mercoledì 29 agosto 2018

INCENERITORI & CEMENTIFICI. Abbiamo mandato una pec a tutti i Sindaci per invitarli a Parma il 6 ottobre



COMUNICATO STAMPA

Il "Coordinamento LRZ per l'Economia Circolare" Molise il 22 u.s., a mezzo pec, ha invitato i sindaci di Pozzilli, Venafro e Sesto Campano al primo meeting dei 40 Comuni e Comunità con inceneritore e cementificio.
Il Coordinamento resta in attesa di risposte da parte degli stessi e con cadenza settimanale informerà  sugli sviluppi. Invita altresì cittadini e Comitati a partecipare all'evento, sollecitando comunità e amministratori dei rispettivi Comuni, anche di quelli che, pur non ospitando inceneritori, ne subiscono comunque gli effetti nefasti sia sotto il profilo sanitario e ambientale che dei costi di smaltimento o sono gravati da impianti che bruciano CSS (combustibile estratto dai rifiuti) come cementifici o centrali termoelettriche.

Per il 'Coordinamento LRZ per l'Economia Circolare' Molise
Nicola Frenza
338.9352833

(by Nicola)

lunedì 27 agosto 2018

A tutti i Comitati che in Molise si battono contro gli inceneritori - INVITO


Campagna #SbloccaItaliaGameover
Comuni e Comunità contro gli inceneritori 
si incontrano.
L'Economia Circolare parte dai territori.
Parma – sabato 6 ottobre 

ore 10 – 16
Auditorium Palazzo del Governatore

Cari amici e compagni di lotta NoInc e per una gestione virtuosa dei rifiuti

il 24 aprile scorso abbiamo finalmente ottenuto un primo
importantissimo pronunciamento sul ricorso da noi presentato al TAR Lazio contro il decreto attuativo dell'art. 35 dello Sblocca Italia che ha regalato un ruolo preponderante agli inceneritori, assurti al ruolo di ‘impianti strategici di preminente interesse
nazionale”. Un intervento legislativo in evidente contrasto con la gerarchia comunitaria in materia di gestione dei rifiuti, che vede riduzione, recupero di materia e riciclo come interventi prioritari rispetto all’incenerimento. Infatti il TAR Lazio,
riconoscendo le nostre ragioni, come da noi richiesto ha rimesso il giudizio di merito alla Corte di Giustizia Europea (sentenza N. 04574/2018 del 24 aprile 2018). Se confermata dalla Corte europea, questa vittoria porterebbe con sé un impatto enorme dal punto di vista giuridico per la sua immediata applicazione in tutti i Paesi europei, aspetto fondamentale in termini di legittimazione e orientamento delle politiche dei governi in questa direzione.
Per accompagnare e sostenere il percorso giuridico europeo, l'assemblea nazionale del 16 giugno a Roma organizzata dal Movimento e dai soggetti ricorrenti ha lanciato la Campagna #SbloccaItaliagameover con l'obiettivo di dare forza e visibilità alla nostra azione, mettendo in rete tutte le persone e realtà che si battono per la tutela della salute, dell'ambiente e del lavoro, per un nuovo e diverso modello di sviluppo centrato sull'Economia Circolare. Abbiamo già lanciato una Campagna di
crowdfunding per sostenere le prossime spese legali e l'organizzazione di eventi pubblici locali, nazionali ed europei
con il link della Campagna, e vi chiediamo di sostenerci attraverso donazioni vostre e di cittadini - attivisti - aziende e imprese virtuose https://www.produzionidalbasso.com/project/sbloccaitaliagameover-contro-gli-inceneritori-per-una-vera-economia-circolare/.

Come evento di lancio nazionale vi invitiamo a partecipare e ad estendere l’invito al meeting nazionale titolato “Comuni e Comunità contro gli inceneritori si incontrano. L'Economia Circolare parte dai territori” che si terrà all’auditorium
comunale di Parma sabato 6 ottobre dalle 10 alle 16
, a cui hanno già dato l'adesione Comitati e Associazioni che sostengono il nostro ricorso, e il movimento politico Italia in Comune, costituito da oltre 400 amministratori di varia formazione.
Gli obiettivi del meeting nazionale sono sia la condivisione del contrasto all’incenerimento ed il supporto al percorso giudiziario per l’annullamento del DPCM 10/8/2016 e dell’art. 35 dell’ex decreto SbloccaItalia, che la condivisione delle migliori esperienze in materia di riduzione di rifiuti, sistemi di raccolta domiciliare con tariffazione puntuale, progetti per strutture dedicate alla riparazione e riutilizzo dei beni, autosufficienza impiantistica, autoproduzione del compost su piccola scala e trattamento in impianti aerobici piccoli e medi.
Diventa dunque sempre più urgente ed indispensabile unire le forze, informare e sensibilizzare quanti più possibile, così da avere sempre più forza nel rivendicare il nostro diritto ad un ambiente salubre e ad un nuovo sistema di produzione e consumo
sostenibili.
Vi invitiamo ad unirvi a noi nell'organizzazione di questo evento, partecipando e sollecitando comunità e amministratori dei vostri Comuni, anche di quelli che, pur non ospitando  inceneritori, ne subiscono comunque gli effetti nefasti sia sotto il profilo sanitario e ambientale che dei costi di smaltimento o sono gravati da impianti che bruciano CSS (combustibile estratto dai rifiuti) come cementifici o centrali termoelettriche.

