sabato 30 novembre 2019

Le "4 R" della nostra vicepresidente Carmela Biondi


Nella foto le sue realizzazioni.

R-igenerazione
R-iuso (creativo)
R-isorsa
R-esponsabilità

Brava 'Kà!'

(by nicola)

Per le donne del Sudan ora il medioevo è finito

  

Da quasi trent’anni non potevano indossare i pantaloni, vedere la tv, ascoltare la musica, assistere a manifestazioni sportive o semplicemente camminare da sole per la strada.

In sostanza le donne del Sudan non potevano fare nulla, umiliate e o offese dalla Legge sull’ordine pubblico instaurata dal regime di Omar Bashir; un insieme di norme tanto invasive e feroci quanto vaghe e indefinite da permettere la loro applicazione in ogni meandro della vita quotidiana. Non una pedissequa trasposizione della shariah ma un dispositivo autoritario generale, che ha sfruttato le suggestioni della legge coranica come pretesto per esercitare un controllo sociale illimitato sulla popolazione femminile. Un sistema fondato sul «terrore e la discriminazione» per impiegare le parole dell’attivista per i diritti umani Hala al- Karib.
L’articolo 152 dell’ormai ex codice penale sudanese ad esempio stabiliva che il reato di prostituzione fosse tale «per ogni luogo in cui delle donne sono riunite assieme a degli uomini con i quali non hanno rapporti di famiglia». Sono migliaia nel corso dei decenni le donne condannate a pene durissime, tra cui la pubblica flagellazione o addirittura la lapidazione, in base alle disposizioni dell’articolo 152. O dell’articolo 153 che definiva il reato di “possesso di materiale contrario alla morale comune”. Del tutto esposte alle scorribande e alle persecuzioni della polizia dei costumi che, oltre a reprimere ogni manifestazione di libertà individuale, ha spesso abusato del suo potere sottoponendo le donne a ogni tipo di violenza, anche a ripetuti abusi sessuali.
Da ieri la Legge sull’ordine pubblico è stata finalmente abrogata in un pacchetto di misure che prevede anche lo scioglimento del National Congress Party ( Ncp), il partito dell’ex presidente Bashir, vera e propria macchina per succhiare soldi e risorse allo Stato. Per consiglio civile e militare che attualmente guida il paese si tratta di un passaggio obbligato: «Le leggi sull'ordine pubblico e la morale pubblica erano uno strumento di sfruttamento, umiliazione e violazione dei diritti dei cittadini e una violazione della dignità del popolo. Mando un omaggio ai giovani uomini e donne del mio Paese che hanno sopportato gli orrori dell'applicazione di queste leggi», scriveva ieri mattina su Twitter il primo ministro del governo di transizione Abdalla Hamdok.
D’altra parte la partecipazione delle donne alle proteste di piazza che la scorsa
primavera hanno contribuito a rovesciare pacificamente il regime è stata decisiva, trasfor-mando una contestazione “economica” nata dalla lotta all’austerità e all’aumento del prezzo del pane in un movimento politico più ampio contro il potere del clan Bashir e contro la cultura arretrata in cui ha vissuto il Sudan. Hanno sfidato i divieti senza aver paura delle dure ritorsioni delle autorità. Proprio come la 22enne Alaa Salah, la giovane che dal tetto di un’auto circondata da migliaia di manifestanti arringava la folla intonando canti di libertà. La sua immagine ha fatto il giro del mondo, diventando il simbolo della ribellione sudanese e del riscatto del paese da una dittatura corrotta e sessista
Il 25 novembre nella capitale Khartoum migliaia di persone hanno partecipato per la prima volta alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, quasi ad anticipare la svolta di ieri in unanazione che per lunghi anni ha vissuto nelle tenebre di un nuovo medioevo e che ora si avvia ad affrontare una complessa transizione verso la democrazia in cui le donne per la prima volta avranno un ruolo fondamentale.

DANIELE ZACCARIA

(by nicola)

mercoledì 27 novembre 2019

Tutto chiaro, ma chi di 'lorsignori' pagherà per l'incapacità e le irresponsabilità rilevate dalla Corte dei conti?



https://www.corteconti.it/HOME/Documenti/DettaglioDocumenti?Id=9b20d9e0-e013-41cc-bcbb-513ee16b5132 

(by nicola)

31 dicembre 2019. Chiuderà definitivamente - per esaurimento degli spazi - la discarica di Colleferro.




Dal gennaio 2020 Roma potrebbe sprofondare nel caos di una metropoli da quarto mondo!
Mediobanca e Cittadinanza attiva affermano che a Roma si pagano le tariffe più alte d’Italia per ricevere uno dei servizi più scadenti.

 


SEMINARIO di FORMAZIONE 2019 su 
ECONOMIA CIRCOLARE E CICLO DEI RIFIUTI A ROMA

SABATO 7 Dicembre dalle 9,30 alle 13.00
presso Auditorium di SPINTIME - ('Metro A' Manzoni)

 ISCRIZIONI preventive via mail : leggerifiutizero@gmail.com
aggiungendo un contatto telefonico cellulare, e segnalarci se fate parte di un comitato/associazione romana, specificando quale, e nel caso in quale municipio operate o risiedete.


