𝗜 𝗗𝗘𝗕𝗜𝗧𝗜 𝗗𝗘𝗜 𝗠𝗢𝗟𝗜𝗦𝗔𝗡𝗜? 𝗙𝗨𝗢𝗥𝗜 𝗕𝗜𝗟𝗔𝗡𝗖𝗜𝗢!

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Nei procedimenti giudiziari degli ultimi vent’anni contro i “colletti bianchi”, tutti conclusi con un nulla di fatto, nel mio libro sulla giustizia molisana documento spese triple milionarie a carico della collettività.   Parlo di tre voci ben distinte: (𝟭) le spese, ingentissime, sostenute dallo Stato; (𝟮) quelle dei singoli indagati/imputati, spesso costretti a difendersi per anni; (𝟯) quelle rimborsate agli amministratori, politici e dirigenti, che si fanno coprire le spese legali dall’ente pubblico in cui sono stati eletti o nominati, purché non vi sia conflitto d’interessi, l’avvocato sia gradito e l’esito non sia una condanna per dolo o colpa grave.    Un bel privilegio! E non finisce qui: la spesa cresce ancora quando la Regione si costituisce parte civile e nomina un proprio legale che, se non liquidato dal giudice penale, viene comunque pagato dalla Regione. Il salasso continua.   L’ultima “stangata” è nella 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗻. 𝟯𝟳𝟴 ?...

IL SILENZIO DI IORIO E IL DEBITO DI 86 MILIONI

Gianfranco Vitagliano, potente assessore regionale ai tempi in cui Michele Iorio governava incontrastato il Regno del Molise (e non che oggi abbia perso il controllo, anzi), ha sollevato dubbi sulla gestione dei disavanzi sanitari registrati tra il 2001 e il 2020.

Chi invece tace — e il suo silenzio è assoluto — è proprio Michele Iorio.
Ma in fondo è comprensibile: è lui l’artefice del disastro sanitario da oltre 86 milioni di euro di debito aggiuntivo sulle spalle dell’Asrem.

Con la legge istitutiva del 1° aprile 2005, l’Asrem rilevava tutti i debiti residui delle quattro aziende sanitarie regionali ormai disciolte.

Approfittando dei benefici legati al sisma di San Giuliano di Puglia (2002) e dell’ampliamento del cratere sismico — voluto da Iorio e dalla sua giunta — dalle 14 località realmente danneggiate all’intero territorio provinciale, le vecchie Asl della provincia di Campobasso trasferirono all’Asrem debiti per 86,8 milioni di euro, dovuti alla sospensione dei contributi previdenziali tra il 2002 e il 2005.

Un’ammissione parziale, molto parziale, Iorio la fece il 30 gennaio 2020:

«Ebbene sì, lo ammetto. Sulla sospensione dei contributi previdenziali post sisma ai dipendenti delle ex Asl sono responsabile. Responsabile di aver chiesto un vantaggio straordinario per i cittadini molisani [sic] all’allora governo Berlusconi che ha concesso loro lo stipendio a lordo».

Ma cosa c’entravano e c’entrano tutti i cittadini molisani, compresi quelli di Isernia, che ancora oggi pagano le conseguenze di quella scelta, con i dipendenti delle vecchie Asl di Campobasso?
Lo sa solo Iorio.

Il “miracolato” Iorio si è poi pentito di quell’ampliamento del cratere sismico?
Giammai!

Cosa volete che fossero, per lui, altri 86,8 milioni di debito pubblico a fronte della vittoria trionfale alle elezioni regionali del 2006, quelle che lo consacrarono «re del Molise: voglio, decido e ottengo?»

✍️ Vinicio D’Ambrosio 





🟠 Nota dell’OML:
Questo articolo rientra nel ciclo “Memoria Civile”, attraverso cui l’Osservatorio Molisano sulla Legalità intende restituire voce ai fatti e responsabilità alle scelte che hanno inciso sulla storia recente del Molise. 

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Commenti

  1. Non è solo Iorio a dover rispondere di quel disastro.

    Ogni potere che manipola, promette e divora risorse pubbliche, ricorda in forma più elegante il dottor Lecter (Il silenzio degli innocenti) : raffinato, colto, persuasivo, ma pronto a nutrirsi del corpo stesso della comunità che dice di curare.

    E intorno a lui, come nel film, un’intera società che preferisce voltarsi, pur di non vedere la violenza sotto la maschera del potere.

    Questo è il vero silenzio degli innocenti: il silenzio di chi sa ma tace, di chi si abitua, di chi non vuole disturbare il banchetto.

    Rompere quel silenzio, oggi, è l’unico gesto di innocenza ancora possibile.

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  2. Appunto! Che brava gente, questi “innocenti”…

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