domenica 7 marzo 2021

CHIEDIAMO ALLA PROCURA DI APPOFONDIRE LE INDAGINI! VOGLIAMO CHE TUTTI I RESPONSABILI DEL DISASTRO SANITARIO E DELLA STRAGE DI INNOCENTI VENGANO PERSEGUITI!

Riceviamo e pubblichiamo 

PREMESSO CHE
- PER LEGGE (D.L. 17.3.2020 conv. Legge 24.4.2020 n. 27) E SECONDO LE MISURE OPERATIVE DI PROTEZIONE CIVILE PER LA GESTIONE DELL’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA ( la stessa che prevede l’attivazione della procedura CROSS) CHI AVREBBE DOVUTO INDIVIDUARE UN’AREA SANITARIA DEDICATA AI PAZIENTI COVID PER OGNI AZIENDA SANITARIA ERA ED È IL PRESIDENTE DELLA REGIONE, AUTORITÀ DI PROTEZIONE CIVILE;
CONSIDERATO CHE
- IL COMMISSARIO, IN OSSERVANZA DELLA CIRCOLARE 00112254 DEL 29.5.2020 DEL MINISTERO DELLA SALUTE, (INERENTE LA RIORGANIZZAZIONE OSPEDALIERA EMERGENZA COVID) SI È ATTIVATO PER REDIGERE UN PROGETTO COINVOLGENDO DIRIGENTI ASREM CHE DOPO AVER DATO LA LORO DISPONIBILITÀ INSPIEGABILMENTE SONO STASTI COSTRETTI (da chi e perché ce lo dovranno spiegare in procura) A RINUNCIARE.
RILEVATO CHE
- IL PRESIDENTE DELLA REGIONE MOLISE ( che da sempre dice di non sapere nulla e di non avere competenza) CON FORMALE NOTA DEL 5.6.2020 PROT.88367, VENUTO A CONOSCENZA DEL PROGETTO COVID A LARINO, HA SCRITTO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, AI MINISTRI DELLA SALUTE, DELL’ECONOMIAE FINANZE E AFFARI REGIONALI OSSERVANDO CHE, A SUO DIRE , L’INDIVIDUAZIONE DEL VIETRI CENTRO COVID CONTRASTEREBBE CON LE LINEE GUIDA TRACCIATE DALLA CIRCOLARE CHE DAREBBE PREFERENZA O PRIORITÀ AD OSPEDALI HUB (trascurando di fatto la possibilità di discostarsi da tali linee proprio per la presenza di strutture declassate o chiuse ed in ogni caso per evitare il disastro che oggi 6 marzo 2021 è ancora sotto gli occhi di tutti e che ha determinato allo stato 390 morti )
- IL PRESIDENTE DELLA REGIONE NELLA CITATA NOTA STIGMATIZZA L’INIZIATIVA DEL COMMISSARIO E LA RELATIVA FATTIBILITA’ CITANDO (guarda caso) RELAZIONI DELLA DIREZIONE GENERALE DELLA SALUTE (della solita Lolita Gallo) DELLA DIREZIONE GENERALE ASREM (Oreste Florenzano) E SANITARIA (Maria Virginia Scafarto).
VISTO CHE:
- IL COMMISSARIO AD ACTA DI FATTO HA POI PRESENTATO IL PROGETTO COVID INDIVIDUANDO IL VIETRI DI LARINO;
- A DIRE DEL COMMISSARIO (dichiarato in più occasioni con pubblici comunicatI) PARE SIA POI STATO INDOTTO E/O COSTRETTO (spiegherà in procura da chi e perché visto che era possibile sostenere, secondo il punto 5 della circolare, che il VIETRI fosse centro Covid) A FIRMARE IL DIVERSO PROGETTO SOTTOSCRITTO DA: SUB CONMISSARIO, DG SANITA REGIONE, DG ASREM e DS ASREM CHE PREVEDE IL CENTRO COVID NELL’EX HOSPICE ATTIGUO AL CARDARELLI;
RILEVATO CHE
- A LUGLIO 2020 E’ STATO APPROVATO IL PROGETTO CHE PREVEDE LA REALIZZAZIONE DEL CENTRO’ COVID PRESSO L’EX HOSPICE
- E’ STATO NOMINATO SOGGETTO ATTUATORE IL DG ASREM;
- AD AGOSTO SONO STATI BANDITI CONCORSI PER 20 INFERMIERI PROFESSIONALI E PER 5 OSS DA ASSUMERE A TEMPO DETERMINATO;
- CHE SOLO A FEBBRAIO 2021 È STATA NOMINATA LA COMMISSIONE DI VALUTAZIONE DELLE OLTRE 1000 DOMANDE PERVENUTE