La conferma della richiesta di iscrizione al seminario 2019 richiede la presenza presso la sala auditorium di SpinTime già dalle ore 9,00, per le operazioni di registrazione e versamento della quota di iscrizione, per iniziare puntuali alle 9,30 l'esposizione dei contenuti.
A breve invieremo a chi si prenota il Programma dettagliato degli interventi del seminario, che sono stati ulteriormente arricchiti da altri importanti contributi scientifici e la nuova locandina aggiornata rispetto a quella attuale che resta comunque la traccia fondamentale.
Con l'occasione informiamo che la moderazione della giornata sarà condotta dal giornalista dott. Salvatore Giuffrida - redazione romana di Repubblica rubrica La Città che resiste, e che sarà consegnato al termine dei lavori un attestato di partecipazione a quanti avranno seguito l'intero seminario sino alle ore 9,30 alle 13 - 13,30.
Al termine del seminario, per chi conferma e prenota per tempo, lo SpinTime offre la possibilità di poter consumare un pasto a scelta presso l'Osteria interna a prezzi molto modici. Nel caso specificate nella MAIL anche la prenotazione per l'Osteria

(by nicola)

martedì 26 novembre 2019

Nel reparto di “medicina protetta” dell’ospedale “Cardarelli” di Campobasso nessun ricambio d'aria per i detenuti




«Come è noto – si legge nella relazione - la Regione Molise ha nominato un Commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi del servizio sanitario molisano. Tale situazione, che si protrae da diversi anni, comporta una inevitabile ricaduta anche sul sistema sanitario negli Istituti di pena, con tagli sulle risorse umane e materiali». In particolare, è emersa una scarsa presenza dei medici specialisti negli Istituti, con lunghi tempi di attesa per le analisi e le visite e un numero elevato di visite non programmate in ospedale con accompagnamento da parte della scorta. «Tutto ciò – relaziona  il Garante - crea un corto circuito tra esigenze di tutela della salute e esigenze di sicurezza che richiedono una soluzione condivisa». Tra le varie criticità, una che salta inevitabilmente all’occhio, è quella che riguarda il reparto di “medicina protetta” dell’ospedale “Antonio Cardarelli” di Campobasso. Le camere presentano finestre ad ante fisse che non possono essere aperte per il necessario ricambio di aria. Tale circostanza è aggravata dall’assenza di aria climatizzata e dall’esposizione al sole della camera per la maggior parte della giornata. «Tale situazione – osserva il Garante -, nel rispetto delle esigenze di sicurezza e prevenzione di possibili atti autolesivi o suicidari, appare in contrasto non solo con le regole penitenziarie europee del Consiglio d’Europa, ma anche con regole di vivibilità nel caso di prolungate degenze».
Il piccolo reparto risulta non munito di alcun locale diverso dalla stanza di degenza, ove avvengono anche i colloqui con i familiari, né di alcuno spazio esterno ove trascorrere, quando le condizioni di salute lo consentono, almeno un’ora al giorno – ciò anche in considerazione dell’impossibilità di aprire le finestre. Inoltre, non vi è un televisore e neppure un telefono per comunicare con familiari o avvocati. In sintesi, le persone detenute non godono di fatto dei diritti riconosciuti negli Istituti dall’ordinamento penitenziario. «Alla condizione di detenzione e di malattia – si legge sempre nella relazione-, si aggiunge di fatto una condizione di solitudine oggettiva e di impotenza aggravata dall’assenza di diritti».
La delegazione del Garante, sempre nel reparto, ha incontrato una persona proveniente dall’Istituto di Larino, S. I., che era ricoverata da ben 62 giorni, ininterrotti. Si tratta di un detenuto in regime di alta sicurezza ( AS3), sottoposta a cicli di radio terapia a seguito di neoplasia alla gola, con evidenti e gravi difficoltà di comunicazione a causa della patologia, ricoverato in quel Reparto dal 21 maggio e sottoposta a divieto di incontro ( con la persona eventualmente ricoverata e detenuta nell’altra stanza). Ciò vuol dire che la persona, per mesi, è stata ininterrottamente ricoverata in un ambiente chiuso, senza ricambio d’aria, senza televisore, esposto tutto il giorno al sole e senza condizionatori d’aria. Aspetti che sono stati valutati dal Garante «offensive della dignità della persona ricoverata e, come tali, possibilmente sintetizzabili in quel concetto di “trattamento inumano o degradante” vietato inderogabilmente dall’articolo 3 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali».

Fonte: il Dubbio

(by nicola)

domenica 24 novembre 2019

OML. Presente!



SEMINARIO di FORMAZIONE 2019 su ECONOMIA CIRCOLARE E CICLO DEI RIFIUTI A ROMA

SABATO 7 Dicembre dalle 9,30 alle 13.00
presso Auditorium di SPINTIME - ('Metro A' Manzoni)
ISCRIZIONI preventive via mail : leggerifiutizero@gmail.com
aggiungendo un contatto telefonico cellulare, e segnalarci se fate parte di un comitato/associazione romana, specificando quale, e nel caso in quale municipio operate o risiedete.