Il coordinatore nazionale
Massimo Piras
 

Per ulteriori informazioni sulla Campagna #SbloccaItaliagameover visitate il nostro sito http://www.leggerifiutizero.org/ o inviate una mail a leggerifiutizero@gmail.com

(by Nicola)

domenica 26 agosto 2018

Capitano Ultimo come Antonio Ingroia.Il provvedimento è in vigore dal 3 settembre


https://www.corriere.it/cronache/18_agosto_25/rita-chiesa-tolta-scorta-capitano-ultimo-perche-saviano-si-lui-no-f3f5b2de-a829-11e8-a941-3e0c2a4df45f.shtml?refresh_ce-cp

(by Nicola)

COMUNICATO STAMPA


COMUNICATO STAMPA





Martedì 28 Agosto, alle ore 19:00, presso il ‘Polifunzionale’ del Comune di Matrice, l’AIIG sez. Molise, Pro loco e Comune di Matrice - in collaborazione con l’Osservatorio Molisano sulla Legalità (OML) - daranno vita a un incontro di animazione socio-culturale in occasione della proiezione del docufilm C’ERA UNA VOLTA LA TERRA.’

Realizzato dopo due anni di riprese, effettuate esclusivamente in regione da Ilaria Jovine e Roberto Mariotti, che presenzieranno all’evento, il documentario è ispirato dagli articoli giornalistici di Francesco Jovine.

Tra i protagonisti tre ‘Soci’ dell’Osservatorio Molisano sulla Legalità (OML): ‘un professore di geografia (solo apparentemente) in pensione’, Rocco Cirino, un giovane e innovativo contadino di Petrella Tifernina, Valerio di Fonzo e... il ‘Camper della Legalità.’

Le riflessioni sulla ‘pellicola’ e il libro di Jovine, ‘Viaggi nel Molise’, saranno affidate al presidente dell’OML.


Segreteria OML
338.9352833

(by Nicola)

venerdì 24 agosto 2018

Anche il Molise a Parma per “Comuni e Comunità contro gli inceneritori si incontrano. L'Economia Circolare parte dai territori”


COMUNICATO STAMPA

Sabato 6 Ottobre, dalle ore 10:00 alle 16:00, presso l'auditorium del palazzo del governatore del Comune di PARMA, il ‘Movimento Legge Rifiuti Zero per l’Economia Circolare’ ha organizzato con il sindaco della città Emiliana Federico Pizzarotti il primo evento della Campagna nazionale dal titolo Comuni e Comunità contro gli inceneritori si incontrano. L'Economia Circolare parte dai territori.”
Il primo incontro tra amministratori e comunità che vivono o subiscono gli effetti dei 40 inceneritori presenti in Italia servirà a sostenere anche il ricorso presso la Corte di giustizia europea (annullamento del DPCM 10-8-2016 e dell'art. 35 della Legge 133/2014 ex SbloccaItalia) e a elaborare un programma nazionale di pratiche alternative per l'avvio di una vera Economia Circolare locale. 
Assicurata la partecipazione della dott.ssa Patrizia Gentilini dell’Associazione Medici per l'Ambiente e dei vertici del Movimento politico ‘Italia in Comune.’
Il Coordinatore del ‘Movimento Legge Rifiuti Zero per l’Economia Circolare’ Molise, Frenza, ha già inviato a mezzo pec il 22 u.s. la richiesta di partecipazione ai sindaci dei Comuni di: Pozzilli, Venafro e Sesto Campano. Nei prossimi giorni estenderà l'invito a Comitati - Associazioni - Amministratori - Aziende virtuose del territorio con l’obiettivo di assicurare una massiccia presenza del Molise all’evento.


Per il ‘Coordinamento LRZ’ Molise
Nicola Frenza
338.9352833

(by Nicola)

Jovine + Jovine ovvero: Viaggio in Molise + C'era una volta la Terra - Schiavi d'Abruzzo - 3

(by Nicola)

giovedì 23 agosto 2018

Il Coordinatore regionale del 'Movimento Legge Rifiuti Zero' scrive ai sindaci di Pozzilli, Venafro e Sesto Campano


