"... al netto del linguaggio criptico il concetto è perfettamente sovrapponibile al più rozzo “pensiero” di Alfonso Bonafede: la corruzione permea ampi strati della società cosi da rendere inutile la violenza e l’intimidazione, specchiandosi le componenti criminali e sociali l’una nell’altra.
Lo “stigma” mafioso funge dunque da Daspo giudiziario, perchè alla pena
non eccessiva (in quanto commisurata ad una pericolosità “debole”) si
sostituisce con ben maggiore efficacia il complesso delle preclusioni e
delle misure di sicurezza per pervenire alla “sanzione sociale” della
esclusione dal mondo produttivo dal colpevole. Appunto, “chi sbaglia
paga”.
Si sta celebrando
dunque tra settori della Magistratura e della politica al governo una
saldatura motivata dalla esigenza di bonifica dalla corruzione. Eppure
non sono passati che pochi mesi da quando la Corte Costituzionale ha
ribadito la sua ferma contrarietà alla “Giurisprudenza di scopo” ed al
ruolo del giudice come argine sociale contro i fenomeni criminali. Il
rischio, osserva la Consulta di causare la perdita della necessaria
terzietà e va aggiunto l’elevata probabilità di conflitti politici di
cui i contrasti con la Lega di Salvini possono essere un’avvisaglia."
Cataldo Intrieri
(by Nicola)
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