La conferma della richiesta di iscrizione al seminario 2019 richiede la presenza presso la sala auditorium di SpinTime già dalle ore 9,00, per le operazioni di registrazione e versamento della quota di iscrizione, per iniziare puntuali alle 9,30 l'esposizione dei contenuti.
A breve invieremo a chi si prenota il Programma dettagliato degli interventi del seminario, che sono stati ulteriormente arricchiti da altri importanti contributi scientifici e la nuova locandina aggiornata rispetto a quella attuale che resta comunque la traccia fondamentale.
Con l'occasione informiamo che la moderazione della giornata sarà condotta dal giornalista dott. Salvatore Giuffrida - redazione romana di Repubblica rubrica La Città che resiste, e che sarà consegnato al termine dei lavori un attestato di partecipazione a quanti avranno seguito l'intero seminario sino alle ore 9,30 alle 13 - 13,30.
Al termine del seminario, per chi conferma e prenota per tempo, lo SpinTime offre la possibilità di poter consumare un pasto a scelta presso l'Osteria interna a prezzi molto modici. Nel caso specificate nella MAIL anche la prenotazione per l'Osteria

(by nicola)

sabato 23 novembre 2019

ALITALIA. Il Presidente di 'Attuare la Costituzione' - della quale l'OML è cofondatore - presenta un esposto-denuncia al Procuratore della Repubblica di Roma



Dalle notizie della stampa odierna si apprende che gli amministratori di Alitalia, che si sono succeduti nel tempo, hanno sperperato il patrimonio della compagnia in consulenze, studi legali, mantenimento in vita di filiali in luoghi dove non arrivano i nostri aerei, svendite a bassissimo prezzo e per converso acquisti a prezzi maggiorati, specialmente per quanto riguarda il carburante.
Si apprende in particolare che i commissari hanno svenduto, tra l’altro, a Aeroporti di Roma (cioè ad Atlantia della Benetton) un terreno della zona Maccarese, valutato oltre 100 milioni, per appena 11 milioni e un hangar, con officina-motori annessa, valutato oltre 33 milioni, a soli 1,5 milioni, il tutto autorizzato dal Ministro dello Sviluppo Carlo Calenda, del governo Gentiloni, il 17 aprile 2018 (la Repubblica del 21/11/2019).
Eppure le nostre rotte sono estremamente appetibili, a causa della posizione geografica dell’Italia. Non si capisce proprio perché gli amministratori di Alitalia, che dovrebbero avere a cuore l’interesse nazionale, non siano ancora riusciti a mettere Alitalia sui giusti binari.
La soluzione del problema, non sta nell’allungare ancora i tempi delle trattative con privati italiani e stranieri, che vogliono fagocitare la nostra intera economia (finora lo Stato italiano ha speso inutilmente 900 milioni ai quali si aggiungerebbero altri 400 milioni, per l’allungare l’attuale commissariamento), ma nel nazionalizzare immediatamente la nostra compagnia di bandiera, considerato che le prospettive di guadagno sono sicuramente garantite dalle sempre crescenti richieste degli utenti.
Anziché spendere a vuoto, come si sta facendo, si spenderebbe per creare un compagnia valida ed efficiente, evitando di perdere una fonte produttiva di ricchezza (le rotte aeree) che fa parte del patrimonio pubblico degli italiani.
Pensare addirittura di riorganizzare l’azienda per poi rivenderla a proprietari privati anche stranieri è un madornale errore, sopratutto diretto contro gli interessi ineludibili del popolo italiano.
Chiediamo all’illustrissimo signor Procuratore della Repubblica di Roma di voler accertare, come già stanno facendo i suoi colleghi di Milano e Taranto per quanto riguarda l’Ilva, se nei comportamenti degli amministratori di Alitalia, succedutisi negli anni, siano ravvisabili profili di reato, e in particolare del reato di cui all’articolo 499 del Codice penale.

Professor Paolo Maddalena. Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione

(by Nicola)

venerdì 22 novembre 2019

Un 'OSSERVATORIO PERMANENTE SUI TRATTURI' - La proposta del nostro presidente in occasione dell'incontro tenutosi presso il Ministero dell'Ambiente il 19 u.s.




“Buon pomeriggio! Nicola Frenza in rappresentanza dell’Osservatorio Molisano sulla Legalità’ (OML) e del Movimento Nazionale Legge Rifiuti Zero per l’Economia Circolare.

Mi scuso per i 20’ di ritardo e per non aver fatto pervenire in anticipo, a Codesta struttura, la richiesta di poter effettuare riprese audio e video dell'incontro.

Oggi siamo chiamati a condividere gli aggiornamenti relativi al processo di valutazione internazionale sulla proposta di iscrizione nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale Unesco de ‘La Transumanza. Il movimento stagionale del bestiame lungo gli antichi tratturi nel Mediterraneo e nelle Alpi' e discutere l’implementazione delle future misure di salvaguardia della stessa.

