giovedì 27 maggio 2021

Come trovare lavoro? Ne parleremo il 23 giugno!



Non riuscire a trovare il tuo lavoro ideale o un’azienda in cui crescere è demotivante!
Conoscere le sfide, le difficoltà e soprattutto le strategie per affrontare la tua attività di ricerca è l’arma vincente per inserirti in azienda.

Per iscriversi e partecipare gratuitamente: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-con-jobiri-6-trend-e-strategie-alla-portata-di-tutti-per-trovare-lavoro-156697892615

(by nicola)

CORSO (GRATUITO) 'SEO-ADS-ANALYTICS'

Trattasi di un corso organizzato in collaborazione con l’Agenzia per il lavoro 'Kelly Services.'

 

Si svolgerà in aula virtuale attraverso la piattaforma DynDevice dal 3 al 30 giugno2021 (con orario 9.00-13.00 e 14.00-18.00 dal lunedì al venerdì).

 

A fine corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione a tutti coloro che avranno frequentato almeno il 70% del monte ore previsto e i moduli obbligatori sulla sicurezza sul lavoro e diritti e doveri dei lavoratori interinali.

 

Quanti interessati a partecipare possono contattare:

'Tabita SAS'

Piazza Giovanni Paolo II, 11

22100 Como

031.573002

ww.tabitagroup.com

 

(by nicola)

martedì 25 maggio 2021

Non tutte le violazioni di legge sono un crimine

Strenua difesa di Mimmo Lucano da parte dell'ex sindaco di Napoli De Magistris: "Si è arricchito? Ha coltivato interessi personali? No! Sta facendo questo per una visibilità politica? Se avesse voluto si sarebbe potuto candidare alle elezioni europee e sarebbe stato stravotato. Avrebbe avuto l’immunità, ma non lo ha fatto. Adesso ha deciso di aderire al mio progetto perché ci ha visto un ideale di giustizia sociale!"

Speriamo vivamente che la liberazione del Sud, in primis dal Sistema partitico politico che tiene sotto scacco intere regioni - Molise incluso - attraverso una gestione e un controllo spesso 'criminale' di risorse pubbliche, possa partire dalla Calabria e risalire lo Stivale!

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lunedì 24 maggio 2021

BENI PUBBLICI E COSTITUZIONE – TRA STATO E MERCATO

 

All'incontro, finalizzato anche alla presentazione del libro del prof. Paolo Maddalena  'La Rivoluzione Costituzionale alla riconquista del patrimonio pubblico', hanno partecipato oltre all'autore anche due docenti dell'UNIMOL (Ronchetti e Cioffi).

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domenica 23 maggio 2021

Legalità è giustizia sociale


Nell'anniversario della strage di Capaci , la riflessione di Luigi Ciotti 

A 29 anni dalla strage di Capaci, dalla morte di Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, e degli agenti Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Dicillo, il rischio è una normalizzazione del pericolo mafioso. Rischio del pensare che una mafia meno cruenta non rappresenti più un pericolo, laddove è vero il contrario: una mafia organizzata come un’impresa, insediata nel tessuto economico, capace di arricchirsi nell’ombra, è più forte di quando imponeva il suo potere con le armi e le stragi. Ecco allora che ricordare oggi Giovanni Falcone e i martiri di Capaci – senza dimenticare Angelo Corbo, Paolo Capuzza e Gaspare Cervello, i tre agenti sopravvissuti, indelebilmente feriti nell’anima – significa ripensare la lotta alle mafie e ripensare anche il concetto di legalità. Non c’è legalità senza giustizia sociale. Se mancano i diritti sociali fondamentali – il lavoro, la casa, l’istruzione, l’assistenza sanitaria – la legalità rischia di diventare un principio di esclusione e discriminazione, come abbiamo visto in questi anni nella gestione del fenomeno migratorio, dove certe norme non differivano, per impronta e spirito, dalle leggi razziali del fascismo. Mai si è parlato di legalità come in questi 29 anni, e mai come oggi abbiamo una democrazia debole, malata e diseguale, come la pandemia sta impietosamente evidenziando. Dimostrazione che della parola legalità è stato fatto un abuso retorico, per certi versi “sedativo”. Molti dicono “legalità” per mettersi la coscienza in pace, per sentirsi dalla parte giusta. Si esibisce la legalità come una credenziale per poi usarla come lasciapassare, come foglia di fico anche di misfatti e porcherie. Ecco allora che – senza nulla togliere all’ammirevole impegno di tante scuole, presidi, insegnanti – l’espressione “educazione alla legalità” andrebbe arricchita con la parola responsabilità. È la responsabilità l’architrave di ogni processo educativo, perché responsabilità vuol dire imparare ad essere liberi con gli altri e per gli altri, non contro di loro. Giovanni Falcone sapeva bene che la legalità è un mezzo e non un fine perché come Paolo Borsellino, Rosario Livatino e tutti i magistrati che hanno servito la democrazia lottando contro poteri criminali ma anche corrotti o ingiusti – esorbitanti i limiti della Costituzione – aveva come orizzonte la giustizia, cioè la libertà e la dignità di ogni essere umano. Questa è l’eredità che ci ha lasciato. Un’eredità etica, onerosa. Non possiamo ricordare Falcone solo nella ricorrenza di Capaci, dobbiamo fare della sua memoria il nostro impegno a interrogarci, essere onesti, avere il coraggio di fare scelte scomode, di rifiutare i compromessi. E poi partecipare, contribuire al bene comune, essere cittadini fino in fondo, come ci chiede la Costituzione. Falcone ci ha insegnato che il male non è solo di chi lo commette, ma anche di chi guarda e lascia fare. Ci ha insegnato che la legalità è un fatto di civiltà, di giustizia sociale. Ci ha insegnato che bisogna vivere, non lasciarsi vivere. C’è chi ha raccolto questa eredità: un’Italia che ha preso coscienza, che non pensa più che le mafie siano solo un problema del Sud e che combatterle sia solo un compito dei magistrati e delle forze di polizia. Ma ci sono ancora Italie che si nascondono, complici o silenti. C’è ancora troppa indifferenza, troppo egoismo, troppa delega. C’è un’antimafia a volte di facciata e c’è un male – anzi una peste, come la chiamò il cardinale Martini – chiamata corruzione. Peste che intreccia tre varianti del male: crimine organizzato, crimine politico e crimine economico. Ecco allora che questo ventinovesimo anniversario deve segnare un punto di svolta, un impegno più grande e consapevole. Non occorrono eroismi: occorre umiltà, tenacia, passione per il bene comune. Occorre il coraggio più difficile e più necessario: quello di rispondere ogni giorno alla propria coscienza. 

