𝗜 𝗗𝗘𝗕𝗜𝗧𝗜 𝗗𝗘𝗜 𝗠𝗢𝗟𝗜𝗦𝗔𝗡𝗜? 𝗙𝗨𝗢𝗥𝗜 𝗕𝗜𝗟𝗔𝗡𝗖𝗜𝗢!

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Nei procedimenti giudiziari degli ultimi vent’anni contro i “colletti bianchi”, tutti conclusi con un nulla di fatto, nel mio libro sulla giustizia molisana documento spese triple milionarie a carico della collettività.   Parlo di tre voci ben distinte: (𝟭) le spese, ingentissime, sostenute dallo Stato; (𝟮) quelle dei singoli indagati/imputati, spesso costretti a difendersi per anni; (𝟯) quelle rimborsate agli amministratori, politici e dirigenti, che si fanno coprire le spese legali dall’ente pubblico in cui sono stati eletti o nominati, purché non vi sia conflitto d’interessi, l’avvocato sia gradito e l’esito non sia una condanna per dolo o colpa grave.    Un bel privilegio! E non finisce qui: la spesa cresce ancora quando la Regione si costituisce parte civile e nomina un proprio legale che, se non liquidato dal giudice penale, viene comunque pagato dalla Regione. Il salasso continua.   L’ultima “stangata” è nella 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗻. 𝟯𝟳𝟴 ?...

14.11.27.30 – I numeri vincenti di un Patto di fuoco

 

📌 I numeri simbolici del cammino educativo

Ci sono numeri che raccontano storie. Nel nostro caso sono date: tappe di un cammino acceso, scandito dalla volontà di intrecciare saperi, conoscenze, territori e generazioni.

Il 14 marzo 2025, a Poggio Mirteto (RI), prende voce la visione di ‘Sulle Rotte del Fuoco” e diventa progetto condiviso, chiamata all’azione per le comunità scolastiche e culturali.


L’11 aprile 2025 , a Termoli (CB), con l’incontro “Dalle Sentinelle del Paesaggio a Sulle Rotte del Fuoco”, la traiettoria si estende, si articola, si anima di giovani volti, parole, prospettive.


Il 27 maggio 2025, l’Istituto Superiore “Gregorio da Catino” di Poggio Mirteto (RI), sottoscrive con l’OML, nell’ambito del progetto ‘Mangia Fuoco’, il ‘Patto tra Comunità Educanti’: un gesto forte, che riconosce il valore di un’alleanza duratura e visionaria.


Il 30 maggio 2025, infine, l’approdo: presso l’Istituto Nautico di Termoli (CB), l’intervento della prof.ssa Letizia Bindi segna una svolta nel PCTO LAB REIM 2025 realizzato con l’UNIMOL sempre nell’ambito del progetto ‘Mangia Fuoco.’

 

🔥 Il fuoco che cura – l’intervento di Nicola Frenza

All’incontro del 30 maggio ha partecipato anche il presidente della nostra associazione, Nicola Frenza, ideatore di Mangia Fuoco e anima del progetto “Sulle Rotte del Fuoco.”

Con parole semplici e incisive, dopo aver sottolineato il ruolo attivo degli studenti come veri artefici di un cambiamento culturale, ringraziato i docenti Referenti del PCTO LAB REIM 2025 e l’UNIMOL attraverso la prof.ssa Letizia Bindi, ha ripercorso le tappe che hanno portato dall’11 aprile alla sottoscrizione della ‘Proposta d’Intesa tra Comunità’ siglata il 27 maggio da parte della Dirigente dell’I.I.S. “Gregorio da Catino” di Poggio Mirteto (RI).


Durante il suo intervento Frenza ha evocato una potente metafora del padre della medicina, Ippocrate, che recita:

“Ciò che le medicine non curano, lo cura il ferro.
Ciò che il ferro non cura, lo cura il fuoco.
Ciò che il fuoco non cura, è insanabile.”

Un richiamo profondo al potere rigenerativo del fuoco – non solo come elemento naturale ma come simbolo di trasformazione, ultima risorsa, atto radicale di cura e rinascita. In questo senso, Mangia Fuoco è un rimedio per territori che vogliono guarire, risvegliarsi, ricominciare.

Ha poi concluso citando un principio italico – caro a Latini, Sabini e Sanniti –: "Che la nostra fama ci preceda." In pratica, attraverso il cammino tracciato da e con Mangia Fuoco:

1- è il nome stesso di questi territori, la forza della loro memoria e della rete che li tiene vivi a precedere chi li rappresenta;

2- la reputazione di chi ha saputo tenere botta – con coerenza, ostinazione e in silenzio – quando il vento soffiava contro, inizia a camminare avanti. Ancor prima di presentarci, ci precede la forza di ciò che siamo diventati.

