Le Opportunità sono fortune che passano se non
riesci a coglierle.
Preoccupati della gravità della situazione della
pandemia nel Molise e della crescita dei contagi che rischiano di
lasciare il Molise nella fase 1, con la conseguenza di un
prolungamento dei tempi e relativo isolamento, continuiamo a porre
la nostra attenzione all’evolversi della proposta del Commissario
ad acta della sanità molisana, Giustini, perché essa è, per tutti
noi, una straordinaria opportunità, non solo per il rilancio della
sanità a carattere pubblico del Molise, ma, anche, per il domani del
Molise.
È d’obbligo ricordare l’invito che il 22 Marzo
abbiamo rivolto al Presidente della Regione, Dr. Toma, a prendere in
considerazione e con la dovuta urgenza la necessità di riaprire gli
ospedali “Vietri” di Larino e “SS. Rosario” di Venafro per
renderli centri Covid 19. Una necessità per il Molise e, anche una
risposta di solidarietà a quanti in altre regioni del Paese venivano
colpiti duramente dal virus e avevano bisogno di strutture adeguate.
La risposta del presidente Toma che intendeva
gratitudine e consenso per la premura rivoltagli ci aveva
tranquillizzati fino a quando, con l’aggravarsi della situazione,
abbiamo visto che questo consenso si era trasformato in un silenzio
rispetto al No espresso dal direttore dell’Asrem, che ha avuto il
significato di un No alla decisione presa con un atto d’indirizzo,
dal Consiglio Regionale. Un atto sul quale è assordante il silenzio
del Consiglio prima citato.
Si apre la stagione dei confronti e delle
giustificazioni, facili da confutare, che portano solo a rinviare
una decisione, allora come ora, urgente.
Agli inizi di Aprile, con un nostro comunicato,
abbiamo ripreso il discorso e rinnovato l’invito al Presidente e,
per conoscenza, ai consiglieri regionali e ai sindaci, sollecitando
la decisione di riapertura dei due ospedali a centri
Covid, ritenendo molto avveduta la
proposta avanzata dal Commissario Giustini.
Una proposta lungimirante quella di un utilizzo del
“Vietri” di Larino a ospedale Covid
, e, anche, di Centro di Ricerca per le
Malattie Infettive a carattere Interregionale,
cioè il punto di riferimento, sin da subito, di un’utenza pari a
1,2 milioni di persone, cioè quattro volte gli abitanti del Molise.
Una straordinaria opportunità– lo sottolineiamo
ancora una volta – che partendo dal carattere pubblico della sanità
si estenda in modo positivo alla programmazione del Molise, che ha
forte bisogno di un diverso sviluppo per affermare la sua natura di
paese –campagna,
cioè di un insieme di territori verdi che contornano i centri
storici dei 136 Paesi, che hanno bisogno di una visione condivisa del
domani.
Territori che hanno nei valori e nelle risorse -
ambiente, paesaggi, storia, cultura, tradizioni - la risposta
adeguata al bisogno di salute, un bene primario che, come si sa, va
oltre la sanità.
In tal senso la parola salute
è solo da aggiungere al logo “Piacere
Molise” per quel nuovo turismo, non più
mordi e fuggi, ma di chi vuol godere aria pulita, acqua potabile, il
verde e gli altri colori dell’arcobaleno, l’ospitalità, la bontà
della tavola molisana, il paese con la sua piazza, il suo campanile,
le sue viuzze, le sue piccole case.
Sta qui un’altra importante opportunità, che vale
la pena cogliere, ed è il Decreto
rilancio, approvato dal Consiglio dei
Ministri, che prevede, tra l'altro, un sismabonus
al 110% per i lavori di miglioramento
sismico eseguiti, tra il primo luglio 2020 e il 31 dicembre 2021, per
i nostri territori colpiti dagli ultimi terremoti del 2002 e 2018.
Si tratta di un provvedimento di altrettanta
rilevanza al quale deve essere apportato un emendamento finalizzato a
consentire interventi anche sulle seconde case solo nelle aree dei
crateri sismici. Case da poter aprire per ridare nuova vita a un
tesoro, sopra citato, che già abbiamo, i nostri 136 centri storici,
a rischio abbandono.
Tante opportunità da ritenere fortune da prendere a
volo per dare le risposte che servono ad affrontare la crisi ed a
risolverla.
Associazione fra ex consiglieri regionali del Molise
Il presidente – Gasparo Di Lisa
(by nicola)
(by nicola)
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