COMUNICATO STAMPA

In mattinata, a mezzo pec, il Coordinatore regionale del 'Movimento Legge Rifiuti Zero per l'Economia Circolare' ha invitato i Sindaci dei Comuni di Pozzilli, Venafro e Sesto Campano a partecipare all'evento dal titolo 
Campagna #SbloccaItaliagameover - Comuni e Comunità contro gli inceneritori si incontrano. L'Economia Circolare parte dai territori" 
che si terrà sabato 6 ottobre a Parma presso la Sala dell’auditorium del Palazzo del Governatore.
L'evento - realizzato in collaborazione con “ACE” (AllianceCircularEconomy) e tutti i Soggetti aderenti alla Campagna nazionale a supporto dell'estensione dell'adesione e della raccolta fondi per finanziare le udienze di remissione da parte del TAR Lazio alla Corte di Giustizia Europea del ricorso per l'annullamento del DPCM 10.08.2016 e dell'art. 35 della Legge 133/2014 ex SbloccaItalia - prevede la presenza di sindaci (cioé delle autorità sanitarie locali che ai sensi dell'art. 32 della legge n. 833/1978 e dell'art. 117 del D.Lgs. n. 112/1998, possono emanare ordinanze contingibili ed urgenti, con efficacia estesa al territorio comunale, in caso di emergenze sanitarie e di igiene pubblica) di varie città italiane, delle comunità organizzate contro l'incenerimento che si battono per l'avvio di una vera Economia circolare locale.
L'invito sarà esteso nei prossimi giorni anche ai Comitati attivi in tal senso, a Giuristi e Associazioni che si battono contro l'incenerimento dei rifiuti.


Nicola Frenza
338.9352833

(by Nicola)

Utopie di libertà espressiva

(by Nicola)

Jovine + Jovine ovvero: Viaggio in Molise + C'era una volta la Terra - Schiavi d'Abruzzo - 2


(by Nicola)

lunedì 20 agosto 2018

IL COORDINATORE REGIONALE 'LEGGE RIFIUTI ZERO' INVITA LE ASSOCIAZIONI DEI MOLISANI NEL MONDO A SOSTENERE IL “TOUR PER L'ECONOMIA CIRCOLARE LOCALE DEL MOLISE' E LA CAMPAGNA NAZIONALE “#SBLOCCAITALIAGAMEOVER”



L’idea era stata proposta dal Coordinatore regionale per il Molise il 16 giugno scorso a Roma in occasione dell’Assemblea nazionale ‘Sblocca Italia Gameover.’
Dopo due mesi esatti Frenza ha inviato a tutti i Presidenti delle Associazioni dei Molisani nel mondo una richiesta finalizzata a sostenere ‘concretamente’ il "Tour per l'Economia Circolare Locale del Molise" - che partirà il prossimo settembre - e la Campagna nazionale#SBLOCCAITALIAGAMEOVER.” Lo stesso Frenza inoltre ha auspicato che i colleghi Coordinatori residenti in tutte le altre regioni replichino, presso i propri corregionali all'estero, quanto fatto dal Molise.
Ancora una volta una delle regioni più piccole del Paese, devastata da una infinita ‘diaspora‘ (800.000 molisani vivono altrove), attanagliata da una serie di urgenze e emergenze - non ultima quella del terremoto del 14 u.s. del quale già non si parla più a livello nazionale - 'testimonia' di esistere e resistere. 
Con slancio e generosità – malgrado non sia direttamente interessata dalla costruzione di altri inceneritori previsti al Centro Sud dal decreto ‘Sblocca Italia’ - continuerà a battersi nell'interesse dei più e dei territori affinché l'Economia Circolare' trionfi sugli interessi dei 'Signori del fuoco!'
Il Coordinatore LRZ Molise
(by Nicola)

Figli e...

(by Nicola)

sabato 18 agosto 2018

Autostrade, beni sovrani. L'esperienza del prof. Lucarelli ovvero ripartire con un disegno di legge ad iniziativa popolare

Autostrade, beni sovrani e mia esperienza in Commissione Rodotà: ripartire con un disegno di legge ad iniziativa popolare.


