La
situazione economica Europea sta progredendo nel senso della
diminuzione del debito tedesco. Nel 2012 il debito della Germania era
superiore al nostro (2202 miliardi, mentre quello italiano era di
1990 miliardi). Oggi la situazione è alquanto mutata, il debito
tedesco è di 2108 miliardi, mentre quello italiano di 2200 cioè 92
miliardi in più.
Comunque
come si nota l’ammontare totale del debito tedesco non è molto
diverso da quello italiano. Dunque perché i mercati agiscono a
sfavore dell’Italia e sempre a favore della Germania? La verità è
che nell’Unione Europea la Germania è libera da vincoli (non ha
mai dichiarato il suo surplus commerciale ed ha violato per cinque
anni i limiti del trattato di Maastricht, senza che la Commissione
Europea intervenisse) mentre l’Italia è stata costretta al
pareggio di bilancio fin dal 1997 con un regolamento illegittimo, e
come tale è riconosciuto dalla stessa Unione Europea, del Consiglio
Europeo e non ha potuto diminuire il debito perché costretta al
regime di austerity imposto dall’Unione Europea stessa.
D’altronde
tutto il debito pubblico italiano è costituito dagli interessi che
il mercato globale ci ha messo sulle spalle attraverso illegittime
speculazioni finanziarie. Il governo italiano dovrebbe, quindi,
vietare in modo assoluto la svendita di fonti di produzione della
ricchezza nazionale (vedi Ilva e Alitalia), dovrebbe dotare l’Italia
almeno di una banca pubblica, dovrebbe ancora evitare le
privatizzazioni e le delocalizzazione ricorrendo, come ha fatto la
Francia, alle nazionalizzazioni più ampie possibili.
Si
vuol dire che il governo dovrebbe da un lato procedere alla revisione
del debito, in quanto costituisce debito ingiusto quello imposto
dalla speculazione finanziaria, e dall’altro proporre al parlamento
una legge interpretativa costituzionalmente orientata che modifichi
gli articoli del codice civile sulla disciplina della proprietà
privata. Ciò perché sovente in dottrina e giurisprudenza si
ostinano a non tener conto dell’articolo 42 della Costituzione il
quale, con una disposizione precettivo, subordina la tutela della
proprietà privata (il punto di forza di multinazionali e finanza)
alla “funzione sociale della proprietà”.
Paolo
Maddalena
(by nicola)
Nessun commento:
Posta un commento