Riceviamo e pubblichiamo
COMITATO
DI LOTTA PER LA DIFESA DEL REPARTO DI SENOLOGIA DELL’OSPEDALE
CIVILE “F. VENEZIALE DI ISERNIA
A
TUTTI GLI ORGANI DI INFORMAZIONE
LORO
SEDI
QUESTA
POLITICA CI PRENDE IN GIRO!*
Adesso
non scherziamo più! Dopo l’ultimo incontro con il direttore
generale per la sanità del Molise dott.ssa Scafarto, tutto ci era
chiaro, ma noi siamo bravi nel dare credito, fino a prova contraria,
anche oltre ogni ragionevole dubbio. E così, facendo finta di
crederci, abbiamo atteso che uno dei senologi di quello che era il
centro di eccellenza del Veneziale di Isernia, si incontrasse ancora
una volta con l’alto dirigente per cercare soluzioni alternative,
quelle per intenderci che da tempo abbiamo indicato per ridare un
minimo di speranze al nosocomio isernino o meglio, di quel che ne
resta, ovvero permettere che oltre al reparto del Cardarelli di
Campobasso (creato in disprezzo di Isernia), si potesse operare anche
al Veneziale così come era stato possibile fare brillantemente per
tanti anni in assoluta sicurezza, calore umano e professionalità. Ma
i nostri polli li conosciamo, abituati come siamo in una terra di
ruspanti e così, come nelle premesse, l’ultimo direttore generale
in ordine di tempo e per poco tempo (ma mai troppo poco per fare
danni!), oltre a ribadire che le decisioni prese in merito alle
soppressioni di Isernia, si permette anche di invitare i medici
pentri a soprassedere, a rientrare nei ranghi e a chiedere scusa per
il disturbo! Peccato non essere stato al colloquio tra la Scafarto e
la Scarabeo, peccato perché avrei ribadito di quanto poco spessore
sia costituita l’essenza tecnica di un alto dirigente così vocato
agli ordini della politica. E si, c’è poco da girarci intorno, c’è
poco da chiamarsi tecnico quando se stare o meno a ricoprire un posto
dipende da chi ti ci mette! E non state nemmeno a far finta di
offendervi, le cronache riportano giornalmente di chi e come
conferisce incarichi in tal senso del tipo “…..il presidente
della regione anticipa che l’incarico per il ruolo di direttore
generale della sanità, verrà prorogato fino alla fine di
febbraio….”. Non ci interessa se sia vero o meno, resta l’essenza
delle cose, cioè che la politica indica chi, cosa e come farlo. E
basta! Si ponga fine a queste sceneggiate, a questo scarica barile
sulle responsabilità, giochetti vecchi ampiamente smascherati!
Commissari, presidenti, direttori generali, tutti contro tutti a
danno dei cittadini. Ma se per la questione nazionale abbiamo un
tavolo aperto dopo la grande manifestazione di Roma, per quello
regionale adesso inizia veramente la resa dei conti! Presidente Toma,
se è vero come è vero che chi scrive ha sempre sostenuto che lei
come altri possa ricoprire il ruolo di commissario alla sanità
regionale, è altrettanto vero che, sempre chi scrive, ha dichiarato
più volte che bisogna dimostrare in premessa e con i fatti di
meritare di rappresentare degnamente la sanità pubblica. Ma così
non è stato! I direttori di prima e quello di adesso, sono sua
espressione, lei ne ha indicato i nomi e ne ha voluto gli incarichi,
di fatto lei ha sottoscritto, anzi ordinato le soppressioni di
Isernia e quelle degli altri centri molisani, a lei, prima ancora di
ricoprire il ruolo di commissario, vanno addebitate certe scellerate
decisioni, arroccato com’è a difesa della sanità privata del
quale ne è paladino e presidente designato da parti politiche
fortemente pregnanti nella sua maggioranza governativa. Però se è
vero, come è vero, quanto fin qui esposto e senza possibilità di
smentite, è altrettanto vero che il suo mandato si regge sulla
fedeltà di consiglieri ed assessori eletti dal popolo e che lo
stesso popolo sta per chiedere loro il conto! E si, adesso spazio per
interlocuzioni, finti incontri, pacche, io sto dalla tua parte ed
altre schifezze simili, è finito, da oggi si cambia registro,
chiederemo uno ad uno ai consiglieri eletti nella provincia di
Isernia e agli assessori, se stanno dalla parte dei loro territori in
difesa degli elettori, o diversamente dalla parte di chi li sta
comandando e facendo convergere sulla sanità privata! Discorso che,
siamo certi, faranno anche i comitati e sindacati espressione
dell’altra provincia molisana. Faremo l’appello nominale,
chiederemo a Iorio, Calenda, Scarabeo, Mazzuto, Di Lucente, Di Baggio
e Cotugno se intendono stare con la gente o con la poltrona, se
metteranno il presidente Toma nelle condizioni di restituire il maltolto o continuare a depredare gli ospedali. Da qui non si esce se
non dopo aver contato “feriti e morti”, la battaglia si sposterà
fin anche sotto le abitazioni dei nostri rappresentanti, de visu
chiederemo loro se sono disposti ancora a votare questa maggioranza
che disprezza i cittadini, oppure decideranno di recidere il cordone
e riguadagnare la fiducia dell’elettorato, altro non vediamo, o si
o no, nessun tentennamento. E statene certi, come cittadini da oggi
in poi non daremo loro tregua, passo dopo passo, giorno per giorno,
luogo per luogo, saremo presenti ai loro appuntamenti da passerella a
rimarcare disonore e vergogna, ogni loro convegno, inaugurazione,
festa, sarà scandito dalla nostra protesta civile ma decisa,
democratica ma accusatoria, libera, onesta, giusta, serena ma ferma
oltre ogni aspettativa. Stesso trattamento lo elargiremo al consiglio
comunale, alla giunta ed al primo cittadino di Isernia, loro prima di
ogni altro, dovranno dire con fatti concreti da quale parte vogliono
stare, faremo anche di loro un elenco con appello nominale! La
battaglia è solo agli inizi, ma la guerra vedrà un solo vincitore,
il giusto! Le persone! Il territorio! Un solo sconfitto, l’ingiusto!
La politica! Gli eletti! E adesso l’appello è per tutti, entro
gennaio, primi di febbraio, l’attacco al consiglio regionale dovrà
far dimenticare Roma con una imponente iniziativa di protesta e di
accusa verso chi non vuol sentire la voce dei cittadini molisani,
iniziate con il passaparola, nessuno dovrà mancare, gli assenti, ad
eccezione dei malati, non avranno giustificazione, saranno
classificati come sostenitori di questo sistema politico privato, di
questo potere di gruppi di potere, di servi di altri servi! Del resto
una delle poche cose buone che può esprimere un territorio così
piccolo, è quello di conoscerci e saperci tutti, non sarà difficile
la ricerca dei traditori, così come non si scappa dal controllo
capillare di chi pone in essere il voto di scambio! Ma adesso è
giunto il momento per dire con chi state, se con la giustizia, i
reparti e gli ospedali pubblici o con i vostri ”carnefici”, se
volete diventare grandi ed indipendenti, o rimanere bimbi comandati e
controllati! Personalmente la scelta l’ho fatta da tempo, adesso
tocca a voi! E devo dire che se la manifestazione a Roma è stata una
cartina al tornasole, sono convinto che siamo in tanti ad essere
cresciuti e consapevoli, la rinascita culturale è in atto ed è
inarrestabile!
Isernia,
15 gennaio 2020
Il
portavoce
Emilio
Izzo
(by nicola)
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