Il disegno di legga delega, elaborato dalla c.d. Commissione Rodotà, fra il giugno del 2007 ed il marzo del 2008, era stato elaborato per ripensare il regime giuridico dei beni pubblici. L'obiettivo era quello di renderli più robusti nei confronti delle facili privatizzazioni che, per "portare" l'Italia in Europa, avevano determinato, dai primi anni '90, la svendita del nostro patrimonio pubblico.
Il disegno di legge veniva approvato dal Governo e poi messo in un cassetto. Quel disegno di legge, più conosciuto per aver proposto l'introduzione nell'ordinamento giuridico dei beni comuni, in realtà, presentava una nuova visione dei beni pubblici, della loro gestione, più vicina ed armonica con gli artt. 42 e 43 della Costituzione. In particolare, proprio l'art. 43 della Costituzione, come fin dal 2005 ho cercato di dimostrare, in contrasto con il mainstream, ha la sua forza ed attualità nel costituire il fondamento giuridico affinchè i beni e i servizi essenziali alla tutela dei diritti fondamentali siano gestiti direttamente da soggetti pubblici, conservandone appunto proprietà e gestione.
Scrissi all'epoca, nel Commentario alla Costituzione (UTET), proprio il commento all'art. 43 Cost. sostenendo queste tesi. Allora molti mi dissero che l'art. 43 Cost. non esisteva più, soppresso dal diritto europeo (sic!).
Nel disegno di legge sui beni pubblici elaborato dalla c.d. Commissione Rodotà, proprio partendo dalla Costituzione, avevamo suggerito, in particolare quali componenti, io, Mattei, Daniela Di Sabato, Reviglio, regimi giuridici diversi per i beni pubblici a seconda delle funzioni cui essi devono essere deputati. Le autostrade, le grandi vie di comunicazione, anche ferroviarie, nonché gli slot delle grandi tratte aeree furono oggetto di approfondimento, studio e discussione. Noi volevamo definirli beni pubblici sovrani.
Un'altra componente, all'interno della commissione Rodotà, non riteneva opportuno legare questi beni pubblici al concetto di sovranità, preoccupata delle compatibilità europee. Alla fine con l'abilità di Stefano Rodotà fu trovato il compromesso definendoli beni ad appartenenza pubblica necessaria, per definire beni che soddisfano interessi generali fondamentali la cui cura discende dalle prerogative dello Stato.
Nel disegno di legge questi beni furono definiti nè usucapibili (dai privati), nè alienabili (a privati). Se questo disegno di legge fosse stato trasformato in legge, sicuramente avrebbe rappresentato un forte limite agli interessi estrattivi e predatori dei privati. Oggi bisogna ripartire da quel disegno di legge.
Il presidente della camera ha mostrato forte interesse, dichiarando il 30 luglio, all'incontro con i comitati dell'acqua, che la Commissione Rodotà deve ripartire. Io propongo di farla comunque ripartire dal basso, raccogliendo intorno a quel disegno di legge, eventualmente anche integrandolo e modificandolo in alcune parti, 50.000 firme al fine di presentarlo in parlamento come disegno di legge ad iniziativa popolare.
 
Alberto Lucarelli

(by Nicola)

Trivento ospita 'Viaggio nel Molise' e 'C'era una volta la Terra'

(by Nicola)

Non vogliono funerali di Stato

(by Nicola)

Rescissioni autostrade




«SE LA CONCESSIONE È REVOCATA IN SEGUITO A UN INADEMPIMENTO DI AUTOSTRADE, NON PUÒ ESSERCI UN INDENNIZZO.
SE PURE UNA CLAUSOLA PREVEDESSE QUESTO, SAREBBE NULLA»

Guido ALPA, professore di Diritto civile della Sapienza

(by Nicola)

venerdì 17 agosto 2018

Precious Lady



"Essere la regina non significa solo cantare e diventare una diva. Ha molto a che fare con l’essere al servizio alle persone."

(by Nicola) 

Tutti 'devoti', nessun 'seguace' di Rita (e Paolo)

OGGI L’ULTIMO SALUTO ALLA SORELLA DI PAOLO. LA CORSA AL CORDOGLIO DA PARTE DI CHI LA TRADÌ IN POLITICA
Ora che se n’è andata si scoprono tutti devoti a Rita Borsellino 


Almeno per una volta, il riuso dei beni mafiosi va a buon fine. Non sempre è successo, ma ieri una delle residenze di Totò Riina da latitante è stata nobilitata dall’allestimento della camera ardente per Rita Borsellino. La sorella del giudice Paolo ucciso nel ’ 92 in via D’Amelio è stata salutata da centinaia di persone al civico 52 di via Bernini a Palermo, nell’edificio che ospitò il sanguinario capo di Cosa nostra e che alcuni anni fa il Comune di Palermo ha affidato al Centro studi Paolo Borsellino, curato da Rita e, ora, dai suoi figli. Una processione silenziosa iniziata in realtà già nel pomeriggio di Ferragosto in via D’Amelio, subito dopo che la notizia della scomparsa della 73enne, parlamentare europea dal 2009 al 2014, si era diffusa. Rita Borsellino si è spenta dopo una lunga malattia all’ospedale Civico del capoluogo siciliano, dopo che nell’anniversario della strage di via D’Amelio, lo scorso 19 luglio, le era stato difficile anche presenziare alle commemorazioni di Paolo. Ma pure, alla vigilia della ricorrenza, stanca e costretta su una sedia a rotelle, aveva trovato un filo di voce per ripetere: «La memoria è vita che si coltiva ogni giorno». Forse la testimonianza più bella di questa donna ora omaggiata da tutti, anche dagli avversari. Lei, di certo, ha trasformato lo strazio per il barbaro assassinio del fratello in reazione vitale. Non se n’è lasciata schiacciare né l’ha resa una lunga processione degli eccessi, come è capitato forse all’altro suo fratello, Salvatore, ma con un sorriso appena accennato, con dolcezza, con straordinaria e inusuale ( per la politica) dignità, è divenuta testimone dell’antimafia tra le più autentiche. Presidente onorario di Libera, fondatrice di una “Carovana antimafie” che dà il senso di un attivismo da vera donna di sinistra, poi candidata con alla presidenza della Sicilia e alle primarie pd per la corsa a sindaco di Palermo, Rita ha conosciuto fortune altalenanti nelle urne, dove l’hanno battuta Totò Cuffaro come lo sconosciuto Fabrizio Ferrandelli. Solo quando si è candidata al di fuori di una logica da duello, cioè all’Europarlamento nel 2009, il riconoscimento è arrivato pieno e indiscutibile, con 230mila voti.
Ora sono tutti con lei. C’è una folla di messaggi e dichiarazioni. di cordoglio. Persino chi come Matteo Salvini non si è mai indel crociato con Rita, né da alleato né da avversario, riconosce «il suo esempio che costituirà un punto di riferimento, soprattutto per le giovani generazioni, nella lotta contro le mafie». Il governatore della Sicilia Nello Musumeci la ricorda come un «simbolo», il numero uno dell’Assemblea regionale Gianfranco Micciché come «una donna straordinaria», il gruppo dei cinquestelle al Parlamento siciliano celebrano «la signora Borsellino» che «ha saputo trasforare il suo dolore in costante impegno antimafia». Fino al segretario del Pd Maurizio Martina e alla capogruppo di Forza Italia al Senato Anna Maria Bernini. Ma non può passare inosservato il cordoglio, che umanamente sarà pure sincero, di chi come Leoluca Orlando, nel 2012, prima la condusse per tutta Palermo come sua candidata preferita alla carica di primo cittadino e poi - dopo che Rita perse le primarie contro Ferrandelli - scese in campo in prima persona per vincere di nuovo.

