venerdì 11 maggio 2018

PER LA DIFESA DEL PARCO NAZIONALE DEL MATESE


Gli atti pubblici denunziati rivelano che gli industriali del vento non amano le bellezze e le ricchezze del Matese. Disprezzano i millenari usi civici, per aver consentito lo sviluppo dell'odierna economia agro-pastorale, responsabile della permanenza dell'uomo italico sul territorio!
Pendono presso gli uffici di Procura del Tribunale di Benevento altre denunzie, perché, dopo i primi lavori, la montagna di Morcone (destinata a far parte dell'approvato Parco Nazionale del Matese) è stata già in parte sfregiata, con danni gravi ed irreparabili. Qualche tecnico ha evidenziato addirittura che, essendo il sottosuolo di tipo carsico, con l'insediamento dei pali eolici, le acque abbondanti rischiano di sparire. Intanto, i politici dell'economia distruttiva lasciano fare, pur sapendo che la Sardegna è stata bacchettata dalla Corte Costituzionale. Fortunatamente il Legislatore, con la legge civile n. 168 del 20 novembre 2017, ha imposto ad ogni cittadino, giudici compresi, il rispetto della Carta Costituzionale.

Guardia Sanframondi, 11 maggio 2018.

Avv. Luigi Rotondi

(by Nicola)

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