𝗜 𝗗𝗘𝗕𝗜𝗧𝗜 𝗗𝗘𝗜 𝗠𝗢𝗟𝗜𝗦𝗔𝗡𝗜? 𝗙𝗨𝗢𝗥𝗜 𝗕𝗜𝗟𝗔𝗡𝗖𝗜𝗢!

Immagine
Nei procedimenti giudiziari degli ultimi vent’anni contro i “colletti bianchi”, tutti conclusi con un nulla di fatto, nel mio libro sulla giustizia molisana documento spese triple milionarie a carico della collettività.   Parlo di tre voci ben distinte: (𝟭) le spese, ingentissime, sostenute dallo Stato; (𝟮) quelle dei singoli indagati/imputati, spesso costretti a difendersi per anni; (𝟯) quelle rimborsate agli amministratori, politici e dirigenti, che si fanno coprire le spese legali dall’ente pubblico in cui sono stati eletti o nominati, purché non vi sia conflitto d’interessi, l’avvocato sia gradito e l’esito non sia una condanna per dolo o colpa grave.    Un bel privilegio! E non finisce qui: la spesa cresce ancora quando la Regione si costituisce parte civile e nomina un proprio legale che, se non liquidato dal giudice penale, viene comunque pagato dalla Regione. Il salasso continua.   L’ultima “stangata” è nella 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗻. 𝟯𝟳𝟴 ?...

Bentornato Sant’Antonio Abate: Montagano celebra una tradizione secolare e grazie al fuoco riscopre l’Allisa.

 

Oggi 17 gennaio 2025, a partire dalle ore 18:00, Montagano rinnova l’omaggio al suo passato con la festa di Sant’Antonio Abate, patrono degli animali, fabbri e maniscalchi.

Una giornata che unisce fede, folklore, sapori antichi e coinvolge l’intera comunità.

La celebrazione: tradizione e simbolismo

Santa Messa nella Chiesa Madre alle 17:30; a seguire ‘benedizione del falò e degli animali’ in Via Roma.

Il falò, simbolo di purificazione e rigenerazione, richiama la leggenda di Sant’Antonio che, accompagnato dal suo fedele maialino, portò il fuoco agli uomini dall’inferno.

‘L'Allissa’: un dono della terra

Un altro elemento distintivo della festa montaganese è ‘l’Allissa di Sant’Antonio’, piatto preparato con grano e ceci cotti, conditi con olio e sale.

Semplice ma ricco di significato, veniva un tempo distribuito all’interno delle botteghe dei fabbri e maniscalchi, protetti dal santo, come augurio di buon raccolto.

A Montagano questa tradizione viene oggi riscoperta dai giovani grazie anche alla spinta propulsiva del prof. Iannaccio e dell’Amministrazione comunale, la prima in provincia di Campobasso ad aver aderito a ‘Mangia Fuoco.’

Un legame con il passato e il territorio

La festa di Sant’Antonio Abate a Montagano è molto più di un evento religioso: è un ponte tra generazioni, che celebra il lavoro e la cultura rurale.

In passato contadini e artigiani facevano benedire i loro animali, riconoscendo il ruolo essenziale che avevano nel lavoro quotidiano. Oggi, questa tradizione è un’occasione per ricordare e onorare quel legame profondo con la terra.

La partecipazione di montaganesi e visitatori dimostra quanto sia importante mantenere vive queste tradizioni. La festa di Sant’Antonio Abate non è solo un tuffo nel passato ma anche un’occasione per guardare al futuro con radici salde nella nostra cultura.

A Montagano, il fuoco di Sant’Antonio continua a riscaldare i cuori e l’Allissa porta il sapore di una tradizione che non smette di unire la comunità.

(by nicola)

Commenti

Post popolari in questo blog

"Morge e Storia": omaggio in versi alle morge di Pietrabbondante

🌀 Salute e cultura del prendersi cura – OML con Fondazione Anchise alle Terme di Telese

“Area Matese: una voce dal territorio – Quando la denuncia è un atto di tutela collettiva”