La
Associazione 'Lavoro Over 40' combatte da oltre 15 anni la
discriminazione per età, per far rispettare il DLGS 216/03 e segnalando
questa anomalia laddove ci siano delle violazioni. Recentemente ci siamo
ci siamo imbattuti nel giro di due mesi, in una incresciosa situazione
che coinvolge il Senato che è poi il promulgatore di tale legge.
E' la palese discriminazione per età riscontrata nel Concorso
pubblico, per esami, a trenta posti di Assistente parlamentare (G.U. 14 Gennaio 2020 4° Serie speciale “Concorsi ed esami” N.4- Organi Costituzionali) con scadenza 31 giorni dopo la pubblicazione in G.U. (14 febbraio 2020).
Come Associazione abbiamo inviato una lettera di protesta,
che riporta puntualmente gli estremi della anomalia che abbiamo
riscontrato agli organi competenti (Ufficio Concorsi del Senato,
Presidente del Senato e sua segreteria, oltre che ad UNAR –Ufficio
antidiscriminazione razziale del Dipartimento Pari Opportunità della
Presidenza del Consiglio) ,
Analoga lettera abbiamo scritto lo
scorso ottobre in merito al medesimo problema discriminatorio che si è
presentato nel precedente Concorso pubblico, per esami, a sessanta posti di Coadiutore parlamentare di prima fascia (G.U. n.80 dell'8 ottobre 2019)
con scadenza 8 novembre 2019, dove la limitazione per età era di 45
anni. Ma senza avere un minimo di risposta che potesse quanto meno
giustificare tale posizione e quindi nella impossibilità di apporre
correzioni prima della scadenza del bando.
I punti critici in questione sono:
1)
Il regolamento concorsi del Senato è stato redatto nel dicembre 2002
mentre la legge sulla discriminazione per età (DLGS 216/03) è stata
emanata nel luglio 2003. Quindi una palese mancanza di aggiornamento del
regolamento e di conseguenza anche del bando di concorso in oggetto.
2)
La conferma della indicazione della età nel bando è stata avallata dal
Consiglio di Presidenza del 30 luglio 2019. Il che fa pensare ad una
mancata valutazione della legge antidisciminazione.
3) Il
concorso è stato sviluppato immettendo nel software di candidatura la
rigida ed automatica esclusione per coloro che superavano la età
consentita (35 anni). Questo avrebbe potuto dare adito a contestazioni
per la nullità del bando.
4) Ad aggravare la posizione poi il
bando prevedeva la partecipazione di over 35 se dipendenti del Senato,
Il che acuisce ancor più il principio della discriminazione per età,
favorendo alcune fasce di candidati rispetto ad altre.
5) Non
ci pare che esistano condizioni particolari che consentano al Senato e
più ampiamente al Parlamento di operare in modo diverso rispetto a
quanto stabilito dalla legge. Se così fosse si aggraverebbe
ulteriormente la anomalia per il fatto di riscontrare una “isola
felice” in cui le regole e leggi siano eccezionalmente derogate e
derogabili.
Auspichiamo che tale segnalazione
sia utile per correggere questa palese anomalia al presente rimodellando
il bando e riaprendolo ad altre fasce di candidati, ma soprattutto che
ciò non si verifichi più in futuri bandi.
(by nicola)
(by nicola)
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