Luigi Ciotti La Stampa 23 maggio 2021

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sabato 22 maggio 2021

Giornata Mondiale della Biodiversità

La nostra socia Elisabetta, insegnante di scuola primaria, ci invia il lavoro realizzato dai suoi alunni per ricordarci che oggi si celebra la 'Giornata Mondiale della Biodiversità.'

Cogliamo l'occasione per invitare le sue colleghe a farci pervenire lavori, idee e richieste di collaborazione in quanto a breve l'OML darà vita presso la propria sede - ADN Matrice scalo - a iniziative volte a far 'conoscere dal vivo' ai ragazzi 'la coesistenza in uno stesso ecosistema di diverse specie animali e vegetali che crea un equilibrio grazie alle loro reciproche relazioni.'

Grazie, Elisabetta!

(by nicola)

venerdì 21 maggio 2021

IL MOLISE DEL TERZO MILLENNIO

Vogliono il "Turismo" dove c'è ancora tanta gente che deve vivere con le finestre chiuse per non farsi invadere la casa da un'aria nauseabonda, un fetore acido che ti toglie il respiro. E non è che parliamo di gente che vive nell'entroterra, in quelle terre di nessuno dove non ci capiti nemmeno per sbaglio. No, questa è gente che vive in quello che dovrebbe essere il salotto buono del turismo, la fascia pedemontana del Matese centrale, ed invece è una palude senza legge, violentata per anni da milioni di chili di inquinamento incontrollato. E hai voglia a ricorrere alle cd. Istituzioni: dalla Prefettura di Campobasso aspettiamo ancora che trovino un pò di tempo per sentire, come si dice, dalla nostra viva voce quanto è stato assente lo Stato pur in presenza di una oggettiva situazione di "disastro ambientale". Peraltro siamo in una zona dove la Procura della Repubblica sbaglia addirittura ad individuare i capannoni avicoli da verificare in punto di distanza chilometrica uno dall' altro, e archivia, con tutte le conseguenze che ne derivano in termini di sicurezza pubblica. Sui Sindaci è inutile anche aprirlo un discorso, tempo perso. Se, comunque, ci sbagliamo siamo qua a loro disposizione. Vogliono il Turismo e hanno, praticamente, una buona parte del territorio in stato di allarme ambientale monitorato da una centralina fissa di Venafro, e sappiamo bene qual sia la situazione di Venafro. Bene, quella situazione è la stessa della vallata di Bojano e della vallata di Isernia. Chilometri di terra e gente che non conosce in quale contesto atmosferico vive. Ci volete portare i turisti in questa parte d'Italia? Provateci, ma dovete dire loro la verità sui livelli di (in)sicurezza ambientale, sulla esposizione a rischio, sull'assenza di impianti di monitoraggio conformi alle norme, a parte poche centraline fisse assolutamente insufficienti a garantire un livello accettabile di tutela. Del resto abbiamo una medaglia sul petto, una bella diffida del Ministro pro tempore dell'Ambiente che nel 2012 ci rifilò una diffida a metterci in regola con le normative a presidio della sicurezza ambientale. E se vi dicono che hanno ottemperato fatecelo sapere così ci chiariamo un pò le idee. Insomma, siamo rimasta la solita regione dove vengono, prendono e vanno via. Ci sono in ballo molte centinaia di milioni di euro da spendere in questa Regione, ma pare che non interessi a nessuno come saranno spesi. Good Country Molise, qui davvero sei alla roulette della vita, e vivere o morire è come tirare la pallina e sperare.
 
Fonte: Area Marese
 
(by nicola)

mercoledì 19 maggio 2021

Benvenuta in OML, Elisabetta!

Oggi abbiamo ricevuto la domanda per l’ammissione a socio di Elisabetta. A nome personale e dei soci tutti la ringraziamo per la scelta fatta. Siamo certi che contribuirà in modo determinante alla crescita dell'Osservatorio nell'interesse dei più. 

Benvenuta Elisabetta!

 

Il presidente

(by nicola)

Sabato 11 settembre la nostra Associazione sarà premiata a Roma insieme a Domenico Iannacone e al Mov. LRZ

Il presidente di 'Books for Peace', Antonio Imeneo, ci comunica che sabato  11 settembre, a Roma, insieme alla ns. Associazione, al Movimento nazionale 'Legge Rifiuti Zero per l'Economia Circolare', del quale l'OML è cofondatore, riceverà il 'Premio Speciale Books for PEACE 2021' anche il giornalista di origini molisane Domenico Iannacone.