Parto dalla transumanza quale patrimonio culturale immateriale. Come Osservatorio Molisano sulla Legalità’ (OML) abbiamo creato da tempo – grazie alla disponibilità del Decano dei Tratturi, il prof. Rocco Cirino, che ringrazio di cuore – l’iniziativa ‘NOI SIAMO IL TRATTURO’ attraverso la quale abbiamo già organizzato convegni e fatto ‘conoscere’ - a tantissime scolaresche molisane e non (alcune delle quali provenienti anche dal Lazio) - i Tratturi che attraversano il Molise. 
Ciò premesso richiamo la vostra attenzione sul significato del termine ‘patrimonio’, a mio avviso la vera leva a disposizione del nostro operato!

Come a voi noto il termine ‘patrimonio’ è composto da: pater (padre) e munus (dovere). Alla lettera il "dovere del padre." Qual'è il dovere di ogni padre? Lasciare ai figli ciò che a lui è appartenuto!

In questi giorni ho la fortuna di incontrare ragazzi delle medie inferiori del capoluogo molisano che intrattengo su due temi: globalizzazione e economia circolare. Quale occasione migliore per ‘informarli’ del nostro (e loro) inestimabile ‘patrimonio culturale immateriale’, a maggior ragione se possiamo (possono) vantare all’interno dei propri confini regionali la presenza di ben 4 Tratturi?

Dal momento che tutte le azioni che mettiamo in campo partono sempre da un aspetto ‘Culturale’, propongo a questo Tavolo di dar vita all’”OSSERVATORIO PERMANENTE SUI TRATTURI” del quale saranno protagonisti i ragazzi in età scolare
Tale esperienza potrebbe essere riproposta, adattandola ai rispettivi contesti, in altre regioni e nazioni con i vantaggi facilmente immaginabili. Dico questo perché, a mio avviso, solo le Tradizioni – e di sicuro i Tratturi le rappresentano al meglio – sono la vera 'Conoscenza!' In pratica: possiamo fornire ai ragazzi tutte le spiegazioni 'scolastiche' sui Tratturi ma solo se li metteremo nella condizione di ‘farglieli vivere' potranno  capirne davvero ‘il senso’ e l’importanza!

Per quanto mi concerne, a far data da domani, esporrò ai docenti e ai ragazzi con i quali mi confronterò l'idea appena illustrata, fiducioso della loro adesione all'”OSSERVATORIO PERMANENTE SUI TRATTURI.” 

Con l'augurio di conoscere a breve il vostro pensiero e quello del MATTM’ in merito alla mia proposta, vi ringrazio per l’attenzione prestatami e vi auguro ogni bene!"

"NOI SIAMO IL TRATTURO" - I° Camminata con i bastoncini sul Tratturo del Molise 

https://www.youtube.com/watch?v=torCI8Hn6Mc

https://www.youtube.com/watch?v=-TfQlPjl0qo 

https://www.youtube.com/watch?v=NLJmk5fvPYc&t=271s 

https://www.youtube.com/watch?v=Y_JJU5_Tkmw


(by Nicola)

giovedì 21 novembre 2019

Le plastiche, queste 'conosciute!'



 Video:
https://www.facebook.com/LeggeRifiutiZero/videos/608617906343836/

Il tema dell'inquinamento di imballaggi in plastiche, nell'ambiente terreno e in mare, è al centro di qualsisi dibattito ambientale e il governo italiano ha pensato bene di intervenire con una norma battezzata "Plastic Tax". Il principio è giusto ma il fine è solo fare cassa senza risolvere il problema di NON PRODURRE imballaggi non riciclabili che poi vengono avviati a INCENERITORI.
La direttiva europea 2019 metterà fuori commercio alcune plastiche monouso da luglio 2021 ma occorre incentivare la RIPROGETTAZIONE.
Inoltre sugli imballaggi, tra cui plastiche - carta - vetro - metalli, girano grandi interessi gestiti dal Consorzio Nazionale Imballaggi - CONAI.
Il CONAI da anni copre appena il 20% dei costi di recupero post-consumo (accertato con indagine Antitrust 2016) e non rispetta il principio di legge "CHI INQUINA PAGA".
Le tre nuove direttive europee 2018 sull'economia circolare tra sei mesi imporranno all'Italia di adeguarci e di fare un passo avanti a tutela dei consumatori, che si fanno gia carico in fase di acquisto dei costi di raccolta e riciclo degli imballaggi .... ed anche dell'80% dei costi del loro recupero, restando "cornuti e mazziati" due volte!!!
Dedicate 5 minuti del vostro tempo a questo video!

(by Nicola)

Tratturi. Candidatura UNESCO. Riunione al 'MATTM'

(by nicola)

domenica 17 novembre 2019

21 novembre 'Festa dell'albero': seguiamo il consiglio di Michele Tanno

Oggi è morto il più vecchio melo varietà 'Limoncella' del Molise sito in territorio di Ferrazzano. Aveva circa 150 anni.
Per fortuna l'Arca Sannita ha riprodotto il suo genoma tramite l'innesto.
Le piante figlie sono disponibili presso il centro operativo della stessa associazione, sito in C.da Piane di Ferrazzano.
Per salvaguardare e valorizzare le specie da frutto autoctone, invito tutti coloro che dispongono un pezzo di terra o un orto, in occasione della prossima festa dell'albero del 21 novembre, a mettere a dimora una pianta di questa varietà.

