Il voto dell’Emilia Romagna ha dimostrato con chiarezza e con
lungimiranza che il benessere dell’Italia non si raggiunge scardinando
lo Stato, ma rafforzando la democrazia.
A questo fine riteniamo che un ruolo importante sia stato svolto
dalle Sardine, le quali hanno fatto capire gli errori del sovranismo,
che da un lato (vedi Movimento 5 Stelle) ha mirato a distruggere i
partiti e la . classe politica, e dall’altro ha dato largo spazio a un
movimento (vedi la Lega) che ha ritenuto di poter agire alimentando
l’odio specie nei confronti dei migranti.
Emerge a questo punto l’importanza della “parola”, che deve
alimentare, non l’odio (come ha messo in rilievo il giorno della memoria
dell’olocausto), ma la solidarietà e la forza di ricostruzione.
Al riguardo le parole del Partito Democratico che aprono nei
confronti delle Sardine sono lodevoli. Ma un punto essenziale resta
ancora oscuro: né il Partito Democratico, né le Sardine mettono in primo
piano la soluzione del problema che è alla base di tutti gli altri
problemi che affliggono l’Italia. E cioè l’inderogabile necessità di
risollevare la nostra economia battendo il pensiero neoliberista, il
quale, come abbiamo sempre ripetuto, rispetta i cosiddetti poteri forti e
vuole che si legiferi in loro favore, producendo la miseria dell’intero
Popolo italiano.
Le parole che hanno senso in questo momento sono: “no alle
privatizzazioni”, “no alle liberalizzazioni”, “no alle
delocalizzazioni”, “no alle svendite dell’intero patrimonio pubblico”.
L’Italia è in una situazione drammatica nella quale si moltiplicano
le chiusure delle fabbriche, i licenziamenti di operai, e il divario
sempre più ampio tra ricchi e poveri, proprio perché non si tiene conto
degli obiettivi a cui si è fatto cenno.
Altro punto importante è quello di porre sullo stesso piano le
regioni del Nord, che sono economicamente più forti, con le regioni del
Sud, le quali hanno immense ricchezze naturali ed umane, che vengono
sprecate.
La soluzione della crisi economica italiana dipende da due fattori:
capire che il primo problema da risolvere è quello dell’economia, il
secondo è quello di rendersi conto che la parità economica fra tutte le
regioni è presupposto dell’effettivo miglioramento della nazione.
Tutto questo si raggiunge ponendo al primo posto dell’azione politica
è l’attuazione della Costituzione e specialmente degli articoli da 35 a
47 relativi ai “rapporti economici”, tenendo presente l’articolo 5
della Costituzione, il quale definisce la Repubblica “una e
indivisibile”.
Professor Paolo Maddalena. Vice Presidente Emerito della Corte
Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”
(by nicola)
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