domenica 3 aprile 2011

DICOTOMIE DELLA GIUSTIZIA MOLISANA

Analizziamo come su uno stesso tipo di denuncia di un illecito comunale si sono comportati la Procura della Repubblica di Isernia e quella Campobasso.

PROCURA DI ISERNIA. Come è noto nel febbraio del 2009, nell’ambito di una nostra iniziativa politica intesa a favorire nella P.A. le assunzioni di disoccupati in condizioni di bisogno in luogo di ricchi pensionati, denunciammo il sig. Melogli Gabriele quale sindaco di Isernia e la giunta per ipotesi di abuso d’ufficio, danno erariale e quant’altro, per l’assunzione senza concorso di un militare in pensione quale comandante della polizia urbana, con stipendio di cat.D3 più l’indennità ad personam. Rilevammo numerose violazioni (art.110 TUEL, Regolamento comunale, attribuzione senza i criteri di legge dell’indennità ad personam ecc.) ma l’illiceità più eclatante era la seguente: non vi erano i requisiti per l’accesso al posto perché il suddetto militare non aveva la laurea (prescritta per l’accesso alla categoria comunale D3). Si attivò sul sindaco di Isernia Melogli il proc. pen. 415/2009: ebbene, tralasciando anche le altre denunciate gravi illegittimità, pur in mancanza del requisito prescritto della laurea per l’accesso alla categoria D3 comunale e la conseguente palese violazione dell’art, 110 TUEL, l’assunzione diretta fatta dal sindaco Melogli, il PM Scioli chiese l’archiviazione e il GIP Cuomo archiviò, con motivazioni a nostro avviso del tutto elusive e meramente apodittiche della nostra dettagliata opposizione. D’altro lato, noi, a differenze delle famiglie ricche come quella del sindaco Melogli, non abbiamo le risorse per affrontare impugnazioni in Cassazione (e qui emerge anche il carattere di classe della giustizia borghese). Così il militare in pensione ottenne anche un altro incarico identico e ben pagato in un ente locale ancora più grande.

PROCURA DI CAMPOBASSO. Da notizie di stampa apparse oggi, apprendiamo che sullo stesso tipo di fatto (assunzione diretta di un responsabile di ragioneria comunale senza che questi avesse il titolo di studio prescritto per l’accesso) il Pm Fabio Papa ha invece incriminato il sindaco di Boiano ed altri corresponsabili per abuso d’ufficio ecc. e la Cassazione ha confermato la validità di tale incriminazione. Tra l’altro abbiamo notato nel leggere l’articolo di stampa che in questo caso la sussistenza o meno del requisito del titolo di studio è ancora più difficile e sottile da individuare rispetto a quella del caso di Isernia.
Allora delle due l’una: o la giustizia molisana è un terno al lotto o c’è qualcosa che non va nella condotta di alcuni sostituti PM e GIP nel Tribunale di Isernia quando affrontano le inchieste sul sig. Melogli quale sindaco di Isernia e sui suoi sodali.

E chissà se il Procuratore Capo di Isernia, dott. Albano, nuovo arrivato, vorrà rivedere le varie inchieste sul sindaco di Isernia rimaste archiviate ?
Per quanto ci riguarda continueremo a lottare per un altro stato, essendo quello attuale solo una macchina organizzata in funzione delle classi dominanti e dei poteri grandi e piccoli a danno della povera gente e delle classi più deboli.

Fonte:  P.C.L. Sezione regionale del Molise, 3 aprile 2011

by Nicola

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