INGROIA: SCONFITTE DI RITA FURONO UNA MORTIFICAZIONE


Resta un gusto dolceamaro, nel rivedere il rapporto tra la sorella giudice Paolo e la sua città. Interpellato dal Dubbio, l’ex pm di Palermo e oggi avvocato Antonio Ingroia, da’ questa spiegazione: «Rita è stata sul serio una figura straordinaria per l’impegno civile, e credo che la sua testimonianza da ricordare prima di tutte le altre sia quella portata fra gli studenti, nelle scuole, già subito dopo l’assassinio di Paolo. Dall’altra parte, i risultati delle sue esperienze politiche, alle Regionali del 2006 ma anche alle Comunali di Palermo nel 2012, dimostrano quanta strada ci sia da fare, per il nostro Paese, quanto a cultura della legalità e dell’Antimafia. Quei risultati», dice Ingroia, «furono mortificanti per la Sicilia e per l’Italia. Storicamente fanno il paio con quelli a cui andò incontro il mio Caponnetto: sono la dimostrazione che le battaglie antimafia non pagano in termini di consenso».
E per la farmacista nata nel quartiere tra i più difficili del capoluogo Siciliano, la Kalsa, quella di oggi sarà la giornata dell’ultimo saluto, in cui svaniranno anche le ambiguità di chi, in politica, fece solo finta di sostenerla. Ieri la Camera ardente ha visto presenti tra gli altri anche l’ex presidente del Senato Pietro Grasso - «che abbracci Paolo e Agnese, Giovanni e Francesca ( Falcone, ndr) e dì loro che noi continueremo a cercare la verità» - e il presidente del Consiglio di Stato Alessandro Pajno: «Lascia un’eredità fatta di cultura antimafia, accoglienza e comprensione che sta diventando un patrimonio comune», ha voluto dire Pajno. I funerali sono fissati per questa mattina alle 11.30, presso la chiesa “Madonna della Provvidenza- Don Orione”. Ma già l’altro ieri, subito dopo che le agenzie av’evano dato notizia della scomparsa, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’aveva salutata così: «A lei mi legavano sentimenti di vera amicizia e di condivisione. Con coraggio e determinazione, ha raccolto l’insegnamento del fratello Paolo, diventando testimone autorevole e autentica dell’antimafia». Dei suoi figli, in queste ore, è Marta a parlare per tutti e a dire: «Il suo insegnamento più grande? Essere veri e coerenti. A qualsiasi costo. Non ha mai smesso di cercare la verità sulla strage di via D’Amelio. Diceva sempre: ‘Non mi interessa chi è stato, ma voglio sapere perché’».

Fonte 'Il Dubbio'

(by Nicola)

lunedì 13 agosto 2018

"C'era una volta la Terra" Ieri pomeriggio l'incontro con gli Autori voluto anche dalla nostra Associazione


Si é tenuto ieri pomeriggio, presso l'"Officina dello scrittore" (Area Didattico Naturalistica, scalo Matrice), l'incontro con gli Autori del  docufilm "C'era una volta la Terra."

