martedì 18 febbraio 2020

Il vero rischio è non camminare!


"Camminare ha benefici immensi per tutti i nostri organi e apparati. Ma forse dimentichiamo l'effetto che ha sul cervello: camminare almeno mezz'ora al giorno e in modo veloce, a tutte le età, aumenta il numero dei neuroni del nostro cervello, quindi memoria e capacità cognitive. Ma aumenta anche la vascolarizzazione del cervello: dà energia a queste nuove cellule. L'unità di misura più corretta è rappresentata dai minuti . L'ideale è fare almeno mezz'ora al giorno di camminata veloce, minimo per 5 giorni a settimana. In qualunque momento della nostra vita il movimento ha un impatto fondamentale di prevenzione delle malattie e di mantenimento delle nostre capacità fisiche e mentali. Stimola infatti la produzione a livello cerebrale di una sostanza che si chiama Bdnf (Brain-derived neurotrophic factor), un fattore che va a colpire l'ippocampo anteriore, deputato a costruire le cellule chiave per la nostra memoria e le nostre attività cognitive. Non solo: i nostri muscoli dopo l'allenamento mettono in circolo una serie di sostanze tra cui i fattori di crescita vascolare, che passano la barriera emato-encefalica e permettono di costruire nuovi piccoli vasi, i quali portano nutrimento ed energia alle nuove cellule. Se a 65-70 anni una persona si ripromette di fare una camminata veloce di mezz'ora al giorno, anche 45 minuti se può, alla fine dell'anno avrà l' 1% in più di cellule cerebrali. Avrà, dunque, una riserva cellulare maggiore che gli servirà per la memoria e le capacità cognitiva"

Sergio Pecorelli, componente Comitato scientifico Fmsi (Federazione medico sportiva italiana)

(by nicola) 

Nessun commento:

Posta un commento