VISTO CHE:
- A NOVEMBRE 2020 SI È PRECEDUTO AD APPALTARE I LAVORI DELLA REALIZZAZIONE E CHE SOLO A MARZO 2021 SI SCOPRE CHE CI SAREBBERO PROBLEMI DI PROGETTAZIONE E DI BUDGET ECONOMICO (pare che i 6 milioni stanziati non siano sufficienti)
TUTTO CIÒ PREMESSO
IL COMMISSARIO AD ACTA PER IL PIANO DI RIENTRO, CON DECRETO DEL 14.1.2021, HA DISPOSTO, NELLE MORE DEI CONCORSI E DEGLI APPALTI ( e pertanto in assenza di un centro Covid), DI ALLESTIRE IL VIETRI DI LARINO PER GARANTIRE ADEGUATA ASSISTENZA AI PAZIENTI COVID IN FASE DI EMERGENZA.
NONOSTANTE CIÒ, TUTTI SONO IRRAGIONEVOLMENTE INSORTI CONTRO IL COMMISSARIO OSTACOLANDO DI FATTO LE SOLUZIONI EMERGENZIALI IPOTIZZATE, LASCIANDO DI FATTO I MOLISANI SENZA UN CENTRO COVID, CON LIVELLI DI ASSISTENZA PRATICAMENTE AZZERATI E CON LE STRUTTURE SANITARIE REGIONALI NON PIÙ IN CONDIZIONI DI RISPONDERE AL NUOVO PICCO PANDEMICO (e se ne prevede un terzo).
IL COMMISSARIO PER L’EMERGENZA ARCURI (quello dello scandalo delle mascherine dalle mediazioni milionarie) CON NOTA DEL 18.1.2021 PROT. 0000840, RITIENE (facendo finta di non capire) LA PROPOSTA DEL COMMISSARIO UNA SOLUZIONE ALTERNATIVA ALLA PREVISIONE DEFINITA DELL’ OSPEDALE CARDARELLI QUALE HUB REGIONALE COVID EVIDENZIANDO CHE ENTRO FINE MESE (gennaio 2021) SI SAREBBERO COMPLETATE LE TRE STRUTTURE RIMOVIBILI (ad oggi ancora non realizzati seppur prevista la terza ondata ed essendo ancora incorso la seconda con le diverse varianti) PRESSO I TRE OSPEDALI PER COMPLESSIVI 26 POSTI DI TERAPIA INTENSIVA O SUBINTENSIVA (posti dal costo di circa 150.000 € l’uno, allo stato non ancora disponibili).
ARCURI, NELL’AMMONIRE IL COMMISSARIO, PRECISA CHE I MODULI (in realtà MERI container) SONO STATI DISPOSTI IN ADESIONE ALLA RICHIESTA DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE (quello che non ha fatto nulla - vero-, non sa nulla - vero-, e non c’entra nulla - falso-) PERVENUTA IL 4.11.2020 SULLA SCORTA DELLA DOCUMENTAZIONE PREDISPOSTA DALLA DIREZIONE REGIONALE COMPETENTE ( L. Gallo) E DEL DG ASREM (Florenzano).
ARCURI INFINE, CON LA CITATA NOTA, MINACCIA IL COMMISSARIO AD ACTA DICENDOGLI CHE EVENTUALI PROPOSTE (quella che prevede il VIETRI per l’emergenza nel corso di altri interventi) IN VARIAZIONE O MODIFICHE RISPETTO A TALE INTERVENTO ( i tre container) O AL PIANO DI RISTRUTTURAZIONE IN CORSO ( il centro covid presso l’ex hospice i cui lavori in realtà non sono ancora stati avviati dopo un anno dalla dichiarata pandemia) AVREBBERO COSTITUITO UN RALLENTAMENTO PER L’ATTUAZIONE DEL DISPOSTO INTERVENTO (quello dei container) COSTITUENDO NUOVA E MAGGIORE SPESA CHE NON AVREBBE AVUTO COPERTURA NELLE RISORSE MESSE DA LUI A DISPOSIZIONE.
MORALE DELLA FAVOLA ARCURI -COMMISSARIO STRAORDINARIO PER L’EMERGENZA COVID 19- ( quello tirato in ballo nello scandalo delle mascherine costate miliardi e che hanno prodotto mediazioni per circa 100 mln di euro) AMMONISCE IL COMMISSARIO AD ACTA CHE TENTA DI GARANTIRE LA TUTELA SANITARIA AI MOLISANI NELL’EMERGENZA E NELLE MORE DEI DISPOSTI PROVVEDIMENTI EMERGENZIALI.
