio da parte della Dirigente dell’I.I.S. “Gregorio da Catino” di Poggio Mirteto (RI).


Durante il suo intervento Frenza ha evocato una potente metafora del padre della medicina, Ippocrate, che recita:

“Ciò che le medicine non curano, lo cura il ferro.
Ciò che il ferro non cura, lo cura il fuoco.
Ciò che il fuoco non cura, è insanabile.”

Un richiamo profondo al potere rigenerativo del fuoco – non solo come elemento naturale ma come simbolo di trasformazione, ultima risorsa, atto radicale di cura e rinascita. In questo senso, Mangia Fuoco è un rimedio per territori che vogliono guarire, risvegliarsi, ricominciare.

Ha poi concluso citando un principio italico – caro a Latini, Sabini e Sanniti –: "Che la nostra fama ci preceda." In pratica, attraverso il cammino tracciato da e con Mangia Fuoco:

1- è il nome stesso di questi territori, la forza della loro memoria e della rete che li tiene vivi a precedere chi li rappresenta;

2- la reputazione di chi ha saputo tenere botta – con coerenza, ostinazione e in silenzio – quando il vento soffiava contro, inizia a camminare avanti. Ancor prima di presentarci, ci precede la forza di ciò che siamo diventati.

Da ultimo è tornato su un tema che rappresenta uno dei pilastri strategici di Mangia Fuoco: il rapporto con il mondo universitario. Un legame nato da un’intuizione semplice ma potente: creare le condizioni perché i giovani possano restare agganciati al proprio territorio, senza essere costretti a cercare altrove le opportunità di crescita e formazione.
L’obiettivo, ha sottolineato,
non è soltanto permettere di proseguire gli studi in Molise, ma di farlo all’interno di percorsi pensati su misura per chi desidera trasformare le proprie radici in competenze.
In questa prospettiva, l’università
del Molise può diventare motore di innovazione culturale, attivando corsi, laboratori e progettualità condivise capaci di dare forma a nuove figure professionali legate alla valorizzazione del patrimonio, coniugando memoria, creatività, sostenibilità e sviluppo locale.
È così che si costruisce un futuro: non rinunciando al passato, ma trasformandolo in energia per restare, creare, lasciare il segno.

Orizzonti UNESCO e alleanze formative: la visione di Letizia Bindi

La prof.ssa Letizia Bindi ha tracciato durante il PCTO di Termoli un quadro ampio e articolato del progetto nazionale sui fuochi rituali, connettendo i patrimoni materiali e immateriali al futuro delle comunità, delle scuole e dei giovani.

Dall'esperienza nata ad Agnone nel 2020-2021, con la valorizzazione della 'Ndocciata e i primi incontri sul fuoco rituale, fino alla creazione di un vero e proprio circuito italiano dei fuochi cerimoniali, la professoressa ha raccontato un percorso di crescita che oggi si struttura attorno a tre assi fondamentali:

  • la ritualità come espressione identitaria,

  • il fuoco come tecnologia antropologica e simbolica,

  • e l'attivazione delle comunità scolastiche in chiave intergenerazionale.

Tra riferimenti mitologici e antropologici (Prometeo, l'origine sacra del fuoco, il suo valore tecnico e simbolico), Bindi ha sottolineato come l'accensione, la gestione e la trasmissione del fuoco siano un "saper fare" millenario che tocca l'ecologia, la memoria, la coesione sociale e persino la giustizia.

Particolare rilievo ha avuto il riconoscimento dato al progetto Mangia Fuoco, menzionato dal Ministero della Cultura come "buona pratica di coinvolgimento comunitario", e inserito nel quadro di riferimento per la candidatura UNESCO del circuito dei fuochi cerimoniali italiani.

Ha poi annunciato che la candidatura nazionale è già in fase avanzata, con l'obiettivo di raccogliere almeno una rappresentanza per regione e costruire una rete italiana ed europea, anche attraverso Erasmus tematici, progetti multilingue, mobilità tra scuole e alleanze formative tra Molise, Toscana, Abruzzo, Lazio e le comunità italiane all'estero.

Accanto all'orizzonte UNESCO, emerge forte la volontà di integrare questi temi nei percorsi scolastici ordinari, non solo tramite i PCTO, ma attraverso laboratori, progetti cooperativi tra scuole e università.


I ragazzi protagonisti: scuola come fucina di bellezza

Un ruolo centrale in questo percorso lo hanno avuto gli studenti dell’Istituto Nautico e dell’Alberghiero di Termoli.
Con dedizione, competenza e sensibilità, i ragazzi hanno saputo restituire una lettura originale e partecipata dei temi affrontati durante le ore del PCTO: tradizione, sostenibilità, identità territoriale e memoria rituale.
Dalla ricerca storica all’elaborazione multimediale, dalle riflessioni sulla cucina dei fuochi alla proposta di percorsi turistico-culturali innovativi, il loro contributo ha dimostrato che la scuola può essere luogo generativo di futuro e bellezza, se messa nelle condizioni di collaborare e di osare.

Un sentito ringraziamento va ai Referenti scolastici di ‘Sulle Rotte del Fuoco’, i prof.ri Mario Antonello Maselli e Maurizio Santilli e ai loro colleghi. 

Prossima tappa? Lungo la Rotta, insieme.

Non si tratta solo di valorizzare un rituale.
Si tratta di accendere nuove forme di consapevolezza, legami intergenerazionali, possibilità concrete per restare, per scegliere di fare cultura nei luoghi in cui si è nati.

Mangiafuoco c’è. La rete si allarga. Il cammino continua.

🔗 Vuoi entrare nella Rete educativa dei fuochi?

Scrivi a: mangiafuocomolise@gmail.com o telefona al 338.9352833

Ti aspettiamo!

(by nicola)