Una buona notizia per Abruzzo e regioni limitrofe: la possibilità di
evitare la costruzione di nuovi inceneritori!
Affinchè ciò avvenga l'Abruzzo
deve revocare l'accordo con il MOLISE per bruciare la frazione secca dei suoi
rifiuti DIFFERENZIATI nell'inceneritore di POZZILLI a VENAFRO !!!!
Abruzzo, via libera dell'Europa al nuovo piano regionale dei rifiuti.
«Accogliamo in maniera estremamente positiva la decisione della Commissione europea sul nostro "Piano di Gestione Integrata dei Rifiuti".
E’ la riprova, qualora ce ne fosse stato bisogno, della bontà
dell’operato di questa Regione negli ultimi anni sul tema della
programmazione del proprio sistema ecologico, che - si rammenta - fin
dal novembre 2014 è stato conformato agli indirizzi politici
dell’esecutivo regionale, ovvero "economia circolare" e assenza di impianti di incenerimento di sorta».
Lo rende noto il sottosegretario regionale con delega ad ambiente ed ecologia, Mario Mazzocca, che, in una nota, interviene nuovamente su di un tema di pressante attualità.
Il Ministero
dell’Ambiente, infatti, ha recentemente comunicato alla Regione Abruzzo
l’archiviazione della Procedura di Infrazione "UE 2015 – 2065" relativa
al Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti. Nei confronti dell’Abruzzo, come per altre regioni in Italia,
a causa dei ritardi per l’approvazione del documento di adeguamento del
Piano Rifiuti, che doveva avvenire entro l’anno 2013 come previsto
dall’art. 199, co. 8 del "Codice dell’Ambiente", era stata aperta una
procedura di infrazione da parte della Commissione europea.
«In
realtà - continua il sottosegretario - non solo il documento
programmatico ma anche lo stesso Piano erano già stati redatti nel
novembre 2014, ma nella fase di Valutazione Ambientale Strategica (VAS),
il Ministero dell’Ambiente chiese alla Regione Abruzzo (ndr. febbraio 2016) di aggiornare tutti i dati gestionali dello strumento di pianificazione.
Tale richiesta, di fatto, impose alla Regione la completa realizzazione
di un nuovo documento di Piano, resasi necessaria anche alla luce della
pubblicazione del "Decreto Inceneritori" del 2016 ed al fine
di chiarire la posizione della Regione Abruzzo assolutamente contraria
alla realizzazione di un impianto dedicato di incenerimento dei rifiuti
urbani di 120.000 t/a, come invece ancora previsto dallo stesso".
«Il nostro Piano Rifiuti, infatti, dimostrava come il complessivo fabbisogno teorico di incenerimento era pari a 58mila tonnellate annue -sottolinea Mazzocca-
oltre il 50% in meno rispetto alle stime del DPCM (121mila t/a). Con
tali quantitativi non è assolutamente giustificata la costruzione di un
impianto di incenerimento in Abruzzo. Per questo anche
nel corrente anno abbiamo ribadito il nostro no alla costruzione di un
impianto di incenerimento di rifiuti nel nostro territorio, una
decisione originariamente assunta con la delibera n° 316 del 26 giugno
2017».
«A tal proposito - incalza Mazzocca - si accolgono favorevolmente le dichiarazioni dell’attuale Ministro all’Ambiente Costa
di non volere realizzare inceneritori e di voler modificare il DPCM.
Pertanto ci si aspetta una valutazione positiva del nostro Piano
Regionale dei Rifiuti da parte del ministero competente, valutazione che
sarà ulteriormente rafforzata dalla costante crescita delle raccolte
differenziate dei Comuni che hanno raggiunto nel 2017 l’obiettivo del
56% (oltre il 4% in più rispetto al 2016 e circa il 10% in più sul dato
2014) e su cui non sarà difficile migliorarsi ulteriormente alla luce
della avanzata realizzazione della "Rete Regionale del Riciclo"
costituita da oltre un centinaio di impianti pubblici (fra centri di
raccolta, piattaforme ecologiche, centri del riuso, ecc.) dislocati
sull’intero territorio regionale e completamente finanziati dalla Regione Abruzzo con un investimento complessivo di 36 milioni di euro».
«Ora
- conclude il sottosegretario regionale - sarà necessario superare
l’eccezione di costituzionalità sollevata dal Consiglio dei Ministri
sulla L.R. 5/2018, per la quale è stato presentato un apposito disegno
di legge regionale al fine di dare corso al documento di Piano approvato
dal Consiglio regionale con Verbale n. 110/8 del 02/07/2018, uno
strumento che intende procedere convintamente verso un’economia
circolare e diffondere le buone pratiche ambientali dei cittadini e
delle imprese».
Fonte: NewsTown
(by Nicola)
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