Michele Tanno

 (by nicola)

sabato 16 novembre 2019

'Molisani si, ma glocali!' Oggi incontro alla Petrone con i ragazzi della 2° C e...


Grazie di cuore alle docenti e ai ragazzi che hanno avuto la bontà di ascoltarci in religioso silenzio per poi fare domande  per una 'non stop' di due ore su: globalizzazione e Economia Circolare nell'ambito del progetto 'Molisani si, ma glocali!'

(by nicola)

Il nostro Socio e 'Prima Sentinella del Territorio' dell'OML, Rocco Cirino, convocato al Ministero dell'Ambiente


COMUNICATO STAMPA 

Il 19 p.v. 'Il Prof' sarà a Roma al fine di condividere gli aggiornamenti relativi al processo di valutazione internazionale della proposta di iscrizione nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale Unesco della Transumanza e discutere l'implementazione delle future misure di salvaguardia dell'elemento.
Un giusto  e doveroso riconoscimento per una sua idea vincente e per il lavoro svolto dallo stesso a tutela e salvaguardia dei Tratturi molisani da oltre 30 anni!
Come sempre documenteremo con immagini l'incontro e in esclusiva lo posteremo sul nostro blog.
Auguri vivissimi da tutti i Soci dell'OML.

(by Nicola)

Premio Marcello Torre

(by nicola)

GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE




Apriamo le porte per raccontare noi stesse, il nostro percorso fin qui, il lavoro di chi anima le nostre strutture e i nostri progetti. Venite a conoscerci e a scoprire i nostri percorsi di rinascita!

Desideriamo sollecitare la società civile, la comunità, la Stampa locale e il mondo della politica e delle istituzioni ad affrontare quello che consideriamo la causa e l’origine della violenza maschile contro le donne: una cultura basata sulla negazione e svalutazione delle nostre soggettività.
Attraverso la relazione politica tra donne, nei nostri luoghi di donne, abbiamo risvegliato, protetto, curato e rianimato le nostre vite.
Abbiamo realizzato progetti individuali e collettivi ed in particolare il progetto: “A.S.P.Em. - Agricoltura Sociale per la Promozione dell’Empowerment di donne e famiglie monoparentali con minori”, progetto del raggruppamento temporaneo di scopo tra Kairos Cooperativa Sociale ARL ONLUS ETS di Termoli e Be Free Cooperativa Sociale di Roma, finanziato dalla Regione Molise nell'ambito di un Avviso pubblico di finanziamento di progetti di innovazione sociale - PIS (POR FESR/FSE MOLISE 2014-2020, ASSE VII - INCLUSIONE SOCIALE - Azione 7.3.1 -Sperimentazione di alcuni progetti di innovazione sociale nel settore dell’economia sociale).
E così, il prossimo 25 novembre, IN OCCASIONE DELLA GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE potremo far degustare il nostro olio risultato da analisi di laboratorio un extravergine di alta qualità, prodotto dalla Cooperativa sociale Kairos e che abbiamo voluto chiamare Olio "ASPEm - La terra delle donne".

Lo porteremo nel nostro Centro, dopo aver raccolto, negli scorsi mesi, le olive da circa 600 alberi autoctoni secolari di varie Cultivar; alberi di straordinaria bellezza che raccontano la nostra storia e quella del territorio molisano, esprimendo tutta la tipicità delle nostre origini e del nostro percorso ancora in fieri.
 
Vi aspettiamo. 
Le donne del Centro Antiviolenza BeFree 

(by nicola)

giovedì 14 novembre 2019

I Progetti camerali per l’Economia Circolare. FOCUS GROUP con gli attori del territorio


Si è tenuto ieri 13 novembre, presso la CCIAA di Campobasso, il primo 'Focus group' durante il quale sono stati illustrati i progetti camerali per l'economia circolare in Molise.
All'incontro ha partecipato anche il 'Movimento Legge Rifiuti Zero per l'Economia Circolare' Molise. In rappresentanza dello stesso Nicola Frenza che ha articolato il suo intervento su osservazioni di pricìpio e di merito al 'Piano di Azione'.
A conclusione del suo intervento Frenza ha informato i presenti che il 22 aprile 2020 il TAR Lazio - grazie all'operato del 'Movimento Legge Rifiuti Zero per l'Economia Circolare' - dichiarerà decaduto il decreto attuativo dell’ex art. 35, voluto dal governo Renzi, e in 27 Paesi della UE si dovrà andare a ‘recupero di materia’ e non più di energia!
A breve, in esclusiva su questo blog, il video dell'intervento in questione.

(by nicola)

martedì 12 novembre 2019

La 'sentinella' dell'ambiente patrimonio immateriale dell'umanità

(by nicola)

“Ci mandano Falcone e Borsellino!”

