Con l’approvazione di questo rapporto il Parlamento ha manifestato la consapevolezza, ben prima della maggior parte degli Stati membri, che la risposta politica ai sistemi criminali deve essere forte, puntuale e valida. Il Parlamento Europeo consegna così alla Commissione Europea, al Consiglio e agli Stati membri un quadro strategico, un sistema coerente e transnazionale di misure preventive e di contrasto, espressione di una inequivocabile volontà politica. Niente illusioni, questo rappresenta un primo passo.
Dopo l’analisi della risoluzione da parte dei magistrati antimafia Roberto Scarpinato, Nicola Gratteri e Luca Tescaroli, svoltasi ieri pomeriggio durante il dibattito al quale hanno partecipato anche il professore Militello dell’Università di Palermo e il Presidente di IdV Antonio Di Pietro, già da oggi parte l’azione di pressione nei confronti di tutte le istituzioni per tradurre la risoluzione in azioni concrete.
Una nota a margine: tra i soli 6 voti contrari si registra quello di un ex IdV, Pino Arlacchi, italiano e notoriamente “esperto” di fenomeni criminali. Da lui ci saremmo aspettati magari qualche suggerimento durante la stesura del testo (al quale non si è mai interessato), non un voto contrario. A dimostrazione che la distanza tra l’antimafia delle chiacchiere e quella dei fatti è sostanziale. Penso che i cittadini, e soprattutto i suoi elettori, dovrebbero chiedergli le motivazioni del suo voto contrario (l’indirizzo e-mail è pino.arlacchi@europarl.europa.eu).
Fonte: aldeadle, 26/ott/2011
(by Nicola)
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