(by nicola)

lunedì 17 maggio 2021

Responsabilità politica e penale

“... È da anni che, cercando di diffondere la lezione di Borsellino, porto avanti, fin dai tempi in cui ero magistrato, il tema della responsabilità politica e etico-morale distinta dalla responsabilità penale. Ma non c’è verso oggi: il Sistema, con la cantilena della presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva (che non c’entra nulla perché riguarda la responsabilità penale, non la responsabilità politica), il tema viene sempre respinto perché sarebbe devastante per l’impunità degli appartenenti al Sistema. La verità  è che se c’è Pensiero Unico non c’è dialettica e dissenso, e se non c’è opposizione politica non c’è democrazia. E questa democrazia apparente, nella quale viviamo oggi in Italia, soffre anche perché soffocata da un bipolarismo imperfetto, che in realtà è un monoblocco conservatore, al di là di qualche sfumatura fra centro-destra e centro-sinistra, come dimostra il fatto che stiano così bene 'tutti insieme appassionatamente' nell’ammucchiata del Governo Draghi. La vera soluzione politica per restituire democrazia al Paese  è costruire un Terzo Polo, che sia alternativo al polo della destra, di cui Giorgia Meloni è sempre più la leader riconosciuta, e che sia parimenti alternativo al polo della conservazione europeista, atlantista e filo-israeliana, di cui è leader Mario Draghi, è collante il PD di Enrico Letta ed è ancillare il M5S di Giuseppe Conte”

Fonte: l'Informazione

(by nicola) 

venerdì 14 maggio 2021

Vaccini. 7' di preavviso. La denuncia della ns. socia Carmen Ciccotelli

Non c'è due senza tre! Dopo le due segnalazioni alla Procura da parte del ns. presidente, oggi registriamo e denunciamo quanto accaduto ieri alla ns. socia Carmen Ciccotelli alla quale va la nostra solidarietà e vicinanza.

https://www.primonumero.it/2021/05/chiamata-per-la-vaccinazione-con-7-minuti-di-preavviso-ho-dovuto-rifiutare/1530668008/?fbclid=IwAR3EdU6OB2OfvO9vfNaiRz4nAMla8_RgkHb7cEcDyiwAOrt79JsEWS3u7qc 

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"SCULTURA SUBLIME" 26 Maggio -13 Giugno 2021 - Cavriglia (AR)

All'evento prenderà parte anche l'artista molisana Valeria Vitulli con la quale l'OML intende organizzare una mostra finalizzata a sostenere l'azione legale popolare finalizzata a difendere la Terra di Puglia e i suoi Ulivi plurisecolari e millenari minacciati di distruzione, insieme al paesaggio, all'ambiente e l'economia locale (https://www.attuarelacostituzione.it/crowdfunding-processo-xylella-ulivi/)

A Valeria gli auguri dell'OML!

(by nicola)

Avvenne oggi 14 maggio

Oggi 14 maggio 'voglio fare memoria' di quanto accaduto nel 2014. In tale circostanza ho avuto la possibilità di 'ri-conoscermi' e di conoscere tanto il IV quanto il III potere locale. Sugli stessi non esprimo giudizi e lascio che siano i fatti a farlo per me:


A distanza di 7 anni la storia si ripete e vede protagonista il mio amico Emilio Izzo al quale esprimo vicinanza e affetto. Con l'occasione gli ricordo che 'due sono già gruppo!'
 
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giovedì 13 maggio 2021

Viale del Neoliberismo (ex 'Colle delle Api')

Ieri, mentre scattavo questa foto, sono stato avvicinato da un tizio il quale mi ha chiesto cosa stessi facendo! Gli ho risposto con due domanda: "Lei chi è? A che titolo me lo chiede?" 

In questa area l'aria è sempre più 'inquinata', non tanto e non solo dai camion, dal metano (secondo gas serra) utilizzato per produrre energia a basso costo (a vantaggio di pochi e a discapito dei più) ma soprattutto da un 'controllo' esercitato da 'privati' su ciò che è 'pubblico' cioè di tutti!

(by nicola)

martedì 11 maggio 2021

Che si fa quando in un piccolo contesto territoriale la camorra ce la porta lo Stato?

Beh..., raccontata così sembra quasi vera. Invece le cose sono abbastanza diverse, ma bisogna uscire dall'opinionismo ed entrare nei fatti così come emergono dagli atti. Da questa prospettiva sarebbe utile che l'informazione locale acquisisse qualche dato in più rispetto ai comunicati che certi argomenti spigolosi, ed incomprensibili, non li affrontano perché sanno che l'opinione pubblica non apprezzerebbe. E tanto per non restare nel vago sarebbe utile chiedere a De Raho, Procuratore Nazionale Antimafia che ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione dell'operazione "Piazza Pulita", come è stato possibile che un pezzo da 90 della malavita organizzata abbia potuto scorrazzare indisturbato, per circa due anni, in questa Regione a farsi gli affari suoi, e ciò nonostante il fatto che fosse già controllato dalla DDA di Napoli e colpito da un provvedimento del GIP partenopeo che gli imponeva di non risiedere in Campania. E la cosa più incomprensibile è che la magistratura campana lo indagava ANCHE per fatti di spaccio connessi al Molise, in particolare a Bojano e ancor più in particolare ad una persona residente in quella città, anch'essa indagata per i rapporti con il pezzo grosso. Ecco, sarebbe interessante chiedere al Dott. De Raho come è stato possibile che un personaggio di quel peso nella malavita organizzata, lasciando la Campania in ossequio all'ordine del GIP, a causa delle indagini prima dette, sia potuto venire proprio nel Molise, proprio a Bojano e proprio nell'abitazione di quella persona anch'essa indagata, che, per essere onesti, tutto avrebbe voluto tranne che trovarsi in questa situazione che, a quanto pare, ha dovuto subìre più che condividere. Spero di essere stato chiaro in questa minima specificazione di una storia che va ben oltre quello che emerge dall'articolo, anche perché il processo dovrà chiarire molte cose che, almeno per adesso, sembrano scontate. Allora, l'informazione farebbe bene a chiarire il ruolo di apparati dello Stato in una vicenda che presenta alcune ombre e che, principalmente, vorrebbe far passare per criminalità organizzata la storia di ben noti, piccoli, spacciatori locali, per lo più tossicodipendenti, e tutto perché ad un certo punto, appare un personaggio che davvero è di "rango". Ma la domanda a questo punto è: che si fa quando in un piccolo contesto territoriale la camorra ce la porta lo Stato? A voi le risposte.

