"Camminare ha benefici immensi per tutti i nostri
organi e apparati. Ma forse dimentichiamo l'effetto che ha sul
cervello: camminare almeno mezz'ora al giorno e in modo veloce, a tutte
le età, aumenta il numero dei neuroni del nostro cervello, quindi
memoria e capacità cognitive. Ma aumenta anche la vascolarizzazione del
cervello: dà energia a queste nuove cellule. L'unità di misura più corretta è rappresentata dai
minuti . L'ideale è fare almeno mezz'ora al giorno di camminata veloce, minimo per
5 giorni a settimana. In qualunque momento della nostra vita il movimento ha un impatto fondamentale di prevenzione delle malattie e di mantenimento delle nostre capacità fisiche e mentali. Stimola infatti la produzione a
livello cerebrale di una sostanza che si chiama Bdnf (Brain-derived neurotrophic factor), un fattore che va
a colpire l'ippocampo anteriore, deputato a costruire le cellule chiave
per la nostra memoria e le nostre attività cognitive. Non solo: i nostri muscoli dopo l'allenamento mettono in
circolo una serie di sostanze tra cui i fattori di crescita vascolare,
che passano la barriera emato-encefalica e permettono di costruire
nuovi piccoli vasi, i quali portano nutrimento ed energia alle nuove cellule. Se a 65-70 anni una persona si ripromette di fare una camminata
veloce di mezz'ora al giorno, anche 45 minuti se può, alla
fine dell'anno avrà l' 1% in più di cellule cerebrali. Avrà, dunque,
una riserva cellulare maggiore che gli servirà per la memoria e le
capacità cognitiva"
Sergio Pecorelli, componente Comitato
scientifico Fmsi (Federazione medico sportiva italiana)
(by nicola)
(by nicola)
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