 

“Ci mandano Falcone e Borsellino!” 
Questa la frase pronunciata dal capitani 'Ultimo' (il colonnello Sergio De Caprio)il 15 gennaio 1993 quando arrestò Totò Riina.
Come per altri uomini impegnati contro la mafia, anche 'Ultimo' è in pericolo di vita dal momento gli è stata tolta la scorta.
Firmiamo la petizione:

"Vi ringrazio uno a uno perché questa non è solo una petizione.È la lotta con i denti, è la rabbia per resistere, è il nostro grido contro quelli che abbandonano, contro quelli che esercitano un potere anziché rendere un servizio.
Non è solo restituire la scorta al Capitano Ultimo, è far vincere la sicurezza del cittadini, sulla violenza della mafia.
Non ci fermeremo!"

Capitano Ultimo 

(by Nicola)

lunedì 11 novembre 2019

Fratelli d'Italia un par de ciufoli!



Facile e troppo comodo piegare le regole e attribuire al Sud meno diritti e meno soldi! Così hanno   dimezzato la distribuzione di risorse pubbliche in base a criteri di equità,  dove la Costituzione garantiva che fosse “integrale.”


(by nicola)

A cosa è dovuto l'inquinamento olfattivo?






L'inquinamento olfattivo è dovuto ai miasmi dispersi in aria da vari tipi di impianti industriali, in primis gli impianti di trattamento di rifiuti e le discariche ma anche impianti petrolchimici, depuratori di acque reflue e grandi allevamenti di polli e maiali posti a ridosso o dentro i centri urbani.

Il disturbo olfattivo non è dovuto ad un fattore di tossicità ma al disagio psico-fisico permanente di un ambiente malsano.

Non esiste tuttora alcuna norma nazionale che lo classifichi e ne stabilisca i metodi di misurazione, gli indici di tollerabilità umana e le sanzioni in caso di violazione dei limiti delle emissioni odorigene stabilite.

Non si può costringere i cittadini a vivere segregati in casa c'è bisogno di un intervento legislativo che porti a un cambiamento!

La nostra proposta di legge è articolata su tutti gli aspetti tecnici e normativi ed è stata oggetto nel 2018 di una raccolta firme con una petizione nazionale ai due rami del Parlamento.

Video
https://www.facebook.com/watch/?v=415515549122857

(by Nicola)

venerdì 8 novembre 2019

Sulla tragedia ambientale della Città dei due Mari. Docufilm


Film:
https://www.raiplay.it/video/2019/11/speciale-tg2-ilva--a-denti-stretti-d27613ee-69d6-4279-9286-25a94aa6a534.html

Film-documentario del regista e giornalista Stefano Maria Bianchi sulla tragedia ambientale della Città dei due Mari. "A denti stretti" perché è così che vivono i protagonisti di questa storia vera, con il morso serrato in una smorfia, in un insieme di dolore, rabbia e rassegnazione

(by Nicola)