STA DI FATTO CHE AD OGGI IL MOLISE SI TROVA NELLA SEGUENTE SITUAZIONE:
. E’ stato dichiarato in zona rossa anche a causa della variante inglese del virus;
• I decessi ad oggi sono arrivati a 390;
• A tutt’oggi non è stato ancora istituito un centro covid come struttura autonoma e separata;
• Il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera potrà trovare attuazione non prima di sei mesi e pertanto dopo circa 1 anno e mezzo dalla dichiarata pandemia, oggi in seconda ondata con previsioni di una terza;
• Dal mese di febbraio 2020 a tutt’oggi sia nell’ospedale Hab Cardarelli di Campobasso che negli ospedali Spoke di Temoli e Isernia c’è la presenza di soggetti affetti da Covid, con ciò favorendo, a quanto sembra, la promiscuità;
• Le persone affette da Covid in situazione di criticità vengono puntualmente trasportate ai diversi pronto soccorsi per poi essere ricoverati al reparto di malattie infettive di Campobasso ormai al collasso da tempo;
• Nei reparti di chirurgia e medicina del P.O. Cardarelli di CB sono scoppiati focolai di covid 19;
• I pazienti, medici e personale sanitario, a quanto sembra infettato, hanno sporto da tempo diverse denunce al DG ASREM sulle carenze strutturali, sulle inefficienze sanitarie e gestionali e sul disastro sanitario;
• E’ stata disposta la chiusura dei reparti ospedalieri di Chirurgia e Medicina del P.O. Hub Cardarelli di Campobasso;
• Sono preclusi ricoveri per interventi chirurgici da patologie tempo dipendenti al Cardarelli se non per emergenze vista l’assenza della disponibilità di una terapia intensiva oggi utilizzata solo per malati di covid 19;
• I reparti di malattie infettive e terapia intensiva del Cardarelli sono da tempo utilizzati solo per malati di covid 19 rendendo così l’Ospedale Hub Centro Covid oggi peraltro saturo;
• I malati tempo dipendenti non hanno più la possibilità di potersi ricoverare nei diversi ospedali Molisani, i quali risultano tutti infetti ed invero da diversi giorni è scattata la procedura CROSS con ricoveri presso altre strutture sanitarie di altre regioni;
• I livelli Essenziali di Assistenza sono praticamente azzerati;
• Molti ricoverati per patologie tempo dipendenti hanno contratto il Covid presso i reparti orai promiscui e poi sono deceduti presso il reparto di terapia intensiva;
• La gente continua a morire e a non ricevere le dovute cure;
• È scattata, da qualche giorno, la procedura della Centrale Remota Operazione Soccorso Sanitario (CROSS) prevista dalle misure operative di protezione civile per la gestione dell’urgenza epidemiologica da Covid disposta dal Dipartimento della protezione Civile.
RESTIAMO IN ATTESA DI ULTERIORI E DOVEROSI APPROFONDIMENTI E SVILUPPI DELLE INDAGINI DELLE PROCURE.
IL COMMISSARIO NON PUÒ COSTITUIRE IL CAPRO ESPIATORIO DEL DISASTRO SANITARIO E DELLA STRAGE ANNUNUNCIATA.
NON LO ACCETTEREMO E NON LO CONSENTIREMO
 
Avv Vincenzo Iacovino
 
(by nicola)

 

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