L'evento organizzato da Borgo dell'Ammonite, AIIG Molise, OML e Forum del Territorio ha consentito agli Autori del film - Ilaria Jovine e Roberto Mariotti - di intrattenersi con i partecipanti, rispondere alle loro domande e fornire spiegazioni sul senso del film realizzato interamente in Molise.
Tra i protagonisti della pellicola tre Soci dell'OML; nello specifico: Rocco Cirino, Valerio Di Fonzo e... il camper della legalità.
Il presidente dell'OML ringrazia i Soci che hanno voluto presenziare all'evento: Cirino, De Ritis, Petrella, Galuppo, Lucarelli e quelli che hanno fatto pervenire uno scritto: Lucci e Biondi.




Consigliamo vivamente l'acquisto e la lettura del volume 'Viaggi nel Molise' che oltre a contenere il DVD di "C'era una volta la Terra", consente una rilettura del 'nostro' Francesco Jovine e una sua ricollocazione nel canone letterario novecentesco.

(by Nicola)

Depuratori: multa di 25 milioni di euro + altri 30 milioni per ogni semestre di ritardo fino all’adeguamento.





Attenzione ai volponi delle 'multi-utility' che tramite Giordano Colarullo, direttore generale di Utilitalia (l’associazione delle imprese di acqua energia e ambiente) così si esprimono:
“le sanzioni UE si concentrano in quella parte del Paese, le regioni meridionali, nel quale prevalgono gestioni dirette di Enti Locali anziché di aziende strutturate."
Chiaro, no?

(by Nicola)

sabato 11 agosto 2018

Esclusiva OML. L'occasione fa l'uomo ladro



Presentato a Mantagano il 07.07.2018 il progetto finalizzato a prevenire furti nei piccoli centri. L'iniziativa è partita dal nostro socio Maurizio Galuppo. Gli interventi sono di Vincenzo De Lisio e Francesco Ruggirello.

(by Nicola)

Vieni a raccogliere i tuoi pomodori presso l'Orto dell'OML


L'Orto dell'OML, voluto e curato dal 'Contadinoroccocirino, sta dando i suoi frutti.

A differenza di quelli che puoi trovare presso la gdo, i nostri pomodori non possono aspettare...
 

(by Nicola)


venerdì 10 agosto 2018

E' nata una stella, anzi tre: Rocco (Cirino), Valerio (Di Fonzo) e il nostro camper. Ci aspettano, con gli autori di 'C'era una volta la terra, domenica 12 agosto alle 17:00


Domenica 12 Agosto 2018 presso l''Officina dello scrittore' nell'Area Didattico Naturalistica allo Scalo Matrice a partire dalle ore 17:00.

Ilaria Jovine e Roberto Mariotti - Autori e Registi -  ci racconteranno come nasce il docufilm "C'era una volta la Terra."

L'invito viene da Borgo dell'Ammonite - AIIG Molise - OML e Forum del Territorio.

(by Nicola)

Depuratore di Carpinone

Comunicato Stampa


Ci sono palesi violazioni delle direttive CEE che impongono depuratori funzionanti dal termine ultimo del 2005; qui ci scappa anche l'apertura di una infrazione contro il governo italiano
l'Associazione Caponnetto alla luce delle ultime interrogazioni del M5Stelle invierà un dossier alla Commissione Petizioni della UE al fine di far aprire una infrazione contro il governo italiano.

Tutti i responsabili devono pagare.

Associazione Caponnetto

http://www.molisedoc.it/?p=63042 

(by Nicola)

giovedì 9 agosto 2018

Il Senatore, l'Europarlamentare e il Presidente dell'Osservatorio Molisano sulla Legalità (OML)

Atto n. 4-00353
Pubblicato il 11 luglio 2018, nella seduta n. 20

LANNUTTI - Ai Ministri della giustizia 
e dell'interno. 

Premesso che, per quanto risulta all'interrogante:

la Procura di Isernia, composta da 4 magistrati, è diretta dal dottor Paolo Albano, con 3 sostituti procuratori, tra cui la dottoressa Andricciola, nativa di Venafro ed ivi residente;

la nomina del procuratore Albano suscitò eco sulla stampa in quanto il suo "sponsor" venne individuato in Pasquale Lombardi, giudice tributario accostato alla loggia massonica denominata P3. Si legge un articolo de "la Repubblica" del 18 luglio 2010 che Lombardi affermava: «Sì, contattavo i consiglieri del Csm per spingere le nomine di giudici amici»;

nel distretto di competenza di Isernia l'operato della Procura non sarebbe immune da critiche per comportamenti non lineari nell'esercizio dell'azione penale dei suoi componenti, oggetto di esposti contro alcuni dei magistrati sia al CSM, al Ministero della giustizia che alla Procura di Bari, competente a vagliare l'operato dei pubblici ministeri di Isernia, per alcune vicende che riguardano i procedimenti penali (operazione "Larus", scandalo Auditorium, processo "Ittierre", presunte diffamazioni);