giovedì 7 novembre 2019

Piano Operativo Straordinario




Se non del tutto, parecchio, lo dicono i richiami nel testo, continui e numerosi: l’impianto base resta quello definito nel vecchio programma operativo sanitario 2015-2018, il Pos diventato legge, per intenderci, che portava la firma dell’ultimo presidente-commissario della sanità molisana, Paolo Frattura. Nel nuovo, finora quasi secretato, aggiunte, modifiche e novità rilevanti come accordi (da fare) con il Cardarelli di Napoli e il Rummo di Benevento, nonché con gli ospedali Vasto e Foggia. Compare per la prima volta nella programmazione della sanità locale il Centro specialistico per autismo, più una possibile e auspicabile sperimentazione per il Dopo di noi.
Confermata dunque la visione copernicana degli ospedali molisani: al centro Campobasso con Isernia e Termoli satelliti sul territorio, nella formula più o meno testata della collaborazione pubblico-privato. In gergo tecnico, il Cardarelli resta hub, Dea di I livello, mentre il Veneziale e il San Timoteo consolidano il ruolo di spoke, con le case della salute e i 16 presidi del 118 dislocati nel territorio regionale a fare da corollario. Ad Agnone, in un futuro più o meno prossimo, il Caracciolo verrà riconvertito da ospedale di area disagiata a ospedale di comunità in correlazione con la casa della salute già esistente e nel totale, tra pubblico e privato, si perdono 57 posti letto. Così viene indicato nelle 101 pagine del nuovo piano sanitario redatto dalla struttura commissariale guidata da Angelo Giustini per il triennio 2019-2021.
Il documento, che a più riprese riconosce espliciti meriti al lavoro condotto nel recente passato (“la definizione e l’attuazione del Pos 2015-18 della Regione Molise ha determinato significativi risultati nel percorso di riorganizzazione, riqualificazione e potenziamento del Servizio sanitario regionale consentendo, da un lato, un miglioramento delle variabili economico-finanziarie, dall’altro, un miglioramento del livello qualitativo dell’assistenza in termini di erogazione dei livelli essenziali di assistenza”, viene scritto in premessa), fotografa in buona sostanza, l’esistente e ne mantiene lo schema, insistendo in particolare, se non del tutto esclusivamente, sull’offerta ospedaliera completata dalle cinque note strutture private, (Gemelli Molise, Neuromed, Gea Medica, Villa Maria e Villa Hester) e a questo apporta modifiche tutte da attuare, si legge, con accordi regionali e anche interregionali, più o meno futuribili. Intanto i contenuti del Pos, con di seguito i passaggi principali.
Posti letto per acuti e post acuti. Resta il rapporto della ripartizione tra pubblico e privato (60 percento al pubblico, 40 al privato) e si passa dagli attuali complessivi 1057 a 1000: 620 nelle strutture pubbliche (Cardarelli, San Timoteo, Veneziale, Caracciolo) e 380 nelle strutture private (Neuromed, Gemelli Molise, Villa Maria, Villa Hester e Gea Medica). In concreto che cosa significa? Qual è il nuovo disegno o, se si preferisce, qual è il destino degli ospedali molisani?
Partiamo dal principale: il Cardarelli di Campobasso. Nel Pos resta “Dea di I livello; hub (struttura centrale) della complessiva rete ospedaliera regionale; ancora hub per le patologie tempo-dipendenti con presenza di stroke unit di I livello per rete ictus e rete trauma, emodinamica interventistica H24 e Unità di terapia intensiva cardiologica, Neonatologia e Terapia intensiva neonatale. È hub, inoltre, per la patologia neoplastica per la presenza di Oncologia, della Breast unit, dei servizi centralizzati di Anatomia patologica e Medicina nucleare e per la prossimità con la Fondazione “Giovanni Paolo II” (ora Gemelli Molise, ndr), sede dell’unica radioterapia regionale”. E nel nuovo quadro di programmazione sanitaria, proprio in virtù del ruolo che svolge, il Cardarelli “deve essere dotato, tra l’altro, della Radiologia interventistica, per assicurare la presenza di procedure diagnostico-terapeutiche mininvasive, in particolare, per la gestione delle patologie tempo-dipendenti”.
Ospedale Veneziale di Isernia. Nel Pos 2019-2021 è indicato come “presidio ospedaliero di base; spoke sede di pronto soccorso dotato di letti di “osservazione breve intensiva” con la presenza di Medicina interna, Chirurgia generale, Ortopedia, Anestesia e servizi di supporto in rete di guardia attiva o in regime di pronta disponibilità di Radiologia, Laboratorio, Emoteca. È mantenuto il Punto nascita di I livello”, grazie al raggiungimento dei 500 parti annui nel 2018.
Ospedale “San Timoteo” di Termoli. Presidio ospedaliero di base; spoke sede di pronto soccorso dotato di letti di “osservazione breve intensiva” con la presenza di Medicina interna, Chirurgia generale, Ortopedia, Anestesia e servizi di supporto in rete di guardia attiva e/o in regime di pronta disponibilità sulle 24 ore (h.24) di Radiologia, laboratorio, Emoteca. Viene mantenuta la Cardiologia con Emodinamica. Sono previsti accordi di collaborazione con l’Abruzzo in particolare con l’ospedale San Pio di Vasto, per la stroke unit, l’Emodinamica e la Traumatologia, Punto nascite “con modalità da definire in futuri accordi”. Prospettive, queste qui, che rendono o renderebbero sempre più lontana la possibilità di proseguire con nuove nascite nella città costiera.
Ospedale Caracciolo di Agnone. L’ospedale sarà ospedale di comunità e non più di area disagiata, comprendendo così posti di degenza a basso livello assistenziale e fisioterapia residenziale gestiti dal personale medico ospedaliero già attivo presso l’attuale oresidio di area disagiata; punto di primo intervento gestito dalla centrale operativa del 118; postazione avanzata del 118 H24: ambulatorio polispecialistico, emodialisi, punto prelievi, ambulatorio radiografico, farmaci di sercizi. Per garantire l’emergenza per l’area, sarà predisposta un’area di atterraggio per elisoccorso ed elitrasporto.
Larino e Venafro: le strutture territoriali di Larino e Venafro, già riconvertite in case della salute, ospedali di comunità, restano dotate di posti di degenza a basso livello assistenziale e fisioterapia residenziale gestiti dal personale medico distrettuale; postazione avanzata del 118 H24 dotato di ambulanze di tipo A e auto medica; ambulatorio polispecialistico (cardiologia, geriatria, fisiatria, Orl, oculistica, ortopedia, dermatologia, reumatologia, odontoiatria chirurgia ambulatoriale).
Il servizio del 118: nel territorio le 16 postazioni dislocate tra Agnone, Bojano, Castelmauro, Campobasso Montegrappa, Campobasso via Toscana, Cerro al Volturno, Frosolone, Isernia, Larino, Montenero di Bisaccia, Riccia, Santa Croce di Magliano, Sant’Elia a Pianisi, Termoli, Trivento, Venafro.
Nella programmazione sanitaria del prossimo triennio si insiste su soluzioni da sempre considerate ma all’atto pratico poco frequentate, come le attività di elisoccorso e elitrasporto (necessarie ed essenziali quando si riducono i servizi prima assicurati sul territorio ai cittadini). Poco attuate soprattutto a causa dell’inconsistenza demografica della regione: il Pos evidenzia, dati Istat alla mano, come nell’arco di scarsi 20 anni si sia passati da 320 mila abitanti (2001) agli attuali 308 mila (per lo più anziani). Numeri troppo bassi, a detta di chi intepreta il diritto alla saluta con i parametri del ragioniere, per servizi sul territorio e allora alternative. Possibili? Il Pos dice sì e parla, anche qui, di accordi con la Regione Abruzzo, dotata di elicottero. E così la nuova programmazione, alla luce dell’adeguamento agli standard stabiliti a livelli centrali in virtù di logiche basate sui bacini di utenza (e il Molise è debolissimo), “prevede un incremento delle richieste di elisoccorso o elitrasporto, in funzione, soprattutto dei trasferimenti secondari dagli ospedali regionali verso strutture extraregionali entro i tempi previsti dalle linee guida per le patologie tempo-dipendenti”. Da qui “l’individuazione e la presenza di aree di atterraggio nelle vicinanze degli ospedali di Isernia e Termoli”, il Cardarelli di Campobasso è già dotato di un’elisuperficie.
Il ricorso a mezzi di trasporto veloci diventa centrale per la rete delle patologie tempodipendenti (traumi, ictus, emergenze cardiologiche, terapie intensive). Per quanto riguarda la Rete trauma, entra in gioco ufficialmente per la prima volta la città di Napoli: i traumi che richiedano complessità assistenziale maggiore dal Cardarelli di Campobasso (in un sistema che prevede primi interventi anche a Isernia e a Termoli e poi lo spostamento nel capoluogo molisano) verranno affidati al Cardarelli di Napoli, che è Dea di II livello, attraverso la definizione di accordi interregionali o al Santobono di Napoli per quanto riguarda la traumatologia pediatrica.
Per la Rete ictus, il nuovo Pos prevede accordi con l’ospedale Rummo di Benevento (stroke unit di II livello – il Cardarelli di Campobasso lo è di I livello, anche se nel capoluogo molisanol verrà attivato il servizio di radiologia interventistica). Per l’ictus emorragico il Basso Molise, con l’ospedale di Termoli, farà riferimento alla neurochirurgia di Foggia, mentre la provincia di Isernia si rivolgerà al Neuromed di Pozzilli. Tali scelte, viene spiegato nel Pos 2019-2021, “in ragione delle distanze e dei tempi di percorrenza”.
Per la Rete cardiologica si chiama in causa la squadra Cardarelli, Veneziale, San Timoteo e la vecchia Fondazione Giovanni Paolo II: dunque, di nuovo l’ospedale di Campobasso nel ruolo di Hub, anche grazie alla presenza della chirurgia vascolare, con i presidi di Termoli e Isernia nella funzione di spoke.
Integrazione Cardarelli e ex Fondazione Giovanni Paolo II. Presente nella nuova programmazione sanitaria il progetto di integrazione avanzato nel Pos 2015-2018 tra Cardarelli e vecchia Fondazione, per attuarlo verranno costituiti gruppi di lavoro con l’obiettivo di superare e risolvere i vari aspetti anche giuridici necessari alla realizzazione del processo.
Tra le novità più rilevanti, si diceva, il Centro specialistico per l’autismo con un centro diurno per le persone affette dal disturbo. Nella speranza che non sia un accordo, anche o almeno questo, ancora da stipulare.