Da ultimo è tornato su un tema che rappresenta uno dei pilastri strategici di Mangia Fuoco: il rapporto con il mondo universitario. Un legame nato da un’intuizione semplice ma potente: creare le condizioni perché i giovani possano restare agganciati al proprio territorio, senza essere costretti a cercare altrove le opportunità di crescita e formazione.
L’obiettivo, ha sottolineato,
non è soltanto permettere di proseguire gli studi in Molise, ma di farlo all’interno di percorsi pensati su misura per chi desidera trasformare le proprie radici in competenze.
In questa prospettiva, l’università
del Molise può diventare motore di innovazione culturale, attivando corsi, laboratori e progettualità condivise capaci di dare forma a nuove figure professionali legate alla valorizzazione del patrimonio, coniugando memoria, creatività, sostenibilità e sviluppo locale.
È così che si costruisce un futuro: non rinunciando al passato, ma trasformandolo in energia per restare, creare, lasciare il segno.

🌍 Orizzonti UNESCO e alleanze formative – la visione di Letizia Bindi

La prof.ssa Letizia Bindi ha tracciato durante il PCTO di Termoli un quadro ampio e articolato del progetto nazionale sui fuochi rituali, connettendo i patrimoni materiali e immateriali al futuro delle comunità, delle scuole e dei giovani.

Dall'esperienza nata ad Agnone nel 2020-2021, con la valorizzazione della 'Ndocciata e i primi incontri sul fuoco rituale, fino alla creazione di un vero e proprio circuito italiano dei fuochi cerimoniali, la professoressa ha raccontato un percorso di crescita che oggi si struttura attorno a tre assi fondamentali:

  • la ritualità come espressione identitaria,

  • il fuoco come tecnologia antropologica e simbolica,

  • e l'attivazione delle comunità scolastiche in chiave intergenerazionale.

Tra riferimenti mitologici e antropologici (Prometeo, l'origine sacra del fuoco, il suo valore tecnico e simbolico), Bindi ha sottolineato come l'accensione, la gestione e la trasmissione del fuoco siano un "saper fare" millenario che tocca l'ecologia, la memoria, la coesione sociale e persino la giustizia.

Particolare rilievo ha avuto il riconoscimento dato al progetto Mangia Fuoco, menzionato dal Ministero della Cultura come "buona pratica di coinvolgimento comunitario", e inserito nel quadro di riferimento per la candidatura UNESCO del circuito dei fuochi cerimoniali italiani.

Ha poi annunciato che la candidatura nazionale è già in fase avanzata, con l'obiettivo di raccogliere almeno una rappresentanza per regione e costruire una rete italiana ed europea, anche attraverso Erasmus tematici, progetti multilingue, mobilità tra scuole e alleanze formative tra Molise, Toscana, Abruzzo, Lazio e le comunità italiane all'estero.

Accanto all'orizzonte UNESCO, emerge forte la volontà di integrare questi temi nei percorsi scolastici ordinari, non solo tramite i PCTO, ma attraverso laboratori, progetti cooperativi tra scuole e università.


🎓 I ragazzi protagonisti – scuola come fucina di bellezza  

Un ruolo centrale in questo percorso lo hanno avuto gli studenti dell’Istituto Nautico e dell’Alberghiero di Termoli.
Con dedizione, competenza e sensibilità, i ragazzi hanno saputo restituire una lettura originale e partecipata dei temi affrontati durante le ore del PCTO: tradizione, sostenibilità, identità territoriale e memoria rituale.
Dalla ricerca storica all’elaborazione multimediale, dalle riflessioni sulla cucina dei fuochi alla proposta di percorsi turistico-culturali innovativi, il loro contributo ha dimostrato che la scuola può essere luogo generativo di futuro e bellezza, se messa nelle condizioni di collaborare e di osare.

🤝 Dove stiamo andando – prossime tappe e invito alla rete 

Un sentito ringraziamento va ai Referenti scolastici di ‘Sulle Rotte del Fuoco’, i prof.ri Mario Antonello Maselli e Maurizio Santilli e ai loro colleghi. 

Prossima tappa? Lungo la Rotta, insieme.

Non si tratta solo di valorizzare un rituale.
Si tratta di accendere nuove forme di consapevolezza, legami intergenerazionali, possibilità concrete per restare, per scegliere di fare cultura nei luoghi in cui si è nati.

Mangiafuoco c’è. La rete si allarga. Il cammino continua.

🔗 Vuoi entrare nella Rete educativa dei fuochi?

Scrivi a: mangiafuocomolise@gmail.com o telefona al 338.9352833

Ti aspettiamo!

✍️ Nicola Frenza

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