Fonte: Area Matese

(by nicola)

Perché è stato impedito a "Area Matese" di partecipare alla kermesse dell'ultimo incontro con il Presidente Conte presso la Prefettura di Isernia?

Semplice: sarebbe stata rovinata la festa della più spregiudicata presa in giro di un intero popolo. Quello molisano!

Sono passati due anni e tutto è rimasto come prima, nonostante l'evidente illegittimità della procedura adottata per il Contratto Istituzionale di Sviluppo. Nessun nuovo posto di lavoro né una dimostrata utilità socio/economica della spesa prevista. Si accontentano tanti sindaci in piccole, ed inutili, pretese locali e si fa cassa elettorale con prenotazione sulle prossime elezioni. Nell'indifferenza generale si distrugge l'economia regionale.

"GAM OVER"
 
Si era partiti dall'Area di Crisi Industriale Complessa, strumento finanziario messo in atto proprio per far fronte innanzitutto alla disoccupazione derivata dalla chiusura della GAM. Poi si è passati al Contratto di Sviluppo (che ha finanziato un unico progetto), successivamente abbiamo letto l' APQ (Accordo Programma Quadro Area Matese Interno), altro capolavoro di inutile spreco, poi il Contratto di Sviluppo, infine il Contratto Istituzionale di Sviluppo (il peggiore), . In questo articolato percorso che si innesta sull'Area di Crisi sono spariti I DISOCCUPATI DELLA GAM. Con Area Matese lo abbiamo sempre detto che sulla pelle dei disoccupati sarebbero venuti a banchettare al tavolo dei fondi pubblici nel Molise. Non ci avete voluto sentire, e questi sono i risultati. Alla fine anche un'assurdità come il Contratto Istituzionale di Sviluppo ve lo fanno ingoiare come una manovra a sostegno del Molise. Eppure è il peggiore strumento finanziario messo in campo, una metodologia già censurata dalla Corte dei Conti centrale per quanto è improntata alla mera discrezionalità della politica nella distribuzione di soldi pubblici. Quante volte abbiamo inutilmente invitato l'On. Federico ad un confronto? innumerevoli. Venga a discuterne pubblicamente di queste manovre degne della peggiore DC, così gli spiegheremo come sulle disgrazie locali l'altrettanto peggiore classe politica che abbia mai avuto l'Italia ha aperto le porte agli interessi delle lobbies imprenditoriali private, pugnalando a morte l'economia locale, e con essa i nostri disoccupati e le loro famiglie. Il Molise non meritava di fare questa fine, ma è pur vero che non esiste un popolo molisano con la schiena dritta. Con il Contratto Istituzionale di Sviluppo è arrivato il game over per la GAM, e ve lo dovete tenere così come ve lo hanno confezionato. Per informazione dell'On. Federico e di tutti quelli che o non hanno capito niente di quello che è successo o fanno finta di non capire: questi sono i motivi per i quali ad Area Matese è stato impedito di partecipare alla kermesse dell'ultimo incontro con il Presidente Conte presso la Prefettura di Isernia.
 
Fonte: Area Matese
 
(by nicola)

'MAI A DANNO DELLA NOSTRA TERRA!' - COMUNICATO STAMPA

    COMUNICATO STAMPA

Dal Basso Molise al Parco Nazionale del Matese: una rete di valorizzazione e protezione”

NON SIAMO “QUELLI DEL NO”, SIAMO “QUELLI DEL MAI A DANNO DELLA NOSTRA TERRA”!

La “Rete dei comitati ambientali” si è riunita domenica 2 Maggio per fare il punto sui troppi “progetti” che dal basso Molise al parco del Matese stanno puntando a sfiancare la nostra regione, stravolgendo per sempre il volto dei nostri territori: famigerato effetto “Emmenthal” , appetitoso formaggio lavorato a giusta stagionatura, dal sapore forte e deciso, in grado di coprire i grossi buchi di caratterizzazione.

E’ necessaria una forte mobilitazione, dal piano associativo a quello istituzionale, affinché si realizzi un’attività diversificata ed incisiva in difesa del nostro ambiente di vita: è urgente una riflessione sulle conseguenze di quanto si vorrebbe vedere realizzato :

  1. Il progetto di una colata di cemento di 5 milioni di metri cubi, nel litorale del Comune di Montenero di Bisaccia (peraltro zona di interesse comunitario protetta da vincoli ambientali) che si fregia dell'allettante paragone con un modello straniero, business di multinazionali, che non ci appartiene. E del quale “i signori del sì e del forse” si sentono orgogliosi, poiché capitali stranieri con grossa partecipazione cinese hanno preferito il nostro territorio a quello portoghese e greco! Consideriamo i motivi di questo orgoglio. Un territorio che comprende la foce del Trigno, fiume che nel suo corso delinea un'area di grande pregio naturalistico, popolato da una flora e da un'importante ornitofauna al centro di attività didattiche e turistiche e di un progetto europeo di salvaguardia ambientale, verrà ceduto. A chi o a cosa? Alle perspicaci mire di guadagno di chi ne è attirato, con il preventivo parere positivo della nostra Regione. Un paesaggio che, nei piani, verrà snaturato da canali che daranno l'accesso al mare alle esclusive ville previste sulla costa, e dalla programmata costruzione di quasi 130 edifici e torri, dagli 8 ai 25 piani. Quali saranno i posti di lavoro sventagliati a migliaia? Forse lavori stagionali e sottopagati per alimentare l'enorme carrozzone di 200 ristoranti, beauty center, e alberghi? Condizioni che i nostri figli non potranno negoziare perchè un esercito di lavoratori da tutte le parti del mondo farà la fila per accettarli. O l'infiocchettata quanto utopistica espansione dell'economia molisana in cambio di un reale danno, non certo stagionale, ma perenne e irreversibile del territorio? Si prenda coscienza che non si tratta di un arricchimento (e già se questo si dovesse realizzare alterando irreversibilmente l'ambiente che ci dà vita sarebbe da rigettare), ma di perline luccicanti per tutti, e probabilmente qualche lauto compenso nelle tasche di qualcuno. Briciole in un business il cui vero guadagno andrà in circuiti finanziari che non sono certo in Molise, che verrà solo sfruttato!

