lunedì 7 novembre 2011

INTERRUZIONE DI SERVIZIO PUBBLICO

Il medico che apre il suo ambulatorio con ritardo compie il reato di interruzione di servizio pubblico. Coinvolta nei fatti una dottoressa ortopedico che era arrivata in ritardo di due ore nello studio ospedaliero dove l'aspettavano i pazienti. 

Il Tribunale l'aveva condanna, la Corte d'Appello invece l'aveva assolta perché «il fatto non sussiste», il ritardo infatti non era tale da aver danneggiato in modo rilevante l'andamento del servizio. Il reato è prescritto, ma la Cassazione ha accolto il ricorso del procuratore, dando ragione al Tribunale. E' reato dunque l'evento che pregiudica effettivamente la continuità e la regolarità del servizio pubblico che viene arbitrariamente interrotto.

«Non ha rilievo il fatto che l'interruzione sia stata temporanea o che si sia trattato di un mero turbamento nel regolare svolgimento dell'ufficio o del servizio, atteso che la predetta fattispecie incriminatrice tutela non solo l'effettivo funzionamento di un ufficio, ma anche il suo ordinato e regolare svolgimento», scrive la Cassazione nella sentenza. Il ricorso del Pm si è dunque rivelato fondato, dando torto alla dottoressa e alla Corte d'Appello.

Fonte: e-dott, 07.11.2011
(by Nicola)

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