su "Larus" il dottor Paolo Albano, procuratore capo, e il pubblico ministero Federico Scioli, ora trasferito a L'Aquila con cambio di funzioni da requirente a giudicante, sono stati oggetto di esposti penali e segnalazioni alla Procura di Bari, al Ministro ed al CSM per comportamenti finalizzati ad affossare l'inchiesta, omettendo indagini sui rapporti tra imprenditori molisani e la "borghesia camorristica" campana che gestisce il traffico illecito dei rifiuti, in particolare sul versante di Isernia;

la Procura di Isernia ha chiuso l'inchiesta Larus con soli 7 indagati su 52, e contestando solo un "bando truccato" del Comune di Isernia, riguardante i trasporti pubblici, "centralizzando" l'attenzione su un semplice dipendente del Comune, di fatto gerarchicamente subordinato al potere comunale, mentre sarebbero state insabbiate indagini sullo stesso ente per reati di voto di scambio, corruzione, tangenti, reati di cui all'art. 416 del codice penale ed altro, inerenti ad anomalie su proroghe del servizio rifiuti solidi urbani e assegnazione della gestione del depuratore;

per la Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, "l'isola felice" del Molise resterebbe tale salvo i "rischi" di infiltrazione, su cui sarebbe "alta" l'attenzione delle istituzioni e delle procure locali;

nel Molise non esiste una borghesia camorristica autoctona, ma è anche vero che questa regione presenta tutti i crismi per essere una sorta di "Svizzera" di queste camorre, dove, lungi dallo scatenare sconvenienti sparatorie, si entra col riciclaggio di denaro, col traffico illecito dei rifiuti, con gli appalti di un certo livello, magari avendo basisti locali tra politici ed imprenditori;

da quanto si apprende da un articolo dell'agenzia "Agi" del 28 aprile 2017, nella conferenza stampa tenuta dall'on. Bindi, presidente pro tempore della Commissione antimafia, non sono emersi gli "inquietanti dubbi" circa la sorte della mega inchiesta Larus: mettendo insieme le notizie giornalistiche sinora emerse, pare che siano stati accertati dalla DDA e dai ROS di Campobasso rapporti tra importanti imprenditori e politici molisani con la borghesia camorristica, in particolare nella provincia di Isernia, per un complesso di 52 indagati;

considerato che, a giudizio dell'interrogante:

servirebbe un approfondito esame delle denunzie presentate da associazioni e organizzazioni sindacali e partitiche, poiché la Procura di Isernia sembra estromettere, contrariamente a quanto stabilito dall'art. 408, comma 2, del codice di procedura penale, i cittadini e le associazioni nelle vicende giudiziarie di rilievo sociale;

per effettuare riscontri, basterebbe esaminare i vari esposti presentati da alcuni anni dall'associazione antimafia "A. Caponnetto" sezione del Molise, sindacato CSA, comitato "contro le Camorre", PCL Molise, in particolare su vicende ambientali, delle quali a distanza di anni nulla si è più saputo, da parte della Procura, nonostante la richiesta avanzata ai sensi dell'art. 408, comma 2, del codice di procedura penale, e dell'ufficio del giudice per le indagini preliminari di Isernia, che aveva l'obbligo di rilevare eventuali inadempienze in fase di richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero;

la condotta del pubblico ministero Andricciola di non avvisare le parti denunzianti, tra cui il comitato "no Lotto Zero", l'associazione "Caponnetto", il meetup 5 Stelle di Isernia, ai sensi dell'art. 408, comma 2, è perseguita anche nel procedimento penale n. 479/2016, mod. 21, Gip 1476/2016 R.G, riguardo all'esposto sulla realizzazione del "Lotto Zero", un'opera viaria il cui discutibile progetto, peraltro promosso dal Comune di Isernia, è lievitato da un costo iniziale di oltre 258.000 euro a quasi 4 milioni di euro, mentre il costo dell'opera da 18 milioni di euro a oltre 170 milioni di euro;

sul sito internet "il Molise che Resiste" è apparso un articolo che fa chiaramente riferimento all'operato del pubblico ministero Andricciola, della sua incompatibilità ambientale, e dei suoi comportamenti nell'ambito della sua attività di magistrato;

visto che, per quanto risulta all'interrogante:

in prossimità delle elezioni regionali del Molise del 2013 la lista "Rialzati Molise" facente capo a Nicandro Cotugno, cognato di Aldo Patriciello, presso il cui gruppo imprenditoriale lavora il marito della dottoressa Andricciola, avrebbe utilizzato a scopo elettorale dati riservati di persone e recapiti telefonici che per motivi sanitari si erano rivolti alla struttura sanitaria "Neuromed" e quindi coperti dalla privacy per richiedere voti, violazione che sarebbe stata denunziata alla Guardia di finanza di Isernia (procedimento penale n. 364/13), e in merito alla quale la Procura non avrebbe svolto nessuna indagine, richiedendo l'archiviazione;

identica situazione di violazione della privacy si sarebbe ripetuta anche in prossimità delle elezioni al Parlamento europeo del 2014, che videro in campo Aldo Patriciello, solo che questa volta il tutto sarebbe stato registrato e denunziato dal signor Nicola Frenza dell'Osservatorio Molisano sulla Legalità 