Analoga riflessione vale per altri due progetti, già portati avanti dalla nostra Regione:

  1. Il progettato impianto di lavorazione e stoccaggio rifiuti nel territorio compreso tra i Comuni di Mafalda e di San Felice del Molise, che interessa molti Comuni di una vasta zona che si estende a pochi chilometri dalla S.P. Trignina e dal fiume Trigno. Si tratta di un impianto che gestirà un enorme stoccaggio di rifiuti, (ecoballe) di rifiuti, anche pericolosi, da parte di una Società costituita ad hoc. Basta guardare altri esempi nazionali per capire che sarà un affare lucroso per chi lo gestisce, innescando “una mina” di conseguenze imprevedibili in un territorio rimasto finora incontaminato;

  1. Il progetto di una centrale eolica fra i Comuni di Portocannone e Campomarino con pali alti quasi 200 metri, in una zona, sede peraltro di importanti attività aziendali che la caratterizzano produttivamente, che sarebbe perennemente degradata dallo scempio paesaggistico e ambientale. E giova ricordare le battaglie del passato contro l'eolico dissennato che hanno consentito di risparmiare zone di grande impatto naturalistico e archeologico, che sarebbero state deturpate.

Nell’idea di visione dello sviluppo del territorio non possiamo non puntare sul tema del “Parco Nazionale del Matese” che è una battaglia che assolutamente dobbiamo portare avanti per vederlo realizzato.

  1. Dalla legge che lo ha istituito, 27 dicembre 2017, sono passati oltre tre anni. Eppure il Parco nazionale non è stato ancora realizzato. La legge quadro sulle aree protette (6 dicembre 1991, n. 394) prevede: “I parchi nazionali individuati e delimitati secondo le modalità di cui all'articolo 4 sono istituiti e delimitati in via definitiva con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'ambiente, sentita la regione”.

A tutt’oggi, risulta che il Ministero dell’Ambiente non ha ancora ottenuto dalle Regioni Campania e Molise tutto quanto necessario per la decretazione. La Regione Campania, infatti, ha presentato una proposta di perimetrazione e zonizzazione che si discosta in modo sostanziale dalla originaria proposta ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) per la tutela degli ecosistemi di pregio, e pertanto in parte è stata dichiarata irricevibile ed in parte assoggettata ad un esame istruttorio sulla base della Carta del Valore Ecologico già elaborata. La Regione Molise, invece, è stata sollecitata a produrre l’ulteriore conclusivo contributo, al fine di consentire ad ISPRA la predisposizione della proposta tecnica conclusiva. Si ricorderà che in prima battuta la Giunta della Regione Molise aveva elaborato una proposta – poi sonoramente bocciata dal Consiglio Regionale - tendente ad escludere dal Parco Nazionale finanche zone di evidente pregio quali Campitello e Saepinum.

NON SIAMO “QUELLI DEL NO”, SIAMO “QUELLI DELLO SVILUPPO NEL CAPITALE-AMBIENTE”

Il Molise gode di un habitat tra i più naturali, che da molto tempo è alla ribalta nazionale e internazionale. È questo il volano turistico, culturale, economico, su cui deve puntare la nostra Regione per un mega progetto di valorizzazione di paesi, borghi e territori, con il loro specifico patrimonio ambientale e culturale. Saremo forse credibili agli occhi di un contesto mondiale che esalta la nostra terra come “uno degli ultimi paradisi” se lasciamo che, di fatto, essa sia sempre più contaminata e condizionata da scelte miopi e utilitaristiche? L'inquinamento dell'habitat naturale, rompendo drasticamente la sua armonia, porta alla distruzione degli ecosistemi di cui noi siamo parte integrante, e non “i padroni” che possano vantare il diritto di cederli o di venderli agli interessi di chi vuole impadronirsene per i suoi scopi.

Con il pesante fardello dei dissesti già subìti dal Molise nella sua non grande estensione, dovrebbe ormai essere chiaro a tutti l'indissolubile legame fra ambiente e salute dei cittadini. Qualcuno dei “signori del sì e del forse” se ne è accorto?

Perchè la terra che ci nutre, l'aria che respiriamo, l'acqua che beviamo, hanno un valore inestimabile, in quanto condizioni basilari per la realizzazione della vita e dello sviluppo nostro e delle generazioni che verranno.

E non è un caso che, nella nostra Costituzione, la tutela del paesaggio e quella della salute siano strettamente connesse, e unite da una ricca giurisprudenza che ha inteso, su tali basi, riconoscere all'ambiente una tutela costituzionale.

Sarà ovviamente necessario che il Ministero della transizione ecologica venga interessato affinché il suo ruolo a protezione e difesa del paesaggio divenga determinante anche per il Molise.

Queste sono le importanti guide che ci dovrebbero illuminare nelle nostre scelte di oggi, di cui diventiamo storicamente i responsabili. Se il Molise dovrà diventare un luogo cementificato, inquinato, avvelenato, abbruttito, dipende da noi!

Rete Comitati Ambientali

(by nicola) 

lunedì 10 maggio 2021

Transizione o transazione ecologica?

 

Il nostro Movimento nei prossimi giorni scriverà alle massime cariche UE e ai parlamentari per chiedere modifiche al PNRR italiano dal momento che:
i princìpi generali del
Next Generation UE non sono stati tradotti in 'coerenza' nel PNRR nazionale a causa dell'assenza di programmi che puntano alla riduzione delle emissioni di inquinanti. Ne sono la riprova il sostegno: 

  • al Bio-metano, nella sezione energetica, e nell'utilizzo per la mobilità; 
  • all'Idrogeno "grigio" e "blu", prodotti a partire dal metano.

