Riceviamo e pubblichiamo
Note di "Altura Campania" sullo studio di pre-fattibilità progettato dai tecnici dell’Amministrazione provinciale di Salerno “Cervati idea neve"
La realizzazione di questo progetto comporterà di fatto l’abolizione del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni con i relativi finanziamenti e l’uscita dall’elenco mondiale dei siti riconosciuti dall’UNESCO quali patrimonio mondiale dell’umanità.
La realizzazione di questo progetto comporterà di fatto l’abolizione del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni con i relativi finanziamenti e l’uscita dall’elenco mondiale dei siti riconosciuti dall’UNESCO quali patrimonio mondiale dell’umanità.
Il progetto "Cervati idea neve" per la “valorizzazione” del Massiccio omonimo dal titolo: infrastrutture sport invernali parte da quota da 1250 m e prevede:
una ovovia per una lunghezza di 3537 m e una portata di 3000 persone/ora;
due seggiovie per un totale di 1200 m lineari e una portata di 2500 persone/ora;
3 sciovie per un totale di oltre 600 m lineari e una portata di 900 persone/ora.
La possibilità di scarsa o totale assenza di neve naturale viene risolta con impianti di innevamento artificiale (cannoni). Per quest’ultima voce la spesa è rilevante, secondo i progettisti, includendo il personale, l’energia e il consumo di acqua ed è stimata nell’ordine del 15% dell’intero budget stimato (50 milioni di euro solo pubblici).
una ovovia per una lunghezza di 3537 m e una portata di 3000 persone/ora;
due seggiovie per un totale di 1200 m lineari e una portata di 2500 persone/ora;
3 sciovie per un totale di oltre 600 m lineari e una portata di 900 persone/ora.
La possibilità di scarsa o totale assenza di neve naturale viene risolta con impianti di innevamento artificiale (cannoni). Per quest’ultima voce la spesa è rilevante, secondo i progettisti, includendo il personale, l’energia e il consumo di acqua ed è stimata nell’ordine del 15% dell’intero budget stimato (50 milioni di euro solo pubblici).
L’impatto che questo progetto avrà sull’intero comprensorio sarà catastrofico sulla eccezionale diversità biologica ancora esistente (faggeta plurisecolare – i Temponi -, specie a rischio di estinzione in Italia come: Lupo, Lepre appenninica, Martora, Aquila reale, Astore, Pellegrino, Lanario, Biancone, Picchio nero, Picchio rosso mezzano, Coturnice appenninica, Gracchio corallino, Tritone italico, e fra gli invertebrati la Rosalia alpina , solo per citare alcune delle specie più significative presenti in questo territorio.
Fonte: Altura Campania
(by Nicola)
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