Fonte: 'Riservato.it'

(by Nicola)

Anatidi 'verdi' non ne vediamo!

(by Nicola)

venerdì 1 novembre 2019

Sicurezza stradale SS 87. Questa sconosciuta!

Ennesimo incidente stradale in via Camardo (SS 87). 
Intorno alle 17:00 di oggi macchina contro guard rail: se ci fossero stati pedoni sarebbero stati schiacciati!
Nello stesso punto anni addietro perse  la vita un operaio e a pochi metri di distanza, l'11 settembre u.s., un motociclista si é schiantato contro una vettura.
Da anni denuncio e chiedo all'ANAS, titolare - dunque responsabile del tratto in questione - di adoperarsi al fine di garantire la sicurezza e l'incolumità di quanti abitano in zona, me compreso!
Ho sollecitato più volte anche:
1- il Comune di Ripalimosani affinché trasformasse il tratto in questione in 'traversa interna' ma la risposta è stata sempre la stessa: non ha soldi (eppure risulterebbe essere uno dei comuni più ricchi del Molise)!;
2- il Prefetto, il quale puntualmente nel rispondermi mi ha sempre 'certificato' di aver "provveduto a chiedere ulteriori elementi al Sindaco" (sic!)
Lunedì andrò in Procura cosciente che la Stessa, dopo aver aperto un fascicolo, svolgerà accurate e approfondite indagini. Poi, puntualmente, archivierà. Con buona pace di tutti!

 (by Nicola)

NO alla chiusura di oncologia al 'Veneziale' di Isernia. Sit-in di protesta

(by Nicola)

Crisi di legittimazione


Video:

(by Nicola)