martedì 2 aprile 2019

LE INFILTRAZIONI MAFIOSE IN MOLISE - Giochi e scommesse - 7


Così come a livello nazionale, anche nel piccolo Molise il settore dei giochi e delle scommesse è uno dei più esposti alle infiltrazioni della criminalità organizzata e attira l’interesse di gruppi di diversa matrice: innanzitutto ndrangheta, ma anche camorra, cosa nostra e gruppi criminali pugliesi (DIA-DNA, 2017). Lo dimostrano le numerose operazioni giudiziarie condotte negli ultimi anni in cui le mafie controllano le scommesse e taroccano le slot machine. Sintetizzando, l’infiltrazione in Molise ha caratterizzato tre ambiti: i siti di giochi e scommesse online; la gestione di sale slot e video-lotterie; i bingo. Le mafie hanno capito in anticipo il business e dal 2004 (anno in cui le slot sono regolarizzate) vi si sono fiondate a capofitto. L’hanno fatto utilizzando diversi canali: dalla gestione delle slot machine (ciascuna capace di generare un reddito fino a duemila euro a settimana) al controllo delle sale scommesse, dal gioco d’azzardo clandestino alla creazione di software di gioco, dal racket delle sale gioco al riciclaggio attraverso l’acquisto di ticket vincenti, aggiornandosi di pari passo alla normativa (sempre più stringente). La collusione avviene servendosi di un imprenditore del gioco on-line ovviamente “pulito” e i gruppi criminali organizzati - specie pugliesi - e prevede un mutuo scambio: l’imprenditore fornisce la dichiarazione d’autenticità tecnologica e commerciale e in cambio ottiene dai clan una più facile e capillare distribuzione dei suoi servizi presso sale slot e agenzie. Il tutto, attraverso una rete multi-livello di commerciali e concessionari che consente la raccolta di giocate in denaro contante, in violazione alla normativa italiana, e il successivo versamento su conti dedicati. La mafia pugliese (foggiana e garganica) si affida a società e server localizzati all’estero: Albania, Romania, Bulgaria e paesi caraibici. I proventi illeciti (divisi per quote profitto tra tutte le parti coinvolte) rientrano in Italia, tra gli altri, attraverso operazioni immobiliari concluse anche in Molise (es. un noto ipermercato nato come un fungo in basso Molise e scomparso misteriosamente dopo anni di attività proficua). Un aspetto da non sottovalutare in Molise e che inizialmente la nostra regione registrava una scarsa presenza dei fenomeni in esame nel 2000, ma che dal 2000 al 2016 ha registrato un aumento molto considerevole di tali fenomeni rientrando tra le tre regioni a più alto tasso di gioco d’azzardo e scommesse assieme alle Marche e all’Emilia-Romagna. I fattori di vulnerabilità di questo settore che emergono sono gli stessi che rendono i giochi e le scommesse tra i settori a più alto rischio riciclaggio (DIA, 2017): la domanda sostenuta e crescente; l’elevata movimentazione di contante; la difficile tracciabilità di transazioni di gioco che utilizzano server locati all’estero; l’opacità della struttura societaria di società concessionarie, spesso registrate o autorizzate a operare in paesi off-shore e giurisdizioni estere; le economie di scala con altre attività illegali (ad esempio usura nei confronti di giocatori d’azzardo); le economie di scala con altri settori economici di tradizionale infiltrazione (ad esempio bar che possono essere dotati di apparecchi e slot).

(continua)

Fonte: Osservatorio Antimafia del Molise

(by Nicola)

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