Inoltre: 

  • la presenza di vaste aree con inquinamento atmosferico persistente (valle Padana - aree metropolitane come Roma) non si risolve aumentando gli impianti a biogas e bio-metano ma escludendo gli incentivi di Stato per 2 miliardi di euro dal PNRR; 
  • i processi di economia circolare di riduzione, riutilizzo, raccolta differenziata e riciclo sono di fatto fermi a soli 2 miliardi di euro (ne servirebbero almeno 10).

Alla luce di quanto riportato  i cambiamenti climatici saranno accentuati e non certo mitigati!

(by nicola)

sabato 8 maggio 2021

NON SIAMO “QUELLI DEL NO”, SIAMO “QUELLI DEL 'MAI A DANNO DELLA NOSTRA TERRA!”

COMUNICATO STAMPA 


Dal Basso Molise al Parco Nazionale del Matese: una rete di valorizzazione e protezione”

NON SIAMO “QUELLI DEL NO”, SIAMO “QUELLI DEL MAI (A DANNO DELLA NOSTRA TERRA)”!

La “Rete dei comitati ambientali” si è riunita domenica 2 Maggio per fare il punto sui troppi “progetti” che dal basso Molise al parco del Matese stanno puntando a sfiancare la nostra regione, stravolgendo per sempre il volto dei nostri territori: famigerato effetto “Emmenthal” , appetitoso formaggio lavorato a giusta stagionatura, dal sapore forte e deciso, in grado di coprire i grossi buchi di caratterizzazione.

E’ necessaria una forte mobilitazione, dal piano associativo a quello istituzionale, affinché si realizzi un’attività diversificata ed incisiva in difesa del nostro ambiente di vita: è urgente una riflessione sulle conseguenze di quanto si vorrebbe vedere realizzato :

  1. Il progetto di una colata di cemento di 5 milioni di metri cubi, nel litorale del Comune di Montenero di Bisaccia (peraltro zona di interesse comunitario protetta da vincoli ambientali) che si fregia dell'allettante paragone con un modello straniero, business di multinazionali, che non ci appartiene. E del quale “i signori del sì e del forse” si sentono orgogliosi, poiché capitali stranieri con grossa partecipazione cinese hanno preferito il nostro territorio a quello portoghese e greco! Consideriamo i motivi di questo orgoglio. Un territorio che comprende la foce del Trigno, fiume che nel suo corso delinea un'area di grande pregio naturalistico, popolato da una flora e da un'importante ornitofauna al centro di attività didattiche e turistiche e di un progetto europeo di salvaguardia ambientale, verrà ceduto. A chi o a cosa? Alle perspicaci mire di guadagno di chi ne è attirato, con il preventivo parere positivo della nostra Regione. Un paesaggio che, nei piani, verrà snaturato da canali che daranno l'accesso al mare alle esclusive ville previste sulla costa, e dalla programmata costruzione di quasi 130 edifici e torri, dagli 8 ai 25 piani. Quali saranno i posti di lavoro sventagliati a migliaia? Forse lavori stagionali e sottopagati per alimentare l'enorme carrozzone di 200 ristoranti, beauty center, e alberghi? Condizioni che i nostri figli non potranno negoziare perchè un esercito di lavoratori da tutte le parti del mondo farà la fila per accettarli. O l'infiocchettata quanto utopistica espansione dell'economia molisana in cambio di un reale danno, non certo stagionale, ma perenne e irreversibile del territorio? Si prenda coscienza che non si tratta di un arricchimento (e già se questo si dovesse realizzare alterando irreversibilmente l'ambiente che ci dà vita sarebbe da rigettare), ma di perline luccicanti per tutti, e probabilmente qualche lauto compenso nelle tasche di qualcuno. Briciole in un business il cui vero guadagno andrà in circuiti finanziari che non sono certo in Molise, che verrà solo sfruttato!

Analoga riflessione vale per altri due progetti, già portati avanti dalla nostra Regione:

  1. Il progettato impianto di lavorazione e stoccaggio rifiuti nel territorio compreso tra i Comuni di Mafalda e di San Felice del Molise, che interessa molti Comuni di una vasta zona che si estende a pochi chilometri dalla S.P. Trignina e dal fiume Trigno. Si tratta di un impianto che gestirà un enorme stoccaggio di rifiuti, (ecoballe) di rifiuti, anche pericolosi, da parte di una Società costituita ad hoc. Basta guardare altri esempi nazionali per capire che sarà un affare lucroso per chi lo gestisce, innescando “una mina” di conseguenze imprevedibili in un territorio rimasto finora incontaminato;

  1. Il progetto di una centrale eolica fra i Comuni di Portocannone e Campomarino con pali alti quasi 200 metri, in una zona, sede peraltro di importanti attività aziendali che la caratterizzano produttivamente, che sarebbe perennemente degradata dallo scempio paesaggistico e ambientale. E giova ricordare le battaglie del passato contro l'eolico dissennato che hanno consentito di risparmiare zone di grande impatto naturalistico e archeologico, che sarebbero state deturpate.

Nell’idea di visione dello sviluppo del territorio non possiamo non puntare sul tema del “Parco Nazionale del Matese” che è una battaglia che assolutamente dobbiamo portare avanti per vederlo realizzato.

  1. Dalla legge che lo ha istituito, 27 dicembre 2017, sono passati oltre tre anni. Eppure il Parco nazionale non è stato ancora realizzato. La legge quadro sulle aree protette (6 dicembre 1991, n. 394) prevede: “I parchi nazionali individuati e delimitati secondo le modalità di cui all'articolo 4 sono istituiti e delimitati in via definitiva con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'ambiente, sentita la regione”.

