martedì 6 agosto 2013

Mamme che la salute la stanno perdendo!

Riceviamo e pubblichiamo

Il PCL Molise esprime tutta la propria solidarietà nei confronti di Elisabetta Guarini, Presidente dell’associazione MAMME PER LA SALUTE di VENAFRO che è stata incredibilmente convocata presso la stazione dei Carabinieri di Venafro per essere “identificata” a seguito di una querela, dalla Procura di Isernia. Ovviamente si tratta “solo” di “indagine” , ma è evidente che quando il PM anziché chiedere l’archiviazione procede ad identificazioni innesta chiari disagi al querelato con evidenti conseguenze tendenti a colpire il coraggio civico nel cittadino, soprattutto per le persone “più semplici” e madri di famiglia.
Ricordiamo al PM di Isernia che l’associazione sta solo conducendo una sacrosanta e legittima battaglia per la difesa della salute nella zona industriale di Venafro notoriamente inquinata. Si indaghi piuttosto su chi ha inquinato la piana di Venafro, sino a far rivenire diossina nel latte materno !
Le Mamme per la Salute non hanno mai diffamato nessuno, hanno semplicemente esercitato la propria libertà di pensiero e di proposta rispetto ad un muro di gomma, ponendo un problema di enorme rilievo pubblico e vogliamo ricordare al Pm di Isernia che esiste comunque l’art.21 della Costituzione in virtù del quale queste assurde querele che i potenti continuano a fare contro i movimenti ed i singoli attivisti “scomodi al potere”, devono essere semplicemente archiviate, perché hanno solo un evidente scopo intimidatorio; anzi, invece di convocare i querelati si dovrebbero verificare gli estremi della calunnia a carico dei potenti querelanti.
La misura è colma: è da tempo che denunciamo il clima preoccupante ed il carattere spropositato di tali tipi di azioni giudiziarie in loco. Giorni or sono stati sequestrato due PC ad un giovane studente di un paese della nostra provincia solo perché aveva semplicemente scritto su face book quella che a nostro avviso era solo una legittima critica al soggetto messo a fare il sindaco di Isernia dal PDL negli anni scorsi, in relazione allo noto “scandalo Auditorium” (è stato il PM Scioli).
Questi gravissimi episodi si aggiungono agli atri analoghi già denunciati dal PCL Molise; all’uopo stiamo perciò attrezzando un dossier rispetto a tali azioni giudiziarie per chiedere un’ispezione presso la Procura di Isernia ed anche circa l’operato di alcuni agenti di PS recependo istanze varie, onde verificare se tali azioni costituiscano un abuso del potere giudiziario che attenta l’art.21 della Costituzione (segnatamente la libertà di critica scomoda al potere). Ma soprattutto, rilanciamo la nostra battaglia per la costituzione di comitato di lotta in difesa delle libertà democratiche nella provincia di Isernia messe a repentaglio per via giudiziaria.
In questa regione, mentre si sperperano risorse e mezzi per “indagare” spropositatamente su chi denuncia e lotta per la salute, per l’ambiente, per la giustizia sociale e per una nuova società migliore, contrastando abusi di potere, saccheggi di denaro pubblico e scempi ambientali, da anni la borghesia camorristica continua a penetrare liberamente, come avesse trovato una sorta di Svizzera, tra riciclaggio di denaro bancario, cementificazioni e villaggi turistici, inquinamenti, traffico illecito di rifiuti, appalti di Scuolabus ai casalesi e quant’altro.
Per parte nostra, questi fatti, non fanno altro che dimostrare come la macchina statale in sostanza rimanga uno strumento costruito in tal guisa da garantire il dominio e la dittatura della classe padronale e dei loro governanti che opprimono il resto della società.
In ogni modo le Mamme per la Salute non solo sole, siamo sicuri che continueranno a lottare; e saremo noi a lanciare una grande inchiesta popolare sull’inquinamento e sull’operato della Procura di Isernia in merito.

06/08/2013                   Il COORDINATORE 
                           Tiziano Di Clemente

(by Nicola)

Nessun commento:

Posta un commento