sabato 4 gennaio 2025

ESCLUSIVA 'MANGIA FUOCO' - 🔥 La Rete dei Fuochi Cerimoniali: i Sindaci accendono il dialogo. Il Comune di Pietrabbondante (IS) - 16

 


🔥 Il sindaco di Pietrabbondante (IS), Claudino Casciano, racconta con passione il significato di questo rito natalizio attraverso il quale il fuoco sprigionato dalla combustione delle ginestre che compongono le ‘Ndocce di Pietrabbondante', il 24 dicembre riscaldano simbolicamente il Bambino. 🌟

Durante la terza partecipazione alla festa dei fuochi rituali di Agnone, Pietrabbondante si presenta con tre 'ndocce' e la speranza di rafforzare l’identità culturale del Molise attraverso la cooperazione tra le comunità locali. 

Casciano sottolinea l’importanza di unire le forze per affrontare le sfide delle piccole comunità, e osserva che: "Se siamo uniti faremo forza, e una mano dall’alto ci deve venire!"

IL sindaco di Agnone, Daniele Saia, con un sorriso, aggiunge:"Con tutti questi santi, se non ci danno una mano…!" Un riferimento ai santi protettori dei fuochi rituali, come Sant’Antonio, e ai "santi laici' che possono fare la differenza nei ministeri e nelle istituzioni.

(by nicola)

venerdì 3 gennaio 2025

ESCLUSIVA 'MANGIA FUOCO' - 🔥 La Rete dei Fuochi Cerimoniali: i Sindaci accendono il dialogo. Il Comune di Pietracatella (CB) - 15

 

Durante il suo intervento ad Agnone, il sindaco di Pietracatella ha raccontato con emozione la storia di 'U Lavt', il fuoco rituale che rappresenta l’identità e l’appartenenza della comunità pietracatellese.

Questo rito, nato tra la fine del '700 e l'inizio dell'800,  dedicato a Sant’Antonio da Padova, viene realizzato con sole ginestre.

Per l’evento del 7 dicembre ad Agnone, 'U Lavt' ha vissuto un momento unico grazie alla presenza dei cavalieri pietracatellesi che hanno arricchito la celebrazione con un simbolismo particolare.

Il sindaco ha ribadito con forza l’impegno della sua amministrazione nel sostenere queste tradizioni, promuovendole come patrimonio culturale del Molise.  

"Le radici sono fondamentali, perché danno ali per volare", ha dichiarato, sottolineando come la memoria storica sia la base di un futuro solido e connesso alle tradizioni.

In chiusura, ha espresso gratitudine alla professoressa Bindi, al sindaco Daniele Saia e all’amministrazione di Agnone

Un ringraziamento speciale lo ha riservato all’Associazione Sant’Antonio da Padova e alla comunità pietracatellese che con dedizione preservano e tramandano questo prezioso patrimonio.

📌 Scopri di più su 'U Lavt' e le tradizioni del Molise!
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(by nicola)

giovedì 2 gennaio 2025

ESCLUSIVA 'MANGIA FUOCO' - 🔥 La Rete dei Fuochi Cerimoniali: i Sindaci accendono il dialogo. Il Comune di Salcito (CB) - 14

🌳 "Cosa ci può insegnare un salice su resilienza e comunità?" 🌬️
Mi piace pensare che Salcito abbia a che fare con il salice, l’albero maestro di resilienza che non teme il vento: si piega senza spezzarsi, si adatta al cambiamento, rimane saldo grazie alle sue radici profonde. Inoltre dalla sua corteccia, in passato, è stato estratto il principio attivo di un potente antinfiammatorio: l’aspirina, capace di curare e prevenire, proprio come una comunità unita può contrastare lo spopolamento e rigenerarsi.

E se il “modello salice” fosse la chiave per il futuro delle nostre comunità? 🤔
🔥
Salcito lo ha già fatto! Durante l’evento del 7 dicembre 2024 ad Agnone (IS), il paese ha coinvolto persone provenienti da Uruguay, Brasile e Argentina che hanno scelto di vivere stabilmente a Salcito. Non più semplici ospiti ma nuovi rami intrecciati alle tradizioni locali, portatori di linfa vitale – e di ‘Farchie’ - per un rituale che unisce passato e futuro. ✨

🎥 Nel video che ho condiviso il sindaco di Salcito, Giovanni Galli, ci ricorda che "Non siamo mai troppo piccoli per fare la differenza." Ogni gesto di apertura, ogni rituale custodito, rafforza le nostre radici e ci permette di crescere come comunità.
Perché solo da radici solide nascono rami che resistono alle tempeste e si aprono al mondo.

Auguri di cuore per un 2025 pieno di resilienza, accoglienza e nuove possibilità.
Guardate il video, lasciatevi ispirare e condividete con chiunque creda che insieme possiamo fare grandi cose. 💫

Grazie di cuore! 

(by nicola) 

mercoledì 1 gennaio 2025

ESCLUSIVA 'MANGIA FUOCO' - 🔥 La Rete dei Fuochi Cerimoniali: i Sindaci accendono il dialogo. Il Comune di Tufillo (CH) - 13

A Tufillo (CH), come in altri paesi del nostro territorio, la “Farchia” non è solo un rito ma un simbolo vivo che unisce passato, presente e futuro.

Immaginate una fredda sera d’inverno e il paese avvolto dal buio che si illumina pian piano, non solo grazie al fuoco, ma anche attraverso la musica delle fisarmoniche “du botte” e le voci gioiose che intonano canti antichi.

Una volta la festa si mescola con la vita: signore che si affacciano alle finestre per offrire dolci fatti in casa e bevande calde, bambini che corrono curiosi tra la folla e uomini e donne che portano avanti un rito che parla di radici e identità.

Ma la tradizione, come ogni storia, ha le sue pieghe misteriose. A Tufillo, per esempio, c’è un’usanza particolare: le canne della ‘Farchia’ non sempre vengono alzate verticalmente. Questo gesto, che potrebbe sembrare un semplice dettaglio, è in realtà legato a una vicenda luttuosa. Si racconta che molti anni fa una ‘Farchia’ si sia rovesciata causando una tragedia. Da allora, alcune comunità hanno scelto di ricordare quell’evento mantenendo il fuoco a terra, quasi fosse un omaggio silenzioso a chi, a causa di quel fuoco, ha perso la vita.

Eppure, nonostante il peso del passato, è soprattutto il futuro che rende queste tradizioni così potenti. Negli ultimi anni, i giovani della Pro Loco hanno preso il testimone con entusiasmo in quanto credono che la salvaguardia delle tradizioni sia il ponte più solido per costruire una comunità forte e consapevole.

Partecipare a un rito del fuoco non significa solo guardare le fiamme danzare ma immergersi in un’esperienza che parla di resilienza, generosità e bellezza condivisa. È un momento in cui sacro e profano si incontrano, in cui il passato ispira il presente e ognuno trova un posto speciale in questa danza di fuoco e vita.

La “Farchia” di Tufillo è tutto questo: una fiaccola accesa che illumina la notte e ci ricorda quanto le fiamme possono essere fragili ma se curate con amore possono continuare a brillare per generazioni.

(by nicola)