A tutt’oggi, risulta che il Ministero dell’Ambiente non ha ancora ottenuto dalle Regioni Campania e Molise tutto quanto necessario per la decretazione. La Regione Campania, infatti, ha presentato una proposta di perimetrazione e zonizzazione che si discosta in modo sostanziale dalla originaria proposta ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) per la tutela degli ecosistemi di pregio, e pertanto in parte è stata dichiarata irricevibile ed in parte assoggettata ad un esame istruttorio sulla base della Carta del Valore Ecologico già elaborata. La Regione Molise, invece, è stata sollecitata a produrre l’ulteriore conclusivo contributo, al fine di consentire ad ISPRA la predisposizione della proposta tecnica conclusiva. Si ricorderà che in prima battuta la Giunta della Regione Molise aveva elaborato una proposta – poi sonoramente bocciata dal Consiglio Regionale - tendente ad escludere dal Parco Nazionale finanche zone di evidente pregio quali Campitello e Saepinum.

NON SIAMO “QUELLI DEL NO”, SIAMO “QUELLI DELLO SVILUPPO NEL CAPITALE-AMBIENTE”

Il Molise gode di un habitat tra i più naturali, che da molto tempo è alla ribalta nazionale e internazionale. È questo il volano turistico, culturale, economico, su cui deve puntare la nostra Regione per un mega progetto di valorizzazione di paesi, borghi e territori, con il loro specifico patrimonio ambientale e culturale. Saremo forse credibili agli occhi di un contesto mondiale che esalta la nostra terra come “uno degli ultimi paradisi” se lasciamo che, di fatto, essa sia sempre più contaminata e condizionata da scelte miopi e utilitaristiche? L'inquinamento dell'habitat naturale, rompendo drasticamente la sua armonia, porta alla distruzione degli ecosistemi di cui noi siamo parte integrante, e non “i padroni” che possano vantare il diritto di cederli o di venderli agli interessi di chi vuole impadronirsene per i suoi scopi.

Con il pesante fardello dei dissesti già subìti dal Molise nella sua non grande estensione, dovrebbe ormai essere chiaro a tutti l'indissolubile legame fra ambiente e salute dei cittadini. Qualcuno dei “signori del sì e del forse” se ne è accorto?

Perchè la terra che ci nutre, l'aria che respiriamo, l'acqua che beviamo, hanno un valore inestimabile, in quanto condizioni basilari per la realizzazione della vita e dello sviluppo nostro e delle generazioni che verranno.

E non è un caso che, nella nostra Costituzione, la tutela del paesaggio e quella della salute siano strettamente connesse, e unite da una ricca giurisprudenza che ha inteso, su tali basi, riconoscere all'ambiente una tutela costituzionale.

Sarà ovviamente necessario che il Ministero della transizione ecologica venga interessato affinché il suo ruolo a protezione e difesa del paesaggio divenga determinante anche per il Molise.

Queste sono le importanti guide che ci dovrebbero illuminare nelle nostre scelte di oggi, di cui diventiamo storicamente i responsabili. Se il Molise dovrà diventare un luogo cementificato, inquinato, avvelenato, abbruttito, dipende da noi!

In maniera più articolata faremo appello alle Istituzioni della Regione Abruzzo, Molise e Campania, dei comuni coinvolti e delle diverse autorità competenti.

Rete Comitati Ambientali

(by nicola)

Lunga vita al giudice Carlo Palermo che da qui a 27 gg. ci metterà al corrente di cose 'orribili e mostruose'

Questo è il bar 'Hungaria' sito in piazza Ungheria a Roma. La loggia segreta della quale tanto si parla in questi giorni, a proposito dell'ennesimo scandalo che ha (s)travolto la magistratura, prende il nome dalla stessa. E' l'avv.to Amara che ne parla ai magistrati milanesi Storari e Pedio i quali mettono a verbale l'esistenza della loggia (segreta) 'Ungheria' finalizzata a pilotare sia le nomine del CSM che quelle delle Procure. A tale notizia di reato non fa seguito la immediata apertura di un fascicolo.  A questo punto Storari, in 'autotutela' consegna copia dei fascicoli a Piercamillo D'Avigo (CSM) il quale a sua vola comunica, in via informale, i fatti a 4/6 'colleghi.' Si arriva al paradosso quando Storari deve indagare su... se stesso!

La novità che segnaliamo è questa: da qui a meno di un mese il giudice Carlo Palermo, oggetto di un attentato dinamitardo il 2 aprile dell'85, rispetto alle 'logge' rivelerà "cose orribili e mostruose!" Aggiunge che fino a oggi si è parlato degli esecutori ma lui sarà in grado si svelare chi e cosa c'è dietro agli stessi e che non porterà nella tomba ciò di cui è venuto a conoscenza!

Lunga vita a Carlo Palermo che nei prossimi giorni sarà la cartina di tornasole per capire le vere intenzioni di uno Stato o di parti di esso.

(by nicola) 


venerdì 7 maggio 2021

Ci danno ossigeno, nutrimento, bellezza. Non chiedono nulla in cambio. Adesso tocca a noi aiutarli!


L'OML, cofondatore di 'Attuare la Costituzione', sostiene e invita a sostenere  l'azione legale popolare finalizzata a difendere la Terra di Puglia e i suoi Ulivi plurisecolari e millenari minacciati di distruzione, insieme al paesaggio, all'ambiente e l'economia locale.
 
(by nicola)

giovedì 6 maggio 2021

Casa circondariale di Larino. Cambio al vertice


Il più sovraffolato d’Italia (+ 220%) prima dell'inizio pandemico.

Auguriamo buon lavoro al nuovo Dirigente di Polizia Penitenziaria, Luca Massimiliano DI MOLA. 

Possa il suo operato, e quello degli Agenti di Polizia Penitenziaria, contribuire ad alleviare il dolore di quanti sono colà ristretti.