Registrazione: 
https://www.youtube.com/watch?v=YqpoynG-b3g

ma l'inchiesta sarebbe stata archiviata dal giudice per le indagini preliminari;

le indagini affidate alla Digos rivelano che, nel periodo elettorale, dalla Neuromed sarebbero partite decine di migliaia di telefonate;

alcune associazioni nel Molise conducono la propria battaglia contro quella che viene definita la giustizia borghese locale, la sua repressione per via giudiziaria, sostenuta in particolare da parte di alcuni pubblici ministeri della Procura di Isernia, come reso noto da un articolo de "la Repubblica" del 1° marzo 2018, che aggiunge ulteriori rivelazioni sugli intrecci tra potere economico e politico locale con il potere giudiziario locale, in linea con quanto sostenuto da associazioni e partiti nelle predette azioni di lotta sociale e di difesa legale;

si legge infatti che il marito dell'attuale pubblico ministero di Isernia Andricciola sarebbe titolare di ruoli importanti nella gestione legata al potente gruppo imprenditoriale-politico dei Patriciello che sorreggerebbe da un lato Forza Italia Molise alle elezioni politiche, e dall'altro la passata maggioranza del PD di Paolo Frattura attraverso la presidenza del Consiglio regionale. Così come, sul versante di Campobasso, si rivelerebbe il legame tra il gruppo economico-politico e la Procura di Larino;

sulla "cognatocrazia" che governerebbe e condizionerebbe il Molise, il focus di Repubblica scrive: «Patriciello, si avvale a Strasburgo della collaborazione di un giovane che risponde al nome di Giuseppe La Rana, figlio del sostituto procuratore di Campobasso Antonio La Rana, titolare di una indagine su una struttura sanitaria molisana nella quale erano coinvolti proprio Patriciello e il cognato Pietracupa. Vicenda conclusa in appello con l'assoluzione di entrambi, come richiesto dai difensori, nonché dallo stesso procuratore La Rana»;

resta da evidenziare quanto successo intorno al processo in corso sul caso sulla bancarotta dell'azienda tessile Ittierre che vede imputati i vertici societari, un crac che si aggirerebbe sui 1.200 milioni di euro e costato il lavoro a migliaia di lavoratori;

il CSM, il 5 maggio 2018, con decisione a giudizio dell'interrogante molto opinabile, ha trasferito, contro il parere del presidente del Tribunale di Isernia, due magistrati del collegio giudicante in un processo che, tra alti e bassi, era arrivato alle fasi conclusive, decisione che favorirà l'estinzione del processo per prescrizione,

si chiede sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quando descritto;

se conoscano i motivi per cui l'inchiesta Larus sarebbe finita alla Procura di Isernia e non alla superiore competenza antimafia di Campobasso oppure a Roma, e se risponda al vero che DDA e ROS di Campobasso avrebbero accertato rapporti tra imprenditori molisani e la "borghesia camorristica" campana;
se risulti a conoscenza dei Ministri che un dipendente del Comune di Isernia, nel rivendicare la sua innocenza, ha indicato responsabilità dei pubblici ministeri di Isernia Albano e Scioli, nonché il GIP di Isernia Quaranta, presso la Procura di Bari e il CSM, deducendo di essere stato usato come "capo espiatorio" nell'inchiesta Larus, proprio per "coprire" imprenditori importanti molisani e politici locali eccellenti nell'inchiesta Larus;
se siano noti i criteri con cui sono state condotte le indagini in provincia di Isernia, in merito alle rivelazioni del pentito Schiavone sui punti dove venivano sversati i rifiuti da parte di capitalisti anche del Nord, avvelenando il territorio, e se in particolare la "piana di Venafro" sia tra le più inquinate, calpestando il diritto alla salute dei tanti per il profitto di pochi, mentre le autorità sembrano assenti, sia nella misurazione della qualità dell'aria che nell'attivazione del registro dei tumori;
se il Ministro della giustizia, nell'ambito dei suoi poteri, intenda disporre un'urgente ispezione presso la Procura ed il Tribunale di Isernia per approfondimenti tecnici riguardo ai fascicoli processuali richiamati, onde evidenziare se sussistano delle anomalie tecniche circa le inchieste segnalate;
se intenda attivare le verifiche di competenza anche in relazione alla posizione personale del pubblico ministero dottoressa Andricciola, per quella che all'interrogante appare come una chiara incompatibilità ambientale della stessa, in relazione al fatto che, essendo oriunda di Venafro, ha il proprio consorte che lavora per un'azienda del potente gruppo privato dei Patriciello, che risulta avere anche forti interessi nella sanità privata essendo proprietario dell'istituto Neuromed di Pozzilli (Isernia);
se intenda attivare gli accertamenti di competenza anche sulla vicenda giudiziaria legata all'insolvenza della Ittierre.

(by Nicola)