mercoledì 3 gennaio 2018

Bio-degradabili una sega!




A PROPOSITO DEI NUOVI SACCHETTI della SPESA .......
è evidente che la nuova disposizione che OBBLIGA gli esercenti a sostituire i sacchetti in plastica per pesare/prezzare prodotti di ORTOFRUTTA e ALIMENTI SFUSI (che NON SONO LE BUSTE per portare via la spesa pagata) è una bella presa in giro con l'aggravante dell'ulteriore MINI-TASSA a carico dei consumatori.
Infatti questa operazione, spacciata come operazione di "valenza ambientale" da sedicenti imprenditori ed associazioni "ambientaliste" non è altro che una pura operazione di SOSTITUZIONE di materiali basati sulla pratica USA E GETTA che non diminuirà la quantità di RIFIUTI generati essendo di fatto solo un business per l'azienda monopolista del materiale BIO-PLASTICO di cui è composto il sacchetto per LEGGE (60% plastica - 40% amido di mais).
La "valenza ambientale" messa in evidenza sarebbe che tali sacchetti sono BIO-DEGRADABILI e COMPOSTABILI, che sono caratteristiche che si dichiara essere certificate ufficialmente.
Ma quello che non è certificato è che questi sacchetti di MATER-BI OD ALTRA BIO-PLASTICA NON SONO RICONOSCIBILI DA ALTRI SACCHETTI IN PLASTICA TRADIZIONALE NELLA FASE DI COMPOSTAGGIO INDUSTRIALE, quindi di fatto VENGONO RIMOSSI TUTTI PER EVITARE GIUSTAMENTE DI INQUINARE LA FRAZIONE ORGANICA DA COMPOSTARE.
RISULTATO PRATICO = ZERO RIDUZIONE DI MATERIALI E ZERO VALENZA AMBIENTALE .... MA UN COSTO IN PIU' PER I CONSUMATORI DA DEVOLVERE A CHI LI PRODUCE !!!!!
LA SOLUZIONE VERA INVECE RESTA QUELLA DEI SACCHETTI RIUTILIZZABILI, come le MULTI-BAG adottate da novembre dalla COOP SVIZZERA, o similare altri SISTEMI DI RIUSO CHE CONSENTANO DI AZZERARE IL SISTEMA USA E GETTA ATTUALE al di là del materiale usato, seppure bio-degradabile.

Massimo Piras
Primo firmatario 'Legge Rifiuti Zero'

(by Nicola)

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