(by nicola)

  

Il gioco del 'Lotto' e i 40 milioni di muto senza "far pagare un centesimo ai cittadini"

Stavolta mettetevi comodi perché assisterete ad una magìa finanziaria: la Regione Molise contrarrà presso Cassa Depositi e Prestiti un mutuo da 40 milioni di euro senza far tirare fuori un solo euro ai cittadini. E questo come sarà possibile? Ma ovviamente ricontrattualizzando i mutui esistenti, risparmiando sui tassi in modo da poter far fronte ad "eventuali" rate di mutuo. Semplice no? Crediamo che in Cassa Depositi e Prestiti siano in attesa spasmodica di conoscere l'Assessore Niro e la geniale arditezza di far un debito di 40 milioni di euro senza far pagare un solo centesimo ai cittadini. I soldi serviranno a soddisfare le richieste di Sindaci per migliorare la viabilità interna. Ma aspettiamo l'elenco dei progetti che si andranno a finanziare così potremo verificare se c'è anche qualche genio minore di Sindaco che nel Contratto di Istituzionale di Sviluppo, interamente finanziato dallo Stato, ci ha messo uno di quei progetti da "fatece largo che passamo noi...",nel senso delirante, e poi ci fa accollare un debito multimilionario per sistemare qualche strada interna che ben poteva aggiustare con i fondi del CIS. Perchè quei soldi la Cassa Depositi e Prestiti, finite le risate, li vorrà indietro, aumentati degli interessi. Quelli mica sono come noi molisani che ci possono rifilare finanche le patacche dei mutui senza "far pagare un centesimo ai cittadini". Intanto il progetto Lotto Zero, e cioé la strada di 5,4 km che ci costerà circa 170 milioni per risparmiare 3,5 minuti sul percorso, sta andando avanti. Forse il nostro Assessore ai Lavori Pubblici e Viabilità poteva, e potrebbe ancora, dire al Ministro dell'Economia e Finanze che in una Regione dove si muore per una sanità smembrata da un debito illegittimamente riversato sui cittadini non avremmo consentito una spesa pazza come quella del Lotto Zero. Forse poteva dire al Ministro che i soldi pubblici debbono soddisfare interessi pubblici. Poteva, e potrebbe, fare tante cose per fermare quella vergognosa imposizione a questa Regione che sta morendo. Invece ha preferito apparire in televisione a raccontarci che è in grado di accendere un mutuo da 40 milioni di euro senza farci pagare nemmeno un centesimo. Certo che ce ne vuole per non perdere la speranza di ricostruire qualcosa in questa Regione che ancora non esce dal dopoguerra.

Fonte: Area Matese

(by nicola)

mercoledì 5 maggio 2021

Dal prossimo mese in libreria. Auguri ai ns. amici Bruno e Sarah

(by nicola)

In Abruzzo una 'Rondine' fa primavera. In Molise, no! Scommettiamo che adesso ci propongono di andare con la Puglia?


Basta con gli interessi di pochi che vincono sull’interesse pubblico. La sanità abruzzese torni realmente pubblica: basta favori ai privati, cooperative ed esternalizzazioni

La prima settimana di maggio inizia con l’ennesima novità giudiziaria sul fronte giustizia e sanità. In poche settimane per la seconda volta sotto la lente d’ingrandimento della procura di Pescara finiscono affidamenti a privati nella sanità. Coinvolgendo pesantemente esponenti politici di altissimo livello, rispetto alla precedente inchiesta di qualche settimana fa addirittura in maniera trasversale.

Nel rispetto del principio costituzionale della presunzione d’innocenza e del lavoro degli investigatori, sentiamo doveroso intervenire ed esprimerci di fronte a queste due ennesime bufere giudiziarie che stanno investendo la gestione della sanità in Abruzzo. Al di là dell’aspetto meramente giudiziario, che spetta ai tribunali accertare, s’imporrebbero alcune riflessioni. Ancora una volta il rapporto politica-sanità, l’utilizzo del denaro pubblico e azioni ben lontane dall’interesse pubblico – che dovrebbe essere unica e sola stella polare dell’agire di dirigenti e amministratori in un settore vitale come la sanità – emergono in maniera tutt’altro che edificante. Se non sconcertante. Nel quadro che sta emergendo in queste settimane, dall’uso privatistico di mezzi alle parole (definite pubblicamente “confessioni”) dei due ex responsabili della cooperativa La Rondine di Lanciano sulle dinamiche degli appalti finiti sotto la lente dell’ingrandimento della procura di Pescara. Non va dimenticato che la stessa Procura l’anno scorso avviò un’altra inchiesta su eventi pubblici e rapporti con la politica dove, ancora una volta, la sanità pubblica è emersa come mero campo di procacciamento voti, clientele, piegata agli interessi di qualcuno. Siamo quindi almeno a tre cicloni giudiziari in meno di un anno. Un dato che non può e non deve passare inosservato.  

Tutto questo nella regione – non si deve mai dimenticarlo anche se, per interessi di consorteria politica abbiamo assistito nelle scorse settimane all’ennesimo riduzionismo –  che quattordici anni dopo resta segnata da sanitopoli, in cui la sanità pubblica arranca con evidenti limiti e carenze (come emerso anche in quest’anno di pandemia) mentre fiumi di milioni di euro piovono copiosi sulla sanità privata, in cui i diritti di malati, disabili e categorie “fragili” vengono troppo spesso calpestati e non garantiti, emerge sempre lo stesso quadro su cui siamo già intervenuti in passato e non dissimile da quanto finito nel mirino della magistratura pescarese (per altre vicende) nell’estate 2020. Una scellerata gestione politica, troppo vicina e contigua ad interessi privati, una sanità considerata merce di scambio e serbatoio elettorale, privati a cui vengono affidati settori delicati e importanti per vicinanza politica o simili.

È ora di dire basta, tutto questo deve finire una volta per tutte. Basta con un uso privatistico e piegato ad interessi particolari della sanità, basta con l’egemonia di soggetti privati, basta con esternalizzazioni e affidamenti a cooperative. La politica ritrovi la sua dignità e schiena dritta, mai completamente avuta e che invece deve arrivare il prima possibile, basta con clientelismi e favori, basta con il precariato più totale dei lavoratori e dei diritti di malati, disabili, categorie fragili e cittadini tutti.

Fonte: blog 'Azione civile'
 
(by nicola)