𝗜 𝗗𝗘𝗕𝗜𝗧𝗜 𝗗𝗘𝗜 𝗠𝗢𝗟𝗜𝗦𝗔𝗡𝗜? 𝗙𝗨𝗢𝗥𝗜 𝗕𝗜𝗟𝗔𝗡𝗖𝗜𝗢!

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Nei procedimenti giudiziari degli ultimi vent’anni contro i “colletti bianchi”, tutti conclusi con un nulla di fatto, nel mio libro sulla giustizia molisana documento spese triple milionarie a carico della collettività.   Parlo di tre voci ben distinte: (𝟭) le spese, ingentissime, sostenute dallo Stato; (𝟮) quelle dei singoli indagati/imputati, spesso costretti a difendersi per anni; (𝟯) quelle rimborsate agli amministratori, politici e dirigenti, che si fanno coprire le spese legali dall’ente pubblico in cui sono stati eletti o nominati, purché non vi sia conflitto d’interessi, l’avvocato sia gradito e l’esito non sia una condanna per dolo o colpa grave.    Un bel privilegio! E non finisce qui: la spesa cresce ancora quando la Regione si costituisce parte civile e nomina un proprio legale che, se non liquidato dal giudice penale, viene comunque pagato dalla Regione. Il salasso continua.   L’ultima “stangata” è nella 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗻. 𝟯𝟳𝟴 ?...

🔥 Il Rinascimento nell’Espressionismo Astratto

Vincenzo Manocchio e la forza della figura che lotta per rinascere 

Dal 12 al 19 giugno 2025, il Consiglio Regionale del Molise ospita la nuova mostra di Vincenzo Manocchio, artista campobassano che da decenni porta avanti una ricerca pittorica coerente, viscerale, ostinata.

Il titolo della mostra – Il Rinascimento nell’Espressionismo Astratto – è una dichiarazione di poetica, un cortocircuito fertile tra due mondi apparentemente opposti.

Da un lato, il Rinascimento: la bellezza ideale, la proporzione, l’armonia del corpo umano come misura dell’universo. Dall’altro, l’Espressionismo Astratto: gesto, materia, urgenza emotiva, deformazione.

Manocchio unisce questi estremi in una tensione creativa che non cerca la sintesi, ma l’attraversamento.

La sua figura umana non è pacificata: si contorce, emerge, si sforza di rinascere da uno sfondo di magma, di rosso fuoco e nero carboncino.

È un Rinascimento bruciato, sporco, inquieto. Ma vivo. E proprio per questo profondamente attuale.

🎨 Una pittura che è corpo a corpo

Chi conosce Vincenzo lo sa: la sua pittura non è mai decorativa. È lotta fisica con la materia; figure tormentate, corpi che si rivelano nel caos.

È la forza della figura che non si arrende alla dissoluzione.

Ma Vincenzo non è solo artista. È stato anche curatore della mostra “L’Inferno di Dante” di Antonio Pettinicchi, esperienza che ha confermato la sua capacità di leggere e restituire il lato oscuro e sacro dell’arte, quello che non si vende ma si testimonia.

🔥 Una fiamma che tocca anche noi

Questo tipo di ricerca non è solo personale. Parla anche a chi, come me, lavora per accendere il fuoco della memoria e della visione nei territori, nelle scuole, nei giovani.

Non posso non sentire, in certe tele di Vincenzo, lo stesso fuoco simbolico che anima il progetto ‘Mangia Fuoco.’
Là dove l’arte non è evasione, ma
rito di passaggio.
Là dove la figura non è icona, ma
corpo che attraversa l’ombra.
Là dove il fuoco non distrugge, ma
rivela.

📍 Consiglio Regionale del Molise – Via IV Novembre 87, Campobasso
📆
Dal 12 al 19 giugno 2025 – Tutti i giorni dalle 10:00 alle 20:00
Inaugurazione: 12 giugno ore 10:30

Dipingo per restare. Perché solo ciò che brucia resta inciso.” Vincenzo Manocchio

Con i migliori auguri,Vincenzo, dal sottoscritto e da tutta la comunità di OML.

✍️ Nicola Frenza

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